domenica 21 marzo 2021

Autori facili e difficili

In questo periodo mi sono resa conto che per me è diventato più difficile leggere, ho diversi eBook acquistati da tempo perché erano in offerta, tuttavia alcuni sono ancora lì in attesa di essere letti, magari nel frattempo soppiantati da altri che consentono una lettura più facile. 

Per esempio un romanzo comprato oltre nove mesi fa, forse anche di più, è La principessa di Ghiaccio di Camilla Läckberg, comprato credo l’estate scorsa, non sono mai riuscita a cominciarlo, o meglio ho letto l’inizio poi mi sono arenata, nel frattempo ho letto altri romanzi: La disciplina di Penelope di Gianrico Carofiglio, comprato e letto subito (con questo autore mi succede così); si tratta di un romanzo abbastanza breve, però con Carofiglio mi ritrovo a leggere voracemente anche romanzi più lunghi, lo stile dell’autore mi fa viaggiare veloce con la mente fino alla fine. Un autore per me simile è Riccardo Bruni (Una sera di foglie rosse, La notte delle falene e Ancora un giro di blues gli ultimi tre libri letti a breve distanza) anche questo scrittore ha il potere di farmi cullare piacevolmente dalle pagine, forse perché i personaggi sono eroi umanamente imperfetti e a tratti umoristici che strappano sempre un sorriso o anche una bella risata.

Tornando a La principessa di ghiaccio, in questi giorni l’ho cominciato e mi sono imposta di leggerlo. È scritto bene, anche la traduzione mi sembra apprezzabile, tuttavia mi affatica molto il fatto che abbia dei capitoli lunghissimi, insomma può sembrare strano, ma la struttura del romanzo conta, quando un capitolo è lungo cento pagine faccio fatica ad andare avanti, posso leggere un libro di mille pagine ma ho bisogno che sia suddiviso in step più brevi, magari è solo un mio problema. 

Certo, ci sono dei libri lunghissimi che si leggono benissimo, uno di questi per esempio è stato L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafón, comincia in modo un po’ lento, ma una volta che ti addentri nella storia non te ne stacchi più.

Altro autore che mi cattura è Donato Carrisi,  un vero maestro nell’arte di incollarti alle pagine, peccato che i suoi eBook costino moltissimo, non come quelli di Ken Follet che per fortuna non leggo, ma sempre sopra i dieci euro (l’ultimo Io sono l’abisso costa 11,99 mi sembra troppo per un eBook) così aspetto sempre l’offerta, l’ultimo suo romanzo che ho letto è L’uomo del labirinto, devo averlo pagato intorno ai sei euro, forse 6,99.

Di Carrisi ho letto Il suggeritore (in tempi lontani quando non era ancora così famoso) La ragazza nella nebbia, la casa delle voci e appunto L’uomo del labirinto.

Una caratteristica di Donato Carrisi è costituita dai suoi colpi di scena finali, riesce sempre a sorprenderti con qualcosa di inaspettato, a volte però certe sorprese mi sono sembrate un po' artificiose, come a voler stupire il lettore a tutti i costi; ciò non toglie che i suoi romanzi si leggano sempre molto bene. 

Poi ci sono le altre distrazioni dalla lettura, per esempio il fatto di essermi abbonata ad Amazon Prime sicuramente ha rallentato le mie letture perché ogni tanto mi guardo qualche film oppure una serie, al momento sto recuperando le puntate di Criminal Minds, la mia preferita, e cerco di astenermi dallo scoprirne di nuove, anche se ho appena iniziato a guardare anche la serie con Claudio Bisio “Tutta colpa di Freud” che è molto divertente. Tra l’altro con Amazon Prime puoi anche scaricare gratis degli eBook, anche questi finiti in lista lettura. Poi c’è il canale YouTube che non c’entra con l’abbonamento, ma sto seguendo alcuni canali interessanti. La verità è che, soprattutto oggi, abbiamo moltissime distrazioni ed è davvero difficile restare concentrati sui propri interessi. Sono indietro anche con la lettura di Donna Moderna, sono abbonata e quindi il settimanale mi arriva a casa, scelta voluta perché se dovessi andare in edicola non lo comprerei, adesso sto leggendo il numero del 25 febbraio e sono lì, ancora avvolti nel cellophane, i due numeri successivi del 4 e 11 marzo. Vi chiederete come si fa a restare indietro con la lettura di un settimanale, il fatto è che io mi leggo tutti gli articoli, non lo sfoglio semplicemente guardando le fotografie; ...alcune mie amiche fanno così. 

