giovedì 31 gennaio 2019

Intervista su Anima di carta


Fa sempre piacere ricevere le impressioni di lettura su un proprio romanzo, anche quando è passato un po' di tempo. Maria Teresa Steri ha letto Fragile come il silenzio e, oltre a recensire il romanzo su Amazon, mi ha voluto onorare con una bella intervista sul suo blog Anima di carta.
Mi sono divertita a rispondere alle sue domande e anche a ripercorrere le tappe che mi hanno portato alla scrittura del genere giallo con la creazione di un personaggio che amo molto, il mio commissario Saverio Sorace. Dopo Fragile come il silenzio le sue avventure si sono arricchite di nuove indagini, una già pubblicata La sottile linea del male, una terza in arrivo. 
Ne parlo nell'intervista che potrete leggere al seguente link Anima di carta

Se volete togliervi qualche curiosità leggete l'intervista, tra l'altro con il passare del tempo ho imparato io stessa cose nuove sul mio commissario, forse perché in questi ultimi anni siamo cresciuti e cambiati insieme. Anche questo è il bello della scrittura.

domenica 27 gennaio 2019

Salviamo la terra

L'altro giorno ero presa da mille pensieri relativi a come organizzare la mia vita nei prossimi dieci anni quando sono stata colpita da un pensiero: se l'uomo non corre subito ai ripari, tra dodici anni per il nostro pianeta sarà troppo tardi!

Avete spazzato via la bellezza pur di fare soldi e arricchirvi. Mauro Corona
Insomma se i potenti del mondo non si impegnano sul serio con Leggi e provvedimenti concreti a salvaguardare l'ambiente forse è inutile preoccuparsi di quello che farò nei prossimi dieci anni, tanto vale non fare niente. Considerato che tra i potenti del mondo c'è un tipo di nome Trump, l'Europa mi sembra troppo concentrata a risolvere i suoi problemi interni (tra i problemi del Regno Unito con la brexit, la Francia con i suoi giubbetti gialli, la Germania con la crescita in declino, ho rivalutato la posizione dell'Italia in questi giorni) e altri potenti del resto del mondo che se ne fregano, ho paura che per il pianeta non resti molto tempo.
Questo pensiero terribile mi ha sfiorato più volte, ma solo qualche giorno fa ho realizzato con chiarezza quello che comporta. Sono incappata in un video su YouTube che parlava degli effetti devastanti dell'inquinamento, dei rifiuti che finiscono nelle reti dei pescatori, delle isole galleggianti formati dalla plastica e di tanti altri effetti nefasti. Non riesco a ritrovare il link e quindi non posso proporvelo qui, ma il senso l'ho già reso. Ve ne propongo invece un altro che mi sembra altrettanto di impatto.
Qualche speranza sta venendo dal mondo delle aziende che applicano la cosiddetta "economia circolare", sempre più imprese si pongono l'obiettivo di produrre in modo ecosostenibile, per esempio la Lego ha cominciato a produrre i suoi mattoncini con i derivati e gli scarti della canna da zucchero. Un'impresa spagnola sta producendo riciclando i rifiuti marini, costituiti in larga parte da bottiglie di plastica, il brand  Ecoalf, anche l'Ikea sta producendo delle cucine con le ante ricavate da Pet riciclato, la Kartell sta seguendo la stessa strada puntando sui biopolimeri per produrre i suoi oggetti di design. 
La scoperta mi ha colpito soprattutto perchè io stessa nel mio romanzo giallo La sottile linea del male affronto il tema dei biopolimeri, questione in cui inciampa il commissario seguendo le indagini sull'assassinio di un professore di chimica. 
E poi c'è un altro brand spagnolo che utilizza solo materiali di scarto per produrre i suoi vestiti e usa lo slogan molto di impatto "Because there is no planet B", io mi sono imbattuta in esso guardando un video su yuo tube e il messaggio è proprio quello che mi ha portato a scrivere questo post. 
Chissà se ce la faremo davvero a salvare il nostro pianeta, me lo chiedo perché osserviamo sempre più spesso fenomeni di clima impazzito e di eventi atmosferici che fanno riflettere, non solo per i suoi effetti catastrofici immediati, ma anche per tutto quello che ciò può comportare in futuro.

