lunedì 31 dicembre 2018

Le mie letture del 2018


Sono stata indecisa se scrivere questo post oppure no però, visto che non mi costava troppa fatica, avendo diligentemente scritto i titoli dei libri man mano che li leggevo, ecco il post sui libri letti nell'anno 2018. Sono arrivata a quaranta libri anche quest'anno contro le mie aspettative, perché ho avuto un anno faticoso e il tempo da dedicare alle letture era sempre marginale, nonostante tutto ho letto parecchio. Probabilmente perché per me la lettura resta un piacere e, scrivendo io stessa, anche un modo per trovare nuovi spunti e suggestioni.
Alcuni libri sono stati molto faticosi da leggere, per esempio La paranza dei bambini di Saviano, crudo e durissimo, ma alla fine l'ho apprezzato molto. Non troppo scorrevole neanche la lettura di Tenera è la notte di F. Scott Fitzgerald, stessa impressione per Gli indifferenti di Moravia, riletto però con occhi nuovi. Sono libri che mi hanno fatto riflettere. 
Scorrevole e intenso da leggere, difficile da dimenticare eppure bellissimo il libro di Liliana Segre, La memoria rende liberi, La vita interrotta di una bambina nella Shoah, quest'ultimo mi ha fatto riflettere più degli altri perché è il racconto di una famiglia ebrea italiana da diverse generazioni che di colpo perde tutto per le leggi razziali. Questo libro è il racconto di come la società possa precipitare nel baratro della storia, mi sono anche chiesta se stiamo facendo abbastanza perché certi orrori non si ripetano. 
Nel mio elenco troverete diversi libri dei miei amici blogger che ho apprezzato molto e che consiglio vivamente di leggere. 

LETTURE 2018

1. Le intermittenze della morte di Josè Saramago
2. Il buio ha il suo odore di Cinzia La Commare 
3. La cosa più bella che ho di K.A. Tucker
4. Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde (rilettura) 
5. Era una moglie perfetta di A.J. Banner 
6. La memoria rende liberi di Liliana Segre 
7. Cercando Goran di Grazia Gironella (rilettura)
8. Buio di Maurizio De Giovanni 
9. Il passato è una terra straniera di Gianrico Carofiglio 
10. Tenera è la notte di F. Scott Fitzgerald 
11. Cocaina di Carlotto, Carofiglio, De Cataldo
12. Storia della mia ansia di Daria Bignardi 
13. Il bambino silenzioso di Sara A. Denzil
14. Il silenzio dell'onda di Gianrico Carofiglio 
15. Tentazione è tormento di Emme X
16. Come una piuma di Rosalia Pucci 
17. Un po' di follia in primavera di Alessia Gazzola 
18. I fiori non hanno paura del temporale di Bianca Rita Cataldi 
19. Sposa per vendetta di Marilena Boccola 
20. È solo sesso di Sarah S.
21. Tutto è tenebra di Massimiliano Riccardi
22. Dire Wolf di Raffaella Grandi 
23. Non torno subito di Lisa Agosti 
24. Quel che resta di noi di Manuel Sgarella
25. Cuccioli di Maurizio De Giovanni 
26. La donna senza nome di Eric Rickstad
27. Il passato non è un posto tranquillo di Manuel Sgarella 
28. Catturami di Anna Zaires
29. Gli indifferenti di Alberto Moravia (rilettura) 
30. Pane per i bastardi di Pizzofalcone di Maurizio De Giovanni 
31. Domani che giorno è di L. Cassie 
32. A scuola di giallo di Camilla Läckberg
33. Urla nel silenzio di Angela Marsons 
34. L'estate è ancora nostra di Antonietta Mirra 
35. Laurie di Stephen King
36. Il giardino viola di Nadia Banaudi 
37. Tutto questo ti darò di Dolores Redondo 
38. Battito oscuro di Antonietta Mirra 
39. La paranza dei bambini di Roberto Saviano 
40. Tra l'ombra e l'anima di Maria Teresa Steri 