Bene con questo ho detto tutto riguardo alle mie letture e voi cosa state leggendo in questo periodo? Avete letture facili o difficili?

 

Fonti immagini: Pixabay 


30 commenti:

Ivano Landi ha detto...

Io è da novembre che mi trascino un romanzo di 230 pagine di Ray Bradbury. Il punto è che tra le mura di casa leggo solo saggistica e la narrativa d'inverno la leggo praticamente solo sui mezzi pubblici, quando mi capita di prenderli. Nella bella stagione, la possibilità di leggere anche su una panchina all'aperto, mi permette di leggere molta più narrativa, ma ancora non è il tempo giusto. In ogni caso mi mancano solo una ventina di pagine per finire il succitato libro e poi mi imbarcherò nella lettura del mio primo e-book in assoluto, acquistato un paio di mesi fa: "Tutti gli amori imperfetti" di Grazia Gironella.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Ciao Ivano, anche le abitudini di lettura condizionano molto la velocità, se sei abituato a leggere saggistica in casa può essere più difficoltoso andare avanti con la narrativa in un momento in cui viaggiare sui mezzi pubblici ha subito un rallentamento. Complimenti per il tuo primo eBook, ho letto anch’io il romanzo di Grazia, è molto bello.

Ariano Geta ha detto...

Nel mio caso, da un po' di tempo solo facili perché il mio cervello si è incartato (ammetto che il protrarsi della situazione legata all'emergenza covid mi ha stressato, mi sento davvero esaurito e certi momenti vorrei scappare... ma non so neppure dove).
Infatti negli ultimi mesi ho letto soprattutto fumetti a contenuto comico come gli albi di "Genshiken" di Kio Shimoku e quelli suggestivi de "L'isola errante" di Kenji Tsuruta. Ora sto leggendo un romanzo storico della nostra letteratura, "La scapigliatura" di Cletto Arrighi, famoso per aver dato il nome a quello che poi sarà un movimento artistico-letterario sviluppato soprattutto in Lombardia alla fine dell'800. Però, curiosamente, il romanzo in se è "facile", nel senso che è il classico melodramma da romanzo d'appendice con personaggi e situazioni assai prevedibili. In questo momento, non riesco a concentrarmi su letture più complesse di queste. Ho bisogno di letture che facciano vagare la mia mente in un mondo dove sia tutto facilmente comprensibile, senza sforzi di elaborazione né tensioni intellettuali o emotive.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Capisco il tuo stato d’animo, purtroppo in questo periodo è difficile scappare se il mondo è diventato un grande luogo chiuso, resta solo la fantasia per poter evadere e quindi è opportuno scegliere le letture che ci aiutano a farlo.

Sandra ha detto...

Ho avuto l'abbonamento a Donna Moderna per sei mesi, era il regalo scelto con una raccolta punti e ricordo con piacere la lettura fissa del venerdì sera, al termine della settimana lavorativa e dopo aver fatto tutti i mestieri per essere libera nel weekend. Ora la mia organizzazione è cambiata. Con le letture mi sto muovendo un po' a caso, libri acquistati e letti subito vs libri che giaciono in attesa nel kindle da tempo, presi magari perché in super offerta come il celebre Stoner che poi mah, forse non leggerò mai. Siamo in balia di questa situazione, per cui tutto è stravolto, anche la lettura, credo.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Io sono abbonata da oltre vent’anni ormai, è un punto fermo della mia vita, incredibile. Capisco che anche le letture stiano subendo un certo scossone a causa della situazione che viviamo...con la mente meno serena può capitare.

