domenica 25 agosto 2019

Vacanze d'agosto


Sono gli ultimi giorni di agosto, un mese che vivo un po' come fosse dicembre perché segna la fine - o l'inizio della fine- dell'estate e quindi porta con sè un pizzico di malinconia. Non che l'estate sia una stagione pazzesca per me, prevalentemente lavoro, soffro il caldo il che mi fa sembrare tutto più faticoso, però quando l'estate sembra volgere al termine come in questi giorni, all'improvviso, siamo invasi dal rimpianto, anche per quello che non c'è stato.
Tralasciando le immotivate nostalgie vi racconto cosa ho fatto in questi giorni di agosto, non tutto, solo la parte vacanziera. A parte le letture - bello leggere in libertà, senza l'assillo del tempo - ho fatto qualche breve viaggio tra Toscana e Lazio, scoprendo in particolare la Tuscia che secondo me merita un'attenzione maggiore di quanto in realtà ne abbia.
Nei giorni più caldi ci siamo concessi una gita sul monte Amiata, a 1700 metri di altezza c'era tutta un'altra aria, una meraviglia.

Monte Amiata
Poi abbiamo fatto un passaggio da Pitigliano, un meraviglioso paese scavato nel tufo, con un passaggio presso le terme di Sorano tanto per rinfrancare le nostre fragili ossa (che ormai cominciamo ad avere un'età) anche se non mancavano i bambini che sguazzavano nelle piscine termali molto allegramente.
E se vi capita di passare da quelle parti non perdete la visita presso il meraviglioso borgo di Civita di Bagno Regio, la città che muore, sembra che la montagna di tufo si stia lentamente sgretolando, anche se sono in corso degli interventi per scongiurare questo evento. Noi siamo stati a Civita alcuni anni fa, quest'anno no, ma siccome è un piccolo gioiello ve lo segnalo.

Civita di Bagno Regio

Siamo scesi fino a Tarquinia tanto per vedere un nuovo borgo e fare un passaggio anche al mare.
Tarquinia


Tarquinia
Poi siamo stati nella valle del Marta sul lago di Bolsena e, infine, siamo tornati a Bologna per goderci anche un po' il vuoto agostano in città.

Marta Borgo dei pescatori
Non so voi, ma in vacanza amo anche potermi godere il tempo libero in casa, magari approfittare per fare quei lavori che non riesco mai a fare quando lavoro. Oppure uscire la sera senza il pensiero di tornare a casa presto perché il giorno dopo si va in ufficio, anche se è un giorno feriale.

E voi come state? Sentite già la malinconia di fine estate come me?

sabato 17 agosto 2019

Il giorno che scappai via da te


Lo so, non ci siamo più incontrati e non abbiamo mai preso quel caffè insieme, sono fuggita quel giorno per non affrontare la realtà.
E da allora sei rimasto lì, sospeso in quell'incontro solo sfiorato, immutabile nel tempo.
Eppure so che qualcosa di ciò che amavo di te è rimasta come pietra scolpita, ferma e potente. 
Non c'è stato il nostro percorso di vita insieme, solo un breve tratto di via che ci ha visto vicini nel cuore e nell'anima. È stato sufficiente quel breve tragitto perché non potessimo dimenticare.
E mentre immagino la tua vita senza di me, mi torna in mente il giorno in cui scelsi di non scegliere, il giorno in cui mentre ti venivo incontro tornai sui miei passi e cambiai strada lasciandoti andare, per sempre.
Eppure a volte ritorni nei miei sogni a chiedermi un perché, ritorni nei miei ricordi e li rendi vividi più che mai, ritorni nelle mie storie come fugaci comparse in un film. 

domenica 11 agosto 2019

Letture estive

Forse dovrei scrivere letture d'agosto, visto che ormai l'estate è già oltre la boa, comunque parliamo di letture perfette per l'estate.
In realtà un bel romanzo è perfetto sempre, ma d'estate - quando si dovrebbe avere più tempo (il condizionale è d'obbligo, ormai le attività lavorative fermentano anche in pieno caldo) - c'è più tempo per leggere un libro tutto d'un fiato, senza rischiare di perdere il filo...
Quali sono quindi le letture che - a parte i miei romanzi - vi consiglio? 

Fiori sopra l'inferno di Ilaria Tuti





Colpita dalla sua perenne posizione in alto delle classifiche ho deciso di leggere questo suo primo thriller e l'ho divorato. Una storia agghiacciante che mantiene incollati alle pagine, ma a parte questo ciò che mi è piaciuto di questa autrice è l'introspezione psicologica dei personaggi e l'empatia che la commissaria sembra riservare all'assassino che per il suo vissuto si avvicina tanto a una vittima. Non posso dire di più per non fare spoiler, ma mi sono sentita molto in sintonia con il suo punto di vista, l'origine del male spesso ha radici profonde e lontane.

