domenica 27 novembre 2016

Verde, giallo, rosso e un po' noir

Ho avuto una settimana piuttosto intensa, le solite mille incombenze e in più un gran raffreddore con aggiunta di febbre che ho bloccato riempiendomi di medicine. Aimè non avevo avuto modo di scrivere e a dire il vero neanche di pensare un post da scrivere. 
Considerato che sono andata lo stesso al lavoro il resto del tempo non avevo proprio la forza di aprire il computer. Mente vuota, voglia solo di riposo, relax sul divano e basta.
Eppure qualcosa da raccontare c'è, per esempio questo blog ha avuto una grande impennata delle visualizzazioni, il che mi fa molto piacere, non so quanto e se durerà, ma intanto mi godo questo momento di gioia. Anche per questo mi dispiaceva lasciare i miei lettori senza neanche il mio solito post settimanale così ho pensato di parlare di tutto un po'.

In questo periodo sto inseguendo (e inseguire è proprio il verbo giusto) diversi progetti che volevo realizzare da tempo, ma siccome era il tempo, sempre lui, che mi mancava avevo più volte rimandato.
Il primo riguardava la versione stampata del mio primo romanzo per la quale avevo già aderito al servizio di StreetLib, ma siccome allora non disponevo di un file adeguato al formato libro ho caricato quello che avevo con un risultato non proprio bello, così ho finalmente sostituito il file e tra un paio di settimane dovrei avere una versione stampata molto più bella della precedente. Magari in un post a parte vi racconterò in dettaglio tutto il percorso spiegandovi perchè la prima versione non mi piaceva e lo farò quando avrò la copia del mio libro da mostrarvi, spero.
Poi c'è un altro progetto legato al mio primo romanzo di cui parlerò quando avrò la certezza di averlo realizzato.

Altra notizia il mio romanzo "L'amore che ci manca" doveva uscire prima di Natale, ma non ci sono più i tempi e uscirà con l'anno nuovo. Sigh! Non so spiegarvelo, ma è come se il mio figlio più giovane fosse partito, ne sento la mancanza. Spero di colmarla con l'anno nuovo al più presto.

Inoltre siccome il 25 novembre è stato il mio compleanno ed era anche la giornata mondiale contro la violenza sulle donne (strana casualità posto che io sono nata ben prima di questa giornata) ho deciso di parlarvi del nuovo romanzo che sto scrivendo perchè ha una storia molto collegata a questa giornata. 
La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci
Che poi mi chiedo, ma siamo costretti a inventare una giornata contro la violenza sulle donne per evitare che le donne vengano ammazzate dai loro uomini? È davvero triste, ma se serve a parlarne e a puntare l'attenzione su questo problema ben venga. 
Ma torniamo alla mia storia.
È un thriller legato a questo argomento perché il mio assassino uccide uomini che sono stati violenti con le loro donne, vi ho incuriosito? 

Ho iniziato a scrivere questo romanzo a fine agosto, ma era una storia che mi girava in testa già da diversi mesi, all'incirca da febbraio-marzo, solo che stavo finendo di scrivere "L'amore che ci manca" e non volevo assolutamente distrarmi, per cui ho rimandato. Dopo non ho avuto troppo tempo e neanche troppa voglia di rimettermi subito a scrivere, l'estate mi ha "lessata" in tutti i sensi e il mio lavoro principale (che poi è quello che mi permette di mangiare e pagare le bollette) mi ha assorbita aimè parecchio.
Tuttavia in uno dei caldi giorni di vacanza di cui ho potuto godere (meno male che ci sono anche quelli) ho buttato giù una sinossi con la storia nuova, inserendo dei personaggi con nome e cognome e un passato: è una vicenda in giallo che mi sembrava piuttosto interessante. Era tornata a galla la mia storia in formato thriller forse anche un po' noir.
Credo che questa storia sia nata dentro di me perché le storie di violenza sulle donne mi fanno indignare così tanto che vorrei prendere questi uomini, gettarli in galera e buttar via la chiave. In realtà tutte le forme di violenza mi indignano, in generale, anche quelle contro altri uomini, quelle contro tutti gli esseri indifesi che siano donne, uomini, bambini, vecchi. 
Così è nato questo mio nuovo personaggio, tormentato, intenso che indaga su questi delitti, e io lo amo già da morire...e poi c'è il killer che uccide questi "uomini cattivi" che deve essere catturato e fermato.
Non posso dirvi di più, soprattutto perché non so ancora bene dove mi porterà il mio protagonista con le sue indagini, anche se comincio a intravedere una luce in fondo al tunnel...ma aiuto alla fine del tunnel c'è il killer!
E sì perché alla fine il killer deve essere preso come in tutti i thriller che si rispettino.

