domenica 28 agosto 2022

Pubblicità e bilanci libreschi

La pubblicità crea il superfluo per far dimenticare il necessario.
(Fabrizio Caramagna)

Negli ultimi tempi mi sono arrivate le mail più disparate, quelle di agenzie pubblicitarie per promuovere i miei libri, tutte scritte in inglese che finivano nello spam e che io cercavo di leggere per pura curiosità prima di cancellarle, poi parecchie mail di dipendenti di Facebook che mi proponevano appuntamenti telefonici per mettere a punto una adeguata strategia pubblicitaria con l’account della mia pagina autore. 

Una volta, incuriosita, ho risposto, mi hanno dato un appuntamento telefonico in una fascia oraria del tardo pomeriggio, l’unica che io potessi accettare dopo il lavoro e ci siamo sentiti. Ho capito una cosa importante: per organizzare delle campagne pubblicitarie mirate con Facebook occorre avere del tempo e anche la disponibilità a spendere un certo budget. Infatti al mio appuntamento telefonico mi parlarono della strategia da impostare partendo da un minimo di tot euro al giorno (ora non ricordo bene la cifra, non era altissima ma neanche piccola per una come me che imposta il budget di 1 euro al giorno) comunque la cifra di partenza mi sembrava accettabile, ma dovevo prendere un nuovo appuntamento telefonico per i giorni successivi; io però avevo una settimana piena di riunioni, in pratica non avevo modo di trovare una fascia oraria nell’immediato per un nuovo appuntamento, inoltre avrei dovuto fissare più incontri per monitorare la campagna, così la persona del primo contatto ha detto che era meglio rimandare a un periodo successivo quando avrei avuto l’agenda meno piena sul lavoro (mi era sembrata anche stupita la ragazza, ma come? Lavori? Non passi il tempo a pubblicizzare i tuoi libri? Eh no cari se dovessi vivere con gli introiti dei miei libri sarei già morta di fame, ho delle vendite sì, piccole soddisfazioni, ma non é con i libri che pago le bollette...)

Così, sollevata dall’incombenza del supporto Facebook ho capito che avrei continuato a fare da me. Inoltre mi tocca dirlo: la dipendente Facebook mi dimostrò con alcune frasi che non aveva studiato granché il mio account, non sapeva che il libro per cui avevo fatto le ultime pubblicità facesse parte di una serie, eppure bastava un po’ leggere i miei post oppure semplicemente guardare bene la copertina, confondendo peraltro il titolo con la frase che lo pubblicizzava nel post. Insomma non ho bisogno di persone così poco attente per la mia pubblicità. 

In realtà mi sono accorta che queste pubblicità funzionano meno negli ultimi tempi, forse è solo colpa del caldo, magari la gente passa meno tempo sui social oppure non ha tanta voglia di leggere. Al di là di questo continuerò con le mie abitudini perché non mi interessa cambiarle, poi si vedrà.

Chiusa l’idea della parentesi Facebook con supporto, nel frattempo continuo a impostare le mie pubblicità da sola, ma da due mesi continuo a ricevere nuove mail che mi propongono un incontro telefonico: “Controlla le tue inserzioni con un professionista meta!” dovrei rispondere che non dispongo di abbastanza tempo nè sufficiente budget per fare le pubblicità su Facebook come vogliono loro. Ogni volta che cerco di impostare una promozione il budget minimo che mi propone Facebook  é di 35 euro, strano perché io ho sempre impostato pubblicità da 1 euro al giorno per 10 o 15 giorni con discreti risultati, capisco che potrei aumentare il budget giornaliero e probabilmente otterrei risultati migliori, ma per ora mi accontento di quelli avuti con il minimo sindacale, forse sbaglio ma è così.

