sabato 16 dicembre 2023

Come si cambia

 

Sii il cambiamento che vorresti vedere avvenire nel mondo. Mahatma Gandhi



Come si cambia per non morire, come si cambia per amore 

Così cantava Fiorella Mannoia nel 1984, l'anno in cui ho gettato le radici a Bologna, tra le vie della mia giovinezza universitaria iniziate nel novembre del 1983. È una canzone che ho sempre amato e in un certo senso la sento molto mia. Sono cambiata anch’io spesso per amore, ma soprattutto sono mutata per non soccombere quando l'amore vacillava o non era abbastanza per salvarmi. Il 2023 è stato il palcoscenico di un certo cambiamento nella mia esistenza o forse dovrei dire nel mio modo di essere, anche se all'esterno impercettibile a molti. 

In realtà non sono stati cambiamenti epocali ma tante piccole cose, partiamo, per esempio, dagli occhiali. Uso le lenti a contatto dal 1982, avevo dovuto mettere gli occhiali da vista un anno prima perché ero diventata miope, nella mia famiglia avevano tutti dieci decimi invece io, che passavo molto tempo sui libri, mi ero accorta di non leggere più bene la lavagna, così ero andata dall’oculista, avevo messo gli occhiali e non mi piacevo. Un anno dopo convinsi mia madre a farmi provare le lenti a contatto e fu così che cominciai a usarle ogni giorno, portavo gli occhiali soltanto in casa al riparo da sguardi indiscreti. 

Quarant’anni di lenti a contatto quindi. Negli ultimi anni ero passata a quelle usa e getta mensili, molto più comode sotto l’aspetto manutentivo. In realtà portavo le lenti senza nessun problema, usavo delle lenti morbide a elevata idrofilia e non mi davano alcun fastidio, tranne la schiavitù di doverle indossare ogni giorno. Poi arrivò l’età in cui cominci a vedere male da vicino, come miope da vicino vedevo benissimo, invece con le lenti a contatto ero costretta a indossare degli occhiali da lettura, soprattutto al lavoro. Dovevo portare sempre con me la soluzione salina per eventuali problemi con le lenti, gli occhiali da lettura per leggere da vicino e gli occhiali da vista nel caso fosse stato necessario togliere le lenti e, in estate, gli occhiali da sole, perché mi dava fastidio la luce. Così, ho pensato che fosse meglio convertirmi del tutto agli occhiali, ma mentre stavo maturando questa decisione è arrivata la pandemia e ho rimandato: la mascherina è davvero scomoda con gli occhiali che si appannano. Dopo la fine della pandemia ho rimandato per mancanza di tempo, dovevo andare dall’ oculista per controllare la vista prima di cambiare occhiali (avevo comunque degli occhiali da vista da portare in casa, non puoi portare le lenti a contatto e rinunciare del tutto agli occhiali, se sei miope devi avere un set di occhiali e di lenti a contatto a disposizione). Quello che mi pesava di più era portare diverse paia di occhiali in vacanza, mi servivano le lenti a contatto e gli occhiali da sole normali, poi gli occhiali da sole graduati per quando andavo in spiaggia dove, ovviamente, non potevo portare le lenti, poi gli occhiali da vista semplici. All’inizio dell’anno cominciai a sentire un po’ di fastidio agli occhi, avvertivo un forte dolore ai bulbi oculari, pensai fosse un problema di stanchezza e anche che fosse giunto il momento di andare dall’ oculista visto che i controlli della medicina del lavoro erano in ritardo, visto per la pandemia era stato rimandato un po’ tutto. Prenotai una visita dal mio oculista che mi prescrisse degli occhiali nuovi, dato che la mia miopia era variata, con l’aumentare dell’età vedevo meglio perché la presbiopia compensava la miopia quindi avevo bisogno di occhiali meno graduati. Scelsi una bella montatura e delle lenti fotocromatiche per non avere problemi con la luce del sole. Nello stesso tempo avevo ancora delle scatole di lenti a contatto usa e getta che contavo di usare, ma ciò non è avvenuto, ad oggi. In realtà una volta provata la comodità degli occhiali ho del tutto lasciato perdere le lenti a contatto, inoltre guardandomi allo specchio mi trovavo più bella con gli occhiali, pensare che a vent’anni non li sopportavo ed ora invece eccomi qui. Nel frattempo i miei dolori oculari non sparivano, e dopo sono essere andata dal più bravo e più caro oculista di Bologna che mi ha rassicurato sulla situazione dei miei occhi, ho risolto il problema con un impacchi e collirio specifico, visto che il mio problema era causato dalla secchezza oculare, sembra sia un problema che sorga con l’uso del computer e con l’età.  