A proposito, ma noi che usiamo sempre più spesso la parola thriller lo sapevate che è l'equivalente del nostro "romanzo giallo"?
E magari anche del "giallo un po' noir" e tutte queste cose messe insieme, ah gli inglesi sono molto più pratici di noi con le parole, l'ho sempre pensato!




23 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Avere voglia di scrivere e passione nel farlo, indipendentemente dalle etichette di genere, è un'ottima cosa. Io da alcuni mesi sono uno scribacchino "in blocco" e sento che mi manca qualcosa. Buona scrittura, riscrittura, editing e (non appena lo riterrai concluso) pubblicazione ;-)

Tenar ha detto...

Dai, l'anno prossimo è vicinissimo!

Ivano Landi ha detto...

Mi diverte pensare che gli scrittori non sapessero di scrivere gialli prima che un editore nostrano decidesse di pubblicare ciò che scrivevano in un settimanale con la copertina di colore giallo. Sembra di essere in una storia di Borges con la realtà rimodellata a posteriori;D
Mi unisco agli auguri di Ariano :-)

Giulia Lu Mancini ha detto...

La voglia di scrivere c'è sempre, ma il blocco capita spesso anche a me, soprattutto quando trovo il tempo di mettermi davvero a farlo, insomma le fasi sono alterne, nonostante tutto sono arrivata a circa metà della storia, il che mi fa sperare di finirlo, ma mi sa che la strada è ancora lunga... ;-)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Vero! I mesi volano, l'estate è appena passata e siamo già a Natale...aspetterò
:-)

Giulia Lu Mancini ha detto...

La storia del colore Giallo è emblematica, nata quasi per caso come spesso accade per molte cose. Tra l'altro lo schema solito del giallo è ormai cambiato, nel senso che non sempre c'è il poliziotto o l'investigatore, adesso i personaggi sono i più vari, ho letto di recente diversi thriller con i personaggi più disparati, quindi nonostante l'inserimento in un genere ogni storia è diversa dall'altra.
Grazie per gli auguri, anche se siamo ancora lontani dalla fine della storia :-)

Massimiliano Riccardi ha detto...

Ottimo, lavora, lavora e non ti fermare.

Lisa Agosti ha detto...

Buon compleanno!!!

Da quel che dici il nuovo libro sarà mooolto interessante, tutto quello che hai detto stuzzica la mia curiosità e spero che il lavoro e il brutto tempo e i malanni non ti rallentino troppo perché non vedo l'ora di leggerlo!
Forza e coraggio, è novembre per tutti, anche quest'anno passerà! E poi ci sarà la follia del Natale... :D

Grazia Gironella ha detto...

Oh sì che sono pratici! Basta guardare le istruzioni di qualunque apparecchio nelle diverse lingue: l'inglese occupa metà delle righe degli altri. Sai, tipo "insert coin, press button". ;)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Ci provo... ;-)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Grazie Lisa! Aimé gli anni passano e invecchio, sob.
Dici che il nuovo libro sembra interessante? Speriamo di arrivare alla fatidica parola "fine" senza troppi rallentamenti e perdite di ispirazione :D

Giulia Lu Mancini ha detto...

Gli inglesi si creano pochi problemi, usano lo stesso termine per diversi significati mentre noi per dire uno stesso concetto riusciamo a usare mille parole diverse, siamo agli antipodi sotto questo aspetto ;)

Maria Teresa Steri ha detto...

