domenica 10 aprile 2016

I quattro elementi: Terra, Fuoco, Aria e Acqua

Accogliendo il meme di Cristina M. Cavaliere del blog Il manoscritto del cavaliere
vi propongo in questo post il mio personale accostamento tra romanzi, quadri e i quattro elementi
Terra, Fuoco, Aria e Acqua.
ci ho messo un po' a scrivere questo post perchè dovevo pensare agli accostamenti più giusti tra i romanzi da me letti nel tempo. Non è stato semplice, ma alla fine eccoli.

Terra: Paesi tuoi di Cesare Pavese 


Premesso che da ragazza ho amato moltissimo questo autore e che ho letto tutte le sue opere, il romanzo Paesi Tuoi rappresenta la prima prova narrativa di Cesare Pavese, considerato il campione del neorealismo, venne pubblicato nel 1941 e suscitò scandali ed entusiasmi per i temi trattati.
Paesi tuoi viene ritenuto il primo libro che sviluppa temi squisitamente pavesiani - la solitudine, il forte legame con le proprie radici, il rapporto tra città e campagna e a esso si deve l'influenza su un'intera generazione di scrittori, affascinati dalla sua carica innovativa.
Riporto brevemente la trama (da wikipedia)
« ... andavamo come i buoi senza sapere dove, lui col suo fazzoletto rosso al collo, il suo fagotto, e le sue brache di fustagno. Questi goffi di campagna non capiscono un uomo che, per quanto navigato, messo fuori un bel mattino si trova scentrato e non sa cosa fare. Perché uno poteva anche aspettarselo ma, quando lo rilasciano, lì per lì non si sente ancora di questo mondo e batte le strade come uno scappato di casa. »
Berto e Talino, compagni di cella, vengono dimessi dalla prigione. Il primo è un meccanico torinese "andato in malora per aver schiacciato un ciclista" e il secondo un contadino che è stato accusato di aver incendiato una casa. Camminano per le vie della città e Berto non riesce a liberarsi di Talino che insiste perché vada con lui al paese. Dopo vari tentennamenti Berto decide di andare con Talino.
Berto segue così Talino al paese e gli viene dato l'incarico di occuparsi della trebbiatrice nel periodo della mietitura. Alla fine del lungo tragitto in treno compiono un tratto di strada a piedi e Berto, guardandosi intorno, si rende conto di trovarsi in un paesaggio misterioso.
Arrivato alla cascina Berto conosce il vecchio padre di Talino, Vinverra, la madre e le quattro sorelle, e a poco a poco si adatta alle loro abitudini. Berto è attratto da Gisella, la più giovane delle sorelle. In seguito verrà a sapere che Talino in passato l'aveva violentata. Mentre si svolgono i lavori della mietitura Gisella si reca al pozzo per attingere acqua e la porge a Berto perché si disseti. A questo punto Talino roso dalla gelosia fa scoppiare la tragedia, provoca la sorella che reagisce, litigano e le pianta il tridente nel collo.
Gisella muore e Talino viene arrestato.
Berto, sconvolto, rimane ancora per poco alla cascina e poi riparte.
Paesi tuoi suscitò forti reazioni, oltre che per la violenza del linguaggio molto vicino a quello dialettale che per la bestiale violenza di Talino e per l'argomento dell'incesto, materia tabù a quei tempi.
Ma, secondo i critici dell'epoca, la violenza di "Paesi tuoi", è soprattutto metaforica...  Pavese cerca di riprendere in questo romanzo i miti primitivi adattandoli all'ambiente della campagna e trasferendovi i tabù ancestrali, dall'incesto al sangue mettendo in risalto la cieca follia di Talino per la quale lo scrittore si rifà a grandi esemplari classici del mito.

Associo questo romanzo alla terra proprio perchè esprime il rapporto ancestrale tra l'uomo e la campagna fatto di sangue e sudore, dolore e sconforto.
Il quadro che abbino alla terra per il suo tema di nutrimento e morte è il campo di grano con volo di corvi di Van Gogh.

