sabato 3 settembre 2022

Impressioni di settembre


Settembre è il mese dei ripensamenti sugli anni e sull’età, dopo l’estate provi il dono usato della perplessità. (Francesco Guccini La canzone dei dodici mesi)


Come accennavo nel mio ultimo post, settembre è un mese di bilanci, è qualcosa di comune a molte persone, questo mese porta la sensazione di un nuovo inizio spesso molto più marcata del mese di gennaio. Sarà perché porta nell’aria la fine dell’estate, sarà che comincia un nuovo anno scolastico, se ci pensate per una grande fetta di popolazione è proprio così, professori, maestri, studenti e loro famiglie preparano diari e quaderni per il nuovo inizio didattico. Poi c’è quella nuova energia che vibra nell’aria finalmente più fresca che ci toglie dall’abulia in cui ci ha gettato il caldo afoso dei mesi estivi, per me è così, nel corso di questa lunga estate calda la mia volontà si era quasi del tutto azzerata, non riuscivo a fare nulla - a parte lavorare con estrema fatica e insofferenza per il caldo soffocante che mi perseguitava anche in ufficio dove l’aria condizionata latitava - il mese più angosciante è stato luglio, mese lunghissimo e caldissimo, senza tregua. Negli ultimi giorni di agosto e di ferie ho cercato di recuperare il tempo perso, infatti ho ripreso la scrittura dei post ma soprattutto ho ripreso a scrivere il romanzo che languiva da tempo, tra alti e bassi. In realtà sentivo già settembre nell’aria degli ultimi giorni di agosto e ho approfittato della rinfrescata energia per mettermi avanti con alcuni lavori, prima di ritrovarmi indietro come sempre. 

Che bella questa ritrovata energia se non fosse che senta riemergere anche un sottile senso di paura per il tempo che verrà, per quel futuro indefinito che si prospetta davanti con incredibile incertezza. Che poi negli ultimi tempi ne abbiamo tutte le ragioni, cosa ci aspetta non lo sappiamo: tornerà la pandemia, si inasprirà la guerra, riusciremo a pagare le bollette di gas e luce, avremo un governo decente dopo le elezioni? Sono tutte domande inquietanti e poco confortanti. Per la prima volta ci troviamo anche a votare a settembre, non era mai successo prima che io mi ricordi, ma perché questi “politici da fiera” come cantava la Bertè non se ne sono stati zitti e buoni ad occuparsi delle emergenze che pure non ci mancavano e ci hanno rifilato le elezioni a settembre? In questi giorni sui social leggo le opinioni (e le offese) più disparate e mi viene lo sconforto, mi sembra sempre più che il popolo italiano sia un popolo di litigiosi, ognuno vuole avere ragione ma non è capace di valutare le ragioni dell’altro, vagheggia l’uomo forte al potere ma poi se c’è un’imposizione su cui non è d’accordo si indigna e parla di affronto nei confronti della Costituzione e accusa il governo di dittatura. Questa estate tra i vari libri letti c’è una frase di un romanzo di Marco Malvaldi A bocce ferme che mi ha colpito” Ci sono molti modi per far rimanere il popolo immobile. Uno è quello di tenerlo fermo e si chiama schiavitù. Un altro, molto più subdolo, si chiama demagogia.”

Non mi dilungo oltre perché tanto non c’è soluzione, sono solo le mie riflessioni di settembre, tanto per parafrasare il titolo del post e della canzone sopra citata della Premiata Forneria Marconi.

A proposito di riflessioni ho visto di recente un film molto bello del 2016 intitolato Le confessioni di Roberto Andò, una specie di thriller politico, mi é piaciuto tanto e credo, purtroppo, sia aderente alla nostra realtà. Vi riporto una breve descrizione ripresa da Wikipedia. 

“È un film che affronta il tema del potere, in particolare della grande finanza, e delle debolezze degli uomini che lo gestiscono. Il cast internazionale vede protagonista Toni Servillo affiancato da Daniel Auteuil, Connie Nielsen, Pierfrancesco Favino, Lambert Wilson, Marie-Josée Croze e Moritz Bleibtreu. In un albergo di lusso di una località tedesca sta per riunirsi un G8 dei ministri dell’economia, pronto ad approvare una manovra segreta che avrà conseguenze pesanti per molti paesi.”

Chissà se ancora una volta la realtà ha superato la fantasia, qualche dubbio mi viene. Vi lascio con il link di una scena del film 



Vi piace il mese di settembre? Suscita in voi malinconia o sollievo?


Fonti immagini: Pexels 

14 commenti:

Caterina ha detto...

