![]() |
L'ho guardata con interesse perché mi piaceva molto per il colore azzurro predominante, per il quale ho un'attrazione irresistibile, e perché in qualche modo mi ricordava la mia cover di Fine dell'estate.
La cover di Luca Bianchini è molto più bella ovvio, però una leggera assonanza c'è, lo sfondo del mare azzurro con un velato senso di malinconia, soprattutto nella mia.
Avevo letto la trama di "Nessuno come noi" distrattamente e avevo memorizzato che la storia era ambientata in un liceo e che riguardava dei ragazzi diciasettenni e quindi degli adolescenti.
Qualche giorno dopo mi soffermo meglio sulla trama e mi accorgo che è ambientata nel 1987, la mia storia era ambientata nel 1983.
Gli elementi in comune finiscono qui, almeno credo perché il romanzo non l'ho ancora letto, anche se lo leggerò, ho amato molto il suo libro "Io che amo solo te" e anche l'autore mi è molto simpatico, quindi questa nuova storia mi attrae moltissimo in sé e, per le assonanze sopra citate, a maggior ragione mi incuriosisce.
Profetico Raf quando cantava "cosa resterà di questi anni ottanta" direi diversi spunti letterari. Gli anni ottanta sembrano molto gettonati ultimamente nei libri e nei film, chissà perché. Nel mio caso il romanzo nasce proprio negli anni ottanta e mi sono chiesta se non fosse così anche per il romanzo di Luca Bianchini, può anche essere, visto che nella biografia dell'autore c'è scritto che è nato a Torino nel 1970 e ha frequentato il liceo Majorana di Moncalieri, quindi nel 1987 aveva diciassette anni come il protagonista del suo libro.
Vi riporto la trama di Nessuno come noi
Torino, 1987. Vincenzo, per gli amici Vince, aspirante paninaro e aspirante diciassettenne, è innamorato di Caterina, detta Cate, la sua compagna di banco di terza liceo, che invece si innamora di tutti tranne che di lui. Senza rendersene conto, lei lo fa soffrire chiedendogli di continuo consigli amorosi sotto gli occhi perplessi di Spagna, la dark della scuola, capelli neri e lingua pungente. In classe Vince, Cate e Spagna vengono chiamati "Tre cuori in affitto", come il terzetto inseparabile della loro sit-com preferita. L'equilibrio di questo allegro trio viene stravolto, in pieno anno scolastico, dall'arrivo di Romeo Fioravanti, bello, viziato e un po' arrogante, che è stato già bocciato un anno e rischia di perderne un altro. Romeo sta per compiere diciotto anni, incarna il cliché degli anni Ottanta e crede di sapere tutto solo perché è di buona famiglia. Ma Vince e Cate, senza volerlo, metteranno in discussione le sue certezze. A vigilare su di loro ci sarà sempre Betty Bottone, l'appassionata insegnante di italiano, che li sgrida in francese e fa esercizi di danza moderna mentre spiega Dante. Anche lei cadrà nella trappola dell'adolescenza e inizierà un viaggio per il quale nessuno ti prepara mai abbastanza: quello dell'amore imprevisto, che fa battere il cuore anche quando "non dovrebbe". In un liceo statale dove si incontrano i ricchi della collina e i meno privilegiati della periferia torinese, Vince, Cate, Romeo e Spagna partiranno per un viaggio alla scoperta di se stessi senza avere a disposizione un computer o uno smartphone che gli indichi la via, chiedendo, andando a sbattere, scrivendosi bigliettini e pregando un telefono fisso perché suoni quando sono a casa. E, soprattutto, capendo quanto sia importante non avere paura delle proprie debolezze.
Insomma trovare questi elementi affini in un romanzo di un autore famoso non mi dispiace e comunque questa corrispondenza mi fa pensare che gli anni dell'adolescenza e della scuola rappresentano le pietre miliari nella vita di ognuno e chi scrive, prima o poi, è vinto dalla tentazione di mettere in un romanzo quelle sensazioni lontane nel tempo ma, nell'anima e nel cuore, assai vicine.
E a proposito della domanda su come è nato il romanzo vi riporto il link di un articolo in cui l'autore spiega l'origine della sua storia.
E a proposito della domanda su come è nato il romanzo vi riporto il link di un articolo in cui l'autore spiega l'origine della sua storia.
Ma posso dirvi ancora di più, perché quando avevo già scritto questo post ho saputo che il 23 gennaio Luca Bianchini veniva a Bologna a presentare il suo romanzo, sembrava un segno del destino e allora non potevo non andarci!
![]() |
Premesso che l'autore è simpaticissimo e ascoltarlo è un vero piacere, lui ha spiegato che l'idea del romanzo è nata dal ritrovamento di un suo diario scolastico dell'ultimo anno delle superiori, quando scriveva giornalmente le cose che faceva e ogni pensiero che gli passava per la testa. Così ha ripensato a quegli anni e, dopo aver incontrato dei vecchi compagni di liceo e anche i ragazzi dello stesso liceo di oggi gli è venuta l'idea di scrivere Nessuno come noi.
E sapete? La copertina ha un preciso significato che scoprirò leggendo il libro, è una fotografia fatta dallo stesso autore a una spiaggia dove è ambientato un episodio significativo del romanzo.
La sabbia azzurra? ovviamente un filtro. Come lo so? gliel'ho chiesto mentre mi firmava l'autografo sul suo libro comprato per l'occasione!
A proposito di anni ottanta vi riporto anche la trama di Fine dell'estate tanto per ricordarla un po'
È l’anno 1983, epoca in cui l'unico modo di conoscersi è quello di incontrarsi nei luoghi di ritrovo più consueti: un parco, una piazza, il centro città, la scuola.
Claudio ha diciannove anni, ma a volte pensa di averne molti di più tanto è insofferente la sua anima, cerca di nascondersi sotto una maschera di sicurezza e spavalderia, ma lo tradiscono la sua espressione inquieta e le troppe sigarette che fuma rabbiosamente. Vorrebbe scappare dalla soffocante cittadina di provincia in cui vive e forse anche dalla sua vita.
Silvia ha sedici anni, tanti sogni da realizzare, tra cui quello di vivere altrove, e tanta immaginazione per dare forma alle sue fantasie, ama i libri e scrivere i suoi pensieri su un diario. Quando conosce Claudio le sembra di trovare la risposta a tutti i suoi interrogativi irrisolti e soprattutto alla sua richiesta d’amore.
Sono arrabbiati con il mondo intorno a loro: i genitori, i professori, le convenzioni sociali opprimenti della piccola città di provincia, troppo attenta alle apparenze e al pettegolezzo. Entrambi manifestano il loro rancore con i mezzi che hanno a disposizione, il disprezzo, il disappunto e la ribellione. Si incontrano casualmente in un pomeriggio d’estate e si innamorano. Il loro incontro diventa un manifesto e il loro punto di forza contro il mondo, ma anche l'occasione di una possibile felicità. Grazie alla loro incoscienza e al loro amore assoluto e totalizzante, come solo sa essere l'amore adolescenziale, tutta la loro vita sembra prendere una direzione diversa e finalmente positiva. Un grande dolore travolge però inaspettatamente la loro vita. Può un amore così giovane resistere alle prove più dure? Forse la realtà riserva alla loro vita un epilogo differente. O forse il loro è stato soltanto il sogno breve di un'estate.
Cosa ne pensate? Avete letto qualche libro di Luca Bianchini?