lunedì 6 gennaio 2020

Folli tentativi di scrittura creativa e tre parole per il 2020


Ciao, usciamo domani, andiamo a fare un giro per negozi?
No, ho già un impegno 
Che impegno hai? 
Devo accompagnare mio fratello a una visita medica.
Ma tu non hai fratelli!
Ops, volevo dire mio cugino, lo accompagno in auto.
Questo è un dialogo immaginario in cui io cerco giustificazioni per sottrarmi alle sanguisughe del mio tempo.

Ebbene sì, a volte invento scuse per riuscire a scrivere perché, sembra impossibile, ma esistono tantissimi attentatori del mio tempo libero che fagocitano il tempo da dedicare alla scrittura.
Ora è vero che bisogna vivere, ma scrivere richiede di non avere perdite di tempo in attività che non amiamo (per esempio lo shopping non è tra le mie priorità, salvo quando mi  serve davvero qualcosa).
Nelle ultime settimane ogni volta che mi organizzavo per scrivere - cosa già non facile, visto che
dovevo organizzare il mio tempo post lavoro per fare spesa e pulizia casa e avere il week end libero da queste incombenze - arrivava puntuale l'invito dell'amica di turno con proposte varie soprattutto per invitarmi fuori a fare shopping. Ora amica mia, siamo uscite la scorsa settimana per andare in quella famosa pizzeria che tu volevi assolutamente provare che mi è costata venti euro di parcheggio perché era un pieno centro, dove di sera puoi solo andare nel parcheggio a pagamento a 3 euro l'ora. Siamo andate in centro per fare acquisti per il Black Friday e mi sono sorbita file in negozi affollati per cercare capi di cui non mi fregava nulla e, tutto sommato, neanche a te. 
Abbiamo fatto l'aperitivo nel nuovo locale di tendenza dove la tendenza era solo il prezzo proibitivo. Avrei anche un compagno con cui ogni tanto vorrei passare un po' di tempo tra un impegno e l'altro. Che ne dici se ci vediamo direttamente dopo Natale? 
Se non ti basta un semplice no, ti propino una scusa perfetta alla quale non c'è bisogno di opporre ulteriori giustificazioni.
Capita anche a voi di avere l'impressione che tutti vogliano disporre del vostro tempo? 
Intendiamoci, voglio bene alle mie amiche e mi piace passare del tempo con loro, ma non quando il tempo da passare insieme diventa quasi un obbligo. 
A me non interessa fare shopping, non interessano saldi e promozioni, anche perché quello che mi serve l'ho già comprato e a prezzo pieno (visto che con i saldi la mia taglia va via subito). 
E poi tutto questo consumismo mi stanca e mi sgomenta, ogni cosa che facciamo toglie aria al pianeta, non è per fare l'ecologica a tutti i costi, ma davvero mi sto rendendo conto di quanto male facciamo con bisogni inutili creati ad arte da qualcuno che vuole vendere, vendere e ancora vendere.
Forse è il caso di rallentare un po' tutto.


Sto cercando una parola chiave per il 2020, questo anno così tondo, un numero palindromo che potrebbe essere quasi di buon auspicio nonostante sia bisestile. 
L'unica parola che mi viene in mente è scrivere, ma forse anche sognare, oppure realizzare o meglio concretizzare, tutte parole forse in contraddizione. 
Ma c'è bisogno di trovare una parola per il 2020? 
Potrei accettare il suggerimento di Marina Guarneri del blog "il Taccuino dello Scrittore" che in un commento mi ha suggerito due parole:
                                                              COSTANZA
                                                                     Ed 
                                                               EQUILIBRIO 
L'idea mi è piaciuta e così le faccio mie per questo tondo 2020, anche perché credo siano le parole giuste per riuscire a scrivere, tra l'altro la costanza è un elemento che mi ha permesso di arrivare alla fatidica parola "fine" dei miei romanzi negli ultimi anni. 
L'equilibrio invece è un elemento fantastico che ognuno dovrebbe inserire nella propria vita quotidiana, è importante fare tutto con equilibrio compresa la scrittura.
Io vorrei aggiungere anche una terza parola ed è la seguente:
                                                                GENTILEZZA 
In questa epoca di chiasso e di insulti urlati a mezzo social la gentilezza è una qualità sempre meno diffusa e invece se ne sente sempre più la necessità. La gentilezza, per come io la intendo, è una qualità che non include semplicemente le buone maniere, ma il rispetto e la considerazione verso gli altri.
E sembra che se ne stia riscoprendo il valore, il fisico Carlo Rovelli ha scritto un libro sull'argomento e alcuni recenti studi statunitensi hanno stabilito che la gentilezza aiuta a combattere lo stress, l'ansia e la depressione. Nelle aziende rende l'ambiente più sereno e può aumentare la produttività. 
E ci voleva uno studio per arrivare a questa conclusione? 
Bene, l'importante è esserci arrivati, addirittura con un riconoscimento ufficiale! E se gli insulti non sono più di moda ma comincia a diventare di moda la gentilezza direi che è un vantaggio per tutti.
E quindi avanti tutta con costanza, equilibrio e gentilezza.