Non mi resta che augurarvi buon 2019!

sabato 22 dicembre 2018

Auguri a questo pazzo, pazzo mondo

Ogni maledetto anno, da ottobre a dicembre, ci impicchiamo di lavoro per chiudere tutto quello che è necessario prima della fine dell'anno. Io cerco sempre di organizzarmi in anticipo ma, facendo parte di un'organizzazione complessa, ci sono attività che non posso impostare da sola quindi c'è poco da fare, mi ritrovo sempre con l'acqua alla gola e a dover fare mille cose l'ultima settimana, pur avendo lavorato come una pazza anche tutto il periodo precedente. Così corro inseguita dall'ansia che, a sua volta, insegue me.
Sono rimasta indietro con tutto, con il blog, con le letture e con i regali di Natale (che non ho fatto, tranne quelli ai bambini spediti con Amazon), ma finalmente è finita l'ultima settimana di inferno e riesco a staccare un po' - però il 31 lavoro - così non mi resta che augurarvi buon natale e buon anno. 

                                         


E non ho buoni propositi nè desideri per il nuovo anno, solo voglia di vivere meglio e avere più tempo per me, entrambi sempre più difficili da realizzare negli ultimi anni.

#stoleggendo
La paranza dei bambini di Roberto Saviano 
Tra l'ombra e l'anima di Maria Teresa Steri 

domenica 9 dicembre 2018

#ioregalolibri


Cosa regalare a Natale? 
So che molti di voi sono attanagliati da questo dilemma o incubo, io ho un pessimo rapporto con il Natale e la corsa al regalo mi rende questo periodo ancora più ostico.
Però, proprio per questo, cerco di regalare qualcosa di buono, tanto per sentirmi più natalizia ed evitare il Grinch in me. 
Così ho pensato di aderire al meme di Rosalia Pucci che ha scritto questo Post

Vediamo quali sono i buoni motivi per regalare un libro 

Se non conoscete i gusti del lettore (ma sapete che è un lettore) potete regalare un buono da spendere in libreria. Oppure, se sapete che il lettore ama leggere in eBook, un buono da spendere sugli store on line, un buono Amazon o Apple a seconda che il destinatario del regalo abbia il Kindle o l'iPad 

Potreste creare un futuro lettore, se regalate un libro illustrato a un bambino, in questo caso regalare un libro è una scommessa che vale la pena fare.
Altri motivi per regalare un libro? 
Un libro non fa ingrassare come succede con il panettone o il pandoro 
Un libro fa sognare 
Un libro fa pensare
Un libro può insegnare cose nuove e aprire nuovi orizzonti
Un libro fa viaggiare 

Se poi volete fare un regalo buono, suggerisco un libro solidale, per esempio la raccolta di racconti di Natale, intitolata Storie per Natale che racchiude in un unico volume le tre antologie di racconti: Buck e il terremoto, Storie di gatti e L'amore non crolla. I fondi sono devoluti ai comuni del centro Italia colpiti dal terremoto nel 2016. 
Eccovi il link Storie per Natale



E voi cosa regalate a Natale? 

#stoleggendo La paranza dei bambini di Roberto Saviano 

domenica 2 dicembre 2018

Come nascono le storie

Certe storie nascono perché le abbiamo sfiorate un giorno per caso e ci sono rimaste addosso


In questi giorni frenetici di fine anno che ormai vivo da sempre con una certa angoscia perché corro più del solito o, forse, mi sembra di correre di più perché le giornate sono più corte, fa più freddo, c'è il Natale che accorcia il mese di dicembre, c'è il Grinch in me che torna alla ribalta con il fantasma dei natali non vissuti ecc ecc mi ritrovo a non avere tempo per scrivere neanche un post decentemente strutturato. Ogni tanto butto giù dei pensieri alla rinfusa su blogger e alla fine viene fuori qualcosa che non avevo programmato. Comunque qui racconto come è nata la storia di Pietro e Laura di Insostenibili barriere del cuore, il titolo provvisorio con cui ho scritto il romanzo era "Nessun dolore è per sempre", ma mi sembrava un titolo troppo impegnativo, così quando ho scritto la parola Fine mi è apparso il titolo giusto che poi è diventato quello definitivo.