Cosa possiamo fare noi comuni mortali per salvaguardare l'ambiente?
Moltissimo per esempio usare meno l'auto, tra l'altro camminare fa molto bene alla salute, io mi sono ripromessa, anche se ho la macchina a GPL che è meno inquinante, di andare al lavoro a piedi almeno due volte a settimana (a piedi più l'autobus eventualmente) e ho scoperto che esistono in commercio dei dischetti struccanti lavabili di cotone da usare in alternativa ai dischetti usa e getta che sono molto inquinanti, voglio cominciare a usare quelli lavabili. Non usare bicchieri e piatti di carta (una volta li usavo ma ho smesso). Al ristorante chiedo sempre la Doggy bag, senza vergognarmi, ormai tutti i ristoranti lo fanno senza problemi ed è un modo per evitare gli sprechi alimentari. Molti ristoranti, per esempio quelli delle catene Eataly e Slow Food, stanno diffondendo questa prassi proponendola direttamente ai propri clienti. 
Comprate l'usato se potete, secondo le statistiche nel 2017 con il mercato dell'usato si è risparmiato in  Italia 4,5 milioni di tonnellate di CO2. Infine se non sai dove buttare un prodotto c'è la App Junnker per la raccolta differenziata, aiuta a riconoscere il prodotto e a capire dove va smaltito, io l'ho scaricata sul mio cellulare ed è molto semplice da usare.
Servirà tutto questo? Non so, però almeno possiamo provarci, cosa ne dite?


