domenica 7 febbraio 2016

Stagioni di libri



Qualche giorno fa leggendo un post di Marina Il taccuino dello scrittore che parlava di scrittura e di stagioni sulla scia di  Ivano Landi  e di Cristina M. Cavaliere e Ariano Geta mi sono venuti in mente alcuni libri da associare alle quattro stagioni. Per ogni stagione devo associare un libro e un quadro.
Tra l'altro quando ho stilato l'elenco dei cento libri della mia vita qualche libro è rimasto fuori dalla lista per mera dimenticanza e quindi posso recuperare con questo post. Si tratta del romanzo da me associato all'inverno.

Cominciamo infatti dall'inverno che tra l'altro quest'anno sembra davvero farsi desiderare, non vi sembra che sia un po' troppo caldo per essere a inizio febbraio?
Inverno: il senso di Smilla per la neve di Peter Hoeg 

Smilla è una ragazza che vive a Copenaghen di madre inuit groenlandese e padre danese.
La madre è morta quando era bambina e Smilla, che ha un cattivo rapporto con il padre, un ricco medico danese, non si è mai adattata a vivere in Danimarca. Fa una vita solitaria e l'unica sua compagnia è un bambino inuit di sei anni Esajas con cui ha costruito un rapporto speciale, infatti il bambino che vive con la madre vedova si lascia avvicinare soltanto da lei.
Esaias viene trovato morto, il bambino sembra infatti caduto scivolando dal tetto innevato del palazzo in cui vivono. Smilla che, grazie alle sue origini inuit possiede uno speciale intuito nei confronti dei segni sulla neve, non crede però alla versione della polizia che classifica la sua morte come incidente  e comincia una sua personale indagine fino a scoprire una verità inquietante.

Questo libro mi è piaciuto tantissimo e ho amato moltissimo Smilla, la sua inquietudine e la sua acuta intelligenza. Il romanzo fa immergere proprio nella sensazione gelida dell'inverno, l'inverno danese, quello della Groenlandia e l'inverno in cui è immerso il cuore di Smilla che ha perduto il suo Esajas.

All'inverno abbino un quadro secondo me bellissimo di Claudio Costa 
denominato Un tranquillo giorno d'inverno

Un tranquillo giorno d'inverno Claudio Costa

Primavera: Mi sa che fuori è primavera di Concita De Gregorio

Di questo libro ho già parlato in un mio precedente post qui
È la vera storia di Irina, italiana che vive in svizzera, divorzia dal marito, apparentemente senza traumi, ma lui un giorno porta con sè le loro due bambine gemelle di sei anni che spariscono senza lasciare traccia e dopo qualche giorno si suicida. Irina con il suo suicidio perde ogni speranza di sapere che fine hanno fatto le sue bambine.
Non sembra possibile risollevarsi da una storia così atroce ma Irina, dopo aver toccato il fondo del dolore, riesce a rinascere pur mantenendo intatte le sue ferite. 
Per questo motivo associo questo libro alla primavera, non è forse la primavera la rinascita alla vita dopo l'inverno? 

Come quadro per me la primavera non può essere altro che quella del Botticelli, è più forte di me, potrei passare ore davanti a quel quadro nella Galleria degli Uffizi senza stancarmi.


Primavera Botticelli

Estate: Agostino di Alberto Moravia

Il libro ha come protagonista Agostino, un ragazzo di tredici anni che vive con la madre, vedova ancora giovane e bella, per la quale nutre un'autentica venerazione. Ambientato in una località marina dove madre e figlio trascorrono le vacanze estive, il tema del libro è la storia della dolorosa scoperta del sesso da parte di un adolescente, nella spossatezza sfibrante di un'estate assolata in Versilia nel corso della quale il ragazzo ha la rivelazione dell'esistenza del male inteso come mancanza di purezza, come debolezza, corruzione e abbandono agli impulsi vitali più bassi. 

Associo questo libro all'estate sia per l'ambientazione sia perchè l'ho letto nel corso delle mie estati dell'adolescenza quando la lunga pausa dalla scuola mi consentiva di crogiolarmi nel dolce far niente e nelle letture pomeridiane della controra estiva.  

il quadro che abbino all'estate è campo di grano con cipressi di Vincent Van Gogh

Campo di grano con cipressi Van Gogh

Autunno: Rosso vermiglio di Benedetta Cibrario 

Torino 1928. L'eleganza è il rigore dell'aristocrazia piemontese inchiodano una giovane donna all'infelicità di un matrimonio combinato. Sulla sua strada però il destino mette l'affascinante ed enigmatico Trott, ed è come se si risvegliasse da un incantesimo. Tutto sta cambiando nella società italiana ma anche dentro di lei: troppo moderna per adattarsi docilmente a proseguire nel solco tracciato dalle donne della sua famiglia, è tuttavia ancora troppo fragile per vivere la sua ribellione.
Sceglie dunque di trasferirsi, da sola, a San Biagio, una tenuta in disarmo nella campagna senese eredità lasciatale dal fratello Enrico morto nel corso di un viaggio in Africa. Intorno la bufera della seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo. Il desiderio di rinascita di un intero paese finisce per coincidere con la trasformazione graduale della tenuta in una moderna azienda vinicola di successo e con l'emancipazione della stessa protagonista che ritrova per un periodo Trott, l'uomo che non ha mai dimenticato, prima della sua definitiva e misteriosa scomparsa. La protagonista ha davanti a sè tutta la vita per comprendere che il confine tra realtà e apparenza, torto e ragione, verità e menzogna può essere talmente sottile da apparire impercettibile.