Marina ha detto...

Capirai, io ho finito da poco “Il piacere”, come sai, altroché leggerezza! 😁
Devo dire, che il periodo, come dicevo anche altrove, non ha rallentato la mia voglia di leggere: continuo a farlo con una certa speditezza e, al solito, ne maneggIo 2/3 a volta. Mentre leggevo D’Annunzio, avevo sotto gli occhi anche un libro fantastico di Carla Vitantonio, “Pyongyang blues”, che racconta la propria esperienza personale di quattro anni in Corea del Nord (e c’è da morire!) e un autore russo, un classico, Ivan Gončarov, che ho amato con il suo “Oblomov”. Insomma, i libri non mancano mai: tre poco, inizierò a leggere “storie di cronopios e di famas” di uno scrittore che amo: Cortàzar. Che dire, mi riempio di letture per non pensare a tutto il resto.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Tu leggi sempre dei libri impegnativi Marina, hai tutta la mia ammirazione, quello di Carla Vitantonio mi sembra molto interessante, dopo vado a cercarlo.
La lettura aiuta molto a evadere dalla realtà l’importante è trovare il libro giusto.

Marco Freccero ha detto...

Io ho in programma di rileggere "Omaggio alla Catalogna" di Orwell e "L'idiota" di Dostoevskij. Robetta ;)

Elena ha detto...

Che devo dirti, sai bene che io da un anno a questa parte leggo con molta molta lentezza e difficoltà. Se poi ti infili in certe scelte... come Alice Basso, che ho acquistato sul'onda del "vediamo come scrivono le autrici donne contemporanee" per poi scoprire che il loro stile non mi piace affatto. Sono rimasta a Verga, al caro fedor che piace tanto a Marco e a un'altra serie di autori autrici che porto nel cuore ma che, manco a dirlo, nemmeno loro riescono a sbloccare la mia lentezza di lettrice. Me ne farò una ragione. Se contassi il numero di ebook che ho in attesa dentro il Kindle, apriti cielo! Finisce che poi acquisto i libri cartacei e leggo prima quelli. Di recente ho letto Mamani (volevo scriverne sul blog, ma niente, non mi viene ispirazione nemmeno per quello), es to leggendo Anodea Judith "Il libro dei chakra". Molto molto interessante, ogni tanto torno al mio periodo new age che poi è semplicemente la passione per le culture tradizionali, da buona ex antropologa :D. Insomma, è dura per tutti. Sulla lunghezza dei capitoli concordo: sto come sai facendo la mia revisione e una delle correzioni che sto apportando è proprio ridurre il numero di parole per capitolo, rendendo la lettura più fruibile e meno pesante. In fondo è come le serie tv, di cui vedo sei diventata appassionata: un tempo erano lunghe almeno un'ora e mezza, oggi sono 45 minuti ma la durata va diminuendo. Tutto va di corsa, cara Giulia. Almeno per leggere impariamo a prenderci il nostro tempo. Un caro saluto

Giulia Lu Mancini ha detto...

Riletture di autori che ami, quindi alla fine per te sono facili 😉

Giulia Lu Mancini ha detto...

Credo che in un periodo come questo dobbiamo seguire quello che è più nelle nostre corde, anche se poi in effetti ci sono gli acquisti fatti con l’istinto. Pensa che io, al contrario di te, leggo meglio gli eBook, i cartacei faccio proprio fatica.
Sai che ho letto anch’io diversi libri sui chakra, pensa che un libro lo tenevo sul comodino pronto per rileggerne alcuni passi, ora l’ho spostato in libreria ma sempre a portata di mano. Si intitola I sintomi parlano e spiega il rapporto tra il disequilibrio dei chakra e le malattie…

Elena ha detto...

Interessante.

Elena ha detto...

Ps: mi hai provocato con la serie di Bisio e sono fregata!

Giulia Lu Mancini ha detto...