domenica 20 gennaio 2019

Tempo e spazio nei romanzi

La cosa più preziosa che puoi ricevere da chi ami è il suo tempo. David Grossman
Mi capita spesso di leggere romanzi che non riesco a inquadrare nel tempo e nello spazio. A volte è una scelta voluta, quando l'autore decide di non definire con esattezza il tempo e il luogo in cui si svolge la trama, questo avviene nei romanzi di Saramago, vi posso citare Le intermittenze della morte e Cecità. In realtà io amo poter inquadrare un romanzo in un periodo preciso, mi sembra di capire di più, ma forse è una mia fissazione. Quando un romanzo è solo un insieme di azioni senza un quadro preciso di insieme in cui le azioni avvengono, il lettore come me si sente un po' spiazzato, durante la lettura mi capita di pensare "Ma quando è accaduto tutto questo? Che epoca era?" 
Ci sono poi quei romanzi dove il tempo è dilatato, nel senso che il tempo della storia è una settimana oppure un giorno o una sola notte e ogni capitolo corrisponde a un'ora che scorre, vi ricordate la serie TV "24"? Ogni episodio si svolgeva in 24 ore. Guardare la serie, cosa che ho fatto occasionalmente, mi causava uno stato d'ansia notevole perché c'era un pericolo da scongiurare e veder scorrere i minuti sullo schermo mi causava una certa tachicardia.
Come definire il tempo nei romanzi? Si può lasciare lo svolgimento in un tempo indefinito, ma circoscritto in una certa stagione, per esempio la storia può iniziare in una mattina di primavera e terminare in estate o proseguire fino all'inverno, oppure tutto può svolgersi in una settimana. 
In Pista nera di Antonio Manzini, per esempio, la vicenda dura proprio una settimana, una qualsiasi settimana di un'inverno ad Aosta; in Gli indifferenti di Alberto Moravia tutto si svolge in due giorni, però io non me ne sono accorta, perché il fatto che  la storia si svolgesse in due giorni l'ho letto nella presentazione del libro. È un libro che ho riletto da poco e l'ho apprezzato soprattutto per lo spaccato che ci offre di una società in decadenza, quel momento a tratti inconsapevole della storia d'Italia in cui il ventennio fascista non lascia ancora presagire la tragedia verso cui sta rotolando il paese. 
A volte c'è bisogno di circoscrivere una storia in un dato periodo, breve o lungo che sia, per esempio se la vicenda si svolge durante una vacanza allora il tempo può essere una settimana, dieci giorni, un mese. Nel mio romanzo Fine dell'estate tutta la prima parte del romanzo si svolge in estate, per l'esattezza in due mesi, agosto e settembre; poi c'è una seconda parte che si svolge tra l'autunno e l'arrivo dell'estate successiva. Lo svolgimento con queste tempistiche è stato quasi spontaneo. Il "tempo" della storia si può stabilire in anticipo, nella fase della progettazione, oppure può delinearsi in modo naturale capitolo dopo capitolo. 
Devo ammettere che il più delle volte scrivo seguendo l'istinto, ma ogni tanto mi sono dovuta fermare e riflettere sui tempi che volevo dare alla trama, lo spazio invece è quasi sempre collegato alla città in cui vivo, oppure a un luogo a cui sono legata in qualche modo. 
Molti autori fanno altrettanto, Gianrico Carofiglio ha ambientato quasi tutti i suoi romanzi a Bari, tranne l'ultimo che è ambientato a Marsiglia e uno ambientato a Roma.
Ci sono poi molti autori italiani, che ambientano le loro storie negli Stati Uniti o in paesi stranieri, non per raccontare un viaggio ma semplicemente perchè le storie ambientate in paesi diversi dall'Italia sembrano più accattivanti.
È una scelta che non condivido del tutto, soprattutto quando mancano quasi del tutto le descrizioni dei luoghi, perché mi piacerebbe leggere di posti che lo scrittore conosce bene, in tal modo la lettura del romanzo diventa anche una possibilità di viaggiare attraverso gli occhi del suo autore. Certo il luogo può essere funzionale alla storia e, in quel caso, va bene.
Comunque le mie sono solo elucubrazioni, perchè i meccanismi attraverso cui nasce una storia possono essere i più svariati, spesso sconosciuti allo stesso autore, talvolta catapultato in una trama dai suoi protagonisti e attraverso percorsi che portano a traguardi imprevedibili al di là della progettazione accurata della storia.

Cosa ne pensate? Quanta importanza date al tempo e allo spazio in una storia da scrivere o da leggere?




mercoledì 16 gennaio 2019

Presentazione: La memoria degli uomini

Oggi presento un romanzo segnalatomi dal suo autore. Ho accolto l'invito di parlarne nel mio blog, anche se di solito non faccio segnalazioni di libri, perché mi è sembrata una trama interessante. In un futuro distopico la società è composta da immortali  privilegiati e mortali destinati ad essere sopraffatti e distrutti dagli immortali. 

Sembra che gli uomini vadano sempre più verso una società prima di empatia e umanità, ve ne siete accorti? Io credo che se diventassimo anche immortali sarebbe una vera tragedia, perderemmo anche quella parvenza di giustizia che il buon Totò definì "a livella", una sorta di uguaglianza imprenscindibile: puoi essere ricco, povero, bello, brutto, antipatico, simpatico, cattivo, buono, ma sei comunque destinato a morire. Questo ovviamente è il mio pensiero, di seguito la presentazione. 



“La memoria degli uomini”
di Luigi Manno
450 pagini totali, 160 pagine ogni parte
0,99 euro (ogni parte, per 3)
Distopico - Sci-Fi

“Chi vuole davvero l’immortalità?”
"Pieno di… pace. Ordine. Energia ed eternità. Un’essenza vecchia come il mondo, immortale anche lei, ma lì dalla notte dei tempi. Viva, mutevole, ma talmente lenta da essere ferma."


