domenica 26 gennaio 2020

L'importanza della memoria

Nei periodi di crisi economica, la storia insegna, c'è sempre una impennata delle destre.
In questi momenti storici sono nate aberrazioni come il fascismo e il nazismo, con tutto quello che ne è derivato. Purtroppo non esiste garanzia che ci metta al riparo dal ritorno di certe ideologie, perché la democrazia è un bene difficile da gestire, richiede intelligenza, forza, rigore e rispetto, soprattutto rispetto. Così quando le cose non vanno esattamente come vorremmo ipotizziamo soluzioni potenzialmente pericolose per la democrazia.
In questo periodo di imperialismo del web, tra fake news e slogan, possiamo farci abilmente manipolare. Per questo è importante la memoria, non dimenticare quello che è accaduto nel passato e i sacrifici, lacrime e sangue dei nostri avi, che ci hanno portato alla conquista di molti diritti.
Insomma mai dare per scontato quello che abbiamo, mai dare per scontata la democrazia.
Ieri sera ho visto un film bellissimo intitolato Remember che parlava di un uomo, ormai vecchio, che andava alla ricerca del comandante nazista che aveva ucciso la sua famiglia. C'è un colpo di scena finale che, da solo, vale tutto il film.

Prima avevo seguito un'intervista a una delle sorelle Bucci, sopravvissute alle selezioni di morte dei campi di concentramento perché scambiate per gemelle (e quindi destinate a essere ultilizzate come cavie per gli esperimenti di Joseph Mengele) che per fortuna, essendo ormai alla fine della guerra, si salvarono, non fu così per il loro cuginetto Sergio che invece morì in seguito a quelle atroci sperimentazioni cosiddette "mediche". Circa 3000 bambini furono selezionati e ne sopravvissero 200 (dati forniti da Wikipedia). 
Tempo fa ho letto il libro di Liliana Segre "La memoria rende liberi" e quello che mi aveva angosciato di più nella descrizione del martirio di questa bambina (che aveva otto anni quando cominciarono in Italia le leggi razziali) è la "normalità", "l'indifferenza" con la quale persone perfettamente inserite nella società italiana (la famiglia Segre non frequentava neanche la sinagoga erano ebrei non praticanti) vennero emarginati dalla società e poi perseguitati. 
Per questo è importante la memoria, è importante non abbassare la guardia, perché il pericolo che certi orrori ritornino è sempre in agguato e io non voglio restare indifferente.
Buona domenica.

sabato 18 gennaio 2020

Il tempo delle mail


Va bene, è chiaro che ho voluto giocare con il doppio senso del titolo basandomi su un vecchio film della mia adolescenza "Il tempo delle mele", ve lo ricordate?
Ma quanto tempo perdiamo a leggere le mail? Lo avete mai quantificato? 
Non parlo delle mail utili, cioè quelle che vogliamo leggere perché ci interessano davvero, la mail di un amico, di notifica di un articolo di un blog, di una comunicazione importante. Parlo di quelle mail inutili, talora inopportune da cui siamo bersagliati, alcune sono anche di notifica di qualcosa che non ci interessa assolutamente.
Tipo quella di facebook: il tuo amico Tizio si trova dalle tue parti, mandagli un saluto. Inquietante no? Facebook mi avverte che qualcuno con cui sono amico su facebook sta passando vicino casa mia, effetto della geolocalizzazione. 
E perchè mai Tizio, che sta passando vicino casa mia, dovrebbe desiderare un mio saluto via facebook?
Magari lui sta semplicemente facendo una passeggiata per i fatti suoi e vorrebbe anche restare per i
fatti suoi. Atroce dilemma mio oltre che di Tizio. Il dilemma lo risolvo sempre ignorando la notifica di facebook, cosa che immagino facciano anche gli altri, salvo stalker e simili individui con cui é bene non condividere l'amicizia virtuale. 
Io credo - ma forse mi illudo - che, sotto questo aspetto, un tempo la vita fosse più facile.


Torniamo alle mail, con il Black Friday, ma non solo, ho ricevuto migliaia di offerte di sconti per comprare di tutto! 
Aimè ricevo anche offerte promozionali di cose di cui ancora non sento il bisogno, per esempio prove gratuite o sconti esagerati per l'acquisto di apparecchi acustici, confezioni per le piccole perdite urinarie, cure per la prostata (e qui sorgono dubbi sulla mia identità sessuale), vi risparmio quelle più...ambigue. 
Tutte le volte che mi collegavo alla posta personale perdevo almeno cinque minuti di tempo a cancellare i vari groupon, groupalia, ripley perù (sito assurdo a cui mi sono ritrovata iscritta a mia insaputa).
Cosa che continua anche senza Black Friday o saldi speciali. 
Il bello è che invece le mail che voglio ricevere finiscono sempre nello spam (come le notifiche di blog a cui sono iscritta) e devo andarle a recuperare. Non sono sicura che tutta questa connessione ci faccia bene, ho l'impressione che troppo spesso ci distragga dagli obiettivi concreti della vita che vorremmo. 
Chi avrebbe mai detto che il tempo delle mele degli anni ottanta sarebbe diventato il tempo delle mail prima e il tempo dell'apple poi. Mah, chissà quale sarà il tempo in cui finiremo.
La verità è che se avremo ancora delle mele o, degli alberi di melo, ma va bene anche un altro frutto purché ci siamo degli alberi nel nostro futuro, visto che sembra sempre più difficile crederlo, ne saremo felici.

