Sono stata via per qualche giorno, anzi sono ancora in giro, ma essendo in una posizione più stanziale trovo il tempo e il modo di scrivere sul blog.
Quando si viaggia non è sempre agevole, nonostante tablet e cellulari che ci fanno restare sempre connessi, scrivere o semplicemente fare un commento diventa spesso impossibile.
Esistono luoghi in cui la rete non esiste o, se c'è, va davvero a rilento.
Così non resta che restare immersi nella natura, magari fermarsi sotto un grande albero a godersi l'ombra e trovare riparo dal torrido sole pomeridiano.
L'albero che vedete in foto è una meraviglia della natura incontrata lungo le colline del Chianti.
Là sotto ci si stava comodamente, anche in molti, e nessuno sarebbe rimasto senza ombra, era come una verde casa, fresca e accogliente.
In un viaggio i luoghi e le persone diventano ogni giorno una sorpresa assieme alla voglia di lasciarsi entusiasmare.
Una piazza non è solo un luogo di incontri, ma è lo sfondo di una scena che hai immaginato in un contesto letterario.
È anche il posto dove tutto deve ancora accadere perchè non ci sei mai stata prima e non hai ancora nessun ricordo, è una tela vergine ancora da dipingere, con un panorama ancora tutto da scoprire.
6 commenti:
Sarà la tua prossima ambientazione? Io punterei tutto su quell'albero lì, meraviglioso!
Visto che roba? Un albero così ti fa sentire a contatto con la natura, io volevo stabilirmi lì, poi ho dovuto soprassedere. C'è un albero simile già nel mio secondo romanzo, ma potrei riproporlo, chissà ;-)
Ma quella piazza è "casa mia"!
Hai visto! Ho finalmente colmato il gap, sono stata ad Arezzo e a Cortona (il panorama sotto). La tua città mi è piaciuta molto, bellissimo anche il duomo.
Bellissimo l'albero! Riposarsi al fresco della sua ombra , chiudere gli occhi e lasciarsi cullare dal fruscio delle foglie mosse dal venticello...che vuoi di più?!
Eh sì, non si può desiderare di più. Io adoro gli alberi, ho una vera predilezione per quelli grandi come questo.
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