Trama
Quattro esistenze si intrecciano attorno a dei sogni che varcano il tempo e lo spazio. Una mortale in un futuro distopico, una scultrice del ventesimo secolo e un giudice del vecchio west sono legati alle immagini che improvvisamente tormentano l'immortale James Kendall.

In un futuro prossimo l’umanità si divide in mortali e immortali. Quest’ultimi però hanno perso, oltre alla possibilità di morire, anche ogni forma di empatia e umanità. Infatti mirano alla distruzione degli inutili mortali. Tutti gli eterni sembrano essere d’accordo con questo, ma dei sogni improvvisi colpiscono il dottor James Kendall – una cosa impossibile per un immortale come lui – che gli accendono una fiamma di umanità.
Capisce che il genocidio dei mortali è una mostruosità.
Ma come può fermarli lui da solo?

Il romanzo si divide in tre capitoli e un prologo gratuito: 
Prologo: Immagini. (free)
Parte 1: Piccoli sogni perduti
Parte 2: Dietro gli occhi
Parte 3: Il volto del padre

Estratto dalla prima parte Piccoli sogni perduti

«Ha detto sogni?» chiese il dottor Clarence. Nello studio c’era un lettino per far rilassare i pazienti, ma non veniva usato da molto. La comodità non piaceva ai suoi clienti, e finiva quindi sempre a parlare con loro seduti entrambi sulle poltrone al centro della stanza. Una di fronte all’altra. Parallele. Secondo molti studi, superati i cento anni si diventava sempre più fanatici dell’ordine e della simmetria, come dimostrava anche il resto della stanza. Un arredamento minimale, unici colori bianco e nero, una grande finestra che illuminava tutto di una aura diafana e asettica. Il telefono, tagliacarte e tutto quello che si trovava sulla scrivania era parallelo ai bordi. Il dottore Clarence si teneva il pugno sulla bocca a lisciarsi un baffo, con le gambe accavallate, mentre osservava il paziente James Kendall. Disse: «Sogni? Lo sa che non è possibile, dottore». «Lo so bene», disse James, composto e impassibile quanto lo psicologo davanti a lui. «Lei sa chi sono io, dottore. Ho redatto l’ipotesi sull’addio dei sogni per i cittadini di prima e seconda classe già ottanta anni fa. Lo so bene che noi immortali arrivati a una certa età non possiamo più sognare». «Eppure mi sta dicendo questo, dottor Kendall». James si stava sorbendo uno sguardo interrogativo, ma non ci fece caso. «Non ci avrei creduto neanche io, ma so cosa ho provato. Ero nel mio ufficio quando mi hanno chiamato. Dicevano di aver trovato una piccola grotta, con delle strane rocce. Tutti noi del consiglio superiore della Merf siamo corsi a vedere. Sono tra i responsabili del nuovo quartiere scientifico insieme ad architetti, ingegneri e geologi, lo sa. Dovevamo confermare che non ci fosse nulla di anomalo o importante. Eravamo in sei, laggiù… ma arrivati nella caverna sotterranea sono svenuto. Solo io, a quanto pare. E non c’è stato un sonno buio, senza immagini, come è di norma per noi. Ho visto… cose…»


Nel link del blog dell'autore potete trovare il download gratuito del romanzo ma anche di altri racconti. Vi lascio il link -->Blog Autore 


