Ho avuto una settimana piuttosto intensa, le solite mille incombenze e in più un gran raffreddore con aggiunta di febbre che ho bloccato riempiendomi di medicine. Aimè non avevo avuto modo di scrivere e a dire il vero neanche di pensare un post da scrivere.
Considerato che sono andata lo stesso al lavoro il resto del tempo non avevo proprio la forza di aprire il computer. Mente vuota, voglia solo di riposo, relax sul divano e basta.
Eppure qualcosa da raccontare c'è, per esempio questo blog ha avuto una grande impennata delle visualizzazioni, il che mi fa molto piacere, non so quanto e se durerà, ma intanto mi godo questo momento di gioia. Anche per questo mi dispiaceva lasciare i miei lettori senza neanche il mio solito post settimanale così ho pensato di parlare di tutto un po'.
In questo periodo sto inseguendo (e inseguire è proprio il verbo giusto) diversi progetti che volevo realizzare da tempo, ma siccome era il tempo, sempre lui, che mi mancava avevo più volte rimandato.
Il primo riguardava la versione stampata del mio primo romanzo per la quale avevo già aderito al servizio di StreetLib, ma siccome allora non disponevo di un file adeguato al formato libro ho caricato quello che avevo con un risultato non proprio bello, così ho finalmente sostituito il file e tra un paio di settimane dovrei avere una versione stampata molto più bella della precedente. Magari in un post a parte vi racconterò in dettaglio tutto il percorso spiegandovi perchè la prima versione non mi piaceva e lo farò quando avrò la copia del mio libro da mostrarvi, spero.
Poi c'è un altro progetto legato al mio primo romanzo di cui parlerò quando avrò la certezza di averlo realizzato.
Altra notizia il mio romanzo "L'amore che ci manca" doveva uscire prima di Natale, ma non ci sono più i tempi e uscirà con l'anno nuovo. Sigh! Non so spiegarvelo, ma è come se il mio figlio più giovane fosse partito, ne sento la mancanza. Spero di colmarla con l'anno nuovo al più presto.
Inoltre siccome il 25 novembre è stato il mio compleanno ed era anche la giornata mondiale contro la violenza sulle donne (strana casualità posto che io sono nata ben prima di questa giornata) ho deciso di parlarvi del nuovo romanzo che sto scrivendo perchè ha una storia molto collegata a questa giornata.
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La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci |
Che poi mi chiedo, ma siamo costretti a inventare una giornata contro la violenza sulle donne per evitare che le donne vengano ammazzate dai loro uomini? È davvero triste, ma se serve a parlarne e a puntare l'attenzione su questo problema ben venga.
Ma torniamo alla mia storia.
È un thriller legato a questo argomento perché il mio assassino uccide uomini che sono stati violenti con le loro donne, vi ho incuriosito?
Ho iniziato a scrivere questo romanzo a fine agosto, ma era una storia che mi girava in testa già da diversi mesi, all'incirca da febbraio-marzo, solo che stavo finendo di scrivere "L'amore che ci manca" e non volevo assolutamente distrarmi, per cui ho rimandato. Dopo non ho avuto troppo tempo e neanche troppa voglia di rimettermi subito a scrivere, l'estate mi ha "lessata" in tutti i sensi e il mio lavoro principale (che poi è quello che mi permette di mangiare e pagare le bollette) mi ha assorbita aimè parecchio.
Tuttavia in uno dei caldi giorni di vacanza di cui ho potuto godere (meno male che ci sono anche quelli) ho buttato giù una sinossi con la storia nuova, inserendo dei personaggi con nome e cognome e un passato: è una vicenda in giallo che mi sembrava piuttosto interessante. Era tornata a galla la mia storia in formato thriller forse anche un po' noir.
Credo che questa storia sia nata dentro di me perché le storie di violenza sulle donne mi fanno indignare così tanto che vorrei prendere questi uomini, gettarli in galera e buttar via la chiave. In realtà tutte le forme di violenza mi indignano, in generale, anche quelle contro altri uomini, quelle contro tutti gli esseri indifesi che siano donne, uomini, bambini, vecchi.
Così è nato questo mio nuovo personaggio, tormentato, intenso che indaga su questi delitti, e io lo amo già da morire...e poi c'è il killer che uccide questi "uomini cattivi" che deve essere catturato e fermato.
Non posso dirvi di più, soprattutto perché non so ancora bene dove mi porterà il mio protagonista con le sue indagini, anche se comincio a intravedere una luce in fondo al tunnel...ma aiuto alla fine del tunnel c'è il killer!
E sì perché alla fine il killer deve essere preso come in tutti i thriller che si rispettino.
E magari anche del "giallo un po' noir" e tutte queste cose messe insieme, ah gli inglesi sono molto più pratici di noi con le parole, l'ho sempre pensato!