Sempre per il problema agli occhi ho cominciato a non truccarmi più, non che prima facessi chissà quali sedute di make up, mettevo solo la matita e il mascara e l’ho fatto per quasi trent’anni, ma nell’ultimo periodo il trucco mi causava un gran prurito agli occhi (magari era la secchezza oculare oppure era una reazione al collirio) alla fine non potendo truccare gli occhi ho cominciato a mettere solo il rossetto che prima non usavo quasi mai. Ho aumentato invece le sedute dal parrucchiere, una volta ci andavo per fare il colore o il taglio, ma ho cercato di regalarmi la coccola di fare anche solo una piega soprattutto nelle occasioni di qualche uscita serale. Spesso mi sono sentita dire che stavo molto bene, nonostante la mancanza di trucco e gli occhiali, ma la piega dal parrucchiere fa miracoli.

Un altro cambiamento ha riguardato il mio rapporto con la moda, forse dovrei dire il mio rapporto con i vestiti visto che per me seguire la moda è una parola grossa. Ormai sono arrivata alla consapevolezza di voler stare comoda in tutto quello che indosso e ne ho parlato in questo post La nuova moda: l’eleganza dell’ essenziale ormai per me fare shopping é diventato un fastidio a cui ogni tanto vengo trascinata da amiche folli che spendono dei gran soldi per un vestito in più, ma non per questo ho smesso di comprare, diciamo che compro solo quello che davvero mi serve o che desidero.

Nel corso di quest’anno, ho drasticamente ridotto la mia presenza sui social, considerando addirittura l’idea di cancellarmi da Facebook. Ho constatato, sempre di più, che questo mondo virtuale assorbe notevoli energie ed emana influssi negativi. Non che prima scrivessi venti post al giorno, ero sempre abbastanza refrattaria, non avendo neanche il tempo, ma ora mi è venuto proprio il rigetto, avevo parlato della tossicità dei social anche in un post dello scorso marzo Le parole fanno male.

Inoltre è successo spesso che mi arrivassero dei messaggi spam via Messenger sulla mia pagina autrice, una pagina che uso il minimo indispensabile, giusto per qualche promozione dei miei eBook. Nelle promozioni metto sempre il link di Amazon o degli altri store, basta cliccarci sopra. Ciononostante mi ritrovavo dei messaggi di gente che chiedeva informazioni sui miei libri del tipo: ma i libri li spedite a casa? È un eBook lo scarichi come tutti gli eBook, invece se vuoi il cartaceo ti arriva a casa sempre tramite Amazon, ma il cartaceo costa di più e non è in promo. A questi messaggi, comunque, sia pure con qualche perplessità, ho sempre cercato di rispondere con gentilezza, magari era qualcuno che si approcciava agli store per la prima volta…

Poi c’erano i tentativi di phishing: ho un problema con il tuo libro clicca qui. Una volta mi è capitato anche uno stalker che voleva chattare e mi ha scritto, in un giorno, una ventina di messaggi completi di insulti perché non rispondevo finché non l’ho bloccato. Alla fine ho deciso di disabilitare Messenger sulla mia pagina, chi vuole contattarmi può usare la mail che è indicata nella pagina, stop. 

Andando a rileggere la lista dei miei post di quest’anno ho ritrovato il post Tre parole per il 2023 in cui avevo indicato tre parole da usare come faro nel corso dell’anno: ordine, cura e movimento. Riflettendoci mi pare di averle osservate abbastanza, ho fatto parecchio ordine nella mia vita, ho dedicato più tempo ed energie alla cura di me stessa e anche il movimento è stato una presenza costante nel corso dell’anno anche se posso sicuramente fare di più.

È passato l’anno e mi sento bene nella nuova dimensione di me stessa, un cambiamento che posso riassumere nel seguente concetto: voglio stare bene.