Campo di grano con corvi. Vincent Van Gogh
 Fuoco: Acciaio di Silvia Avallone


Ho pensato al fuoco dell'altoforno della Lucchini che fa da sfondo alla storia,
fuoco come l'estate rovente di Piombino contrapposta a quella dolce e soave dell'isola d'Elba, così vicina eppure distante anni luce dalla vita dei protagonisti.

Trama
Francesca Morganti e Anna Sorrentino sono due ragazze, quasi quattordicenni, che vivono a Piombino, nei casermoni prospicienti il mare che il Comune ha riservato agli operai. Un quartiere di frontiera in tutti i sensi. Le due ragazze sono belle, affascinanti, e vivono la loro bellezza come un passaporto verso il mondo adulto che si schiude loro nelle forme della vita "facile" dei ragazzi più grandi e della vita invece durissima dei genitori. Francesca infatti, deve subire le angherie di un padre-padrone, Enrico, infatuato e gelosissimo della figlia, senza che la madre, Rosa, una trentaquattrenne sfiorita e rassegnata, obbietti alcunché. La famiglia di Anna, invece, composta, oltre che da Anna, dalla madre Sandra, operaia politicamente impegnata, e dal fratello Alessio, operaio specializzato che di notte si droga e ruba per "avere più grana", si disfa progressivamente a causa del padre Arturo, delinquente di piccola tacca assillato da manie di grandezza.
Sullo sfondo, la Lucchini, la potente acciaieria (ma non più così potente come tanti anni addietro) con il suo altoforno, che domina la vita di tutti i personaggi nella torrida estate del 2001, prima del crollo delle Torri Gemelle.
Ma Francesca ed Anna sono occupate a vivere la propria vita di piccole vincenti, già dominanti nell'angusto panorama della loro esistenza e paghe della loro vita l'una nell'altra.
I loro sogni si concentrano sulla ricchezza che vedono solo da molto lontano, sull'isola d'Elba affollata di turisti milanesi e tedeschi con auto di lusso.
La vita quindi scorre quasi su binari obbligati, ma qualcosa, con il crescere delle due ragazze, amiche del cuore e quasi sorelle, muta. Le due amiche non frequenteranno la stessa scuola: Sandra vuole che la sua intelligente figliola studi e si laurei, divenga qualcuno, in una prospettiva di lotta di classe, e la ragazza, veramente intelligente e studiosa, si è iscritta al ginnasio. Francesca, invece, che non riesce a vedere oltre il proprio angusto mondo, e soprattutto, oltre l'amica, frequenterà l'istituto professionale. Ma c'è dell'altro, perché se Anna comincia ad interessarsi ai ragazzi in modo più aperto, Francesca, che vede nell'amica l'unica cosa bella della sua vita, si scopre attratta da lei. Proprio questa scoperta porta la loro amicizia verso la rottura che avviene del tutto durante la notte di ferragosto quando Anna si innamora di Mattia, un amico del fratello e come lui operaio alla Lucchini. 
In mezzo, si muovono e si sviluppano i sentimenti dei vari personaggi che ruotano intorno alle due ragazze ciascuno di loro con le proprie inquietudini e tragedie del vivere. Emerge in particolare la figura di Alessio, fratello di Anna, in lotta fra il proprio desiderio di rivalsa sociale e il suo ruolo di operaio metalmeccanico, ormai privo di qualsiasi coscienza di classe, innamorato da sempre di Elena, la sua prima fidanzata, superiore a lui socialmente e dirigente del personale della Lucchini.
L'inizio della scuola vede le due amiche iscritte a due istituti diversi e il formarsi di nuove abitudini contribuisce a rendere le due ragazze ancora più estranee. 
Anna, si getta nello studio e nella relazione, insoddisfacente sul piano umano, con Mattia, mentre Francesca, a seguito di un incidente in cui il padre rimane psichicamente menomato, si ripiega sulla famiglia, fra il padre ridotto a gigantesco bambino e la madre dipendente dagli psicofarmaci.
Nel maggio del 2002 Francesca, mentendo sulla sua età, diventa ballerina di lap dance in uno dei locali notturni della zona alla ricerca di soldi facili. Anna si accorge della sostanziale inconsistenza della sua relazione con Mattia, con cui non ha nulla in comune, entrando in una crisi profonda.
La tragedia scoppia quando, il 3 giugno 2002, Alessio, intento a telefonare ad Elena per riallacciare il legame di un tempo, prendendo appuntamento per mangiare alla mensa della Lucchini, viene inavvertitamente schiacciato dal caterpillar condotto dall'amico Mattia, e muore.
In una mattina di fine giugno Francesca, tornando da una notte di esibizioni al locale notturno, vede Anna affacciata alla finestra. Le due ragazze si guardano e comprendono il loro forte legame e l'importanza della loro amicizia e si riconciliano. Sandra la madre di Anna, servendo loro la colazione, le invita a recarsi finalmente in spiaggia all'isola d'Elba e questa loro decisione assume il valore di un nuovo inizio dopo tanto dolore.