sabato 12 gennaio 2019

Tra l’ombra e l’anima di Maria Teresa Steri

                                    
Oggi vorrei parlarvi di un libro terminato di recente, inviatomi in anteprima dalla sua autrice, Maria Teresa Steri, intitolato Tra l'ombra e l'anima. È una nuova edizione completamente rinnovata, disponibile su Amazon dal 9 gennaio.
Avevo letto la precedente edizione che mi era piaciuta, ma questa è davvero molto più potente. Nonostante l'avessi già letta l'ho trovata estremamente coinvolgente e appassionante, tanto che faticavo a staccarmi dalla lettura. 
Vi è mai capitato di avere un cosiddetto deja vu? Di avere l'impressione di aver già vissuto un certo momento, oppure conoscere una persona e provare la sensazione di averla già incontrata da qualche parte anche se avete la certezza di vederla per la prima volta. 
In quei momenti avete pensato che forse esiste una vita precedente, forse siete stati in quel luogo o con quella persona in un lontano passato, addirittura in una precedente esistenza, nella quale eravate un'altra o un altro, chi può dirlo? 
A me è successo, in momenti particolari della mia vita mi sono sentita leggermente confusa e talvolta angosciata, oppure sono stata travolta da una struggente nostalgia per qualcosa o qualcuno perso per sempre, senza averlo mai avuto. E allora mi sono chiesta: ma forse questa sensazione deriva da una mia precedente esistenza, da quello che io ero in un'altra vita, da quel legame profondo che, secondo il buddismo, esiste tra noi e tutto ciò che ci circonda, con un continuo interscambio di influenze e di energie invisibili. 
Da una parte esistono molte teorie scientifiche che spiegano il deja vu e le impressioni palpabili che ne derivano; dall'altra esistono religioni come il Buddismo, l'Induismo, il Giainismo che credono nel karma e nella reincarnazione. È un concetto trattato anche nell'Ebraismo e nel Cristianesimo sia pure in modo differente.
Insomma nella reincarnazione possiamo crederci oppure no, però è una teoria affascinante e molto suggestiva. Fa parte dei misteri insondabili della nostra vita e io amo i romanzi che affrontano questi temi e il mistero in generale.
Proprio per questo mi sono gustata il romanzo di Maria Teresa perché lo affronta in modo originale e appassionante. Mi sono immersa nelle sue atmosfere, in una Roma tra passato e presente, tra amore e ombra. La protagonista, assieme ai personaggi che incontra nel suo percorso di ricerca, ci trasporta in un mondo affascinante e pericoloso. L'intreccio degli eventi e i continui colpi di scena mantengono incollati alle pagine dall'inizio alla fine. Veniamo coinvolti dal tormento della protagonista che cerca una spiegazione alle sue visioni che, da due anni, la trasportano in un mondo sconosciuto e familiare al tempo stesso. Un mondo che ha amato e di cui ha fatto parte, ma che forse l'ha ferita in maniera irreparabile. È giusto scoprire quello che è successo? Potrà la sua mente sopportare la verità? Nonostante i dubbi affrontare il passato può essere il solo modo per riappropriarsi del presente e tornare finalmente a vivere. Tutto questo però potrebbe avere un prezzo alto da pagare. 
Spero di avervi incuriosito abbastanza, vi posso solo consigliare la lettura di questo bellissimo romanzo. Vi riporto di seguito tutte le informazioni con il link di acquisto e in fondo la mia recensione su Goodreads e Amazon.



Le anime con un legame antico si rincontrano sempre 

TRA L'OMBRA E L'ANIMA 
Autore Maria Teresa Steri 
Data di pubblicazione 9 gennaio 2019
Genere thriller psicologico-paranormale
Pagine 370
Link Amazon 

TRAMA 
Da due anni la mia vita non è più la stessa. Visioni e memorie di eventi mai vissuti mi costringono a rintanarmi in casa. L’ossessione per un uomo sconosciuto –da me battezzato “il Visitatore” –minaccia il mio matrimonio. Né mio marito né il terapista al quale mi sono rivolta sono disposti a credermi. Solo Alba, una donna incontrata su Internet, sembra in grado di darmi delle risposte. Mi ha convinta che i miei strani ricordi appartengono a una vita precedente e che il Visitatore è un uomo in carne e ossa. Ora però Alba è morta, forse assassinata da una misteriosa associazione, e io sono rimasta da sola a cercare l’uomo delle mie visioni. Ma la rete di segreti che circondava Alba si sta stringendo pericolosamente intorno a me. E affrontare il passato che ho dimenticato è come gettare uno sguardo in un pozzo oscuro e senza fondo.