Tra l’altro una cosa l’ho imparata in questi anni, il mercato è imprevedibile, non sempre le pubblicità servono, vi racconto come sono andate le ultime due campagne: a luglio avevo messo in offerta Una inutile primavera (#Sorace5) a 0,99 e avevo impostato la pubblicità Facebook a 1 euro al giorno per 10 giorni, di solito parto da 10 giorni poi se la campagna ingrana proseguo per altri 5 o 10 giorni. Risultati: copie eBook vendute a luglio n. 2, in pratica ho buttato via 10 euro, pazienza.

In agosto avevo aderito alla promozione del romanzo L’ombra della sera (#Sorace3) sempre a 0,99 anche qui ho impostato la solita promo di 1 euro al giorno per 10 giorni (anche se Facebook mi proponeva 10 euro al giorno argh) risultati: ad oggi ho venduto n. 40 eBook e il mese non é ancora finito, ho venduto anche  alcuni eBook della serie a prezzo pieno (2,99) n. 12 Il respiro dell’alba (#Sorace4) e n. 8 Una inutile primavera (#Sorace5). Sarà perché nel mese di agosto molta più gente era in vacanza? Sarà perché molti avevano letto i primi due episodi e avevano voglia di leggere il terzo? E chi lo sa, misteri della pubblicità e del mercato. 

Vi ho già raccontato l’esperienza di un’agenzia letteraria che mi ha inviato una mail per promuovere il mio romanzo con la spesa di 200 euro e risultato zero? Ero agli inizi, facendo delle piccole promo su Facebook avevo venduto oltre un centinaio di eBook, poi più nulla, così in quel periodo mi è arrivata la mail di un’agenzia letteraria che mi proponeva di fare pubblicità al mio primo romanzo “La libertà ha un prezzo altissimo” attraverso la loro newsletter. Ora non mi dilungo molto su questo episodio, sono tranelli in cui si può incappare quando si è alle prime armi, ma se avessi investito 200 euro in promozioni Facebook avrei sicuramente avuto migliori risultati, perché in quel periodo - giuro - non vendetti neanche un eBook, è però una lezione che ho imparato bene, la pubblicità migliore è quella che faccio io in autonomia. 

Infine rispondendo alla mia esigenza di fare un bilancio - visto che siamo prossimi a settembre mese di bilanci per antonomasia - e anche all’invito nato dal post di Elena Ferro con il suo articolo Riflessioni sulla mia scrittura  riporto anche alcuni risultati di vendita, mi limito al 2021 perché il 2022 è ancora in corso. 

Dati Streetlib 2021

totale 800 copie di tutti gli eBook così suddivisi:

343 Fragile come il silenzio 

259 La sottile linea del male 

116 L’ombra della sera 

82  i restanti romance 

Dati Amazon 2021

Se considero tutti i libri che vendo su Amazon nel 2021 sono arrivata a 281 + 26.000 pagine lette per ku (queste pagine prevalentemente per Sorace5 Una inutile primavera)

Il libro che ha venduto di più è sempre L’ombra della sera con 110 eBook, poi seguono Il respiro dell’alba e Una inutile primavera, infine ci sono i romance con numeri poco rilevanti, complessivamente meno di 30 copie nell’anno.

Una piccola postilla informativa: i primi due libri della serie sono venduti esclusivamente su StreetLib  perché quando ho cominciato a scrivere i gialli pubblicavo solo lì, poi ho voluto provare la piattaforma di Amazon, così con ogni nuovo romanzo parto con la pubblicazione sempre da Amazon, con un periodo iniziale di esclusiva aderendo a Kindle Unlimited, per poi estendere in un secondo tempo anche agli altri store attraverso Streetlib, non rinnovando KU di Amazon. Perché lo faccio? Amazon è sempre una piattaforma fortissima, tuttavia a un certo punto mi piace poter vendere anche sugli altri store e poi ci sono  molti che leggono su kobo e IBS, un mercato che si sta ampliando sempre più. Tra l’altro tempo fa un lettore affezionato a Saverio Sorace mi ha scritto una mail in cui chiedeva perché non trovava l’ultimo romanzo della serie anche su Kobo, così gli ho risposto che avrei pubblicato anche sugli altri store appena scaduta l’esclusiva con Amazon. Insomma un lettore che ti scrive per dirti che aspetta di leggere il nuovo episodio di Sorace è sempre molto stimolante. 