Lo vedevo sempre con la sua bambina, un padre dolcissimo e attento, con un'ombra negli occhi, era quel dolore nascosto tra le pieghe dell'anima che mi colpiva e mi causava un buco nel cuore. Lo incrociavo talvolta e il mio saluto era sempre accompagnato da un sorriso per quella meraviglia di bambina che gli stava attaccata come l'edera. 
Il sabato pomeriggio mi trasferivo a casa del mio ragazzo e passavo spesso il tempo nel giardino condominiale a leggere, era il periodo in cui non avevo ancora una mia auto, così lui mi passava a prendere dopo pranzo e mi portava a casa dei suoi, poi si chiudeva in camera a studiare e io, che già lavoravo, mi mettevo a leggere un libro in attesa che arrivasse l'ora di cena. Era primavera e, seduta con il libro nel mio angolino, ascoltavo distrattamente i discorsi della mamma del mio ragazzo con la sua vicina e mi accorsi che parlavano di lui, il papà tenero che incrociavo ogni tanto, mi sporsi per ascoltare incuriosita.
"Sai" disse Chiara, "l'altra sera è arrivato a casa con una ragazza, me l'ha presentata come un'amica, ma si capiva che c'era qualcosa di più. E l'ho visto sorridere come non faceva da tanto tempo. Sono davvero felice per lui, spero che riesca a rifarsi una vita"
"Meno male" rispose Maria, "mi si stringeva il cuore a pensarlo da solo, dopo tutto quello che ha passato. Se ripenso a quel periodo mi vengono i brividi, anche per noi è stato difficile, io vivevo nell'ansia".
"Scusate, ma di chi state parlando" intervenni io. Di solito mi facevo i fatti miei, ma ero troppo curiosa.
"Di Pietro, il nostro vicino"
"E cosa gli è successo? Cosa vuol dire che ti vengono i brividi a ripensare a quel periodo. Perché vivevi nell'ansia?"
E così Maria, abbassando la voce, mi raccontò tutta la storia. Mi raccontò dei tentativi di suicidi della moglie e di quella bambina rimasta sola con il padre. Della paura che saltasse per aria tutto il condominio se avesse usato di nuovo il gas e di quello che era successo dopo.
Ho sempre avuto la fantasia fervida e ho provato a immaginare il susseguirsi di quegli eventi fino al giorno della tragedia. Mi sono anche chiesta come mai nessuno si sia preoccupato di salvare quella donna dalla sua angoscia, era un tempo in cui si parlava ancora troppo poco di depressione post partum. Ogni volta però che ascoltavo al notiziario la notizia di una morte simile, mi tornava in mente quella storia.
Ogni tanto ci pensavo e restavo sempre attonita. Poi smisi di pensarci fagocitata dalla mia vita. Io e il mio ragazzo abbiamo preso strade diverse e dopo non vidi più Pietro.

Quella storia mi è rimasta dentro negli anni poi un giorno è balzata fuori e ho dovuto raccontarla mescolando un po' le carte con tempi e incontri diversi. In mezzo ci ho messo anche l'amicizia tra donne, quella nata per caso, quella sincera, senza invidie o rivalità, quella che nei momenti difficili della vita può diventare un faro e fare da guida. È strano come certe combinazioni arrivino nel momento giusto, quando tutto sembra lontano e, come per incanto, capisci tutto, anche il dolore che non ti appartiene perché, nel frattempo, lo hai provato sulla tua pelle sotto altre forme. 

Nota: Pietro, Maria e Chiara sono nomi di fantasia.

Come nascono le vostre storie, vi è mai successo di partire da un evento reale e poi "volare" con la fantasia?

#stoleggendo
Tutto questo ti darò di Dolores Redondo