Voi cosa ne dite?




lunedì 6 gennaio 2020

Folli tentativi di scrittura creativa e tre parole per il 2020


Ciao, usciamo domani, andiamo a fare un giro per negozi?
No, ho già un impegno 
Che impegno hai? 
Devo accompagnare mio fratello a una visita medica.
Ma tu non hai fratelli!
Ops, volevo dire mio cugino, lo accompagno in auto.
Questo è un dialogo immaginario in cui io cerco giustificazioni per sottrarmi alle sanguisughe del mio tempo.

Ebbene sì, a volte invento scuse per riuscire a scrivere perché, sembra impossibile, ma esistono tantissimi attentatori del mio tempo libero che fagocitano il tempo da dedicare alla scrittura.
Ora è vero che bisogna vivere, ma scrivere richiede di non avere perdite di tempo in attività che non amiamo (per esempio lo shopping non è tra le mie priorità, salvo quando mi  serve davvero qualcosa).
Nelle ultime settimane ogni volta che mi organizzavo per scrivere - cosa già non facile, visto che
dovevo organizzare il mio tempo post lavoro per fare spesa e pulizia casa e avere il week end libero da queste incombenze - arrivava puntuale l'invito dell'amica di turno con proposte varie soprattutto per invitarmi fuori a fare shopping. Ora amica mia, siamo uscite la scorsa settimana per andare in quella famosa pizzeria che tu volevi assolutamente provare che mi è costata venti euro di parcheggio perché era un pieno centro, dove di sera puoi solo andare nel parcheggio a pagamento a 3 euro l'ora. Siamo andate in centro per fare acquisti per il Black Friday e mi sono sorbita file in negozi affollati per cercare capi di cui non mi fregava nulla e, tutto sommato, neanche a te. 
Abbiamo fatto l'aperitivo nel nuovo locale di tendenza dove la tendenza era solo il prezzo proibitivo. Avrei anche un compagno con cui ogni tanto vorrei passare un po' di tempo tra un impegno e l'altro. Che ne dici se ci vediamo direttamente dopo Natale? 
Se non ti basta un semplice no, ti propino una scusa perfetta alla quale non c'è bisogno di opporre ulteriori giustificazioni.
Capita anche a voi di avere l'impressione che tutti vogliano disporre del vostro tempo? 
Intendiamoci, voglio bene alle mie amiche e mi piace passare del tempo con loro, ma non quando il tempo da passare insieme diventa quasi un obbligo. 
A me non interessa fare shopping, non interessano saldi e promozioni, anche perché quello che mi serve l'ho già comprato e a prezzo pieno (visto che con i saldi la mia taglia va via subito). 
E poi tutto questo consumismo mi stanca e mi sgomenta, ogni cosa che facciamo toglie aria al pianeta, non è per fare l'ecologica a tutti i costi, ma davvero mi sto rendendo conto di quanto male facciamo con bisogni inutili creati ad arte da qualcuno che vuole vendere, vendere e ancora vendere.
Forse è il caso di rallentare un po' tutto.


Sto cercando una parola chiave per il 2020, questo anno così tondo, un numero palindromo che potrebbe essere quasi di buon auspicio nonostante sia bisestile. 
L'unica parola che mi viene in mente è scrivere, ma forse anche sognare, oppure realizzare o meglio concretizzare, tutte parole forse in contraddizione. 
Ma c'è bisogno di trovare una parola per il 2020? 
Potrei accettare il suggerimento di Marina Guarneri del blog "il Taccuino dello Scrittore" che in un commento mi ha suggerito due parole:
                                                              COSTANZA
                                                                     Ed 
                                                               EQUILIBRIO 
L'idea mi è piaciuta e così le faccio mie per questo tondo 2020, anche perché credo siano le parole giuste per riuscire a scrivere, tra l'altro la costanza è un elemento che mi ha permesso di arrivare alla fatidica parola "fine" dei miei romanzi negli ultimi anni. 
L'equilibrio invece è un elemento fantastico che ognuno dovrebbe inserire nella propria vita quotidiana, è importante fare tutto con equilibrio compresa la scrittura.
Io vorrei aggiungere anche una terza parola ed è la seguente:
                                                                GENTILEZZA 
In questa epoca di chiasso e di insulti urlati a mezzo social la gentilezza è una qualità sempre meno diffusa e invece se ne sente sempre più la necessità. La gentilezza, per come io la intendo, è una qualità che non include semplicemente le buone maniere, ma il rispetto e la considerazione verso gli altri.
E sembra che se ne stia riscoprendo il valore, il fisico Carlo Rovelli ha scritto un libro sull'argomento e alcuni recenti studi statunitensi hanno stabilito che la gentilezza aiuta a combattere lo stress, l'ansia e la depressione. Nelle aziende rende l'ambiente più sereno e può aumentare la produttività. 
E ci voleva uno studio per arrivare a questa conclusione? 
Bene, l'importante è esserci arrivati, addirittura con un riconoscimento ufficiale! E se gli insulti non sono più di moda ma comincia a diventare di moda la gentilezza direi che è un vantaggio per tutti.
E quindi avanti tutta con costanza, equilibrio e gentilezza.

Cosa ne pensate di questo mio post un po' sconclusionato?


Fonti Immagini
Pixabay