Associo al fuoco il quadro di Joseph Mallord William Turner eruzione del Vesuvio 

Eruzione del vesuvio William Turner

Aria: Io che amo solo te di Luca Bianchini



Trama 
Ninella ha cinquant'anni e un grande amore, don Mimì, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell'uomo che ha sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio di Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia. Gli occhi dei 287 invitati non saranno però puntati sugli sposi, ma sui loro genitori. Ninella è la sarta più bella del paese, e da quando è rimasta vedova sta sempre in casa a cucire, cucinare e guardare il mare. In realtà è un vulcano solo temporaneamente spento. Don Mimì, dietro i baffi e i silenzi, nasconde l'inquieto desiderio di riavere quella donna solo per sé. A sorvegliare la situazione c'è sua moglie, la futura suocera di Chiara, che a Polignano chiamano la "First Lady". È lei a controllare e a gestire una festa di matrimonio preparata da mesi e che tutti vogliono indimenticabile: dal bouquet "semicascante" della sposa al gran buffet di antipasti, dall'assegnazione dei posti alle bomboniere - passando per l'Ave Maria -, nulla è lasciato al caso. Ma è un attimo e la situazione può precipitare nel caos, grazie a un susseguirsi di colpi di scena e a una serie di personaggi esilaranti.

Associo questo romanzo all'aria perchè tutto il libro, in un atmosfera frenetica divertente e leggera, è pervaso dall'inquietudine della protagonista che si preoccupa del vento di maestrale arrivato a sconvolgere i preparativi del matrimonio:
"Il primo ad arrivare fu l'ospite meno atteso. Il maestrale si presentò con un giorno di anticipo, senza preavviso e senza regalo. Ninella lo aveva sentito dal letto ed era rimasta immobile, attonita.
Ma lei conosceva troppo bene il rumore delle sue persiane nei giorni in cui arrivava quel vento. Fastidioso, insistente, una campana che non smette mai di suonare."

All'elemento Aria associo il dipinto L'elefante giraffa di Salvador Dalì per la sua eterea leggerezza
L'elefante giraffa Salvador Dalì

Acqua: Sono come il fiume che scorre di Paulo Coelho


Ho letto questo libro qualche anno fa, l'avevo comprato, seguendo l'istinto, sulla bancarella di un mercatino, quando ancora gli ebook non esistevano. È un bel libro pieno di spunti di riflessione, brevi racconti, alcuni autobiografici dell'autore, ciascuno con una morale su cui riflettere. Il libro, dopo averlo letto, l'ho regalato a una persona che attraversava un momento di difficoltà e di crisi proprio perchè l'autore in questo libro tocca un tema attuale: il vero senso nasce dalla libertà di ciò che vogliamo essere per non arrivare alla fine dei nostri giorni e scoprire di non aver mai vissuto. E il senso c'è sempre se lo cerchi nel modo giusto. Bisogna vivere pienamente e non semplicemente esistere o lasciarsi trasportare, ascoltando la voce del proprio cuore e i moti profondi dell'animo.