Come dice Caparezza: sono tutti in gara e rallento, fino a stare fuori dal tempo. Superare il concetto stesso di superamento mi fa stare bene. 


Cercate anche voi di stare bene e passate un buon natale e delle feste serene.

Fonti immagini: Pixabay 

20 commenti:

Ariano Geta ha detto...

"mi sento bene nella nuova dimensione di me stessa" è la miglior frase per concludere la narrazione dei piccoli cambiamenti che hai deciso di adottare, significa che sei soddisfatta, ed è la cosa più importante.
Io vorrei applicare dei cambiamenti ma sono un po' umorale, passo dal dire "chiudo l'account su twitter" a postare ogni giorno un messaggio nuovo su twitter, mi riprometto di fare una certa cosa e poi invece non la faccio...
Grazie per gli auguri, naturalmente ricambiati, io avrei tante cose da chiedere al 2024 e al mio futuro in generale ma ho paura che non mi saranno concesse. Spero di essere smentito, mi basterebbe non perdere la "speranza nello sperare", per così dire. Se perdessi anche quella sarebbe un disastro.

Sandra ha detto...

Piccoli cambiamenti importanti i tuoi.
Porto gli occhiali da 10 anni, di cui gli ultimi 4 le lenti progressive, prima avevo due paia: da lontano e da vicino. All'ultimo controllo a primavera l'oculista ha insistito per le lenti a contatto verso cui ho sempre avuto un rifiuto, secondo lui le lenti nuove sugli occhiali non erano adatte ma un ottimo ottico è riuscito a trovare la soluzione.
Io non mi trucco più per andare in ufficio, è un effetto della pandemia, mi sono disabituata con la mascherina (confermo, con gli occhiali è complesso, ma cerco di pensare ai medici e a sopportare), e ho iniziato un nuovo No buy year. Abbiamo diversi punti quindi su cui siamo allineate, forse per l'età vicina o il segno zodiacale. E' presto per gli auguri.

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Ariano: la speranza è importantissima, credo che anche nel buio più totale finché c’è quella si va avanti con forza. Anch’io ogni tanto vorrei chiudere qualche account, ma poi resto, defilata ma resto. Twitter è uno di questi. I cambiamenti arrivano quando devono arrivare, magari si preparano e restano silenti ma poi arrivano quando siamo pronti ad accoglierli. E hai ragione, l’importante è che ci facciano star bene.
Proprio oggi leggevo un editoriale della direttrice di donna moderna: “Tutto il tempo sprecato in passato per compiacere e far felice tutti ora lo dedichi a te. Alle cose alle persone che ami. Ami gli anni che abiti”.
E aggiungo finalmente.

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Sandra: vero siamo allineata su molti punti, invece per gli auguri ormai manca una settimana a Natale, domenica prossima è la vigilia e questo è il mio ultimo post prima di Natale poi chiuderò con le letture dell’anno, se riesco. Avere due paia di occhiali è un po’ stressante, tu mi puoi capire quindi. Io avevo quelli da vista, da sole non graduati, da sole graduati, le lenti a contatto, la soluzione salina, il contenitore ecc…Mi toccava portare tutto in borsa che diventava pesante e faticosa da portare, ma in vacanza era ancora tutto più scomodo. Ora con un occhiale unico faccio tutto (anche se porto anche i miei vecchi occhiali da vista da tenere in casa e anche come occhiale di emergenza). Nuovo No buy year bene, poi ci dirai. È un po’ come il giorno di magro, aiuta a utilizzare quello che abbiamo e a darvi il giusto valore.

Marco Freccero ha detto...

Più di una volta ho meditato di chiudere Facebook, però un po' mi secca e per adesso procedo. Pure io ricevo messaggi di spam almeno uno alla settimana. Minacciano sempre di bloccarmi la pagina e io penso: "Magari!".
E buon Natale!

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Marco: ah ecco! la minaccia della chiusura della pagina è una costante, anche senza messenger mi sono arrivate spesso delle notifiche. Buon natale 🎄

Caterina ha detto...

Se i cambiamenti aiutano a farci stare bene, allora è bene che li mettiamo in atto. Alcuni sono inevitabili, nel bene e nel male. L’importante è sempre stare bene con se stessi! Tanti auguri di buon Natale !!

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Caterina: proprio così, è importante stare bene con se stessi, grazie Caterina, cari auguri di buon natale

Barbara Businaro ha detto...

