sabato 31 dicembre 2022

Le mie letture 2022

 

Se vogliamo conoscere il senso dell’esistenza, dobbiamo aprire un libro: là in fondo, nell’angolo più oscuro del capitolo, c’è una frase scritta apposta per noi. Pietro Citati

Quest’anno ho letto meno libri, un po’ perché ho avuto meno tempo causa lavoro invadente del mio tempo libero, un po’ perché avevo la mente invasa da pensieri ansiosi, un po’ perché non ho sempre incontrato dei libri che mi hanno catturato con piacevolezza. Sono riuscita a leggere un solo classico Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, un libro che volevo leggere da tempo e che ho apprezzato. 

La mia recensione su Goodreads 

“Un romanzo interessante da leggere e trovo assurdo che il suo autore abbia penato tanto per farselo pubblicare (pubblicato solo dopo la sua morte grazie al figlio adottivo e alle sue lettere testamento). La storia del principe Salina e della sua famiglia causa una certa malinconica nostalgia. Trovo che i frammenti finali dopo l’appendice del romanzo siano fondamentali per la storia e per certi aspetti psicologici dei personaggi. Un classico da leggere e amare.”

Con i classici, purtroppo, mi sono fermata qui, vedrò di recuperare nel 2023. Ci sono state anche alcune letture deludenti di autori famosi per esempio Figlia della cenere di Ilaria Tuti (di cui ho amato molto i libri precedenti, ma questo l’ho trovato un po’ noioso), La ferocia di Nicola Lagioia di cui riporto la recensione sempre su Goodreads dove si evincono i motivi del mancato apprezzamento 

“Un libro estremamente faticoso da leggere, per certi tratti quasi incomprensibile, ho cominciato a capire un pezzetto di trama a metà romanzo quando finalmente il personaggio di Michele viene sviscerato molto meglio degli altri e c’è qualche approfondimento psicologico. In fondo la storia é interessante e l’autore scrive bene quando lascia andare l’autocompiacimento di una scrittura ricercata e difficile per il lettore. Sono arrivata alla fine con sollievo e, purtroppo, anche con molti punti interrogativi rimasti irrisolti.”

Infine ultimo libro deludente è Il pipistrello di Jo Nesbö, il primo della serie sul poliziotto Harry Hole, letto perché ho visto alcuni film tratti dai suoi libri ed ero curiosa di leggere i romanzi delle serie, penso che mi fermerò al primo. 

Per il resto ho apprezzato molto gli altri libri letti, alcuni dei miei amici blogger che secondo me meriterebbero più risonanza di tanti altri autori blasonati, vorrei segnalare in particolare La strada che non scegli di Grazia Gironella, una emozionante storia vera, poi i miei preferiti Gianrico Carofiglio e suo fratello Francesco, Donato Carrisi, ormai una certezza del thriller, il libro di Fabio Genovesi che ha alleggerito le ansie della mia estate e che ho recensito nel mio post Cadrò sognando di volare

Non mi dilungo oltre e vi lascio con l’elenco delle mie letture del 2022 prima di augurarvi buon fine anno.