È proprio vero, settembre ha in sè sempre un nuovo inizio, molto più di gennaio. A me settembre piace, l’aria fresca e delicata, i raggi del sole( tranne nelle ore centrali) riscaldano piacevolmente senza fare male. Sinceramente però quest’anno le preoccupazioni sono tante. A partire dalla crisi energetica che i nostri politici non prendono seriamente, portano avanti una litigiosa campagna elettorale facendo a gara a chi promette di più cose impossibili da realizzare. La guerra in Ucraina, le decisioni di Putin. Insomma, non è affatto un bel periodo. Chissà, la preoccupazione è tanta. Un grande abbraccio, Giulia.

Giulia Lu Mancini ha detto...

È un bel mese settembre, condivido le tue sensazioni sull'aria più piacevole e sul sole meno potente, purtroppo anche le tue preoccupazioni, siamo tutti sulla stessa barca...alla deriva. Un abbraccio

Ariano Geta ha detto...

Settembre è un mese che mi pare "né carne né pesce", per così dire, non riesco a dargli un'identità, se non come il mese in cui ricomincia la scuola (ma avendola finita da un bel po' di anni il senso di fastidio è ormai scomparso).
Riguardo la situazione politica e le imminenti elezioni, anch'io come te provo sconforto. Mi auguro solo che chiunque vinca abbia l'improvvisa consapevolezza di non capire una ceppa su come affrontare le varie situazioni e si "rassegni" a nominare nuovamente premier Draghi per un governo "tecnico" (che alla fine è quello che ci vuole in Italia, qui i governi "politici" hanno smesso di funzionare da almeno trent'anni).

Giulia Lu Mancini ha detto...

Beh, è un mese di transizione che traghetta l'estate verso l'autunno, ma può essere molto piacevole se ci ancora sono delle belle giornate di sole. Sulle elezioni la penso come te.

Luz ha detto...

Adoro settembre. Per me rappresenta un anno nuovo, per noi prof il 1° settembre è come Capodanno, per tutte le mie energie "teatrali" da mettere in campo è l'inizio di tutto. E poi è l'esatto opposto dell'estate, che se non viaggi e scopri qualcosa di nuovo non è che un lungo patire fra ozio e noia, in particolare per me che ho ferie prolungate.
Non mi fido di nessuno dei politici in lizza, per quanto riguarda le elezioni. La situazione nazionale e internazionale è talmente complessa al momento che non credo ci sia qualcuno realmente capace di non dico risolverla ma almeno affrontarla con competenza e con la vera intenzione di governare un paese in definitiva ingovernabile come il nostro. Al momento oltretutto è anche una lotta di altra natura. Se vincono le destre sappiamo già a quale odio razzista e omofobo si andrà incontro. Diciamo che si devono fare anche scelte ideologiche, ecco.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Si sente che ami il tuo lavoro, è molto bello, deve essere anche per questo che ami settembre, è la ripresa di qualcosa che ti entusiasma tra lezioni e teatro. Sulle elezioni purtroppo con la caduta del governo in maniera così repentina è mancato il tempo di creare delle valide alternative politiche, forse finiremo con un nuovo governo tecnico come ipotizza Ariano nel suo commento e su cui concordo anch'io e me lo auguro...perché le altre alternative mi sembrano tutte peggiori, ma vorrei essere smentita da buone notizie

Barbara Businaro ha detto...

Settembre quest'anno per me è un mese faticoso. Già normalmente ripartono tutte le attività, dalla palestra al corso di Inglese, ai vari progetti di lavoro rimandati a dopo le ferie. Poi c'è il Munro Step Challenge, quest'anno pure con un sito nuovo e la sfida di sommare tutti i nostri passi intorno al mondo (si conteranno i giri virtuali intorno al globo), raccogliendo fondi per la ricerca sulle leucemie. In più ci sono le elezioni, che per me, dentro all'ufficio elettorale come supporto informatico, significherà un mese di test e una giornata + nottata di lavoro no stop. Se per il referendum senza quorum sono uscita alle 4.00 di domenica, in servizio dalle 20.00, per questa tornata l'uscita è prevista al lunedì verso le 14.00, andando anche prima delle 20.00. E mi chiedo cosa abbiamo fatto di male in questo paese per meritarci un sistema del genere nel 2022... Sulle votazioni in sé, la penso come te e Ariano. Nessuno di quelli in lista è in grado di affrontare la situazione, dove occorrono poche chiacchiere e tanto lavoro. Mai come questa volta andrò al voto turandomi seriamente il naso, ma ci andrò avendo bene in mente chi ha preferito la propria poltrona agli interessi veri degli Italiani.
Tra l'altro, Michael Burry, il manager di hedge fund che nel 2008 predisse la bolla immobiliare che portò alla bancarotta di Lehman Brothers e tutto il resto, ha appena venduto gran parte del suo portafoglio. "L'inverno sta arrivando" è l'unica dichiarazione. Eh beh, non so voi, ma io preferisco al governo uno che ne capisce di mercati e finanza, piuttosto di quelli che continuano a puntare il dito contro la pioggia...

