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La vita si restringe o si espande a seconda del nostro coraggio. Anaïs Nin |
Di che cosa avete paura di solito?
ecco la mia lista
Paura di viaggiare (auto, treno e aereo)
Io ho paura di tutto, ogni volta che devo decidere qualcosa emergono mille timori. Per esempio per andare in Puglia nella settimana di ferragosto avevo pensato di andare in treno, primo perché volevo evitare l’ennesimo viaggio in auto con l’angoscia della fila in autostrada, degli incidenti, dei camion, del caldo, del traffico, dell’incubo stanchezza (una volta ci ho messo 14 ore per fare 500 km causa blocco sequestro viadotti da Porto San Elpidio in giù...). Così ho battezzato il treno, del resto adesso ho il green pass, poi però mi è venuta l’angoscia della variante inglese, del treno che si rompe e rimani ore fermo in mezzo al nulla, in attesa (è capitato anche questo), della rottura dell’impianto di aria condizionata, dell’attacco terroristico (memoria sempre viva della strage di Bologna) ecc ecc.
Insomma anche il treno mi sembrava a rischio, poi alla fine ho prenotato incrociando le dita. Mi ha fatto decidere l’ultimo viaggio in autostrada quando sono andata al mare a Pinarella di Cervia e al ritorno mi sono sorbita un viaggio con tanti bei Tir in colonna (era giovedì e il traffico era persino scorrevole, ma i camion tanti davvero, ottanta km di camion) e lì ho deciso che no, non potevo sorbirmi 500 km così...
Io odio viaggiare a ferragosto, ma finisco sempre per andare in Puglia in quel periodo perché con il lavoro ho più giorni di ferie, essendoci la chiusura e poi quest'anno con la pandemia e il blocco dei viaggi fino a maggio non avrei potuto incastrare una settimana prima di agosto, amen.
Poi c’è la paura di perdere tempo, in questo periodo non mi sento di spendere bene il mio tempo, avrei la possibilità di prendere dei giorni di ferie, ma per una serie di incastri nati male ecco che resto al lavoro ma con una sorta di sottile insoddisfazione.
Una volta un mio amico mi disse: tu sei una persona solida non hai paura di niente. Ti sbagli, gli risposi, io ho paura di tutto, solo che affronto le mie paure in modo razionale, cerco di non farmi condizionare la vita. Anche se, ovviamente, non sempre ci riesco.
Per esempio non amo viaggiare in aereo, eppure ho girato il mondo in lungo e in largo per vent’anni, il mio battesimo dell’aria è stato un volo di 14 ore...
Sono stata a New York, Los Angeles, San Francisco, Thainlandia, otto volte in Egitto, una volta in Tunisia, innumerevoli volte in Sicilia con volo da Bologna andata e ritorno, Barcellona, la prima volta, in Grecia e altri posti di cui ora non ho memoria. Prima della pandemia sono stata ancora in Sicilia per un week end lungo nella splendida Catania (ho un’amica che abita lì e mi invita spesso) e, in quella occasione, ho conosciuto la splendida spiaggia di Fontane bianche. Non volevo farvi l’elenco dei miei viaggi, in realtà ogni volta l’idea di prendere l’aereo mi creava una certa ansia, ma nonostante tutto non mi sono fatta condizionare, del resto se voglio andare in luogo lontano migliaia di km non ho molta scelta, c’è chi rinuncia al viaggio io invece cerco di gestire la paura (ma quando scendo dall’aereo la tentazione di baciare la terra è forte).
Prima di ogni viaggio faccio i conti con l’ansia ma la gestisco rimandandola, nel senso che non ci penso finché non arriva il momento di affrontarlo. Però programmo tutto o, almeno, ci provo, così mi sento più tranquilla.
Non ho mai avuto timore di prendere una nave, ho preso diversi traghetti per andare in Grecia e in Spagna e, a pensarci adesso, mi chiedo come mai la paura non mi abbia mai sfiorato visto che non so nuotare bene e ho paura della profondità. Mistero.
