giovedì 30 agosto 2018

La sottile linea del male su Art Over Covers

Card di Marco Amato

Oggi c'è la presentazione della copertina de La sottile linea del male sul sito di Art Over Covers di Sara "Shifter" Pellucchi. È passato un po' di tempo dall'uscita del libro, ma grazie ai giorni di ferie d'agosto mi sono potuta dedicare anche a questa presentazione che era rimasta indietro e quindi eccola.
Anche la nascita di questa cover, come quella del primo romanzo della serie, è stata molto sentita, l'ho pensata a lungo finché non ho trovato le immagini giuste da elaborare...
La card che vedete sopra è stata disegnata e regalata da Marco Amato che ringrazio tantissimo, io la trovo molto bella. 
Tornando alla cover se siete curiosi potete leggere tutto al seguente link ART OVER COVERS 


domenica 19 agosto 2018

Le sorprese dei ritorni letterari

Non rinnegare mai a te stesso ciò per cui hai combattuto. La sconfitta non rende ingiusta una causa. A. Moravia 


Una notte di luglio mentre ero addormentata sul divano, sono stata sorpresa da una trasmissione che parlava di Cesare Pavese, ora voi ditemi perché le trasmissioni interessanti le fanno sempre alle due o tre di notte oppure cominciano alle 23.30 quando sei già con l'occhio spento dal sonno, soprattutto quando il giorno dopo devi alzarti alle 6 per andare a lavorare. Comunque, tornando a noi, quel  giorno durante la pausa pranzo avevo iniziato a leggere l'estratto di un eBook intitolato Gli indifferenti autore Alberto Moravia, questo perché mi ero messa in testa di rileggere qualche libro dei tempi passati. La cosa davvero interessante era che l'estratto partiva non con il primo capitolo del famoso romanzo, ma con la biografia di Alberto Moravia che, mi tocca ammettere, è avvincente quanto un romanzo. 
Ripercorrere la vita di Moravia mi ha permesso di capire meglio e rivedere con l'immaginazione tutti i romanzi che avevo letto di questo autore inserendoli in un preciso periodo delle sua vita. Conosci un autore attraverso i suoi romanzi, ma quando leggi la sua biografia puoi capire molto di più. 
Cosa c'entra Pavese allora? Quel giorno, in pausa pranzo, mentre leggevo la biografia di Moravia mi sono  ritrovata a fare le stesse considerazioni fatte a suo tempo leggendo la biografia di Pavese su Wikipedia, la sua tristezza, la sua poesia, il suo suicidio appaiono in completa chiarezza ripercorrendo la sua vita. 
alle tre di quella notte di luglio risvegliandomi dal torpore del divano ho ascoltato con grande attenzione  la trasmissione sulle migliori opere di Cesare Pavese e mi è anche tornata la voglia di rileggere qualche suo romanzo, ho adorato La casa in collina e La luna e i falò, ma anche le poesie sono bellissime.
Mi sono stupita a pensare che quella trasmissione me la sono ritrovata sotto il naso (svegliandomi proprio in quel momento) in un giorno che avevo ripensato a Pavese.

Ma la notizia sensazionale è che anche Alberto Moravia si può considerare uno scrittore self, voi lo sapevate? 
Quello che colpisce della vita di Moravia è che lui non si è mai laureato, ha preso il diploma ginnasiale con molti anni di ritardo perché a soli 9 anni si è ammalato di tubercolosi ossea e ha passato molti anni della sua vita adolescenziale chiuso tra casa e ospedale. I libri sono stati la sua compagnia e probabilmente la sua salvezza. Leggeva in media un libro ogni due giorni e componeva versi in italiano e francese, studiava il tedesco e parlava inglese correntemente.
Quando guarì a sedici anni passò due anni a Bressanone in convalescenza e a diciotto anni cominciò la stesura del romanzo Gli indifferenti, lo terminò dopo tre anni. Moravia aveva conosciuto Bontempelli fondatore della rivista "900" sulla quale pubblica alcune novelle. Nel frattempo si era impegnato a scrivere un romanzo da pubblicare proprio su questa rivista, ma l'editore di "900" dopo aver letto il romanzo lo rifiuta affermando che "era una nebbia di parole". Moravia allora parte per Milano e porta il romanzo a Cesare Giardini, allora direttore della casa editrice Alpes e soggiorna un mese a Stresa in attesa di una risposta che non arriva. Moravia torna a Roma e dopo sei mesi riceve una lettera entusiasta da Giardini per il suo romanzo, ma gli chiede anche di pagare le spese di edizione perché "non è possibile presentare in consiglio di amministrazione un autore completamente ignoto". Moravia si fa prestare da suo padre 5000 lire e fa uscire il romanzo nel luglio del 1929. 
Il libro ebbe un grandissimo successo, la prima edizione di 1300 copie viene esaurita in poche settimane e fu seguita da altre quattro edizioni tra il 1929 e il 1933. Il libro venne poi ripreso dalla casa editrice Corbaccio che ne pubblicò 5000 copie. 
Non è sorprendente sapere che anche un autore come Moravia sia stato costretto, in un certo senso, ad autopubblicarsi? 
Se vado a leggere su Wikipedia "è considerato uno dei più importanti romanzieri del XX secolo, ha esplorato nelle sue opere i temi della sessualità moderna, dell'alienazione sociale e dell'esistenzialismo". 
Sicuramente la vita di Moravia romanziere offre spunti di riflessione interessanti. Ho letto diversi libri di Moravia, quelli che ho amato di più sono Gli indifferenti, Agostino e La disubbidienza, sono anche quelli che ricordo meglio; l'ultimo libro che ho letto di Moravia è La vita interiore, un romanzo in cui abbondavano crude descrizioni sessuali e che mi ha portato alla disaffezione per la lettura dei suoi romanzi. Mentre di Pavese ho letto tutte le opere (e resta in assoluto lo scrittore più amato della mia adolescenza) per altri autori mi sono accontentata di leggerne solo alcune. 
Non so se è la nostalgia del periodo adolescenziale, che sembra tanto poetico nel ricordo, oppure perché molte grandi case editrici stanno riproponendo in eBook la pubblicazione di romanzi famosi del passato ma mi ritrovo a desiderare, ogni tanto, di rileggere alcuni libri. 
Rileggere un libro porta a una riscoperta dell'autore, ma anche un approfondimento e una maggiore consapevolezza di ciò che il romanzo ha rappresentato nel momento in cui il suo autore lo ha scritto, nel senso che mentre rileggo Gli indifferenti, uscito nel 1929, non posso non pensare al contesto storico di quegli anni. Si rilegge con occhi nuovi o con una maggior saggezza.