Questo libro l'ho letto qualche anno fa appena uscito e, ogni tanto lo riprendo dalla mia libreria e rileggo delle parti, quella che ho esposto sopra è la quarta di copertina con qualche piccola aggiunta.
È un romanzo che mi ha lasciato addosso il sapore della nostalgia e per questo l'ho associato all'autunno. 

Come quadro ho scelto Il sentiero delle rose di Claude Monet 

Il sentiero delle rose Claude Monet

Questo post è stato un esperimento appassionante, pensare un libro da associare alle stagioni è quasi un esercizio introspettivo.
Voi che associazione fareste con i libri che avete letto o che avete scritto? 

19 commenti:

Ivano Landi ha detto...

Grazie per il link, Giulia.
Sai che il quadro di Claudio Costa pensavo fosse una foto?
La Primavera del Botticelli si trova nella mia città ma non la vedo da decenni. Non tollero più bene da un pezzo code di persone e assembramenti di vario genere. Monet e Van Gogh sono sempre delle garanzie :)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Prego :-)
In effetti le opere di Claudio Costa sono così perfette da sembrare foto. È stato un grande pittore paesaggista. Sono stata agli Uffizi lo scorso anno e devo darti ragione ci sono troppe file e per vedere un quadro quasi bisogna sgomitare. Per fortuna era un giorno feriale, ho preso un giorno di ferie apposta e c'era meno gente, nei giorni festivi è improponibile andarci. Van Gogh e Monet li adoro

Tenar ha detto...

Belle associazioni, sia di libri che di quadri!

Giulia Lu Mancini ha detto...

Grazie Antonella! Sono contenta che ti siano piaciute :)

Monica ha detto...

Che bello questo post!
Botticelli... lo adoro! :)

Marina ha detto...

Ho letto Rosso vermiglio e il quadro di Monet è perfetto.

Brava, anche tu affascinata dagli accostamenti fra narrativa e arte.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Grazie M. La primavera è bellissima e quel dipinto esprime la bellezza in tutte le sue forme :)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Hai visto! Ho seguito le tue orme, quel romanzo lo trovo molto bello e malinconico anche se il finale mi ha fatto arrabbiare, credo che alla protagonista sia stata portato via un pezzo di vita...

Giulia Lu Mancini ha detto...

Stato non stata ...argh

silvia lettore creativo ha detto...

Davvero un bel post, di cui oltre ai libri, ho molto apprezzato i quadri. Monet e Van Gogh sempre tra i miei preferiti, mentre Costa non lo conoscevo.
Per quanto riguarda i libri, ho letto solo Peter Høeg. Quello della De Gregorio mi attira molto. Era già nella lista del 2016. :)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Cara Sissi18 benvenuta nel mio blog! mi fa piacere che tu abbia apprezzato il post e ti abbia incuriosito con i libri. Quello della De Gregorio è davvero un bel libro :)

silvia lettore creativo ha detto...

Ti seguo da un po' di tempo, ma non avevo mai commentato. ;)

Giulia Lu Mancini ha detto...

che bello Sissi18 continua a seguirmi! un abbraccio

Patalice ha detto...

mamma mia, questo post è da 10 e lode!
lo trovo azzeccato, interessante e anche soave, nella sua forma più pura... bravissima

Giulia Lu Mancini ha detto...

grazie Patalice carissima! Mi commuovi con questo 10 e lode, sono proprio contenta che ti piaccia. Oggi con questo tuo commento mi hai risollevato la giornata. Grazie di cuore :-)

Anonimo ha detto...

interessante il binomio quadro-libro, post ben fatto, ma non tutti libri di mia preferenza. in ogni caso mi piaCE IL TUO BLOG. CIAOOO

Giulia Lu Mancini ha detto...

Grazie Nina benvenuta nel mio blog!
Sono contenta che il mio blog ti piaccia, se ti và puoi rilanciare, dimmi il titolo di un tuo libro preferito magari da abbinare a una stagione :-)

Cristina M. Cavaliere ha detto...

Ciao Giulia,

Ivano mi ha avvisato che avevi partecipato anche tu all'iniziativa di associare un romanzo a una stagione e a un'opera d'arte. :-) Così ho aggiunto il tuo link nel mio ultimo post, che riguarda invece i cinque sensi. Ti aggiungerò anche al mio blogroll.

Molto interessanti i tuoi accostamenti, mi intriga molto "Rosso vermiglio" di Benedetta Cibrario che non conoscevo.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Ciao Cristina grazie! E grazie a Ivano per averti fatto la segnalazione.
Il romanzo Rosso Vermiglio è davvero un bel romanzo di quelli che restano nel cuore, te lo consiglio.