Anch'io porto gli occhiali dal periodo universitario, ma il mio difetto è troppo leggero per usare delle lenti a contatto, oltre che proprio non riuscirei a sopportare un oggetto estraneo sull'occhio, ci ho già provato. Anch'io uso un collirio anti secchezza, in realtà dovuto a riscaldamento e condizionamento, non tanto all'uso del computer. Temo il momento in cui dovrò passare alle lenti progressive, ma arriverà, questione di tempo. Già quest'inverno sto notando un calo e sempre più spesso indosso gli occhiali (per lontano, da vicino non ne ho bisogno). Nonostante il collirio, mi trucco (il mio si può spruzzare anche con il makeup, ma evito) però solo il mascara, mai usata la matita o il kajal, mi dà fastidio. In quanto ai social, ci sono senza ansie né drammi. Forse perché sono un informatico, non ricevo poi tanto spam, sanno che non gli conviene, blocco e segnalo all'istante, per evitare che facciano danni con altri utenti. Mi preoccupano di più quelli che mi chiedono di leggere il loro manoscritto, scambiandomi per una casa editrice... ma dove l'ho scritto?!

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Barbara: lo spam mi arrivava solo sulla pagina autrice non sul profilo personale, ho visto che è capitato anche ad altri autori (ho letto alcuni post su Facebook) mah…
Per gli occhiali sono contenta di aver trovato il mio equilibrio o, forse, è solo la nuova accettazione di me, la serenità che, finalmente, arriva nel rapporto con se stessi con il tempo

Marina ha detto...

Da giovane anch'io ho portato le lentine a contatto, ma senza rinunciare del tutto agli occhiali (che ho messo a nove anni!), perché era e rimane un accessorio che mi piace. Le lentine solo per comodità e perché per il matrimonio ho preferito essere senza occhiali. Ora non posso farne a meno (ho le lenti progressive e non ho mai avuto problemi).
Con il trucco ho riscoperto una nuova dimensione (ne ho parlato) e ora mi piace osare un po' di più (processo inverso) ,ma il parrucchiere no, quello resta uno stress insuperabile per me: ci si va per rilassarsi e io invece m'innervosisco. Ragion per cui non vado se non quando devo tagliare i capelli (il colore a casa, anche se adesso è più complicato essendo aumentata la superficie di bianco!)
I social...beh, sono in fase di disaffezione anch'io, non mi cancello da facebook solo perché è il mio unico contatto con le persone lontane da cui mio malgrado mi sono separata trasferendomi qui a Roma.
Cerchiamo di stare bene, sì, finché possiamo. Tanti auguri di Buon Natale, Giulia!

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Marina: occhiali da vista e lenti a contatto hanno convissuto quasi allegramente per tanti anni, finché non mi sono sentita più libera proprio per la visione ottimale da vicino. In effetti le lenti in certe situazioni possono essere più comode, per esempio mio nipote le usa quando fa sport perché gli occhiali possono creare problemi. Ogni donna alla fine trova la propria dimensione nel rapporto con il proprio modo di essere, trucco, occhiali, capelli, ho letto il tuo post sul trucco, per me per esempio osare è usare il rossetto, mi piace quello rosso che prima non usavo mai.
Anch’io non mi cancello da Facebook per mantenere i contatti con i miei cari lontani, ma talvolta la tentazione è stata forte. Buon natale Marina, un abbraccio affettuoso.

Rajani Rehana ha detto...

Beautiful blog

Rajani Rehana ha detto...

Please read my post

Luz ha detto...

Ci sono dei cambiamenti che sono inevitabili, tu ne hai attraversato tanti e tutti ti fanno stare bene, meglio. Se faccio un bilancio della mia vita finora vissuta, anch'io sono cambiata in tante cose. Piccole e grandi abitudini consolidate sono rimaste tali, ma una cosa che per esempio ho perso è vestirmi con più cura, cercare abbigliamento in stile "artista", cosa che un tempo amavo fare. Ora, complice il fatto di aver preso nell'ultimo decennio quasi 10 chili, non mi acconcio più con la stessa passione o dedizione. Ma vorrei recuperare perché non mi piace quello che lo specchio restituisce.
Ho fatto anch'io tentativi con le lenti a contatto, ma ho scartato poi l'idea di continuare quando mi sono accorta non solo del gran lavoro di manutenzione, ma anche del fatto che portare gli occhiali non mi dispiace affatto.
Cambiando casa tre anni fa ho preso nuove abitudini, altre ne ho abbandonate. Insomma, siamo esseri umani in evoluzione, in progress.

