sabato 13 giugno 2015

Il valore relativo della realtà


Quanti spunti di riflessione può dare la realtà a chi scrive?
Io mi nutro molto di essa e in modo abbastanza trasversale, è la mia fucina di idee.
Mi guardo intorno, osservo, vengo colpita da qualche particolare e, quasi inconsapevolmente, immagino una certa vita o una determinata situazione.  Così nasce una storia. 
Mi è capitato a volte di scoprire che la storia che avevo immaginato si avvicinava molto alla realtà, quella vera, altre volte ovviamente no. 
Nel primo caso ero io la prima a stupirmi del mio acuto spirito di osservazione o, della mia grande immaginazione.
Non posso però fare a meno di pensare che la realtà abbia sempre e comunque un valore relativo, ciò che è vero oggi non sarà vero domani, cantava Dalla in "Balla, balla ballerino".
Vi è capitato di leggere un libro e scoprire all'interno storie estreme assolutamente vere e pensare:
"ma allora la storia che avevo immaginato non era poi così assurda?" 
Senza necessariamente scomodate i sofisti greci o i filosofi del relativismo ammettiamolo: 
non esiste una verità assoluta, le leggi morali e sociali cambiano nel tempo e nei luoghi e noi, che abbiamo vissuto appieno la rivoluzione tecnologica, lo sappiamo fin troppo bene,
avremmo mai immaginato negli anni '80 che avremmo comunicato dallo spazio con un Twit?
AstroSamantha docet.
Ma anche senza andare nello spazio basti pensare che in passato per fare una semplice telefonata fuori casa dovevamo cercare una cabina telefonica.
La realtà è quella che percepiamo come la nostra verità nel momento in cui la viviamo, in un determinato contesto territoriale, sociale e culturale.
Possiamo descrivere un sogno e sentirlo più reale che mai e, invece, descrivere una situazione assolutamente vera e percepirla come assurda e poco realistica. 
Parafrasando un proverbio quante volte la vostra realtà ha superato la fantasia?

6 commenti:

Marina ha detto...

E non è, forse, una sensazione bellissima vivere esperienze che superano la fantasia, oppure affidare ai sogni la rielaborazione della realtà?
Quanto materiale per i nostri scritti!

Giulia Lu Mancini ha detto...

Si è proprio una bellissima sensazione ed è bello anche avere tanto materiale per scrivere le nostre storie. L'unica cosa che manca davvero è il tempo!

Monica ha detto...

La mia fantasia può essere veramente ma veramente terribile, quanto a produzione di realtà sostitutive. :)
Però la realtà, quella vera, ha sempre un sacco di spunti da offrire… e non sono niente male.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Terribile non ci credo, le tue realtà sostitutive scommetto che le metti nel fantasy, quindi sotto questo aspetto è una fantasia positiva per gli amanti del genere. Io non sarei capace di scrivere un fantasy. Certo che la realtà offre spunti notevoli, di questi tempi poi anche troppo, basta leggere un giornale, quasi sempre nel male ma ogni tanto anche nel bene. :-)

Stefania ha detto...

Un post molto particolare... oserei dire "alla Baricco"... Mi daresti un consiglio?Ti aspetto da me. Intanto continuo a sbirciare e ti seguo.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Ciao Stefania,
benvenuta nel mio blog, sono passata dal tuo a darti il consiglio!
post "alla Baricco"? wow grazie per il complimento