Lunedì 18 novembre Gianrico Carofiglio era a Bologna a presentare il suo libro "La misura del tempo"
L'ho scoperto praticamente per caso la sera della domenica andando sul profilo Twitter dell'autore, così mi sono organizzata per andarci in tempo, visto che la volta precedente ero rimasta fuori dalla porta.
L'incontro era alle 17.30 presso la Biblioteca Renzi della Cineteca di Bologna, io ho pensato che la Biblioteca Renzi fosse intitolata a Matteo Renzi, nulla di più sbagliato, era in realtà Renzo Renzi.
Chi era costui? Mi sono chiesta, ignorante che non sono altro! Renzo Renzi era un critico cinematografico, se volete maggiori dettagli eccovi il link di Wikipedia Renzo Renzi
Chi era costui? Mi sono chiesta, ignorante che non sono altro! Renzo Renzi era un critico cinematografico, se volete maggiori dettagli eccovi il link di Wikipedia Renzo Renzi
Ma torniamo a Gianrico Carofiglio, stavolta ho avuto una premonizione perché l'ho sognato nel week end, insomma forse non è così strano visto che mi sono addormentata leggendo proprio il suo libro (in eBook) La misura del tempo (un bel titolo vero?)
Nel sogno ero a Bari, città dove vive, faceva una presentazione di un libro (non era scontato che fosse quest'ultimo) e facevamo amicizia proprio parlando dei suoi libri. Mi sono svegliata con la sensazione di conoscerlo davvero. Una volta sognavo gli attori ora sogno gli scrittori, vabbè.
Nel sogno ero a Bari, città dove vive, faceva una presentazione di un libro (non era scontato che fosse quest'ultimo) e facevamo amicizia proprio parlando dei suoi libri. Mi sono svegliata con la sensazione di conoscerlo davvero. Una volta sognavo gli attori ora sogno gli scrittori, vabbè.
In realtà non avevo dato molto peso al sogno, ma quando ho letto il Twitt ho pensato che fosse proprio capitato a fagiolo visto che potevo andarci agevolmente dopo l'ufficio, nonostante la pioggia battente.
Bene, dopo tutta questa premessa eccoci all'incontro.
Prima di tutto la Biblioteca Renzo Renzi della cineteca di Bologna è davvero bella, con la volta affrescata e una bella atmosfera (per chi non lo sapesse, la cineteca di Bologna è la prima in Europa per il restauro dei film).
Quando arrivo sono le ore 16.50 e sono occupate solo le prime file, io riesco quindi a occupare la sesta o settima fila, non sono vicina ma neanche troppo lontana. Dietro di me arriva una mia collega che mi dice che ha letto il suo romanzo (La versione di Fenoglio) e da allora è una sua fan, io le rispondo che ho letto tutto di Carofiglio, mi mancano i saggi (ma non penso di leggerli).
La smetto di divagare, finalmente arriva e la sala è ormai gremita con molta gente in piedi lungo le colonne laterali, si vedono dalla foto?
Il moderatore, di cui ignoro il nome, dice che la sala arriva a ospitare 300 persone ed è per questo che è stato deciso di ospitare l'evento lì (in effetti me lo sono chiesta anch'io, non tanto per il posto bellissimo, ma perché rispetto alle altre location di Bologna la Cineteca è un po' più decentrata (e con la pioggia si è sentito) quindi che dire: ottima idea.
Carofiglio è stato intervistato da un avvocato penalista di Bologna - si è presentato ma purtroppo non ricordo il nome - che ha raccontato di essersi appassionato alle vicende dell'avvocato Guido Guerrieri proprio perché si identificava e trovava in lui molti modi di fare e punti di contatto.
Cosa ha detto Carofiglio? Ovviamente ha parlato del suo libro, ma anche di molto altro. C'è poco da fare, lui è un bravo oratore, sa usare bene le parole, forse forte anche della sua esperienza di magistrato, ma si fa apprezzare anche per la sua simpatia, dal vivo è molto meno serio che su Twitter dove molti interventi sono spesso di politica e può piacere o non piacere quello che afferma, sia pure sempre molto equilibrato (ciononostante viene spesso attaccato).
Quello che più mi ha colpito del suo discorso è stato quello relativo all'importanza del dubbio, lui non si fida di coloro che sono sempre troppo sicuri (ne abbiamo di esempi in giro), anzi proprio perché è stato un magistrato ha sempre dato importanza ai dubbi, alla possibilità di essere in errore perché solo dubitando si può fare bene il proprio lavoro, mettendosi in discussione, soprattutto quando si ha a che fare con le vite umane, con persone che possono perdere la libertà per gravi reati.
Non so se ho reso bene quello che voleva dire, ma questo è un tema che sento molto mio, perché -anche se non faccio un lavoro così importante - sento che nelle relazioni umane personali e lavorative, mettersi in discussione è fondamentale. Anche a me non piacciono quelli troppo sicuri, quelli che sanno sempre tutto e sembrano i depositari di ogni certezza. In ogni ambito il dubbio è ciò che ti permette di riflettere prima di agire, il dubbio è ciò che può farti evitare un errore, anche grave.
Per spiegare meglio questo concetto c'è un estratto del romanzo che, a mio parere, lo rende bene.
Nella premessa l'avvocato Guerrieri, in un discorso pubblico, afferma che un bravo avvocato deve conoscere le storie, leggere buoni romanzi e vedere buoni film, insomma nutrirsi di storie.
Nella premessa l'avvocato Guerrieri, in un discorso pubblico, afferma che un bravo avvocato deve conoscere le storie, leggere buoni romanzi e vedere buoni film, insomma nutrirsi di storie.
"È l'arte del racconto a ricordarci come non esista una sola risposta di fronte ai dilemmi umani. Essi sono inevitabilmente ambigui. I personaggi dei buoni romanzi, dei buoni film, rappresentano i diversi punti di vista sul reale."
E poi c'è il tempo, altro protagonista del romanzo, il sentimento del tempo soprattutto, concetto astratto e difficile da esprimere. Un tema a me caro, ma anche ad altri, a quanto pare. Forse l'antidoto al tempo che passa, secondo l'autore, potrebbe essere la capacità di stupirsi ancora di fronte alla vita.
"Forse potrebbe essere proprio lo stupore - se fossimo capaci di impararlo - l'antitodo al tempo che passa in questo modo insopportabile."
Il tempo, si sa, non si riesce ad afferrarlo e sembra sfuggire sempre più ma, premesso che mettersi in discussione non rende la vita facile, ritenete il dubbio importante quanto me?