Fare bilanci non è sempre agevole, per esempio con Steeetlib devo fare delle estrazioni in Excel e poi fare i conteggi libro per libro con i filtri (chi conosce excell sa di cosa parlo), invece con Amazon è più semplice controllare i report, soprattutto da quando hanno aggiornato la piattaforma e, l’ho scoperto solo recentemente, puoi impostare i risultati di vendita libro per libro, mese per mese, anno per anno, ma riesci ad avere i risultati immediati solo per l’ultimo anno e per l’anno in corso, dopo devi impostare i periodi personalizzati e diventa più laborioso, ma direi che è ragionevole che sia così. 

Indico i numeri e non il guadagno anche perché vendo di più quando faccio le offerte a 0,99 che poi è anche il momento in cui imposto le promo Facebook. Credo che la serie di gialli venda benino perché, a parte il prezzo irrisorio, c’è l’affezione per il personaggio, insomma chi ha letto il primo romanzo poi ha voglia di leggere il seguito, certo tutto dipende da quanto piaccia il genere, comunque spesso ho visto che alcuni ebook venivano comprati insieme,  per esempio se era in offerta L’ombra della sera (agosto) veniva comprato anche il seguito a prezzo pieno (2,99 che è comunque un buon prezzo). Ovviamente non si vive di scrittura con questi numeri (e questi prezzi) tuttavia, nel mio piccolo, mi ritengo soddisfatta. Credo che se avessi tempo per investire e studiare bene le promozioni Amazon e Facebook potrei ottenere risultati migliori, ma come sapete il mio tempo libero è davvero ridotto, per cui come diceva quel tale chi si accontenta gode. 

A proposito, qualche mese fa mi ha scritto una piccola casa editrice dicendosi interessata a Fragile come il silenzio, io ho declinato l’invito spiegando che si trattava del primo romanzo di una serie e che preferivo continuare ad essere indipendente. Non conoscevo questa casa editrice e non ho neanche approfondito, ma      potrei cedere i diritti della mia serie solo a una CE super big, ma questa è una chimera, quindi proseguo con la mia scrittura indipendente, almeno finché avrò voglia di scrivere. In questo momento vivo la scrittura con relativa serenità e senza troppe ansie, perciò mi godo l’attimo. 

Eccomi alla fine di questo post, spero di non avervi annoiato, io credo che la pubblicità sia utile per far conoscere un prodotto e quindi anche un libro, perché non puoi comprare qualcosa di cui non conosci l’esistenza, poi ognuno può decidere in autonomia se comprare o meno. 

Voi cosa ne pensate, qual è la vostra esperienza?


Fonti immagini:Pexels

20 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Non posso fare paragoni a livello di campagne pubblicitarie perché non ne ho mai fatte, sul piano delle piattaforme posso sicuramente confermare che Amazon è la migliore, è davvero la numero uno, forse perché non essendo incentrata solo sui libri ma su "tutto quanto" ha un bacino di utenza enorme, anche gente che magari quasi non compra libri, che però poi viene incuriosita da un certo ebook e visto che sta su Amazon lo compra.
Le mie vendite non sono un granché, tolto "Racconti sensazionali" che però gode del vantaggio di essere stato selezionato per il programma Amazon Prime, certamente essere in Prime è un aiuto perché il lettore si sente più garantito, sa che se il libro è stato inserito in Prime quanto meno è ben curato sul piano formale e strutturale.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Mi sembra un'ottima cosa essere selezionato per Amazon Prime, è sicuramente una vetrina importante, io stessa ho letto alcuni romanzi solo perché erano su Amazon prime scoprendo degli autori interessanti di cui, forse, non mi sarei accorta. Impostare delle campagne pubblicitarie richiede tempo e soldi, può essere anche inutile, diciamo che, anche la pubblicità va fatta senza aspettative troppo alte, perché il rischio è quello di restare delusi. Amazon advertising per esempio ha un potenziale enorme, ma io non ho avuto grandi risultati, occorre studiare parecchio per impostare una campagna pubblicitaria adeguata...invece Facebook è più semplice.

