domenica 30 marzo 2025

L’oro del mattino

 

Al mattino gli uccelli inventano mille canti, uno per ogni riflesso della loro gola illuminata dall’alba. (Fabrizio Caramagna)


Come dice il proverbio: il mattino ha l’oro in bocca. Mai detto fu più vero per me. Al mattino sono lucida, creativa e piena di energia: è il momento in cui nascono le idee di scrittura migliori. Purtroppo, però, questo "oro" si dissolve rapidamente, assorbito dal mio lavoro.

Quando ho una scadenza, cerco di sfruttare le prime ore del giorno: imposto e rifinisco il lavoro la sera prima, poi al mattino lo rileggo e lo concludo prima di inviarlo. Per la scrittura, dovrei fare lo stesso. Ho provato a svegliarmi ancora prima per ritagliarmi almeno mezz’ora, ma il rischio è di stancarmi inutilmente: le idee non si limitano a essere impostate, vanno sviluppate, e mezz’ora spesso non basta.

Potrei dedicarmi alla scrittura nel fine settimana, ma anche quello diventa complicato: le incombenze accumulate – pulizie, spesa e altro – reclamano il loro spazio, e poi c’è sempre qualcuno che il sabato o la domenica chiama per un saluto, trattenendomi ore al telefono.

Insomma, alla fine mi sono arresa a questa situazione. Ma, ogni tanto, ci riprovo.

Il mattino ha l'oro in bocca non è solo un proverbio, ma un invito a sfruttare al meglio le prime ore della giornata. La mente è più fresca, l'energia più alta e le possibilità infinite. Vuoi cambiare qualcosa nella tua vita? Inizia al mattino. Da quello che leggo in rete la scienza lo conferma: la nostra concentrazione è al massimo nelle prime ore dopo il risveglio. Che tu stia lavorando su un progetto, studiando o semplicemente cercando un momento per te, svegliarti presto può fare la differenza. Quindi dovrei insistere e magari lo farò.

In questo marzo dalla primavera inesistente (sembra incredibile che siano già passati tre mesi del 2025!) pieno di pioggia e con pochi sprazzi di sole mi sento piuttosto scarica. Faccio fatica a trovare il tempo per scrivere un post quindi figuriamoci per scrivere, per ora sto raccogliendo le idee (è oltre un anno che lo faccio) forse anche la mancanza di sole non aiuta, febbraio è stato piovoso, marzo pure, confidiamo in aprile. 

Forse la mattina sono più reattiva perché reduce dal riposo notturno, ma insomma sono un'allodola e nelle prime ore della giornata trovo la mia massima energia e concentrazione, è il momento in cui riesco a fare di più, a pensare con più chiarezza e a sentirmi davvero produttiva. Che sia per lavorare, allenarmi o semplicemente godermi un po' di tempo per me, il mattino è la fase migliore della giornata. Più passano le ore più mi spengo, l’unica cosa che desidero è stendermi sul divano con la copertina. Uscire di sera è sempre una grande fatica, forse perché le mie giornate iniziano presto ma se vado fuori sogno solo  il momento di tornare a casa, anche nel week end quando dovrei essere più riposata, non cambia granché insomma non sono fatta per le ore piccole, superata una certa soglia, divento insofferente. Ogni tanto questo mio modo di essere mi fa riflettere, mi chiedo se dovrei preoccuparmi, ma poi mi dico che sono fatta così e amen.

Nonostante questo marzo senza sole nelle prime ore del mattino mentre emergo dal sonno sento un forte cinguettio di passerotti, forse loro sentono la primavera anche attraverso la pioggia, è il vantaggio di abitare in una strada defilata dal traffico ma immersa nel verde. Così stamattina, mentre ascoltavo il canto degli uccelli, ho pensato che questo mese sta finendo e non ho scritto il post che pensavo, ero partita con la scrittura e con l’oro del mattino che non riesco ad afferrare e finisco per parlare della primavera che non arriva e con la mia stanchezza perenne. Avevo comunque voglia di passare di qua e farmi sentire. 

E voi? Siete più allodole o gufi?

Fonti immagini: immagine creata con chat GPT

venerdì 14 marzo 2025

Le nuove frontiere del libro

 

Non ci sono amicizie più rapide di quelle tra persone che amano gli stessi libri. Irving Stone.



Alcuni anni fa andai a trovare un’amica a Catania. Ci sono tornata altre volte, ma quella prima visita mi è rimasta impressa: era la mia prima volta in città, e in quei giorni di vacanza - tre giorni pieni, tra Capodanno e l’Epifania -  ebbi modo di viverla intensamente. Catania mi sorprese piacevolmente per la sua frenesia culturale, la bellezza e la modernità. 

