Sono tre mesi che non scrivo nulla, tranne che, sporadicamente, per il blog.
Di solito rallentavo con l'inizio dell'estate perché tra qualche vacanza spot e il caldo non mi riusciva di dedicarmi con assiduità alla scrittura ogni fine settimana. Ammetto che in questo periodo ho dedicato molto tempo libero a ultimare le revisioni de La sottile linea del male e alla sua promozione (anche se minima). Quest'anno invece ho rallentato molto prima, già in primavera. Nell'ultimo mese poi, ogni week end, ho cercato di fare cose che avevo lasciato indietro per troppo tempo. Mi mancava troppo stare all'aria aperta, così ho ripreso alcune attività che facevo prima di dedicare tutto il mio tempo libero alla scrittura: passeggiate in bicicletta, giornate al sole in relax in piscina, passeggiate nel centro cittadino, telefonate ad amici che non avevo mai tempo di sentire e altre cose di questo tipo. Questo perché all'improvviso la mia vita mi sembrava troppo chiusa e ripiegata su me stessa e sulla scrittura.
Mi sono ripresa, poco per volta, un po' di tempo per me. Ma quel tempo è quello che io dedico alla scrittura e quindi è inevitabile che non scriva più nulla, salvo ogni tanto appuntarmi le idee sul prossimo romanzo su Saverio Sorace.
Poi ho anche un altro progetto su cui sono del tutto indecisa. Ho un romanzo rosa nel cassetto scritto oltre un anno fa, è una storia importante ispirata a un evento reale con cui mi sono imbattuta anni fa e vorrei lasciarla andare. L'ho riletta una settimana fa e mi è sembrata comunque una bella storia.
È una storia d'amore, ma non solo, come sono sempre le mie storie.
Il fatto è che, se non la lascio andare, non riesco ad andare avanti con il resto.
Il fatto è che avrei anche tanto bisogno di riposare sul serio, di chiudere la porta e partire per un lungo viaggio, il fatto è che io per tutta l'estate continuo a lavorare, con interruzioni spot di una settimana, perché non posso allontanarmi dal lavoro per troppo tempo.
Il fatto è che avrei davvero bisogno di un'estate vera, lunga, quella che cominciava a giugno con i primi caldi e finiva con i primi temporali di agosto.
Il fatto è che mi merito un'estate, che non avrò mai.