venerdì 24 luglio 2020

Tra nuovi romanzi e nuove edizioni


Sono stati giorni faticosi, tralasciando il lavoro che non mi ha dato tregua, sono stata molto impegnata tra l'uscita dell'ultimo episodio di Sorace e la nuova edizione de L'amore che ci manca, rientrato nei miei diritti dopo quattro anni di vita con la Butterfly Edizioni. 
Sono stata indecisa fino alla fine se far uscire anche questo romance oppure no, però mi sono detta che, tutto sommato, è l'estate il momento della lettura, quindi ho chiesto alla Fox Creation di crearmi una copertina per la nuova edizione del romanzo. La cover digitale e cartacea è stata creata a tempi di record e così, dopo una attenta rilettura, ho creato l'edizione pronta per uscire sugli store. 
Avevo voglia di fare subito l'edizione cartacea che la Butterfly aveva del tutto trascurato e volevo far uscire il romanzo non solo su Amazon ma anche sugli altri store, perché potesse avere più mercato. In questi mesi mi sono resa conto infatti che, mentre prima le mie vendite, si concentravano quasi esclusivamente su Amazon, ora i siti come Ibs e Kobo - per citare i più importanti - stanno cominciando a fare una certa concorrenza ad Amazon, ne ho avuto prova con L'ombra della sera che negli ultimi sei mesi ha venduto soprattutto su Ibs, quasi sempre con i prezzi in offerta, ma con numeri soddisfacenti.
Quindi L'amore che ci manca ritorna il prossimo 02-08-2020 e, visto che è un romanzo già pubblicato, ho pensato di fare un'offerta lancio a 0,99 in prevendita.
Riporto di seguito Cover e Sinossi 



«Non ho ancora tutta questa forza»
«Per fare cosa?»
«Per mandarti via».

Linda Sarti ha realizzato ogni suo desiderio: ha un lavoro fisso, anche se stressante, si è sposata e ha una figlia. Ma ha un grande rimpianto: Giulio Grandi. Il loro era stato un amore complicato, ostacolato soprattutto dal comportamento freddo e scostante di Giulio, che si faceva amare da lei senza mai mettere in gioco i propri sentimenti. Quando il marito la lascia, le sue certezze si sgretolano. Ricominciare la propria vita a quarant'anni non è facile e quella dolorosa mancanza del passato torna a farsi più vivida. Non ha però fatto i conti col destino... che la rimette sulla strada di Giulio. Anche lui si è rifatto una vita, ma ha sempre quell'aspetto tormentato e infelice che lei ricorda. Quando i loro occhi si incrociano, i diciotto anni che li hanno divisi sembrano soltanto poche ore e l'attrazione assopita riesplode. Si cercano, si desiderano e si vogliono a ogni costo. È troppo tardi per loro due? Linda non si fa troppe aspettative, vive quei pochi attimi rubati in modo intenso come se fossero gli ultimi... Lo sa che da Giulio non può avere certezze di alcun tipo e che l'unica cosa sicura è l'amore che non ha mai smesso di provare per lui. Ma sa anche che dopo di lui nulla è stato più lo stesso e farà di tutto per conquistarlo.


Ci sono amori che restano fermi nel tempo, incompiuti e irrisolti. Possono tornare nella memoria come un alito di vento e sfiorarci appena per un momento o possono riesplodere impetuosi come un temporale d’estate.


eBook in offerta lancio 
in preorder  € 0,99
Prezzo definitivo € 2,99
Cartaceo € 11,00
Link Amazon L'amore che ci manca 

Non mi voglio dilungare oltre su questo romanzo, è una storia che sento molto perché è una parte di me e credo sia ancora molto attuale per i temi che tratta.
Da oggi mi riposo, almeno sotto l'aspetto della scrittura, mi dedicherò un po' all'aspetto promozionale che però non mi dispiace affatto e mi diverte creare card e video con l'iPad da mettere sui social.