Caterina ha detto...

Di solito non guardo le pubblicità su facebook, quando decido di leggere un libro vado in libreria, ultimamente sto leggendo anche ebooks e vado o su Amazon, ( Amazon ti propone le offerte) oppure sull' app Book store di Apple. Mi piace avere una panoramica quando scelgo un libro. La pubblicità però è utile, perchè permette di farti conoscere, il problema è che in Italia ci sono più scrittori che lettori, come si suol dire e che credo che non sia molto lontano dalla realtà questo concetto. Inoltre ho notato che alcune piccole case editrici non ti "pubblicizzano" come dovrebbero. Può sembrare strano, ma grazie al Self Pubblishing ho avuto modo di conoscere tanti scrittori. Nelle librerie di solito ci si sofferma soprattutto sui titoli proposti dalle grandi case editrici. Purtroppo la letteratura è diventata soprattutto un business, libri se ne vendono pochi e si punta tanto sui concorsi.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Sì hai ragione le piccole case editrici non fanno quasi nessuna pubblicità, poi ci sono le dovute eccezioni. Io ho fatto l'esperienza con una piccola casa editrice che all'uscita del romanzo mi ha sponsorizzato molto, tanto che il romanzo all'inizio è arrivato in vetta alla classifica Amazon, poi c'è stato un calo. Credo che comunque sia normale, una casa editrice ha molti autori da seguire, è fisiologico un certo calo, dopo un po' di tempo dall'uscita. Per questo l'autore indipendente può fare di più per i suoi libri anche a distanza di tempo. Anch'io seguendo le pubblicità scopro le offerte di autori che seguo e anche nuovi autori, quindi la trovo molto utile...

Luz ha detto...

A me è capitato due volte di fare pubblicità su Fb, per un laboratorio di teatro e per uno spettacolo, ma a parte l'evidente visibilità dei post, non è servito ad attirare pubblico. Certo, è ben diverso dal proporre un libro o una serie, ma questo per dire che non mi stupisce la tua esperienza. Oltretutto trovo molto infastidente che l'operatore faccia proposte a caso, senza neanche navigare nella pagina e conoscere il tipo di autore, sono cose insopportabili. Tu col tempo hai capito come destreggiarti e i risultati li vivi con una certa soddisfazione, meglio pertanto gestirsi da soli, come tu stessa scrivi. Riguardo alla piccola CE, sorvolo, da quello che ho visto al salone del libro, meglio non dire.

Rajani Rehana ha detto...

Great blog

Rajani Rehana ha detto...

Please read my post

Elena ha detto...

Cara Giulia, grazie per aver letto e citato le mie riflessioni sulla scrittura ma, soprattutto, desidero farti i complimenti per il successo dei tuoi romanzi, Saverio è un personaggio molto ben definito e piacevole, brava!
Sai come la penso su Facebook, anche se ogni volta che ti leggo mi viene voglia di provarci di nuovo ma poi mi fermo perché avendo scritto solo due romanzi che peraltro non sono in serie faccio molta fatica ad approfittare dell'interesse che un personaggio suscita.
Certo come te ho sempre investito il minimo indipensabile e francamente trovo davvero esosa la cifra che ti hanno proposto. Non ho mai ricevuto mail di offerte da Meta (ma con tali consulenti, non mi sento affatto dispiaciuta :D ), forse perché non investo nel sistema e dunque non "risulto"? Mah.
In ogni caso credo che tu con questi numeri abbia fatto bene a respingere la generosa offerta di una piccola CE. Io ho avuto a che fare, con risultati molto deludenti e tanti mal di stomaco gratuiti!
Prima o poi la tua serie sfonderà. E poi, stia di nuovo scrivendo? Non sarai andata al mare ma sei un fiume in piena!!!

