sabato 20 luglio 2024

Desiderare o determinare?

 


Avere dei desideri significa prima di tutto incanalare le emozioni e le energie verso un obiettivo che si vuole raggiungere (redazione DiLei)


Sono stata parecchio assente in questo ultimo periodo, ma luglio è un mese davvero faticoso, spero sempre di riuscire a fare qualche giorno di ferie nel corso del mese, ma a parte un week end lungo all'inizio poi non sono più riuscita a muovermi, sembra che tutti aspettino questo mese rovente per riaprire i cassetti e riesumare pratiche rimaste ferme tutto l'inverno, così mi sono ritrovata a gestire delle scadenze cascate sulla mia testa tra capo e collo, poi il caldo torrido non ha aiutato. 

E poi con il caldo mi si bruciano le idee e non riesco a trovare argomenti per scrivere un post, talvolta mi viene un pensiero che poi si scioglie alle alte temperature di luglio. Nel frattempo continuavo a leggere i blog amici e così ho preso spunto da un post di Elena Ferro Chiedi e ti sarà dato in cui si parla della legge dell’attrazione e di come i desideri possano essere realizzati manifestandoli, esplicitare un desiderio e “chiedere” all’universo di ottenere una certa cosa “visualizzandola” con la fede di ottenerla porta alla realizzazione di quel desiderio. Ho semplificato molto ma il senso è quello, potete approfondire leggendo il post di Elena che ha parlato di un libro famoso (che io però non conoscevo) di Rhonda Byrne The secret. Sono andata a cercarlo su Amazon e vi riporto uno stralcio della quarta di copertina: 

Il Segreto racchiude la saggezza dei maestri del mondo moderno, uomini e donne che l'hanno usato per ottenere ricchezza, salute e felicità. Mettendo in pratica la conoscenza del Segreto essi portano alla luce storie avvincenti che raccontano di malattie sconfitte, ingenti guadagni, del superamento di ostacoli e del conseguimento di obiettivi da molti ritenuti irraggiungibili.

Serve un manuale motivazionale di auto aiuto per raggiungere degli obiettivi e realizzare i propri desideri? 

In un certo senso può servire, perché focalizzare quello che si vuole realizzare serve molto, ma - ovviamente - é importante focalizzare per “agire”. Non tutti si rendono conto che dietro un successo, un obiettivo, un traguardo importante c’è tanto impegno e fatica. Non esiste il risultato facile, il paniere con il regalo che scende dal cielo. 

Leggendo il post di Elena mi è tornato alla mente un periodo della mia vita in cui ho frequentato un gruppo dedito al buddismo. Era un momento in cui la mia vita era in una fase di grande cambiamento e di crisi, mi ero separata e mi sentivo abbastanza sconfortata.

Quello che avevo tentato di realizzare con il matrimonio, ossia una famiglia con dei figli e il sogno del Mulino Bianco, era miseramente fallito. Vivevo in una casa più piccola, da sola, e mi interrogavo sul senso della vita. Per fortuna avevo ancora il mio lavoro, anche se non avevo raggiunto gli obiettivi che mi sarei meritata. La mia carriera si era fermata a un passo dalla meta, il che era fonte di ulteriore insoddisfazione.

Una vecchia amica, riemersa dalle ombre del passato, mi parlò del buddhismo del Sutra del Loto e mi portò in un gruppo di Bologna. Ogni giovedì sera ci si ritrovava a casa di qualcuno per un meeting durante il quale si trattava un argomento; ognuno poteva esprimere le proprie idee, condividere problemi, pensieri o altro.

Il meeting terminava con la recitazione del mantra tutti insieme. Ero scettica sull’utilità di quegli incontri, ma poiché mi riconoscevo nei valori espressi, continuavo a partecipare. Inoltre, erano nate alcune amicizie, come quella con una ragazza che lavorava per una rivista del Resto del Carlino, una ex giornalista a Milano in crisi per il rientro a Bologna, un professore universitario, una ragazza calabrese trasferitasi a Bologna per lavorare alle poste, e altre persone di età ed esperienze diverse, ma tutte unite da questa pratica.

Frequentare questi gruppi era definito "pratica" e c'era anche la possibilità per chi lo desiderasse di fare volontariato presso il Kaikan, una delle sedi nazionali degli istituti buddisti italiani della Soka Gakkai, situata a Bologna. Io ci sono stata un paio di volte per accompagnare la mia amica giornalista, che aveva abbracciato la causa con totale convinzione e dedizione. Le sedi del Kaikan si trovano anche a Firenze, Milano e in altre città italiane.