BIOGRAFIA AUTRICE
Maria Teresa Steri è nata nel 1969 e cresciuta a Gaeta. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia si è trasferita a Roma, dove vive attualmente con il marito. Ha collaborato come giornalista pubblicista nella redazione di quotidiani e riviste. Cura il blog Anima di carta dedicato a chi ama scrivere e leggere. Si interessa di scrittura creativa e antroposofia. È un’appassionata di Alfred Hitchcock. I suoi autori di narrativa preferiti sono Ruth Rendell e Boileau-Narcejac. Ha pubblicato nel 2009 il suo primo romanzo “I Custodi del Destino” (Deinotera Editrice, fuori catalogo), un thriller basato sull'idea della reincarnazione. Nel 2015 è nato “Bagliori nel buio”, un noir sovrannaturale, e nel 2017 il thriller esoterico “Come un dio immortale”. Nel 2019 è uscita la seconda edizione de “I Custodi del Destino” (interamente riveduto) con il titolo “Tra l'ombra e l'anima”. Per osservazioni, domande o altro non esitate a contattarla sulla sua pagina Facebook: Maria Teresa Steri -Books o scrivendo a mtsteri@gmail.com.

ESTRATTO
A prezzo di un enorme sforzo riesco a dar voce alla frase che ho in testa, ma alla fine suona più come un’affermazione che come una domanda: «Sei davvero tu che mi fai visita». Il suo sguardo si posa lentamente su di me. Con una presa energica mi afferra le mani. Sentire il suo tocco mi procura una specie di scossa. Avverto i suoi muscoli palpitare. È la prima volta che abbiamo un contatto fisico, ma la sensazione che mi scatena è familiare, intima. Nelle mie vene scorre inquietudine mista a eccitazione. Non dice nulla. Il suo tacito assenso mi riempie di un’informe nostalgia, intensa e inafferrabile allo stesso tempo. 
«Come è possibile?», ansimo. «Si è aperta una crepa nella tua realtà che mi ha permesso di entrare in contatto con te. Ora possiamo condividere molto. E tu puoi percepire la nostra connessione, anche se in modo inconscio». La sua voce è vellutata, ha un effetto stordente su di me, quasi ipnotico. Con le dita esitanti sfiora il palmo della mia mano. Una carezza lieve, lenta. Questo gesto evoca dentro di me un ricordo che non riesco a focalizzare. Tra noi serpeggia come un fluido, una corrente elettrica. Mi accorgo di essere presente solo in parte a me stessa. 


La mia recensione su Goodreads e Amazon 

Un romanzo che cattura fin dalle prime pagine, avvincente e misterioso. Avevo letto la precedente edizione, ma questa è nettamente superiore, ogni pagina è densa di passione ed emozioni. La storia di Alessandra oscillante tra passato e presente, tra suggestioni e realtà appassiona per i continui colpi di scena e per il mistero che, di capitolo in capitolo, non accenna a svelarsi ma continua a infittirsi.
I personaggi sono ben delineati e, nonostante il tema tratti di reincarnazione e sovrannaturale, perfettamente credibili. Un uomo misterioso e un'oscura passione portano la protagonista alla ricerca delle origini delle sue visioni in un vortice di eventi inspiegabili quanto pericolosi. Ma nessun pericolo può fermare la ricerca della verità che sia nel presente oppure sepolta in un passato lontano di una vita precedente. 
"Le anime con un legame antico sono destinate a ritrovarsi" per amarsi o perdersi per sempre.