Giulia Lu Mancini ha detto...

Pubblicizzare uno spettacolo teatrale è sicuramente più complicato, andare a teatro implica un impegno più concreto, uscir di casa, essere liberi il giorno dello spettacolo e tutto quello che concerne, lo dico perché io stessa anche quando ero interessata a uno spettacolo che si teneva a Bologna non sempre riuscivo, perché uscivo tardi dal lavoro, perché la mia amica non aveva prenotato la baby sitter e cose del genere. L'acquisto di un eBook è più istintivo e in questo sono facilitata dalle promo in line...
A volte però la visibilità creata da un post pubblicitario anche se non funziona immediatamente può essere produttiva nel futuro e questo vale anche per il teatro o altre attività artistiche...

Giulia Lu Mancini ha detto...

Grazie

Giulia Lu Mancini ha detto...

I romanzi in serie creano affezione e sicuramente aiutano, infatti i miei romance vendono poco, ma ammetto che su questi investo altrettanto poco. Meta mi ha notato dopo anni che faccio le promo, credo sia per quello, ma ho capito che è meglio fare da soli, anche se, nel caso si volesse investire seriamente in una campagna, potrebbe essere interessante e magari conoscere delle tecniche...
Comunque fare un piccolo bilancio può essere utile tanto per fare il punto della situazione.

Barbara Businaro ha detto...

Non ho esperienze in quanto a pubblicazione e vendite, ma direi che in quanto a vendite (numeri di copie) tu possa ritenerti soddisfatta, se uno come Giulio Mozzi e il suo "Oracolo manuale per scrittrici e scrittori", pubblicato e pubblicizzato ovunque a Sonzogno, ha venduto 3.669 copie in totale. Ed è un testo stile "libro delle risposte", quindi più semplice da vendere perché meno impegnativo rispetto ad un romanzo.
Certo è che sono questi report che mi fanno passare la voglia... dal punto di vista strettamente economico, è un'attività in perdita. Se tieni conto delle ore di scrittura, revisione, preparazione della pubblicazione, le grafiche per la sponsorizzazione, e poi i costi vivi delle sponsorizzazioni stesse... non conviene. L'unica cosa che pareggia la bilancia è la soddisfazione personale, questo sì.
Le proposte di Meta arrivano anche a me, non so con quali algoritmi vengano inviate. Non credo poi che gli operatori abbiano nemmeno il tempo di informarsi per ogni pagina-gestore della pagina da contattare. Hanno una lista e procedono spediti. Dubito anche che possano farti ottenere risultati migliori, a parità di investimento. Perciò sì, la scelta di continuare col fai-da-te mi sembra la migliore. Qualcuno punta su Instagram, ma non sono certa che vada bene per la promozione editoriale...

Giulia Lu Mancini ha detto...

A parte gli scrittori di best sellers con grandi guadagni, per molti la scrittura è un'attività in perdita, soprattutto se si vendono romanzi, quindi nulla di indispensabile, sono storie di evasione che hanno un mercato limitato agli appassionati, ma non è che la gente passi troppo tempo a leggere (anch'io che leggo molto mi rendo conto che spesso non riesco a leggere quanto vorrei a causa del lavoro, oltre al fatto di voler anche scrivere nel tempo libero).
Comunque nel mio piccolo mi accontento, soprattutto perché non sono supportata da una casa editrice importante (perché le piccole non sono molto considerate) e faccio tutto da sola, non per il guadagno ma solo perché è bello sapere di avere un piccolo bacino di pubblico...

Giulia Lu Mancini ha detto...

Ok fatto

Maria Teresa Steri ha detto...