Vi riporto il concetto principale di questa branca del buddismo dal sito

Il Buddhismo della Soka Gakkai si basa sugli insegnamenti del Budda Nichiren Daishonin (1222-1282) i cui valori chiave, racchiusi nell’insegnamento del Sutra del Loto di Shakyamuni, sono il rispetto per la dignità di ogni forma di vita e l’interconnessione fra tutte le forme di vita. La pratica religiosa consiste nella recitazione quotidiana di “Nam-myoho-renge-kyo” (la Legge Mistica) e nella lettura dei capitoli Hoben e Juryo del Sutra del Loto

Rispetto alle altre forme di buddismo il Buddhismo della Soka Gakkai è più recente e si tratta di un'associazione laica, mentre le scuole appartenenti all'UBI sono quelle della tradizione antica. 

Il buddismo è una delle religioni più antiche del mondo, nata in India intorno al VI secolo a.C. con gli insegnamenti di Siddhartha Gautama, conosciuto come il Buddha. Nel corso dei secoli, il buddismo ha dato origine a diverse scuole e tradizioni. Le principali forme di buddismo sono Theravada, Mahayana e Vajrayana. 

1. Theravada

  • Origine: È la forma più antica di buddismo e significa "La Dottrina degli Anziani".
  • Distribuzione geografica: Prevalente nel Sud-Est asiatico, tra cui Sri Lanka, Thailandia, Birmania (Myanmar), Laos e Cambogia.
  • Caratteristiche principali:
    • Scritture: Utilizza il Canone Pali, una raccolta di testi attribuiti al Buddha.
    • Filosofia: Si concentra sull'insegnamento originale del Buddha e sulla pratica della meditazione per raggiungere il Nirvana.
    • Monachesimo: Grande enfasi sulla vita monastica e sulla disciplina personale.

2. Mahayana

  • Origine: È emerso circa quattro secoli dopo il Theravada, come una nuova interpretazione e ampliamento degli insegnamenti del Buddha.
  • Distribuzione geografica: Prevalente in Cina, Corea, Giappone, Vietnam e Tibet.
  • Caratteristiche principali:
    • Scritture: Include una vasta gamma di testi, tra cui i Sutra Mahayana.
    • Filosofia: Enfatizza la compassione e il concetto di Bodhisattva, esseri che rinunciano al proprio Nirvana per aiutare gli altri a raggiungerlo.
    • Pratiche: Include una varietà di pratiche religiose, rituali e meditazioni.

3. Vajrayana

  • Origine: Si sviluppa dal Mahayana e significa "Veicolo del Diamante" o "Veicolo del Tuono".
  • Distribuzione geografica: Principalmente praticato in Tibet, ma anche in Bhutan, Mongolia e alcune regioni della Cina e del Giappone.
  • Caratteristiche principali:
    • Scritture: Utilizza sia testi Mahayana che propri testi tantrici.
    • Filosofia: Combina insegnamenti Mahayana con pratiche esoteriche e rituali tantrici.
    • Pratiche: Include pratiche avanzate di meditazione, visualizzazioni, mantra, mudra e mandala. È noto anche come buddismo tantrico o tibetano.
    • Lama: I maestri spirituali (lama) giocano un ruolo cruciale, con il Dalai Lama come figura di spicco.
Il Buddhismo della Soka Gakkai deriva dalla forma Mahayana, non so molto di più. Senza dilungarmi troppo sulla pratica, vi parlo di ciò che ho ottenuto da essa. Prima di tutto, recitare il mantra ogni mattina mi aiutava a gestire l'ansia, il che è stato particolarmente utile durante i cambiamenti che ho dovuto affrontare mio malgrado. Inoltre, mi ha aiutato a focalizzare i miei obiettivi quotidiani. Ogni volta che avevo bisogno di mettere a fuoco un obiettivo, la recitazione del mantra mi aiutava, specialmente quando dovevo prendere decisioni importanti e mi sentivo dilaniata dall'incertezza.
Tuttavia, con il passare del tempo, i meeting del giovedì hanno cominciato a soffocarmi. La stanchezza accumulata alla fine della giornata di lavoro contribuiva a rendere il tutto pesante, e inoltre alcuni membri del gruppo erano eccessivamente convinti che la recitazione del mantra fosse la soluzione a ogni problema. Se qualcosa andava storto, la colpa veniva sempre attribuita al fatto che "non avevi recitato abbastanza". Alla fine ho deciso di smettere di frequentare i meeting, riappropriandomi del mio tempo. Tuttavia, ho continuato a usare il mantra per i suoi effetti positivi. 

Non si tratta, però, di una formula magica, ma di un metodo che ho trovato per autosostenermi. Qualsiasi cosa vogliate realizzare richiede forza di volontà, determinazione, impegno e tempo da dedicare. Nulla viene regalato.

Insomma prima di salutarvi da questo unico post di luglio vi lascio con le mie domande.

Riuscite a essere determinati e a realizzare i vostri desideri? E come ve la cavate con il caldo? 


Fonti Immagini: pexels


13 commenti:

Marco Freccero ha detto...