Trama 


Sono come il fiume che scorre, è una raccolta di aneddoti, idee e schizzi autobiografici, e costituisce un'unica e affascinante auto-riflessione che lo scrittore brasiliano più famoso del mondo compie sul suo ricchissimo corpus letterario.
Traendo spunto da scritti di periodi differenti, Coelho ricostruisce in questo volume il suo percorso, offrendoci un prezioso distillato della sua sottile filosofia: quella di una persona che osserva l'esistenza con la stessa serenità di chi posa lo sguardo sul corso di un fiume. Ciò che ne emerge con forza è, semplicemente, una possibile storia degli esseri umani, raffigurati con la rapidità e l'intensità di uno scatto, instantaneo al pari della vita stessa. Letteratura, storia, la difficile arte dell'amore per gli esseri umani e per i libri che ne ritraggono l'epopea di ogni giorno: temi eterni che fluiscono attraverso le parole di uno scrittore diverso da ogni altro scrittore esistente e ancorato alla sua missione; comunicare a chi sa disporsi all'ascolto la verità e la bellezza dell'universo

È più semplice fare l’ingegnere – disse mia mamma – piuttosto che lo scrittore.”
Io, però, ero già spettinato, avevo un pacchetto di Gauloises in tasca e un testo teatrale sottobraccio, studiavo Hegel ed ero determinato a leggere l’Ulisse, a qualsiasi costo. Fino al giorno in cui incontrai un cantante rock, il quale mi chiese di scrivere i testi per le sue composizioni, sottraendomi alla ricerca dell’immortalità e riportandomi sul cammino delle persone comuni.

 
All'elemento Acqua associo il quadro di Monet Impressione, levar del sole per la sensazione di fluidità leggera che riesce a trasmettere proprio come lo scorrere dell'acqua.

Impressione, levar del sole. Claude Monet

 E voi avete dei romanzi a cui abbinare i quattro elementi ?

12 commenti:

Ivano Landi ha detto...

I libri li sento tutti nominare per la prima volta, a parte "Acciaio" che forse ho trovato citato proprio nel tuo blog, ma i quadri che hai scelto evocano tutti alla perfezione l'elemento corrispondente.
E devo dire che Piombino ha sempre messo anche a me una certa ansia, nonostante a non molta distanza vi siano alcuni dei luoghi che preferisco in assoluto.

Cristina M. Cavaliere ha detto...

Ciao, Giulia, innanzitutto grazie per avere aderito alla mia idea. I tuoi abbinamenti mi sono piaciuti moltissimo. I libri da te proposti sono romanzi che non conosco ma di cui ho solo sentito parlare.

Qualche commento nello specifico:
- "Paesi tuoi" di Cesare Pavese. "Secondo i critici dell'epoca, la violenza di "Paesi tuoi", è soprattutto metaforica..." Questa visione della realtà che finge di ignorare i comportamenti in determinati ambienti è tipica del puritanesimo del dopoguerra. Pavese lo avevo letto da ragazza, comunque, imposto de un professore che ci aveva costretto a leggere numerosi suoi libri nell'estate. Forse non mi era piaciuto anche per quel motivo (potenza del docente!).

- di "Acciaio" ho sentito molto parlare, e prima o poi lo leggerò senz'altro. A una mia amica è piaciuto, e abbiamo gli stessi gusti.

- "Io che amo solo te" di Luca Bianchini è quello che mi incuriosisce di più, in quanto lo percepisco leggero e frizzante... come l'aria!

- Di Coelho ho appena letto "L'alchimista" che mi è piaciuto moltissimo. La sua visione del mondo di conseguenza mi interessa.