Potrebbe diventare una droga...😉

Grazia Gironella ha detto...

In questo periodo sono lenta a leggere, e scelgo sempre più saggistica che narrativa. In cambio ho iniziato ad apprezzare molto YouTube, che è ricco di materiale sui miei interessi e pronto a farne nascere (troppi) di nuovi.

Grazia Gironella ha detto...

Dimenticavo: sono d'accordo con te sull'importanza della struttura. La forma è sostanza, come ha detto qualcuno (Aristotele?).

Giulia Lu Mancini ha detto...

YouTube è davvero ricco di contenuti interessanti, certo porta via del tempo. La saggistica la leggo anch’io ogni tanto ma non è prevalente. Sì la forma è sostanza l’ha detto Aristotele (l’ho trovato su google ovviamente). La struttura formale di un romanzo secondo me è importante, i capitoli troppo lunghi appesantiscono, anche non avere la numerazione ma un semplice titolo mi indispettisce, i numeri sono una certezza in tutto il mondo perché non usarli?

Grazia Gironella ha detto...

Ehm... numeri? Avevo giusto in mente di usare frasi come titolo ai capitoli della storia di Amela, vecchio stile... magari non è una buona idea. Ci penserò. :)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Non volevo "tarparti" le ali, in realtà si possono usare entrambe le soluzioni (numero del capitolo e frase come titolo), ma ognuno poi deve seguire quello che sente :-)

Maria Teresa Steri ha detto...

Ti capisco bene, anche per me ci sono autori più difficili da leggere, altri che scorrono facilmente. Molto però dipende anche dall'umore. Diciamo che l'ultimo anno ho letto davvero poco e molte storie iniziate sono ancora lì perché non riuscivano a catturarmi. Per questo ho in piedi sempre 4-5 libri per alternare. Tra i romanzi di questo periodo, mi sta piacendo molto "L'amore bugiardo", davvero molto intrigante. Penso ti piacerebbe.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Ho visto il film “L’amore bugiardo” bello e, una volta visto il film, non riesco a leggere il libro, però mai dire mai.
Credo che leggere più libri in contemporanea sia un errore (ma lo faccio anch’io sai, ne leggo sempre almeno due o tre), uno di essi alla fine prende sempre il sopravvento e quindi lo finisco di leggere, ma ogni tanto mi rendo conto che ci vuole un po’ per entrare nella storia quindi serve darsi un po’ di tempo...

Cristina M. Cavaliere ha detto...

Le mie letture lo scorso anno sono state molto discontinue, ero nel caos totale su molti aspetti e la lettura ne ha risentito parecchio. Sto un po' rientrando in carreggiata, ma faccio molta fatica. Attualmente sto leggendo un libro davvero molto bello: "Cigni selvatici. Tre figlie della Cina" di Jung Chang: mi sta prendendo moltissimo. Si tratta della storia della famiglia dell'autrice vista attraverso gli occhi della nonna, della madre e di lei stessa nel corso del Novecento incluso l'avvento del comunismo di Mao.
Ho Amazon Prime anch'io e poi recupero molti film su Raiplay perché detesto gli orari assurdi dei programmi televisivi e mi piace vedere tutto senza interruzione. Di recente comunque tra un libro e un film preferisco vedere un film!

Giulia Lu Mancini ha detto...

Le saghe familiari sono sempre appassionati, poi quelle di paesi lontani da noi sono intriganti e incuriosiscono sempre, aiutano a studiare i costumi e le storie degli altri paesi.
Io sto guardando diversi film su Amazon prime, anche perché se accendi la tv parlano solo del COVID e, sinceramente, non ne posso più. Questo non vuol dire sottovalutare la situazione ma ogni tanto bisogna staccare, altrimenti uno si suicida.

azzurrocielo ha detto...