Paura dei virus (che non ho...forse)
Cosa strana non ho mai avuto paura del Covid, nel 2020 mentre il 90% dei miei colleghi si barricava in casa (alcuni erano veramente terrorizzati) io continuavo imperterrita ad andare al lavoro in presenza, anche se costretta a “concedere” almeni due giorni a settimana in Smart working, non so se è stato meglio o peggio, sicuramente ho lavorato abbastanza male e mi sono sentita molto oppressa dalla situazione, soprattutto dall’idea di non poter fare nulla al di fuori del lavoro o della spesa al supermercato. Per fortuna la scrittura mi ha aiutato...Certo un po’ di paura del virus c’era, ogni mattina disinfettavo scrivania, tastiera del computer, maniglie della porta e interruttori della luce e mi lavavo le mani innumerevoli volte (cosa che faccio anche ora) ero prudente quindi, ma per niente ossessionata. Ora che sono vaccinata non sono particolarmente sollevata, né mi sento troppo al sicuro, del resto con le varianti non c’è da star tranquilli...
Riguardo ad altri virus o batteri o malattie non ho nessun timore al riguardo, certo l’idea di prendere una malattia mi fa paura in generale, come penso sia per tutti.
Paura dei luoghi chiusi
Ho paura ad andare in metropolitana, non mi piacciono i luoghi chiusi, quindi non amo neanche prendere l’ascensore, ma ci vado lo stesso, insomma se devo fare otto piani di scale corro il rischio, così se devo percorrere un tragitto lungo, che in metro bastano cinque minuti, mi adatto. Anche prendere il treno dell’alta velocità Bologna Firenze nella nuova stazione di Bologna (si scende per ventitré metri sotto terra) mi fa venire i brividi, ma l’ho già fatto. Del resto una volta dovevo andare a Roma per un corso di aggiornamento sul lavoro, un’altra volta dovevo andare a Firenze, insomma non potevo andarci in auto, né prendere il treno regionale che viaggia solo in superficie...
Paura degli insetti
E poi ho paura degli insetti (in realtà più che paura mi fanno ribrezzo, l’idea che mi vengano addosso mi da molto fastidio) ma cerco di salvare tutti i piccoli ragni che passano da casa mia, una volta ne trovai uno che scendeva da una ragnatela e lo spostai prudentemente fuori dalla finestra con tutta la ragnatela, ma non credo di poter fare lo stesso con una grossa tarantola, insomma ci sono insetti e insetti. Alcuni li posso gestire altri no. Nella mia immaginazione penso che i ragni portino fortuna e quindi quelli piccoli li tollero, tutti gli altri insetti, salvo coccinelle, farfalle e api, se mi stanno lontano è meglio.
Paura dei cani (superata)
Una volta avevo paura dei cani, anche di quelli piccoli (che poi sono quelli che abbaiano sempre con la vocetta stridula) poi mia sorella, per soddisfare le assillanti richieste di mia nipote, ha preso un cagnolino e, dopo la sua morte, ha preso un cane più grande. E così mi è passata, ora sono abbastanza tranquilla, ma con i cani più grandi e feroci - anche al guinzaglio - resto guardinga. Attualmente ho un ottimo rapporto con il cane di mia sorella (un dolcissimo bracco tedesco), quando vado in Puglia lo porto fuori con lei e so già che soffrirò per la sua morte, purtroppo comincia ad avere una certa età.
Poi ci sono altre paure con cui purtroppo bisogna convivere, per esempio la paura del terremoto, in un paese come l’Italia c’è poco da fare, io ho vissuto quello del 1980 in Irpinia che in Puglia si è sentito molto bene, poi quello del 2012 in Emilia Romagna, per un anno ho dormito sul divano perché a letto restavo sveglia. Insomma ogni volta che la terra trema il pensiero e l’ansia ritorna, ma non possiamo farci niente, tranne incrociare le dita e sperare in meglio. Ci sono poi le paure che posso dominare evitando le situazioni che le causano, per esempio soffro di vertigini, ma non faccio scalate in montagna e così via. In generale evito le situazioni pericolose, insomma il buon senso è un buon modo per dominare le paure, anche se, si sa, può non essere sufficiente...
Ho capito che le paure si possono dominare, ma anche che la paura può salvarti la vita, voglio dire ogni tanto è importante temere qualcosa ed essere prudenti. Inoltre parlarne può essere anche un modo per esorcizzarle.
La smetto di elencare le mie paure piccole o grandi che siano, più o meno ingovernabili e vi chiedo: quali sono le vostre?
Fonti immagini: Pixabay