Sai che in teoria non si potrebbero rendere noti i dati delle vendite? Almeno per Amazon è così (è nel contratto), non so se vale anche per gli altri store.
Comunque, il problema degli annunci FB è che le cose sono cambiate negli ultimi anni, non si hanno più gli stessi risultati di prima. Io ho visto che vale la pena tenerle uno o due in piedi per un lungo periodo, ma con il minimo di spesa. Quindi fai bene a fare da sola, se si va dietro a quello che propongono loro, si spendono cifre assurde.
Per il resto mi sembra che tu abbia ottimi risultati, alla fine è questo che conta.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Caspita, io non lo sapevo, ammetto di non aver mai letto il contratto di Amazon o, forse, l'ho fatto distrattamente...
Per Streetlib non mi pare di aver mai letto nulla al riguardo, in ogni caso questo conteggio serve soprattutto a me per avere contezza della situazione. Sono risultati buoni se presi nel complesso della serie, il fatto che i romanzi siano collegati (anche se ogni indagine è a sè stante) crea una certa affezione ai personaggi. Io vado avanti a piccoli passi, un euro al giorno, senza grosse pretese, voglio essere come la goccia che scava la roccia e poi si vedrà.

Enrica Masino ha detto...

Mi occupo di siti web e ho abbastanza esperienza con ciò che riguarda il mondo delle sponsorizzate e posso dirti che secondo me hai ottenuto grandi risultati con questi piccoli budget, soprattutto se teniamo conto che si tratta di Facebook che negli ultimi tempi è piuttosto calato in fatto di risultati per quanto riguarda le inserzioni. Probabilmente se investissi qualcosa in più i risultati sarebbero ancora più elevati ma comprendo perfettamente la tua scelta di investire poco budget, io stessa non ho mai investito più di qualche euro al giorno. Concordo con te anche sulla scelta di continuare a gestire da sola le tue campagne pubblicitarie, hai ottenuto dei bei risultati occupandotene tu... squadra che vince non si cambia! Anche io gestisco da sola le mie e sinceramente per ora va bene così. Per gli appuntamenti con i professionisti di metà invece... Da quello che ho capito sono mail di sistema che vengono inviate ogni tot a chiunque abbia una pagina. Ultimamente ne hanno mandate anche a me ma sinceramente non me la sentirei di affidarmi a loro. La ragazza con cui hai parlato è stata decisamente poco professionale, probabilmente al tuo profilo ha dato giusto un'occhiata. Se posso consigliare, nel caso decidessi di affidare le tue sponsorizzazioni ad un'altra persona secondo me sarebbe meglio optare per un social media manager che ti scegli tu personalmente, che può venirti incontro per quanto riguarda gli orari (e che dà per scontato che tu sia una persona che lavora) e soprattutto che si mette a studiare in modo approfondito e personalizzato il tuo profilo. Ammetto che sono un po' sconcertata, immaginavo che questo nuovo servizio di metà non fosse il massimo ma non pensavo a qualcosa di così scadente e costoso.❤️

Giulia Lu Mancini ha detto...

Come autrice indipendente preferisco gestire da sola le sponsorizzazioni, a livelli più alti può avere un senso affidarsi a terzi, magari con budget più consistenti, nel mio caso non ha molto senso. Tra l'altro devo confessare che ideare le campagne con le immagini e gli estratti del libro è una parte creativa che mi piace molto seguire. Poi se in futuro cambierà qualcosa vedremo, per ora, come giustamente fai tu, continuo così. Grazie di aver condiviso anche la tua esperienza 🌸

Grazia Gironella ha detto...

Se dovessi dire qual è la mia esperienza, di slancio risponderei "l'invisibilità", ma immagino che si debba essere più moderati nelle proprie affermazioni. Tuttavia è vero che vendo pochissimo e considero i tuoi numeri stratosferici. Nessuno mi propone nulla; vendo poche decine di copie, con o senza ads, e questo è quanto. Potrei darmi all'uncinetto, e avrei più soddisfazioni (e bada bene che non conosco l'uncinetto...) X)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Credo che i miei numeri siano buoni perché si tratta di una serie, invece per i romance le vendite sono piuttosto scarse, anche se devo ammettere che mi spendo ben poco con le promozioni e mi lascio vincere dalla pigrizia. Sull'uncinetto sono molto scarsa anch'io... :)