Il potere ha avuto bisogno di un tipo diverso di suddito, che fosse prima di tutto un consumatore. Pier Paolo Pasolini |
Hanno aperto le gabbie e le belve sono fuori, non sto parlando di animali veri ma di personaggi che popolano questo mondo di matti, questa società dei consumi dove la capacità di spesa viene barattata con la libertà, ma non siamo più liberi di fare nulla costretti a vivere in metaforiche trincee per difenderci dagli attacchi.
Va bene cerco di essere meno ermetica e mi spiego meglio, raccontandovi alcuni episodi che mi sono capitati.
Come forse saprete, da quest’anno per le utenze siamo stati costretti a passare al mercato libero. Non avrei mai pensato di dirlo, ma che bello quando c’era il monopolio! C’erano due società uno per l’energia elettrica e una per il gas, ti affidavi a loro e ti adeguavi alle loro tariffe. Poi é arrivato il mercato libero e sono sorte migliaia di aziende che pur appoggiandosi alle infrastrutture già esistenti dei grandi leader ti offrono tariffe a sentir loro migliori. Sono oltre due anni che sono assillata da call center di vario tipo (che hanno il mio numero di cellulare alla faccia della privacy) che mi propongono di fare il contratto con loro. Questi matti chiamano a qualsiasi ora, la mattina mentre sto lavorando e magari sono in una riunione importante, oppure la sera quando arrivo a casa e sto cercando di rilassarmi dopo una giornata di lavoro. Il problema è che queste persone non si accontentano di un no come risposta, insistono e sono anche maleducate.
-Parla la signora tal dei tali?
-Chi parla? (Ho letto in un articolo che è prudente non rispondere “sì” perché molti sono stati truffati registrando il sì come risposta all’adesione di un contratto)
-È lei la referente del contratto gas o luce ecc
-Mi può dire chi è che parla?
-Siamo di X energie, Y energia, Z gas ecc ecc lei sta pagando troppo per l’energia elettrica noi possiamo offrirle di meno.
-Non sono interessata
-Non le interessa pagare di meno?
-No.
A questo punto cominciava una tiritera sul perché e percome, finché spazientita chiudevo la telefonata brutalmente e bloccavo il numero. Sul mio cellulare i numeri bloccati hanno superato i numeri normali, ma non c’è niente da fare continuano a chiamare con nuovi numeri. Così ho smesso di rispondere.
Nel frattempo ho già stipulato un nuovo contratto sul mercato libero per il gas e per l’energia elettrica, l’ho fatto a dicembre per il gas e a gennaio per l’energia. Ora sono a posto pensavo, non mi chiameranno può. Invece mi sbagliavo.
Avevo attivato il nuovo contratto dell’energia elettrica e mi era arrivata la mail di conferma, le bollette le scarico da una App sulla quale il contratto risultava “in attivazione” ma non mi ero preoccupata più di tanto. Una mattina mi arriva la solita telefonata del call center di una tipa che mi dice: sappiamo che sta attivando il contratto con Tizio ma per un problema tecnico deve fare il contratto con noi in via transitoria finché non risolvono il problema.
La cosa mi suona subito strana, avevo ricevuto la mail di conferma quindi mi sono insospettita, ma ero titubante perché nella App il mio contratto risultava da parecchi giorni “in attivazione”, intanto la postulante insisteva: deve passare con noi entro oggi altrimenti da domani parte la tariffa triplicata. A questo punto io rispondo che sto lavorando, che sono in riunione e non posso parlare e avrei richiamato. Subito dopo ho chiamato il numero verde del mio gestore (una grande azienda di Bologna che ho scelto perché la conosco e non mi ha mai contattato per telefono) mi hanno detto che non c’era nessun problema tecnico ma che il mio contratto era del tutto regolare.
Insomma queste persone non solo sono insistenti ma usano il metodo della truffa per estorcere il contratto. Tra l’altro - alla faccia della privacy - sapevano che io stavo attivando il contratto con il mio gestore. Sicuramente con questi metodi truffaldini qualcuno ci casca, ma proprio per questo mi sono chiesta: in che razza di mondo assurdo ci troviamo a vivere? Mi sono ricordata del bellissimo film di Virzì Tutta la vita davanti del 2008 dove si affrontava la questione dei call center ma si era solo all’inizio di quello che sarebbe diventato il nostro mondo. Per cui all’irritazione si aggiunge anche pena per un mondo del lavoro sempre più ostico e precario.
Sicuramente, voglio sperare, anche in un call center c’è la persona più o meno corretta, ma quello che mi domando è: come siamo arrivati a questa giungla? Quando all’università studiavo le leggi dell’economia mi sembrava che ci fosse una specie di morale, la concorrenza si faceva sul prezzo o sulla qualità, ma esistevano delle norme da rispettare e onorare.
Tanto per concludere, ogni tanto, un’agente immobiliare viene a bussare alla mia porta per sapere se vendo casa perché la mia zona è ambita in quanto vicino alla zona universitaria. C’è anche chi vorrebbe comprare per trasformare la casa in un “bed and breakfast”. Io rispondo che non ho intenzione di vendere visto che è l’unica casa che possiedo e, guarda caso, ci vivo. Anche sulle case ci sarebbe da fare un lungo discorso, ma ne ho già parlato nel mio post Casa dolce e cara Bologna è diventata una città molto più turistica e questo ha portato maggior benessere ma anche nuovi problemi, tanto da far rimpiangere un po’ la vecchia provincia.
Nella nostra epoca, ci troviamo ormai immersi in una società in cui predominano i postulanti e i venditori di fumo. Avete anche voi l’impressione di vivere in una giungla assediati da venditori assillanti?