Vi piacciono i romanzi che trattano questi temi? Conoscete questa autrice e cosa ne pensate di questa nuova intrigante trama?


sabato 5 gennaio 2019

Il lato oscuro dentro noi

Alcune sere fa, era ancora il 2018, sono stata a un incontro dedicato a una scrittrice di gialli, Marina Di Guardo, non è famosissima ma pubblica con Mondadori da diversi anni. Mi è piaciuta molto perché mi ha dato l'impressione di una persona aperta e sincera, nonché bellissima. Ha raccontato la sua storia, per anni ha lavorato per una grande azienda, poi ha lasciato il lavoro per dedicarsi alle figlie, però negli anni ha continuato a pensare alla scrittura, da lei sempre amata fin da quando era ragazzina. Ha pubblicato il suo primo romanzo con una piccola casa editrice e poi è stata scoperta da Mondadori.

Il mistero è il lato oscuro della mente. Romano Battaglia 
Una sua frase mi ha colpito molto perché sto scrivendo un giallo in cui parlo anche di questo.
Ha detto "Scrivo gialli perché mi permette di parlare del lato oscuro dentro di noi, perchè ognuno nasconde in sè un lato oscuro".
E io ho pensato che era molto interessante questo punto di vista perché è spesso anche il mio. 
Poi, nell'ambito del blog tour del romanzo di Maria Teresa Steri "Come un Dio immortale", ho letto un post interessantissimo in cui si parlava proprio del lato oscuro, vi lascio il link Nocturnia di Nick Parisi
Leggetelo è molto illuminante e, se potete, leggete anche il romanzo di Maria Teresa Steri, è molto bello.
Nell'intervista Maria Teresa parlava delle teorie che hanno influenzato il suo romanzo, quella che mi ha più colpito è la parte riguardante il Guardiano della soglia nella psicologia di Jung. 
Secondo Carl Gustav Jung esistono degli aspetti della personalità umana che vogliamo ignorare o non ammettere e che lui chiama Ombra, essa è la parte negativa e sconosciuta che resta spesso al di sotto della coscienza.
Nel terzo episodio di Saverio Sorace, il mio commissario napoletano trapiantato a Bologna, l'ombra c'è ed è presente anche nel titolo. Questo è uno dei motivi per cui sono stata colpita da questi argomenti. Pensate che di solito parto con un titolo provvisorio che poi viene cambiato, invece questa volta il titolo, che mi ha seguito per tutta la stesura del romanzo, è diventato definitivo.
Ma per ora non vi dico altro. 
La parte oscura dentro noi esiste? 
Quante volte ho augurato la morte a qualcuno (oppure ho desiderato che si togliesse di mezzo) perché pensavo che l'esistenza di quella persona nuocesse alla mia vita? Mi è successo talvolta e, subito dopo, ho provato orrore per quel desiderio rabbioso pensando di essere una persona tremenda, e mi sono chiesta quale sia il sottile confine dentro noi che separa il bene dal male. 
Deve essere per questo che ci piacciono tanto i film e i programmi televisivi sul mistero. Io per esempio adoravo, e ogni tanto riguardo le repliche, la trasmissione Blu notte - Misteri italiani di Carlo Lucarelli, che secondo me è un bravissimo comunicatore perché sa raccontare storie criminali e purtroppo vere, rendendole avvincenti più di un film. 
Eliminare qualcuno non serve a niente, ci sarà sempre un altro che prenderà il suo posto per un nuovo tormento, siamo noi che dobbiamo cambiare. E forse la scrittura mi aiuta a farlo, anzi a volte penso che mi aiuti a incanalare in modo creativo i sentimenti negativi da cui spesso sono invasa e che mi riportano ai medesimi quesiti: cosa siamo disposti a fare per proteggere la nostra vita o quello in cui crediamo?
Siamo disposti a diventare persone terribili andando contro i nostri principi più profondi?
Questo è il dilemma appassionante che mi spinge a scrivere storie gialle e, a quanto pare, è quello che spinge anche altri scrittori.

E un altro anno è volato via, altro mistero insondabile: il tempo che passa.