Gli inviti a restare a casa con i consigli su come passare il tempo, di persone famose e non che si avvicendano in questi giorni, mi irritano profondamente, non tanto per il senso del messaggio che lo capisco (dobbiamo restare a casa per evitare il diffondersi del virus) ma perché sembra che noi non sappiamo come passare il tempo quando siamo in casa.
È davvero così? A me in casa il tempo vola via sempre troppo in fretta.
Tralasciando la scrittura, quando sono in casa ho mille cose da fare: le pulizie, il bucato, letture di libri, film in TV o sul tablet, cucinare e mangiare. Con queste attività - non necessariamente le faccio tutte nello stesso giorno - mi sono già riempita le giornate e di solito il week end. Ora, visto che non possiamo più uscire, ma il tempo per fare la spesa si è triplicato a causa delle file, ho riempito anche quel tempo libero in cui prima uscivo.
In questi giorni, oltre a dover affrontare il "lavoro niente affatto agile" ma si fa per forza di cose, ho scoperto degli autori interessanti, uno è Roberto Carboni che scrive dei gialli ambientati a Bologna e vive sulle colline di Sasso Marconi, di lui ho letto, grazie alle promozioni di Newton Compton, un eBook intitolato Il giallo di villa nebbia che ho divorato in poco tempo; un altro autore che mi sta
piacendo molto e che ho iniziato a leggere ieri è Federico Maria Rivalta di cui sto leggendo Un ristretto in tazza grande (primo libro della sua serie sul cronista Riccardo Ranieri), avevo comprato l'ebook tempo fa perché mi incuriosiva visto che i suoi thriller sono sempre ben piazzati nella classifica di Amazon, ma non ne avevo ancora cominciato la lettura, è un giallo fuori dai soliti schemi, molto divertente, ottimo per distrarsi dai pensieri tristi che potrebbero assillarci in questo periodo, ve lo consiglio.
piacendo molto e che ho iniziato a leggere ieri è Federico Maria Rivalta di cui sto leggendo Un ristretto in tazza grande (primo libro della sua serie sul cronista Riccardo Ranieri), avevo comprato l'ebook tempo fa perché mi incuriosiva visto che i suoi thriller sono sempre ben piazzati nella classifica di Amazon, ma non ne avevo ancora cominciato la lettura, è un giallo fuori dai soliti schemi, molto divertente, ottimo per distrarsi dai pensieri tristi che potrebbero assillarci in questo periodo, ve lo consiglio.
Altro passatempo scoperto in questi giorni è la app di Raiplay, l'ho scaricata e ho recuperato un po' di puntate di alcune serie TV che amo molto: un paio di episodi Montalbano, Blu notte di Carlo Lucarelli e l'intera serie di Passeggeri notturni tratta dai racconti di Gianrico Carofiglio (sono episodi brevi di 12/13 minuti ciascuno, quindi si può vedere tutta la serie in poco più di un'ora). Inoltre il sabato su Rai tre alle 18.00 danno Romanzo italiano, un programma sugli scrittori italiani più famosi con interviste ed estratti dai loro libri, molto interessante e piacevole da seguire. È anche un modo per girare l'Italia virtualmente perché gli scrittori mostrano i luoghi in cui vivono e che hanno ispirato i loro romanzi. Ovviamente potete recuperarlo anche su Raiplay.
Questa settimana ho provato anche l'ebbrezza del lavoro agile...
...detto anche Smart working su cui non voglio dire troppo perché bisogna provarlo per capire, vi racconto soltanto che sono già arrivata a odiare Microsoft teams, il programma che permette di fare le riunioni in video conferenza, giovedì scorso sono stata connessa per sei ore, dopo le quali ho dovuto finire un lavoro scrivendo una relazione per un consiglio di amministrazione che doveva, con urgenza, deliberare - ovviamente in videoconferenza - su una questione che, in questa emergenza, non è più urgente.
Alla fine della giornata, mi è venuto un mal di testa atroce, ho preso un moment (che è a base di ibuprofene) e subito dopo mi è arrivato un messaggio su WhatsApp che consiglia di evitare ibuprofene perché potenzia il virus, ma è meglio usare il paracetamolo...
Così ho scoperto la pace mettendo il telefono in modalità aereo, una funzione fantastica, puoi leggere gli eBook senza nessun bip bip di sottofondo.
E siamo arrivati alla fine di marzo e all'ora legale che ci permetterà di avere un'ora in più di luce da passare all'aria aperta, anzi no, da passare in casa.
Fonti immagini
Pixabay