Hai scelto un tema attuale e anche importante per il tuo thriller, scriverlo sarà un'esperienza intensa immagino, come anche leggerlo.
Per l'altro figlioletto, per fortuna l'anno nuovo è alle porte, quindi l'attesa non sarà lunga!
A me la mania di mettere tanti generi diversi sotto "thriller" o "giallo" non piace molto, sono più per la differenziazione, almeno il lettore sa cosa aspettarsi. Però ammetto che è comoda un'unica classificazione.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Sì è un tema tristemente attuale...non è molto semplice trattarlo, il lato positivo però è che se finirò il giallo potrò metterlo nella casella di genere senza starci troppo a pensare, con gli altri romanzi il genere "rosa" mi sembrava riduttivo, ero sempre in un dilemma, del resto parlava d'amore ;-)
Per l'altro romanzo speriamo di vederlo...rinascere.

Marina ha detto...

Una storia impegnativa, la tua, non solo perché devi gestire le dinamiche di un giallo, ma anche perché il tema di fondo è parecchio tosto.
Buona scrittura, Giulia.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Grazie Marina, spero di arrivare in fondo con un risultato adeguato...

Monica ha detto...

Il cartaceo! Bello, bello! E tanti altri bei progetti Giulia, bravissima! :)
Spero che la febbre sia passata! :*

Giulia Lu Mancini ha detto...

Sì la febbre l'ho stroncata subito con la tachipirina! Sai che leggendo i tuoi post sono stata spronata a sistemare il cartaceo, e così mi hai dato una bella scossa, mi sono detta 'muoviti dai!' Grazie Monica (a volta serve essere contagiati dell'entusiasmo 😊)

Monica ha detto...

Daaai, bello! Sono contenta! :)

Marco L. ha detto...

Mi sa che nell'ultimo paragrafo tu abbia fatto un po' di confusione coi generi.
Quello che noi chiamiamo "giallo" in inglese si chiama "mistery tale". Il suo iniziatore potrebbe essere individuato in Poe.
All'interno di questo genere hanno poi cominciato a emergere diverse correnti distaccandosi dal classico investigatore alla Dupin, Holmes, Poirot. Una delle prime è stato il genere noir, la cui componente più forte era l'atmosfera, spesso cupa e malinconica: parliamo di Marlowe e Maigret. Poi a un certo punto con noir ci si è messi a indicare storie dove il protagonista è il criminale. Per cui il noir classico, quello alla Chandler e Hammett, ha preso un altro nome, ovvero "hard boiled".
Il thriller non è poi altro che una di queste ramificazioni o sottogeneri.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Ti ringrazio dei chiarimenti, io ammetto di non aver approfondito molto sulle tipologie, solo che se scrivi su Google traduttore "romanzo giallo" viene fuori la traduzione "thriller". Inoltre quando andavo a lezione di inglese da un madrelingua tutte le volte che gli chiedevo come tradurre un certo termine spesso saltava fuori che uno stesso termine inglese indicava più termini usati in italiano con sfumature diverse, per questo dico che gli inglesi sono più "pratici" con le parole. Di recente ho letto diversi libri classificati come "thriller" ecco i titoli "Una famiglia quasi perfetta" non c'è la figura del poliziotto ma della madre della figlia scomparsa; "La mappa della città morta" il protagonista principale è un giornalista che si aggrega a una spedizione per la ricerca di una città di un'antica civiltà scomparsa; "Segreto di famiglia" la protagonista è una speaker televisiva; l'anno scorso ho letto "La ragazza del treno" protagonista una donna in crisi alcolizzata. Ci sono sempre meno poliziotti nei romanzi di questo genere...
Comunque prendo nota del tuo commento, mi sarà utilissimo quando dovrò classificare il mio romanzo ;-)

Cristina M. Cavaliere ha detto...

Intanto buona convalescenza e guarigione dai malanni... e per quanto riguarda il troppo lavoro di questo periodo, non parliamone altrimenti inizio a digrignare i denti e comincia a girarmi la testa a 360° come la bambina nel film "L'esorcista".

Mi piace quando una persona ha tanta carne al fuoco come te, perché anch'io faccio la stessa cosa. Eheh, spero solo di non bruciare qualche arrosto. Anche il mio nuovo romanzo forse esce prima di Natale, o forse no. Sono in trepida attesa... poi ne darò l'annuncio sul blog. Un grande abbraccio e hasta luego!

Giulia Lu Mancini ha detto...

Spero anch'io di non bruciare l'arrosto cara Cristina, allora sto allerta visto che sta per uscire il tuo prossimo romanzo ...in bocca al lupo e un abbraccio anche da parte mia!