Giulia Lu Mancini ha detto...

Sul governo la penso come te, preferisco avere delle persone competenti e che abbiano credito in Europa e sul piano internazionale, ma forse c'era già...
Lavorare in un Comune è un vero incubo quando ci sono le elezioni, ho fatto l'esperienza anch'io nell'ufficio ragioneria per un certo periodo lontano nel tempo. Settembre è un mese di ripresa generale e posso capire la fatica, per me comincia la rumba del bilancio già da fine agosto, ma ormai sono rassegnata.

Maria Teresa Steri ha detto...

Condivido con te una certa apprensione per il futuro, di fatto settembre ha un po' questo aspetto bipolare. A me piace molto come periodo (ci sono anche nata!), però porta anche un po' d'ansia perché tutto ricomincia e non si sa come andranno le cose. Di buono c'è che l'estate è finita, io l'ho davvero detestata per mille motivi! Sono contenta che hai ripreso a scrivere ^_^

Sandra ha detto...

Sono tornata ieri sera dall'ultima fetta di estate e di vacanze. Un'estate lunghissima, rovente e decisamente diversa per me, come ho talvolta raccontato nel blog. Mai come negli ultimi tempi ho capito che la preacarietà è l'unica certezza e i programmi autunnali possono venire spazzati via in attimo, un po' come i governi. Ma questo non ci esime da farli, da provrci ogni anno. Quindi neppure io mi sottraggo al richiamo settembrino. Dovrò attendere fine mese per la conclusione di un concorso, non ci spero molto ma qualcuno deve pur vincere, se così non fosse ho già una casa editrice interessata, ma essendo nuovissima toccherà studiare un po’ la situazione prima di accettare. Poi avrò una presentazione sul lago di Quanto basta per essere felici che mi rende proprio tanto contenta per svariati motivi. E infine devo trovare una serie di giorni giusti con la testa sgombra per rileggere il romanzo nuovo, dopo la restituzione delle beta reader che è già avvenuta (hanno già inviato 3 su 4) e massima concentrazione per l’invio a editori super selezionati e big. Poi cuore in pace per un anno.
Così facendo si arriva all’autunno pieno, ottobre, che adoro. Gite, foliage e castagne, bellissimo. E via verso Natale, quest’anno punto tutto sui calendari dell’avvento fatti da me (compro la struttura e li riempio, costruendo dei veri giochi o percorsi tematici) per cui non vedo l’ora che vengano messi in vendita da Tiger e D Mail. In più c’è l’abbonamento a teatro di nuovo a pieno regime dopo la stagione troncata 2019/2020, e quella ridotta dello scorso anno.
Fiduciosa? Solo nella cerchia delle mie relazioni personali e dei miei piccoli progetti. Per il mondo no, il mondo sta andando a rotoli e il futuro lo vedo davvero nero e questo ovviamente, visto che non vivo in una bolla condizionerà tutto.

Giulia Lu Mancini ha detto...

L'incertezza del periodo credo metta ansia a tutti, soprattutto perché ogni anno ci ha riservato una sorpresa peggiore dell'altra, prima la pandemia, poi la guerra, poi la crisi energetica, insomma non c'è da essere ottimisti...
Ho ripreso a scrivere perché vorrei finire il mio romanzo, sesto episodio di Sorace, in questi giorni ho dato una svolta alle indagini e spero di arrivare alla fine entro l'anno, ma mai come quest'anno ho trovato difficile scrivere, più il futuro appare incerto più il tempo libero diventa prezioso e passarlo a scrivere è sempre meno allettante per me

Giulia Lu Mancini ha detto...

Godersi gli ultimi sprazzi d'estate è molto importante, sono sicura che la settimana in Romagna ti ha dato una nuova carica, così affrontare l'autunno sarà più bello (che già con tutti i progetti che hai elencato mi sembra magnifico). Il mondo sta andando a rotoli purtroppo e noi rischiamo di essere travolti, ma io spero sempre in un miracolo

Enrica Masino ha detto...

Anche per me settembre è il mese del nuovo inizio, il vero capodanno per quanto mi riguarda. C'è quella nuova energia data dalla ripresa totale di tutte le attività quotidiane che mi mette sempre tanta allegria. Tuttavia condivido le tue preoccupazioni e le riflessioni sull'Italia e sul suo modo di vivere e partecipare alla politica. Sono molto in ansia per quello che sta accadendo, spero solo che tutti vada non dico bene ma almeno decentemente. È sempre un piacere leggere il tuo blog ❤️

Giulia Lu Mancini ha detto...

Grazie di cuore Enrica, vedo che molti si ritrovano in questa atmosfera settembrina di nuovo inizio, mi fa piacere scoprire di non essere la sola a provarlo. Incrociamo le dita per la situazione politica, mi sa che possiamo solo fare gli scongiuri...