Cosa ne pensate di questo mio post un po' sconclusionato?


Fonti Immagini
Pixabay

25 commenti:

Sandra ha detto...

Molto belle le tue parole così ricche di significato.
Dunque,io a certe uscite totalmente disallineate con i miei gusti ho imparato a dire no, sia se devo/voglio scrivere sia se appunto non mi va. Tipo estenuanti giri al centro commerciale.

Cristina M. Cavaliere ha detto...

Bisognerebbe proprio organizzare dei corsi di sopravvivenza, cara Giulia. Oltretutto con famiglia e lavoro (e, per me, studio) il tempo libero va difeso con le unghie e i denti. Sì, a volte capita anche a me di imbattermi in persone che vogliono disporre del mio tempo, ma ormai accade di rado. Più che altro ho imparato a stare bene alla larga da certi "gruppi" social, aperti solo per dare lustro ai fondatori, e a dire dei NO grandi come case, con gentilezza ma con fermezza. Il fatto è che, come diceva Virginia Woolf, è bene avere "una stanza tutta per sé", intesa anche come ore dedicate alla scrittura e a stare bene.

Giulia Lu Mancini ha detto...

I centri commerciali oggi in certi giorni sono quasi l'inferno sulla terra!
Sono felice che le mie parole ti piacciano, sono le parole che hanno trovato me ed è stato molto bello poterle accogliere.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Avere una stanza tutta per sè, vero Virginia Woolf aveva ragione. Riuscire a scrivere è un vero corso di sopravvivenza, cosa che noi "scrittrici del tempo libero" conosciamo molto bene. A volte ho anche pensato a fare a meno della scrittura, ma dopo un po' mi manca, in fondo è un modo creativo di cambiare (e migliorare) la nostra realtà.

Ariano Geta ha detto...

Sono perfettamente d'accordo sulla necessità della gentilezza. Purtroppo sembra che tanti ormai considerino normale spintonare, fare le luci in autostrada, pretendere senza neppure chiedere "per favore"... Io ci provo a essere educati e gentile, ma mi sento un po' solo ;-)
Riguardo il tempo, non saprei che dire... non ho molti ladri di tempo, se non me stesso: talvolta sono troppo svogliato, ahimè...

Giulia Lu Mancini ha detto...

Sì, ti capisco anch'io mi sento sola sul versante della gentilezza, ma forse siamo di più di quanti crediamo a credere nella gentilezza. Anch'io ogni tanto mi lascio prendere dalla pigrizia e dalla poca voglia di scrivere, ma bisogna ritagliarsi il tempo anche per i momenti di puro ozio per ricaricarti...

Luz ha detto...