Io leggo a fasi alterne. Solitamente ho tre libri di generi diversi, sul comodino (leggo la notte) e ci sono periodi in cui ho bisogno di leggere un thriller, un horror oppure un libro che mi faccia divertire. Dipende. Ad esempio per un gruppo di lettura dovevo leggere huckleberry finn ma proprio non ce la facevo. Ho letto tutto d'un fiato La scatola a forma di cuore di Joe Hill e ora riprendendo in mano Twain mi sembra leggibile. Va a capire ....
ciao

Giulia Lu Mancini ha detto...

A volte bisogna solo trovare il momento giusto per leggere un libro, mi è capitato alcune volte di non avere voglia di leggere un libro e poi di ritrovarmelo davanti e leggerlo d’un fiato. Sai che anch’io leggo spesso di notte, a volte quando non riesco a dormire un libro mi salva la nottata.

Barbara Businaro ha detto...

Mi sa che "La principessa di Ghiaccio" di Camilla Läckberg l'hai preso l'estate scorsa dopo che l'avevo letto io, ne avevo fatto un post su IG perché mi è piaciuto tanto (e ho in lista di comprare il numero 2, ma poi arrivano altri libri, il comodino è già pieno, e la lista resta in attesa). Ho avuto un periodo in cui acquistavo diverse riviste in edicola, avendo il giornalaio sotto il vecchio ufficio, fin troppo comodo. Tra moda, cucina e giardinaggio, qualcuna arrivata anche in abbonamento-regalo, c'era molto da leggere, ma più che altro sfogliavo e mi fermavo solo su quello che ritenevo interessante. Mi portava via parecchio tempo, si accumulava un sacco di carta e non leggevo più romanzi (oltre che con le riviste di cucina ingrassavo...io assaggio troppo! XD )
In questo periodo leggerei ancora tantissimo, ma sto studiando Sistemi, Reti e Protocolli, che non è la mia formazione lavorativa, non sono un sistemista. Ma devo dare un esame e quindi mi tocca. C'è da dire che come materie non mi dispiacciono, per cui studio anche volentieri. Chiedendomi "ma come cavolo fa a funzionare tutto così bene, senza che ci perdiamo pezzi di internet per strada?!" :D

Giulia Lu Mancini ha detto...

La principessa di ghiaccio mi sta piacendo abbastanza, ho superato la metà quindi spero di finirlo entro marzo, poi non leggerò il seguito almeno finché non mi metto in pari con altre letture (vorrei dare precedenza a due blogger che conosco). Le riviste sono un impegno di lettura che sicuramente toglie tempo ai libri, però per me Donna Moderna è la mia finestra sul mondo, quindi mi piace mantenerla. Una volta lette ne faccio dono a colleghe (una volta anche alla mia parrucchiera). Se stai studiando fai bene a fare una pausa dalle letture, mi sembra più che giusto ;-)

Luz ha detto...

Condivido pienamente le tue sensazioni, in particolare in questo periodo. La pandemia già dall'anno scorso mi ha "donato" l'abitudine di leggere molto di più, ma man mano che si va avanti, mi accorgo che ci sono libri la cui fluidità ti porta a leggerli senza che neppure te ne accorgi e altri che invece sono un vero e proprio lavoro. Ci sono autori, è vero, più nelle nostre corde, e io infatti aspetto di leggere tutto quello che ha scritto Steinbeck, per dirne uno, ma poi cambio direzione e mi addentro in altre trame, che magari fino a una settimana prima non sapevo neppure esistessero. La lettura comunque, è talmente un piacere che deve essere libera. Anche abbandonare deve essere un diritto, quando proprio non ci sentiamo in sintonia con la storia narrata.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Ci sono letture più facili di altre, anche se poi molto dipende anche dal periodo che viviamo e quest’ultimo non ci rende le cose facili purtroppo. Concordo con te sul fatto che la lettura debba essere libera, tuttavia ci sono anche libri che richiedono un maggiore impegno, per esempio quando ho letto a suo tempo Il nome della rosa le prime cento pagine le ho trovate faticose poi invece il romanzo è decollato. Così prima di abbandonare un libro cerco di arrivare più avanti perché è importante immergersi nella storia.