lunedì 18 aprile 2016

Storia in sei parole #6 – Parole intraducibili: Lutalica


Accogliendo l'invito di Michele dal suo blog Scrivere per caso ho deciso di partecipare al blog tour delle sue rubriche le cui tappe le potete trovare qui
Ho approfittato per aderire alla rubrica che prediligo "Storia in sei parole"
La potenza di questa rubrica è la possibilità di raccontare una storia in sole sei parole proponendo un tema preciso. Pensate che sia possibile dipingere una storia con sole sei parole?
Non è affatto semplice ma è possibile, sei parole per evocare la trama di un romanzo, trasmettere l'emozione e il brivido di quella storia.

Si può partire da una tematica che ci sta a cuore o semplicemente da una parola intraducibile, io ho scelto quest'ultima che casualmente tocca anche un argomento a me sempre caro.
La parola intraducibile che vi propongo (in realtà me l'ha suggerita Michele, ma io l'ho subito accolta) è Lutalica.
Cosa vuol dire? Con questo termine si intende quella parte della nostra identità che non si adegua alle etichette che ci hanno appioppato fin dalla nascita. E queste etichette ce le vogliamo proprio scrollare di dosso con ogni mezzo, è un tema che ho spesso trattato nelle storie che racconto. 
Vi capita mai di sentirvi soffocare da quello che gli altri si aspettano da voi? Io molto spesso e quando posso mi ribello, almeno nei settori della vita in cui mi è permesso farlo. 
 
Ecco le mie sei parole: «non posso essere come mi vuoi».

E voi che storia proponete ?

39 commenti:

Michele Scarparo ha detto...

Mi faccio beffe delle vostre gabbie.

Buongiorno :)

Michele Scarparo ha detto...

Per ogni etichetta una sbarra. (S)fuggirò?

Giulia Lu Mancini ha detto...

Buon giorno! mi piace questa frase-storia :-)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Ne ho pensata un'altra:
Inconsapevolmente avvolta nelle vostre gabbie invisibili.

:-)

Marina ha detto...

Guardo le etichette solo nei vestiti

Barbara Businaro ha detto...

Una, nessuna, centomila. Trova quella giusta.

Adesive come post-it. Si riattaccano. Altrove.

...e buon lunedì! :)

Barbara Businaro ha detto...

Tanto mi sbagliate sempre la taglia! ;)

Michele Scarparo ha detto...

Etichetta con taglia: "Vivo o morto"!

Chiara Solerio ha detto...

Che bello questo tema, sarà argomento anche del mio prossimo post! :-)


Io voglio solo essere me stessa.

La società vuole plasmarmi: io scappo.

Il mondo ideale è senza giudizi.

Non c'è vita dove si sparla.

Buon lunedì! :-)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Bellissime!
ah le taglie dei vestiti, croce e delizia :-)

Giulia Lu Mancini ha detto...

buon lunedì! davvero belle, concordo su tutte, ma quella del mondo ideale è fantastica :-)

Giulia Lu Mancini ha detto...

buon inizio settimana e benvenuta nel mio blog Barbara!

Marina ha detto...

Il pregiudizio è un'arma pericolosa

Marina ha detto...

Non ho bisogno di dimostrare niente

Michele Scarparo ha detto...

Colpite di etichette? Morirete di etichette!

Marina ha detto...

Etichette: sono le ultime a morire

Marina ha detto...

Cara Giulia, che meraviglia: nelle pause anziché fumare, io invento frasi a sei parole! :)
Tra uno scatolone e l'altro m'arricrio: vedi? Mi siedo e scrivo! ;)

Unknown ha detto...

L'argomento mi piace molto, e proprio oggi pensavo all'etichetta che mi sono dato, con cui mi sono presentato e che adesso sono un po' stanco di sentirmi addosso.
Felicissimo di proporre il consueto trittico, e di essere passato a trovarti :)

Accetta come sono, come faccio io.

Di centomila immagini non incarno riflesso.

Vivimi, non descrivermi, sarò davvero tuo.

Giulia Lu Mancini ha detto...

ah Marina, anche questa è una storia sempre attuale!
bravissima

Giulia Lu Mancini ha detto...

sicuramente è meglio inventare frasi che fumare :D

Giulia Lu Mancini ha detto...

grazie di essere passato!
se sei stanco della tua etichetta potresti provare a cambiare... colore ;-)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Si consiglia lavaggio a secco, sempre.
*_*

Marina ha detto...

Meglio inventare frasi che sistemare sto casino di casa nuova, ché non ho mai fumato in vita mia! :P

Giulia Lu Mancini ha detto...

io sono quello che penso, sempre.

mi è venuta così...

silvia lettore creativo ha detto...

Amare la diversità invece che tollerare.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Un tema terribilmente attuale!
Le differenze possono donare molta creatività.

Monica ha detto...

Non hai capito niente di me.
O mangi la minestra o… tiè.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Fantastiche! In perfetto stile M. ;-)

Tenar ha detto...

Mi accettano come legna da ardere.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Emblematica e terribilmente evocativa la tua storia ;-)

Unknown ha detto...

Non inventarmi. Guarda, ascolta chi sono.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Bella questa tua storia, esprime davvero un mondo.

Unknown ha detto...

Grazie Giulia! ^_^

Altra storia in sei parole:

Incredibile! Questo non è da te.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Prego *_*
Storie che fioriscono sui pregiudizi prevalenti ...
Altra storia di 6 parole

Lisa Agosti ha detto...

Bellissima frase, Marina.

Lisa Agosti ha detto...

Che bella parola hai scelto, Giulia! Brava! (Anche se hai avuto la soffiata).

Chi dice donna non dice danno.

Giulia Lu Mancini ha detto...

La parola suggerita da Michele sembrava fatta apposta per me!
Sì chi dice donna non dice danno ma magari dono...
Buona giornata Lisa :-)

Gabriele ha detto...

Vada come vada, non avrò rimpianti.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Bellissima, da spirito libero.