Giulia, leggo il tuo post mentre ho la sensazione che queste vacanze natalizie, che per noi insegnanti sono un paio di settimane, mi siano scivolate fra le dita senza sapere come. Anch'io mi sento tirata per la giacchetta, gli impegni familiari sono tantissimi, perché vivendo tutti lontani, approfittiamo di questi giorni per stare insieme. I giorni sono volati, senza pietà, e ho infranto la promessa di stare un po' insieme a una cara amica. Me n'è mancato letteralmente il tempo. Rimedierò, ma ormai fuori dal periodo di luci e canti natalizi per le strade romane.
Le tue parole per questo anno mi piacciono, io non rinuncio mai alla gentilezza, ma ho imparato anche a sfrondare, a tagliare i rami secchi, sarà l'età. Inseguo un certo equilibrio, ne avrò tanto bisogno a breve con il trasloco che mi aspetta.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Aimé, cara Luz, le vacanze volano via, soprattutto quelle natalizie perché tra cene e pranzi, viaggi dai parenti e impegni familiari sono davvero un colpo di vento. Io sono stata in Puglia a Natale e mi sono stancata tantissimo, poi ho lavorato la settimana dal 30 al 3 e questi tre giorni di week end lungo mi sono sembrati un sogno (e mi sono riposata davvero). In bocca al lupo per il tuo trasloco!

Maria Teresa Steri ha detto...

Il tempo è già poco, senza che arrivino pure quelli che ce lo rubano con attività che non ci interessano... A volte la parola giusta è proprio NO! E a proposito di parole, sono molto belle quelle che hai scelto per quest'anno. L'equilibrio è una meta importantissima per tutti noi. Buon 2020 :*

Nadia Banaudi ha detto...

Il tuo post di sconclusionato non ha proprio nulla, mia cara, anzi... Offre molti spunti su cui riflettere, primo tra tutti i sanguisugadeltempo che non si rendono conto di avere, forse, una vita vuota senza alcuna passione a cui affidare il tempo libero. Spesso con loro solo una scusa ben raccontata funziona, quindi mi pare tu sia sulla strada giusta per ritagliarti un po' di spazio per ciò che realmente intendi perseguire.
Le tue parole invece mi piacciono molto, ma ahimè a volte la gentilezza rischia di fare rima con sfruttamento e fregatura, quindi ti auguro di venire ripagata con la medesima maniera o di usarla con chi la merita sul serio. Costanza ed equilibrio invece mi sanno di sorelle che vanno a braccetto, quindi le migliori alleate per vedere decollare i tuoi progetti. Ora dopo aver letto le tue parole e quelle delle altre amiche mi è venuta voglia di ricercare le mie, sia mai che mi portino bene...

Giulia Lu Mancini ha detto...

In questi tempi pazzi abbiamo un gran bisogno di equilibrio che ci mantenga con il cuore forte e l'umore alto, anche magari grazie a qualche "no", buon 2020 carissima :)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Eh sì, ricercare le proprie parole può essere stimolante, pensa che io non avevo deciso per nessuna parola, poi ho letto il commento di Marina e un articolo sul libro di Rovelli e sulla gentilezza, così ho deciso che avrei allungato il post con queste parole. La gentilezza può essere rischiosa ma bisogna essere gentili ma fermi di fronte alle proprie esigenze (così ho letto, spero di riuscire ad applicare).

Marina ha detto...

Felice di averti suggerito due delle tre parole per il 2020: sono quelle che sposo io quotidianamente. Odio fare shopping quanto te, forse un vantaggio di vivere in una città dove conosco pochissime persone (con le quali non ho nemmeno un forte legame di amicizia che mi metta in difficoltà se volessi negarmi) è proprio il fatto di non avere alcun vincolo di sorta. Ho legato solo con Luana, che però non abita dietro l’angolo e non ha la disponibilità che ho io, si capisce. Per il resto, il tempo fa il suo mestiere per tutti, cara Giulia.
Che la gentilezza accompagni ogni gesto della nostra quotidianità! 🌹

Giulia Lu Mancini ha detto...

Grazie Marina, un augurio che ricambio di cuore. Se non fosse stato per questo tuo suggerimento non avrei indicato le prime due parole, ma mi sono subito trovata d'accordo. Pensare che una volta amavo fare shopping, quante cose inutili che compravo, poi mi è venuto una specie di rigetto, forse perché le mie priorità sono cambiate e il tempo è diventato molto più prezioso...

Grazia Gironella ha detto...

La gentilezza come moda è terrificante! Però va tutto bene, purché vada nella direzione giusta... Mi hai fatto venire in mente un'intervista della Rowling, in cui diceva come sia difficile anche per lei fare capire alle persone che le sono vicine che le è necessario del tempo per scrivere. Persino lei! Anche se tu parlavi più in generale.

