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Il romanzo è un posto per sognare o per avere incubi. Cit. |
In questi giorni sto attraversando un momento di impasse. Il mio thriller non procede perché devo capire cosa farà l'assassino.
Ho un mio schema ben preciso in testa, ma in questo momento di rimescolo della carte della mia vita si sta rimescolando anche il mio schema romanzesco e non so so più chi sono i cattivi e chi sono i buoni.
Ma qual è il confine tra sogni e incubi, davvero ciò che sogni è quello che vuoi?
Spesso inseguiamo obiettivi con ogni mezzo, sacrificando il nostro tempo e le nostre energie e, quando finalmente lo raggiungiamo, ci accorgiamo che non è quello che volevamo.
Così possiamo solo prendercela con noi stessi, come si dice: hai voluto la bicicletta e adesso pedala!
In realtà volevamo la bicicletta perché era bella e ci piaceva, ma non avevamo nessuna voglia di pedalare, eppure dovevamo saperlo che la bicicletta serve per pedalare.
Io, personalmente, questo concetto l'ho capito da moltissimo tempo, è uno dei motivi per cui non chiedo più biciclette a chicchessia, a meno che non abbia una grandissima voglia di pedalare fino ad ammazzarmi.
Mi sa che sto uscendo fuori tema, volevo parlare del romanzo è invece parlo della mia vita lavorativa.
Prendetemi così come sono allora, la verità è che la mia bicicletta piace a qualcuno e mi è stato chiesto di cedergliela, in cambio mi danno una bicicletta più bella, magari a pedalata assistita e quindi meno faticosa, forse.
Ora in un primo momento mi sono arrabbiata, poi ho provato sollievo: sapete che c'è vi cedo la mia bicicletta, è davvero pesante da pedalare, ma questo non ve lo dico (o meglio ve l'ho sempre detto ma voi non ci credete perché tutto funziona bene).
L'incubo è meno cupo, forse diventerà un sogno. Staremo a vedere, tanto non possiamo fare altro.
Ma torniamo al mio thriller, il mio killer è una persona disturbata. Bella scoperta direte voi, uno che ammazza la gente è per forza una persona disturbata. Va bene, questo è un fatto, ma prima che diventasse una persona disturbata cosa gli è successo? Non sarà stato un tantino esasperato dalle vicende della vita? Come accade nel film "Una poltrona per due" se portiamo un individuo alla disperazione, gli togliamo tutto quello che ha, potrebbe impazzire e fare qualcosa di tremendo, oppure potrebbe semplicemente lasciarsi andare, diventare un barbone, proprio come avviene nel film, salvo poi riscattarsi, risorgere e trovare il modo di vendicarsi.
Io sono nella fase in cui devo determinare cosa è accaduto nella vita del killer che lo ha portato a essere quello che è. C'è sempre un momento in cui tutto comincia, c'è il "prima" e il "dopo" e c'è il momento in cui non è più possibile tornare indietro.
Quindi devo fare ordine nel mio caos mentale e capire che strada fare tra il prima, il dopo e il punto di non ritorno.
Domanda a chi scrive: come uscite dall'impasse della scrittura?
Domanda a chi legge: cosa vi piace di un thriller e qual è l'elemento che secondo voi non deve assolutamente mancare?
Io sono nella fase in cui devo determinare cosa è accaduto nella vita del killer che lo ha portato a essere quello che è. C'è sempre un momento in cui tutto comincia, c'è il "prima" e il "dopo" e c'è il momento in cui non è più possibile tornare indietro.
Quindi devo fare ordine nel mio caos mentale e capire che strada fare tra il prima, il dopo e il punto di non ritorno.
Domanda a chi scrive: come uscite dall'impasse della scrittura?
Domanda a chi legge: cosa vi piace di un thriller e qual è l'elemento che secondo voi non deve assolutamente mancare?