LETTURE 2022
Gennaio
1. Chiusa nel buio di Riccardo Bruni
2. Stella nera, la promessa di Marco Freccero
3. Una specie di felicità di Francesco Carofiglio 
4. Nessun dolore di Riccardo Bruni 
Febbraio 
5. Le gemelle di Auschwitz di Eva Mozes Kor 
6. Omicidi in pausa pranzo di Viola Veloce 
7. 3A investigazioni Indagine a Rocca Vertunno di Ariano Geta
Marzo
8. Sistema Periodico - Autobiografia elementare di un chimico di Marco Lazzara
9. Le nostre vite di Francesco Carofiglio 
10. L’autunno dei cinghiali assassini di Antonella Mecenero
Aprile
11. Dal passato, all’improvviso di Maria Teresa Steri 
12. Rancore di Gianrico Carofiglio 
Maggio
13. La ferocia di Nicola Lagioia 
14. Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa 
Giugno
15. Tabitha Hardy si difende da sola di Nicci French
16. Chi ha spostato il mio formaggio? di Spencer Johnson
17. Il diario nascosto di Federico Maria Rivalta 
18. Cadrò, sognando di volare di Fabio Genovesi 
Luglio
19. La casa senza ricordi di Donato Carrisi 
20. L’ultimo venerdì della signora Klieman di Giorgio Faletti
21. La strada che non scegli di Grazia Gironella 
22. Per cosa si uccide di Gianni Biondillo 
Agosto
23. Figlia della cenere di Ilaria Tuti 
24. A bocce ferme di Marco Malvaldi 
25. Non si butta via niente di Marco Malvaldi
Settembre 
26. Finché morte non ci separi di Chiara Assi  
27. La scrittrice senza tempo di Monica Brizzi 
Ottobre 
28. La morte ha l’oro in bocca di Nicola Rocca 
29. La collina dei delitti di Roberto Carboni 
30. Io sono l’abisso di Donato Carrisi 
Novembre 
31. Il segreto dell’antiquario di Roberto Carboni 
Dicembre 
32. Il pipistrello di Jo Nesbø
33. La casa delle luci di Donato Carrisi 
34. Misteri, crimini e storie insolite di Bologna di Barbara Baraldi
35. Senza ragione apparente di Grazia Verasani 


Fonti immagini: Pexels 

giovedì 8 dicembre 2022

E siamo a dicembre


E mi addormento come in un letargo, Dicembre, alle tue porte

Lungo i tuoi giorni con la mente spargo tristi semi di morte.

Uomini e cose lasciano per terra esili ombre pigre

Ma nei tuoi giorni dai profeti detti nasce Cristo la tigre.

(La canzone dei dodici mesi di Francesco Guccini)



Ogni anno quando arriva questo mese mi stupisco per la velocità con cui l’anno sembra essere passato, eppure non è così, i giorni sono sempre composti da 24 ore tra luce e buio, ansie ed entusiasmi.
Quest’anno mi è sembrato di scalare una montagna sempre più alta tra le difficoltà del lavoro, in quanto mi hanno regalato un doppio incarico a parità di stipendio, ed eventi dell’Italia e del mondo che ci hanno buttato spesso nello sconforto, perché diciamocelo, la nostra vita personale non può essere sconnessa dal resto del mondo, oggi più che mai. Quando è arrivato dicembre ero talmente immersa nel frullatore, che mi sono dimenticata per diversi giorni di girare la pagina del calendario gattesco che ho in casa, solo ieri mattina mi sono ricordata e ho voltato la pagina scoprendo un gatto grigio chiaro con gli occhi azzurri per fortuna molto poco natalizio che mi ha rinfrancato subito. 
Dicembre è un mese che mi mette ansia che comincia già dall’inizio di novembre quando le giornate si fanno improvvisamente troppo corte e i compiti si moltiplicano anche in vista del Natale in arrivo che appare subito dietro l’angolo. 
Nel giorno dell’ immacolata ho finalmente un po’ di tempo da dedicare al blog ma non mi ricordo più di cosa volevo parlare, dopo tanti giorni di attività intensa al lavoro mi ritrovo con il vuoto in testa, perché in effetti se vogliamo scrivere dobbiamo avere la mente libera e non é poi così semplice. 

Capita anche a voi di voler fare o scrivere qualcosa e poi trovarvi in testa il vuoto pneumatico?

Però adesso che ci penso, spremendo le meningi, mi sembra che volessi parlare di bilanci, non quelli contabili ma quelli dell’anno in corso, l’idea mi è venuta leggendo alcuni post di amici blogger per esempio il post di Luz La pifferava di Hammelin che racconta i momenti dell’anno più difficili e quelli più piacevoli che hanno portato la rinascita e la voglia di riprendersi in mano la vita.