Con il caldo faccio così: scruto le previsioni del tempo! Pare che dalla settimana prossima le temperature, da queste parti, torneranno più normali.
I miei desideri li ho realizzati, senza ottenere grandi risultati. Pazienza.

Luz ha detto...

Parto dalla seconda domanda: ODIO questa stagione. In questa fase per esempio inizia il mio abbrutimento, mi passa la voglia di tenere in ordine fuori perché la canicola mi spossa, ecc. Ne risente tutto, passioni e intenzioni comprese. :(
Riguardo al Segreto, anni fa ne sapevo di più. In un momento difficile della mia vita quel librino mi aveva entusiasmato, poi quando rinsavii mi apparve in tutta la sua banale verità. Se si tratta di focalizzare, bene, non c'era bisogno della guru per arrivarci, ma la Byrne fa un discorso molto più complesso, parla della capacità di modificare gli eventi, come se fossimo degli esseri in grado di agire sulla materia quantica dell'universo. Mi sa proprio di santoni della domenica.
Non sapevo ti fossi interessata di Buddismo, interessantissima questa cosa.

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Marco: grande è bello sapere che hai realizzato i tuoi desideri, al di là dei risultati che spesso sono legati anche a un pizzico di fortuna. La prossima settimana forse si respirerà di più, speriamo

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Luz: il caldo toglie le energie, ormai è assodato, però speravo che tu che stai più in collina riuscissi a star meglio.
Riguardo ai libri sui “segreti” che trasformano la vita per magia ne abbiamo una valanga, sicuramente la volontà ferrea di arrivare a un obiettivo è importante e porta a dei concreti risultati, io stessa se non avessi deciso di studiare fuori casa, laurearmi e trovarmi un lavoro, probabilmente non avrei l’indipendenza economica di cui godo oggi. Molte mie amiche che sono rimaste in Puglia dopo il diploma fanno le casalinghe e dipendono dal marito, oppure fanno lavori part time di ripiego. Alcune si sono realizzate anche nel lavoro, ma hanno lavorato al nord per alcuni anni per poi ottenere un trasferimento, insomma hanno fatto la gavetta.
Riguardo al buddismo, sono sempre stata uno spirito vicino a questa filosofia senza mai praticarla, poi è capitato di avvicinarmi a esso nel momento di crisi, forse mi ha davvero aiutato o forse mi ha fatto capire meglio certi aspetti della vita.

Ariano Geta ha detto...

Il buddhismo lo conosco abbastanza, mi ha affascinato sin dai tempi dell'università, soprattutto la meditazione zen, mi ha aiutato in un momento davvero difficile in cui avrei potuto persino compiere qualche gesto estremo.
Il concetto del credere nel proprio desiderio per fare in modo che si avveri lo intendo sul piano auto-motivazionale, purtroppo però ho notato che può funzionare solo in senso individuale: se c'è di mezzo un' altra persona, spesso resta fuori dal tuo desiderio, anche se nelle tue ne farebbe parte...

Ariano Geta ha detto...

"nelle tue intenzioni ne farebbe parte"

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Ariano: è vero, la motivazione personale nel perseguire un proprio obiettivo è fondamentale, se dipende solo da noi è fattibile, ma ci sono gli altri e c’è il caso, quindi certi desideri non si realizzano nonostante l’impegno e la volontà. Il buddismo serve molto anche nell’accettazione di questa realtà, a volte è necessario lasciare andare certi desideri per trovare pace e ritrovare la gioia di vivere.

Sandra ha detto...

Anche per me questo luglio senza ferie si sta rivelando micidiale, fortuna che il caldo è arrivato tardi, almeno a Milano, anche se negli ultimi giorni è stato tosto. Non che i temporaloni siano piacevoli, tutt'altro, ormai il clima qui è tropicale nelle sue manifestazioni estreme.
Non dovrei rispondere alle tue domande proprio oggi, sono giorni complessi su vari fronti e mi pare che l'unica risposta sia NO, non ho realizzato nulla, poi mi guardo intorno e solo questo splendido appartamento dove vivo con mio marito racconta due traguardi pazzeschi, arrivati tardi, ma molto felici.
Ho avuto contatti anch'io con lo stesso gruppo Soka Gakkai con la loro recitazione prolungata del Nam ecc e mi sono sembrati dei fulminati che rasentano il fanatismo dai quali stare alla larga.

Elena ha detto...