Un pomeriggio, dopo aver camminato a lungo tra negozi e luoghi da visitare, ci fermammo in un locale molto particolare. Non era solo un bar, ma anche un negozio e una libreria con sala da tè. La mia amica Carmen mi disse che ci andava spesso, perché lo considerava un posto speciale. Da un lato c’era un negozio vintage, poi si proseguiva nella libreria, dove si poteva scegliere un libro, sedersi in sala e ordinare un tè, un caffè o persino un aperitivo. Se il libro appassionava, si poteva acquistarlo al modico prezzo di un euro, perché si trattava di volumi usati, portati dagli avventori in un sistema simile al book crossing.

Era il 2005, e all’epoca trovai questo concept davvero all’avanguardia. A Bologna non esistevano ancora luoghi così e mi sembrò un’idea brillante: un modo per far riscoprire il piacere della lettura e al tempo stesso offrire un’alternativa ai soliti bar, un posto dove concedersi una vera pausa, senza fretta.

A Catania esisteva anche un altro bar-libreria, senza la parte vintage. Anche là ci fermammo per una tazza di tè e un momento di relax.

Negli ultimi anni sono nati molti locali simili. A Bologna, ad esempio, ci sono bar-ristoranti con un angolo dedicato al bookcrossing, dove il tempo sembra rallentare un po’ e la pausa diventa anche un’esperienza culturale.

Proprio per questo mi ha colpita un articolo di Donna Moderna (n. 1/2 del 24/12/24), che parlava dei book bar sorti in diverse città italiane.

A Trieste, nel cuore della città, si trova l’Antico Caffè San Marco, uno storico caffè letterario nato nel 1914. Qui, tra le sue eleganti sale, si incontravano spesso Italo Svevo e Umberto Saba, e ancora oggi il locale ospita quotidianamente presentazioni di libri.

A Siracusa c’è il Biblos Café, un luogo dove non solo si può leggere, ma anche guardare un film proiettato tra gli scaffali della libreria, assistere a un concerto o fermarsi nell’angolo dedicato al bookcrossing.

A Milano troviamo la libreria Verso, uno spazio di incontro e confronto attorno ai libri. Il sabato mattina ospita il Silent Book Club, dove si legge in silenzio, lasciando il cellulare in borsa, meglio se spento o almeno silenziato.

A Roma, invece, c’è Tra le righe, una libreria indipendente con bistrot d’ispirazione francese, dove scaffali ricolmi di libri si affiancano a bottiglie di vino da degustare tra una pagina e l’altra. Si può entrare per acquistare un libro e poi fermarsi per un caffè o un aperitivo. Qui vengono organizzati gruppi di lettura, presentazioni di libri, spettacoli e degustazioni.

A Firenze c’è perfino una libreria-cinema Giunti Odeon, nata nel 2023 da un progetto che ha ridato vita a un cinema degli anni venti, occupa le sale di un antico palazzo del centro di Firenze, il Palazzo dello strozzino, al suo interno c’è un grande schermo la libreria, una galleria e una platea di poltroncine in velluto dove leggere, disegnare, lavorare o godersi le proiezioni gratuite che ogni giorno fanno da sottofondo con film cult, film muti e corti. Tutto in un ambiente stile liberty che ha conservato il fascino di un tempo.

Tornando dalle mie parti, a Bologna c’è Baak libreria Bistrot “un luogo dove farsi guidare dalle emozioni in un’avventura consapevole tra libri e cucina” così recita il suo sito web che vi riporto Qui

Poi c’è la libreria Ambasciatori, situata in pieno centro, in via degli Orefici, una delle strade più belle di Bologna, a pochi passi da Piazza Maggiore. All’ultimo piano ospita il ristorante Eataly. Ci sono stata molte volte e, mentre mi perdevo tra gli scaffali, ho esplorato anche i piani superiori, dove si trova un’area negozio. Qui è possibile acquistare non solo libri, ma anche prodotti biologici, passando comodamente alla cassa con un romanzo e un barattolo di miele.

Dal sito della libreria riporto un breve stralcio descrittivo:

"Nata nel 2008 da un progetto innovativo che unisce Librerie Coop ed Eataly, la libreria si estende su 1.450 mq distribuiti su tre piani. Offre cibo, libri ed esperienze di socialità e cultura per accompagnare i diversi momenti della giornata. È aperta tutti i giorni dalle 8 alle 24."

In questa libreria ho assistito a diverse presentazioni di autori famosi e ho passato molti momenti piacevoli anche mangiando nel ristorante all’ultimo piano con amici letterari come me. Insomma le frontiere del libro non sono esaurite, si può sempre trovare un nuovo modo di immergersi nella lettura. 

Vi piacciono queste librerie? Le conoscete e ne avete nella vostra città? Magari ne ho nominata una in cui andate spesso, nel caso fatemi sapere nei commenti. 

Fonti immagini: Pixabay