Voi che progetti avete per agosto? Riuscite a fare una piccola vacanza a prova di covid? 

venerdì 10 luglio 2020

Il respiro dell'alba




Fino all'ultimo non ne ho parlato per scaramanzia, avevo terminato il quarto episodio di Saverio Sorace e mi ero lanciata sulla rilettura/revisione/correzione, indecisa su tutto, sulla data di uscita, sui tempi di revisione, sui tempi di lettura dei beta reader, sulla cover e su tanti altri dubbi che assillano noi poveri scrittori indipendenti che non hanno il conforto e il supporto di una casa editrice. 
Soprattutto volevo capire se potevo partecipare al concorso Amazon storyteller 2020, cosa che, in effetti, ha influenzato non poco la scrittura del romanzo, nato nel periodo del blocco da pandemia. Se non avessi avuto l'obiettivo del concorso forse avrei rallentato il lavoro con i primi caldi, invece ho dedicato ogni ritaglio di tempo e anche alcuni giorni di ferie alla scrittura e alla successiva revisione; lo ha letto un solo beta reader da me costretto, ops, volevo dire invitato a leggerlo in tempi rapidi.
Insomma eccoci qua, siamo al quarto episodio del mio commissario e ammetto che quando ho visto la nuova cover ho capito che, probabilmente, ce l'avevo fatta...
Tra l'altro la decisione di pubblicare in esclusiva su Amazon è legata proprio a questo concorso, in caso contrario  avrei pubblicato anche sugli altri store, perché questa serie ha cominciato ad avere un certo seguito su vari store diversi da Amazon come IBS e Kobo.
Una volta finita revisione e lettura beta, ho impostato il resto del lavoro che non è affatto piccolo, soprattutto quando il tempo a disposizione che hai è ridotto alla sera dopo il lavoro e al week end di un'estate che cominciava a diventare arroventata. 
Comunque eccoci qui, ho passato l'ultimo week end chiusa in casa con l'aria condizionata a lavorare per impostare l'ebook e il cartaceo, inutile dire che sono arrivata esausta, tra l'altro ho anche trascurato il blog, probabilmente non se n'è accorto nessuno, ma non ho pubblicato proprio tutte le settimane, però qualcosa bisogna sacrificare no? 

Bene passiamo al romanzo, eccovi la trama con tutte le info:

Sinossi 

La notte lo rendeva inquieto e feroce, ma poi arrivava l’alba.

Settembre 2019, sogni premonitori e una strana inquietudine pervadono l’animo del commissario Saverio Sorace, deve essere la fine dell’estate che sempre lo sconcerta oppure è solo la sua solita ansia per il futuro. Vorrebbe dare una stabilità alla sua vita tanto che propone a Sara di sposarlo, ma questa semplice meta sembra difficile da raggiungere perché uno spaventoso omicidio irrompe nella sua vita. Non è un crimine come gli altri perché coinvolge un suo caro amico che, una mattina, si sveglia accanto al cadavere di una bellissima sconosciuta senza ricordare nulla di quanto accaduto la notte precedente.
 Tutte le prove sembrano contro di lui, ma Saverio sente che le cose sono diverse da come appaiono. È possibile che l’uomo sia stato incastrato? È un rebus per il quale Sorace faticherà a trovare una soluzione, per trovarla dovrà  indagare nella vita della vittima, una donna bella, spregiudicata, libera ma con tanti lati oscuri e molti segreti. Dopo pochi giorni, quando le indagini sembrano avvicinarsi alla verità, un nuovo efferato delitto sconvolge ancora le notti bolognesi, con un modus operandi troppo simile al primo  per poterlo ignorare. Ma se davvero c’è un assassino che insegue un suo delirio per uccidere, è necessario agire in fretta, prima della prossima vittima.

Certe albe erano di una bellezza abbacinante, come quella a cui stava assistendo, una bellezza che durava un solo attimo ed esisteva per lo spazio breve di un respiro.  


Esce il 20-07-2020  già in preorder al seguente link

Link Amazon                 
Genere: Gialli e thriller 
Pagine: 179
Cover: Fox Creation - Digital Art
Prezzo eBook: 2,99
Prezzo Cartaceo: 9,50

PROLOGO

Non aveva dormito bene quella notte, i suoi sogni erano stati agitati e confusi, finalmente si svegliò e riemerse dai suoi incubi. Aprì gli occhi e osservò la luce che filtrava dagli scuri, cercò di sollevare la testa dal cuscino, ma una tremenda fitta di dolore lo bloccò. Cosa diavolo aveva fatto quella notte, aveva bevuto troppo? Non se lo ricordava. Era andato in un locale, era uscito da lì con una donna, quello sì, se lo ricordava, una donna bellissima, dai capelli rossi e gli occhi verdi.
La fitta alla testa divenne più leggera, girò lievemente il viso e vide una massa di capelli rossi sparsi sul cuscino, la donna era lì, accanto a lui. Era un vero peccato, una donna così bella e non ricordava niente. Sospirò, doveva cercare di alzarsi e ritrovare il controllo di sé, non poteva certo rimanere a letto all’infinito. Dalla luce che entrava in casa capiva che era piuttosto tardi, cercò di sbirciare di sbieco la radiosveglia sul comodino, erano le due del pomeriggio.
Respirò a fondo e, con enorme sforzo, si sollevò sul letto.
Sfiorò i capelli della sconosciuta accanto a lui, erano morbidi, si sporse verso di lei per cercare di scuoterla dolcemente, sentì sui polpastrelli qualcosa di viscido. Osservò le mani, sembrava sangue.