Che dirti Giulia, felice di aver suscitato questa riflessione con il mio post sul chiedi e ti sarà dato! Come ti ho scritto da me, non conosco approfonditamente il Buddismo sebbene sia appassionata di filosofia orientale. Perlomeno, non lo conosco come pratica comunitaria, perché mi risulta sia improprio definirlo una religione, come molti credono. Partecipai a una sola serata del giovedì (dev'essere il giorno buono per Buddha) ma sinceramente ne uscii delusa e costernata. Avevo sentito una tale mole di sofferenza e aspettative di cambiamento miracolistico in quella sala che invece di attrarmi mi hanno allontanata e francamente non ne sono pentita. Sono felice che a lungo andare la pratica ti abbia giovato. La meditazione e lo yoga, che pratico quasi quotidianamente, servono analogamente ai tuoi mantra come strumento per focalizzarci su noi stesse escludendo il resto, quello che chiamiamo chiacchiericcio. Giudizi, opinioni, credenze e falsi miti che però condizionano la nostra esistenza. Come sai sono una adepta del silenzio. Serve essenzialmente per ritrovare il nostro sé e il nostro equilibrio. In fondo c'è una costanza nelle grandi discipline e nelle culture tradizionali antichissime di ogni temo e ogni luogo che ci porta sempre nello stesso punto: rivelare noi stesse al mondo e permettere al mondo di rivelarsi in noi.
Questo mi aiuta a essere determinata e consapevole.
Sul caldo, che ti devo dire... Mi sa che quelli messi peggio sono i nostri amici dal centro Italia in giù...

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Sandra: anche tu hai avuto contatti con la Soka Gakkai, quante scoperte da questo post. In effetti là filosofia che abbraccia é positiva, ma assurdo aspettarsi la magia e la risoluzione di ogni problema dalla recitazione, è il motivo per cui me ne sono allontanata. È importante apprezzare quello che si ha (e tu hai una casa e soprattutto un marito che ami, non è poco), poi ci sono dei desideri che forse non si realizzano oppure per i quali si arranca un po’ e vabbè pazienza.
Questo luglio così caldo e lungo è faticoso senza ferie (per me ogni anno è così, per fortuna che faccio un po’ di ferie a giugno, altrimenti non sopravviverei).

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Elena: anche tu hai partecipato a un meeting del giovedì, che sorpresa. Se si amano le filosofie orientali forse prima o poi si incappa in certe frequentazioni. A me è successo proprio perché mi ero avvicinata alla filosofia orientale, stavo cercando la mia strada e un sollievo al senso di fallimento che sentivo dopo la separazione. Oggi mi sento una donna risolta e consapevole, con un nuovo amore felice che dura da tempo, magari la tappa del buddismo è servita anche a questo.
Il tuo post mi ha fatto ripensare a quel periodo e mi è servito a scrivere il post sul mio blog che ormai languiva tra caldo soffocante e impegni di lavoro ancora più roventi del caldo umido bolognese.

Barbara Businaro ha detto...

Non è tanto luglio in sé ad essere faticoso, quanto questo clima rovente che fa evaporare qualsiasi pensiero. Persino stare al mare diventa faticoso, quando fa davvero troppo caldo. In città faccio lo slalom tra un condizionatore e l'altro, e il parcheggio interrato è mio grandissimo amico.
Per rispondere all'altra domanda sì, sono determinata, quando ho davvero deciso che voglio una cosa e capisco come arrivarci. Sì, ho realizzato diversi desideri, quelli che erano però nelle mie possibilità, che dipendevano solamente da me. Non è sufficiente desiderare e visualizzare un obiettivo per raggiungerlo, specie quando non è questione di capacità personali ma ci si muove nella società. I nostri desideri potrebbero essere in contrasto con desideri altrui, e allora chi ottiene soddisfazione? Hai voglia a focalizzare di essere il prossimo bestseller in classifica per Natale, ma dipende davvero solo dalle tue azioni? Così come altrettanto facile è pensare di cambiare casa, visualizzare nella mente gli esterni, il giardino, i nuovi mobili, la zona, ma ci si scontra con il mercato immobiliare e con le proprie finanze.
Sul Buddhismo, mi ci sono avvicinata all'epoca dell'Università, dalla lettura di Siddharta di Herman Hesse e una ribellione verso il mondo cattolico in cui sono cresciuta, ma è stato uno studio personale. Poi, come in tutte le comunità e le religioni, cattolica compresa, ci sono i fanatici del caso. Ecco perché preferisco una sfera riservata.

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Barbara: eh già, concordo, il caldo che sia di luglio o di giugno o agosto o maggio debilita. L’unica verità è che spesso a luglio si arriva un po’ sfiniti dai mesi precedenti, almeno per me è così.
La volontà aiuta a realizzare i propri desideri se dipende solo da noi, quando un obiettivo coinvolge anche altre persone allora è più difficile. Tu Barbara hai dato prova di grande determinazione, in vari campi, ti auguro di continuare così e di mantenere questa grande motivazione.
Coltivare le proprie inclinazioni filosofiche (che sia il buddismo, la meditazione o altro) in forma privata è la forma che ormai prediligo anche io, anche se, forse, questo mio atteggiamento mi porta un po’ a isolarmi.