Isola di neve di Valentina D'Urbano




È uno dei primi letti in questo 2019, è una storia d'amore potente che va oltre il tempo. Ma è l'intreccio storico tra passato e presente, magistralmente gestito dall'autrice, che colpisce più di ogni
cosa. Una storia d'amore e un mistero che verrà svelato solo alla fine con un grande colpo di scena. 

La tristezza ha il sonno leggero di Lorenzo Marone


Per diventare persone felici serve tanto coraggio, ad alcuni la felicità arriva come un regalo dal cielo, altri invece devono arrancare continuamente per conquistarsi anche una sola briciola di serenità. 
Ma è davvero così? Forse tutti combattono strenuamente per raggiungere il proprio angolo di paradiso.
Sembra questo il tema del romanzo di Lorenzo Marone e lo racconta benissimo attraverso il suo protagonista Erri Gargiulo. Questo romanzo mi è piaciuto moltissimo e quindi ve lo consiglio.

Non voglio dilungarmi oltre perché la batteria del mio iPad si sta scaricando, ho passato la giornata in piscina e il sole mi ha un po' provato, domani ho un po' di preparativi da fare per la partenza pre-ferragostana quindi mi fermo qui e buon ferragosto.

Ecco, giusto perché parliamo di letture d'agosto, vi segnalo che L'ombra della sera è in offerta a 1,49 per tutto agosto.



Buon ferragosto a tutti voi.


sabato 3 agosto 2019

I novant'anni del giallo

Tempo fa ho scoperto per caso leggendo un articolo su una rivista che quest'anno il Giallo Mondadori compie 90 anni. Nel marzo del 1929 nasceva la collana Mondadori del genere Giallo con le famose copertine color limone. L'idea nacque dal desiderio di colpire il lettore alla prima occhiata con una copertina di un colore che consentisse un richiamo immediato e inequivocabile. 


Il segreto di questo successo è composto da tre elementi ricorrenti: cadavere, indagine, colpevole. Questa è la costante che si ripete a ogni trama, tutta la storia si sviluppa intorno a questi elementi, un comune filo conduttore che porta alla risoluzione del mistero finale. 
I primi quattro titoli che uscirono in quella occasione erano La strana morte del signor Benson di Van Dine, L'uomo dai due corpi di Edgar Wallace, Il mistero delle due cugine di Anna K. Green e Il club dei suicidi di Robert L. Stevenson (di quest'ultimo non sapevo avesse scritto anche dei gialli, di Stevenson ricordo soprattutto la sua più famosa opera L'isola del tesoro). 
Secondo le statistiche l'autrice di maggior successo, è Agatha Christie che continua ad essere tra le più vendute. Le autrici contemporanee più vendute sono invece Anne Perry, Tessa Harris e Rhys Bowen (ma nessuna italiana?) Ogni anno le vendite dei gialli Mondadori arrivano a 150.000 copie, numeri niente affatto trascurabili. 
In occasione del l'anniversario Mondadori è tornata in libreria con alcuni gialli, cito quello del compianto Andrea Camilleri Km 123


E a proposito di Camilleri, per anni ha rappresentato per me il mito del "non è mai troppo tardi per scrivere" avendo lui cominciato a scrivere romanzi dopo i sessant'anni. Stessa cosa pensavo per Luciano De Crescenzo, l'ingegnere filosofo, entrambi che ci hanno lasciato di recente, proprio nella stessa settimana. In realtà Camilleri - che intanto, nota importante, lavorava in Rai - ha scritto anche prima dei sessant'anni e ha pubblicato varie opere (la prima da un editore a pagamento, udite udite) ma con scarso successo, la prima opera si intitolava "Il corso delle cose" pubblicata nel 1978. Nel 1980 invece pubblica con Garzanti la prima opera ambientata nella cittadina immaginaria di Vigata e nel 1984 con Sellerio pubblica "La strage dimenticata" ma senza successo. Riprende a scrivere dopo dodici anni di pausa nel 1992 e da lì non ha più smesso grazie al successo scoppiato finalmente intorno al suo personaggio principale, Montalbano, cosa che avviene pienamente, con la serie televisiva, nel 1998 (quando Camilleri aveva 73 anni).
Non è mai troppo tardi per avere successo come scrittore, potremmo affermare quindi, basta vivere abbastanza. 
Proprio l'altra sera al telegiornale parlavano di Moby Dick di Melville che appena uscito - nel 1851 - fu un flop salvo diventare un classico della letteratura molti anni dopo la sua morte, nel 1921 (Melville morì nel 1891). Insomma c'è sempre speranza, anche dopo la morte. 
Ma torniamo al giallo, è un genere - sembra - di grande successo, ciò che è importante è presentarlo o pubblicizzarlo bene. Ricetta che io non ho ancora scoperto nella mia limitata realtà di self publishing.

Ma come si suol dire: mai dire mai!
Siete d'accordo?


* Fonti testo 
Donna Moderna 4/3//2019
Wikipedia