Se dovessi fare un bilancio del 2022 tra le cose positive posso considerare come prima cosa l’uscita del mio romanzo Il male non perdona dopo un paio di anni di limbo, la pubblicazione di un romanzo, sia pure in self, é sempre per me un fatto positivo perché si chiude un cerchio; 
a seguire due vacanze all’isola d’Elba, una a giugno e una a settembre, in cui sono stata molto bene sia pure per il tempo di una settimana, per il resto non c’è molto altro, salvo il fatto di aver evitato gravi sciagure che, se ci pensate, con quello che è accaduto in alcune parti d’Italia non è un fatto trascurabile. 

È stato un anno in cui ho faticato a fare tutto, soprattutto trovare il tempo per scrivere, tra l’ansia della guerra che mi toglieva la prospettiva del futuro, il caldo anomalo che é scoppiato a metà maggio rubandoci la primavera ed è andato avanti fino all’autunno con depauperamento delle energie vitali.

Ciononostante, pur a rilento, sono andata avanti e ora vorrei finire la scrittura del mio romanzo, il sesto episodio de Le indagini di Saverio Sorace; sono quasi alla fine, ma poi la fine non arriva mai, nel senso che non riesco a scriverla, sono ferma da due mesi sull’ultimo capitolo, e stavolta non si tratta di crisi della pagina bianca, no assolutamente, si tratta di crisi per mancanza di tempo, devo mettermi davanti al pc e scrivere l’ultimo atto. Purtroppo negli ultimi week end utili ho scritto non romanzi ma documenti urgenti per il lavoro e così é ancora lì, del resto ho anche avuto la pretesa di riposarmi ogni tanto per evitare di scoppiare, quindi l’ultimo capitolo è fermo. Spero di farcela per la fine dell’anno, chissà.

Anche il blog ha sofferto un po’ perché spesso non solo arrivavo alla fine della settimana senza aver impostato neanche una bozza di post, ma ero così stanca che mi ritrovavo perfino a non avere delle idee da sviluppare per un articolo sensato. Quando la mente è troppo piena, fatichi a trovare ispirazione per scrivere un post.

Ho fatto molta fatica perfino con le letture. Quest’anno a fine novembre ho letto solo 31 libri di cui alcuni corti perché racconti, nel 2021 a fine novembre ero arrivata a 43 libri, e il lavoro conta perché lo scorso anno avevo un solo incarico e il mio tempo libero era davvero libero, infatti scrivevo e leggevo di più. 
La colpa però credo sia anche di alcuni romanzi che ho trovato un po’ pesanti, non mi hanno preso granché, per esempio l’ultimo romanzo letto è Il pipistrello di Jo Nesbø il primo della serie di Harry Hole, credo che resterà per me anche l’ultimo, l’avevo comprato perché era in offerta a poco più di 5 euro, così mi sono lasciata tentare, ma ho fatto davvero fatica ad arrivare alla fine, la storia non cattura, si dilunga su una serie di trame di contorno inutili che hanno lo scopo di raccontare la storia dell’Australia, ma sono troppo dispersive e distolgono dalla storia principale sottraendo tensione. Insomma se devo pagare un prezzo alto un eBook di Jo Nesbø (perché é un autore famoso) preferisco spenderne meno per qualche altro autore che apprezzo di più.
Comunque per il mio compleanno mi sono regalata l’ultimo romanzo di Donato Carrisi, un autore che sto apprezzando molto, si intitola La casa delle luci, dopo due giorni di lettura sono già a metà, forse dipende davvero dagli autori.

Per finire faccio una comunicazione di servizio, da un po’ di tempo non riesco a commentare con il mio account google su alcuni blog amici, mi ritrovo così a registrami tutte le volte con il mio URL dove inserisco nome e link del mio blog.
Questo succede con l’iPad mentre con il computer succede solo con alcuni browser ma io di solito leggo i blog altrui con l’iPad mentre sono in relax sul divano oppure a colazione nella mia routine mattutina.
Tuttavia la cosa più strana è quello che succede con il mio blog, l’impostazione ha il commento incorporato ma non riesco più a commentare con il mio account Google, quindi mi tocca cambiare l’impostazione dei commenti con la finestra “popup” per poter rispondere ai vostri commenti, insomma se vedete le risposte ai commenti con “formati” diversi sapete perché...

E voi come vivete il mese di dicembre?