Questo nuovo episodio di Sorace che, comunque, contiene sempre un'indagine autoconclusiva ed è quindi possibile leggere anche in autonomia dagli altri episodi, mi ha fatto compagnia nel periodo del Lockdown e mi ha portato ad alcune riflessioni: il romanzo è ambientato nel periodo precedente l'inizio della pandemia e certe dinamiche non avrei potuto scriverle se il periodo non fosse stato pre-covid, mi sono resa conto che la vita che avevamo prima probabilmente non tornerà più o comunque tornerà ma con molte variazioni. Descrivere una scena in un luogo affollato per esempio non sarà più possibile senza specificare in che momento siamo, quello che è accaduto influenzerà anche la scrittura futura, almeno per un po', almeno finchè non si rientrerà del tutto nella normalità, processo per il quale servirà molto tempo. Anche per questo motivo questo romanzo doveva uscire adesso, come si dice ora o mai più.

Fatemi sapere cosa ne pensate, intanto vi chiedo subito, vi piace la copertina? 




sabato 4 luglio 2020

La cantastorie



Se scrivo lo devo a mia madre, lei era una cantastorie.I figli ereditano pregi e difetti dai propri genitori e credo sia così, da mio padre ho preso la razionalità e l'organizzazione, oltre alla capacità di imparare sempre cose nuove.Mia madre invece era una creativa, pavida, artista mancata, cantava come un usignolo con una intonazione perfetta e amava raccontare storie. Inoltre amava ogni forma d'arte, tanto che quando osservava - in foto o in TV - qualche opera particolarmente toccante si commuoveva. Tempo fa lessi un libro che si intitolava "I fiori non hanno paura del temporale" di Bianca Rita Cataldi, l'autrice a un certo punto definisce la protagonista una cantastorie, colei che si siede accanto al fuoco e racconta ad alta voce storie magiche di altri tempi, e lì ho avuto una illuminazione.
Molte delle storie che raccontava mia madre erano cantate, sì anche lei era una cantastorie, perchè le storie oltre a raccontarle ad alta voce, le cantava.
A volte rimpiango il tempo che non ho potuto passare con lei negli ultimi anni della sua vita anche per le storie vere che non mi ha potuto raccontare, sul suo paese di origine e sulla sua famiglia, storie che sono andate via con lei per sempre. Eppure non avrei mai pensato che tutte le storie raccontate da mia madre mi sarebbero rimaste addosso come una seconda pelle. Quando è morta avevo trentun anni, era l'età in cui stavo scoprendo il valore delle mie origini e cominciavo a capire alcuni aspetti del suo carattere.
Dopo la sua morte avrei voluto scrivere la sua storia o una storia che la ricordasse, ma il dolore era troppo vivo per poterlo raccontare, solo anni dopo, quando mi sono riavvicinata alla scrittura, ho scritto un romanzo che parla di lei, dei nonni e di tanto altro nei ricordi della protagonista, Michela.
Ho immaginato una donna che portasse il nome del mio nonno materno che si chiamava Michele e che è morto prima che io nascessi. 
Michela mi assomiglia molto, ma è molto più forte, intraprendente, coraggiosa e rivoluzionaria di me, non è forse questo il vantaggio della scrittura? Far fare ai propri protagonisti  molto più di quello che farebbe l'autore...per me è un po' così.
È anche un modo per riconciliarsi con la realtà, scrivendone, un modo per trasformare i ricordi e renderli di nuovo vivi e, forse, comprenderli meglio.
Insomma credo che questa mia voglia di raccontare storie derivi da lei, è questa l'eredità che mi ha lasciato ed è una ricchezza o magari una maledizione.
Da una parte c'è in me una grande razionalità e concretezza, quelle caratteristiche serie o seriose del carattere che rendono anche la vita piuttosto pesante, prima il dovere, come si dice; dall'altra però c'è questa voglia di evadere e di dedicarsi a qualcosa di più elevato, più leggero o più evanescente, qualcosa che io possa, però, dirigere muovendo i fili dall'alto per arrivare al mio finale.

E questo può essere davvero un bel potere, probabilmente innocuo perchè inventa solo storie per chi avrà voglia di ascoltarle, leggerle e dimenticarsene.



Fonti immagini
Pixabay