Barbara Businaro ha detto...

Come ti capisco Giulia! Anch'io detesto girare per shopping se non ho qualcosa da acquistare davvero. Le vasche al centro commerciale solo perché a casa mi annoio per me non ha senso, perché a casa non mi annoio!! E anche se fosse, infilo le scarpe da ginnastica e vado a camminare all'aria aperta. Se devo vedere un'amica, fisso un orario di arrivo e uno di ripartenza, e per certe amiche ho capito che devo essere a ridosso di pranzo o cena, da passare altrove, per limitare il carico di lamentosi acuta...
Vuoi limitare le richieste? Proponi un pomeriggio in libreria, vedrai come scapperanno tutti a gambe levate! :D :D :D
Se ti ricordi comunque, dei succhiatempo ne avevo scritto a novembre, quando avevo ritirato fuori la matrice di Eisenhower per distinguere l'urgenza dall'importanza.
Spero che queste tre parole possano aiutarti a realizzare la tua scrittura nel 2020!

Giulia Lu Mancini ha detto...

Più che essere di moda diciamo che, dopo urli e insulti a mezzo social, torna la voglia di trattare gli argomenti con toni pacati e più ragionevoli...
Certo che se anche la Rowling ha difficoltà a far comprendere alle persone vicine che deve trovare il tempo allora figuriamoci noi comuni mortali. Penso sia perché, in generale, la gente vede l'attività di scrivere romanzi come un passatempo, non come un lavoro serio e impegnativo, invece scrivere, anche se è qualcosa che amiamo e che facciamo per passione, per noi è fatica e impegno.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Anch'io preferisco camminare all'aria aperta rispetto allo shopping nei centri commerciali, magari in una giornata di sole, anche fredda ma con il sole. Sì ricordo il tuo post, il fatto è che per noi è chiara la differenza tra urgenza e importanza, un po' meno per i nostri amici e rispetto a quello che vogliamo noi. Le tre parole mi faranno da guida nel corso dell'anno, speriamo al meglio.

Tenar ha detto...

Che belle parole hai scelto! Mi piace sopratutto "gentilezza". In questo periodo mi sembra che ce ne sia sempre meno in giro e, di conseguenza, che serva sempre più.

Giulia Lu Mancini ha detto...

È così, in questo momento in cui si fa a chi urla più forte, la gentilezza forse è il sentimento che mi sento di opporre con più forza.

Eleonora ha detto...

Davvero bello questo post! Anch'io per questo nuovo anno mi sono proposta le parole chiave "equilibrio" (ne avrei veramente bisogno!) e costanza (cosa difficile ma che devo impormi assolutamente). Quanto al concetto di gentilezza, a casa mia possiedo proprio il libro di Rovelli e non vedo l'ora di leggerlo, perché credo sarà molto interessante. Comunque, da quest'oggi considerami una tua nuova lettrice! :)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Grazie Eleonora, benvenuta! Sono felice che il post ti sua piaciuto, l'equilibrio è fondamentale per una vita quotidiana serena, anche se è difficile raggiungerlo e soprattutto mantenerlo, così come la costanza. Per la gentilezza il libro di Rovelli può dare il giusto supporto ;)

Ivano Landi ha detto...

Ciao Giulia, post molto interessante, questo tuo. Per quel che mi riguarda, posso dirti che la vita ha predisposto per me le cose in modo tale che, da vari anni ormai, tutte le mie amicizie più importanti (e fino a qualche anno fa, anche la mia relazione sentimentale, che era di Bologna) abitano in città diverse dalla mia. Ho così tutta la libertà di gestirmi il mio tempo libero. Inoltre, vedersi a lunghi intervalli, fa sì che il rapporto sia sempre fresco e che ogni volta sia quasi come la prima volta.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Grazie Ivano, sono felice di ritrovarti. Avere amori e amicizie in città diverse può aiutare a ottimizzare il tempo che si passa nella propria città, certo occorre organizzare anche il tempo dei viaggi ma con il treno forse si ottimizza lo stesso. Allora venivi spesso a Bologna!

Ivano Landi ha detto...

Eh sì, Giulia, ci venivo quasi ogni fine settimana :-)