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Luz: i cambiamenti arrivano quando siamo pronti a riceverli, a me è successo con gli occhiali dopo anni che non uscivo di casa senza lenti a contatto (con gli occhiali non mi vedevo proprio). Anch’io sono ingrassata negli ultimi 4-5 anni, ma questa è una situazione che vorrei cambiare, tornare al mio peso forma, però, più per una questione di salute che per piacermi di più allo specchio. Devo trovare il giusto equilibrio anche per riuscire in questo, sono convinta che potrai riuscire anche tu.

Elena ha detto...

Cara Giulia, sento una grande serenità in questa scrittura e son felice per te. Senza trucco, con più cura per te stessa, questo fine anno si presenta ricco e pieno di consapevolezza. Bene!
Pensa che quando ero ragazzina desideravo a tutti i costi gli occhiali. Al punto che, con molti sacrifici, i miei mi avevano fatto un paio di occhiali praticamente inutili, con solo 0'5 di astigmatismo, che mi vergogno a dirlo ma allora ne ero felice e orgogliosa.
Come puoi immaginare invecchiando ne ho davvero bisogno e, fatalità, ora non li sopporto! Rispondo ai messaggi WA scrivendo stupidaggini perché non vedo, sono sempre alla rincorsa delle lenti per leggere (ho circa una decina di occhialini da lettura in tutta la casa, mai nessuno a portata di mano!) insomma, una nemesi.
Però ti immagino. Con i capelli fluenti, gli occhi e la pelle tersa, la valigia pronta. E i pensieri sul lavoro messi da parte.
Saranno bellissime vacanze!
Ti abbraccio e ti auguro Buone Feste

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Elena: grazie per l’augurio Elena, spero che le vacanze siano soprattutto serene. Sulla tua voglia di portare gli occhiali quando non ti servivano posso dire che l’ho visto anche in altre persone, mia nipote per esempio. Spesso si amano le cose che non sono imposte, quando poi diventa una necessità o un obbligo non si amano più. Forse dovresti tenere gli occhiali da lettura sempre nello stesso posto, in modo da ritrovarli più facilmente, ma capisco che non é facile. Sono arrivata a fine anno con una certa serenità anche se con i problemi di sempre. Auguro anche a te delle serene feste di Natale, un abbraccio.

Cristina M. Cavaliere ha detto...

Arrivo in ritardissimo a commentare, ma volevo dirti che la questione lenti a contatto / occhiali mi ha ricordato molto la mia esperienza. Ho avuto occhiali grossi e spessi sin da bambina, poi a quindici anno sono passata alle lenti a contatto morbide, che mi avevano causato congiuntivite e infezione, per poi passare alle semirigide. Circa una ventina d'anni fa ho fatto il grande salto, cioè l'operazione agli occhi per ridurre la miopia (ero arrivata a -8 e -9, una vera talpa). Come preparazione all'operazione ho dovuto portare gli occhiali anche un ufficio con grande stupore dei colleghi che mi vedevano "diversa". L'operazione era andata benissimo, e avevo riacquistato tutti i 10/10. Poi ultimamente, con l'età, ha cominciato ad abbassarsi la vista e ora porto gli occhiali per lavorare.
Invece per quanto riguarda i capelli, ho deciso di non tingermeli più, dato che sotto sono di un bianco argenteo, ora sono a metà dell'opera e tutti mi dicono che sto benissimo!
Sui social stendiamo un velo pietoso...

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Cristina: avevo pensato anch’io di fare l’intervento per la miopia, ma tutto sommato era una miopia leggera e così ho rimandato, oggi non potrei affrontare un intervento non necessario perché sono diventata una “fifona” sotto questo aspetto, in fondo gli occhiali mimetizzano le rughe 😀
Per la tintura dei capelli molte mie colleghe sono passate al bianco e alcune stanno molto bene, dipende molto dal proprio personale modo di sentire, liberarsi dal colore può essere un bel sollievo, per ora non sono pronta…