Per quanto riguarda le opere abbinate, trovo meravigliosi i quadri di "L'elefante giraffa" di Dalì che comunica davvero un senso di grande lievità, e "Impressione, levar del sole" di Claude Monet per l'acqua.

Alla prossima! :-)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Cara Cristina, l'elefante giraffa di Dalì mi piace tantissimo, tanto che ho una stampa incorniciata nella mia casa, comunica leggerezza in tutti i sensi. Per Pavese capisco che essere imposto dal prof causi istintivamente repulsione, io invece l'ho letto spontaneamente, il fatto che fosse morto suicida esercitava su di me un certo fascino, legata alla mia cupezza adolescenziale. Il libro di Luca Bianchini è davvero divertente ma non mancano spunti di riflessione. Coelho è molto bravo a trasmettere forza e pensieri positivi. Felice che il post ti sia piaciuto

Giulia Lu Mancini ha detto...

Tutte le volte che passo da Piombino per imbarcarmi per l'Elba la zona del porto mi trasmette sempre un senso di desolazione, credo che quella zona andrebbe un minimo riqualificata. Non ho visto il resto della città ma credo sia decisamente meglio di quello che trasmette il porto. Il libro fa sentire proprio questa contrapposizione tra i due luoghi L'Elba e Piombino. Contenta che i quadri ti siano piaciuti Ivano, buona domenica.

Ariano Geta ha detto...

Ci devo ragionare un po'. Gli elementi sono narrativamente un po' più eterei rispetto alla materialità evidente delle stagioni. I quadri che hai scelto sono perfetti, sui romanzi non posso dire granché non avendone letto neppure uno...

Giulia Lu Mancini ha detto...

Trovo che l'accostamento più difficile da trovare sua proprio con i romanzi perché bisogna averli letti, con i quadri può essere più semplice, ci si basa sulla sensazione che il dipinto trasmette così d'istinto. I romanzi abbinati li ho letti in periodi diversi della mia vita, è stato quasi un viaggio nel tempo:-)

Patalice ha detto...

aria: wonder
è un libro semplice, quasi elementare, e parla di un ragazzo brutto, brutto per una patologia, eppure bello come solo chi non sa d'altro che di infinito...
acqua: il ritratto di dorian grey
apnea, una lunga e fumosa apnea, di quelle senz'acqua forse... ma più annegata che mai
fuoco: uomini che odiano le donne
rabbia esplosione di un mondo malato che diventa giusto solo quando il disadattato passa per la porta principale senza lasciare traccia...
terra: il signore degli anelli
non sono una fan del fantasy ma questo libro, l'attaccamento al viaggio e al cammino... terra... mi parla di terra

Marina ha detto...

Da quando è uscito l'articolo di Cristina sto provando a ragionarci sopra; prima o poi arriverò a qualcosa. Intanto tu hai trovato ottimi abbinamenti tra elemento, opera letteraria e opera artistica. In particolare, trovo perfetto il libro dell'Avallone associato al fuoco (è l'unico che ho letto di quelli che citi e mi è piaciuto) e mi piace molto il quadro di Dalì, davvero evocativo.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Brava Patalice,
hai reso benissimo i tuoi accostamenti!
Wonder è un libro che non conosco ma adesso vado a curiosare su Google...mi incuriosisce :-)

Giulia Lu Mancini ha detto...

in effetti Marina fare gli accostamenti l'ho trovato piuttosto impegnativo, non è un post che si scrive di getto, l'ho dovuto "pensare" per un paio di settimane.
Acciaio fa proprio pensare al fuoco vero? Il fuoco che brucia l'acciaio, l'estate torrida e le passioni interiori dell'adolescenza.

Monica ha detto...

È difficile! Sai che non lo so?

Giulia Lu Mancini ha detto...

In effetti trovare un abbinamento così su due piedi è difficile, io ci ho pensato parecchio :D