Voi avete qualche autore che vi piacerebbe rileggere o riscoprire rileggendo qualcuno dei suoi romanzi? 
Vi è già capitato di farlo?



mercoledì 15 agosto 2018

Promozione di Ferragosto

Dopo la grave tragedia verificatasi ieri a Genova augurare buon ferragosto è molto difficile.
Sono particolarmente scossa per questo evento e, con il cuore, molto vicina ai genovesi.
Per chi abbia ancora voglia di distrarsi con una lettura vi comunico quanto segue:

                                       


A partire da ferragosto ho impostato una promozione su tutti gli store del secondo episodio del commissario Sorace La sottile linea del male, dovrebbe terminare a fine mese. 
I prezzi promozionali dell'ebook sono i seguenti 
€ 1,99 Su KOBO store, iBooks di Apple, La Feltrinelli
€ 2,48 su Google play 
€ 2,99 su Amazon
Vi ho indicato gli store principali dove ho potuto verificare personalmente se la promozione era partita. Sugli altri store, se riuscite, verificate il prezzo, perché nonostante abbia impostato la promozione a 1,99 su tutti gli store ci sono delle differenze, Amazon ha delle regole legate alle royalties e quindi ha abbassato il prezzo solo di 1,00 euro (immagino sia per questo motivo) Ibs ha mantenuto il prezzo invariato. Se avete voglia di approfittare buona lettura. 
Vi auguro una serena giornata di ferragosto.

sabato 4 agosto 2018

Le mie estati da bambina

Mentre molti blog vanno in pausa il mio invece oscilla tra un periodo di ferie e l'altro.
Sono stata in Puglia per alcuni giorni e più che riposata mi sono massacrata a rincorrere una serie di incombenze familiari. Sono rientrata a Bologna e così prima di rientrare al lavoro completo un post che avevo iniziato a scrivere sull'ipad nelle calde sere pugliesi (la rete girava solo sul balcone dove era anche il solo luogo dove si godeva il fresco). 
Accettando la proposta di Ivano Landi che mi ha invitato ad aderire a questo meme vi parlo, molto volentieri, delle mie estati da bambina, anche se estendo la fascia anche alla prima fase dell'adolescenza, tra la prima e la seconda media.
Devo ammettere che questo post mi permesso di fare un tuffo nostalgico nel passato facendomi ricordare episodi che avevo quasi del tutto dimenticato. Ma la nostra memoria è come un cassetto impolverato, basta riaprirlo e con poco puoi lucidarlo riportandolo agli antichi splendori.

Giochi da cortile 

C'è permesso?

C'è permesso, il gioco da cortile della mia infanzia si chiamava così, anche se è più noto come il gioco della campana, l'ho scoperto cercando su google. Ogni casella disegnata con il gesso rappresentava la casetta di un giocatore. Noi bambine degli anni settanta lo chiamavamo così perché per andare avanti dovevi passare nella "casa" di qualcun altro e quindi chiedevi "permesso", se ti veniva concesso potevi evitare un "salto" troppo lungo...

Giocattolo 

Io, da bambina, ero un vero maschiaccio, mi piacevano le pistole e le spade, ciononostante a un certo punto della mia vita sono stata conquistata da una bambola bionda con gli occhi mobili e i capelli pettinabili che si chiamava Paola e che mi ha accompagnato per tutte le scuole elementari e anche più. A lei raccontavo tutto e l'adoravo anche quando uno dei suoi bellissimi occhi azzurri ha smesso di essere "mobile". Era una bambola Furla (oggi sono un vero e proprio oggetto da collezione se in buone condizioni), la mia Paoletta non so dove sia finita però su google l'unica più somigliante è questa che vi mostro, solo che era con i capelli biondi.

Bambola Furla

Fumetti e fotoromanzi 

Albi di Topolino

Crescendo mi sono appassionata sempre più alla lettura dei fumetti, Topolino e soprattutto Paperino erano i miei fumetti preferiti, ricordo che avevano un posto d'onore gli Albi di Topolino ma semplicemente perché costavano meno di tutti gli altri contenendo una sola storia, all'epoca in cui cominciai a comprarli il prezzo era di 50 lire.
Paperinik 

Tra i miei personaggi Disney preferiti c'era Paperinik, l'alter ego di Paperino, eh sì mi dava grandi soddisfazioni di rivalsa. Io sognavo di indossare la tutta di supereroe e vendicarmi di tutti i piccoli suprusi quotidiani come faceva Paperino...in fondo i supereroi ci piacciono proprio per questo no?
Franco Gasparri e Claudia Rivelli 

ma i fotoromanzi lancio kolossal erano quelli che cominciavano a farmi sognare le storie d'amore, queste copertine che vi propongo riguardano storie che ho sicuramente letto e che allora adoravo.

Franco Gasparri 
Il mio attore preferito era Franco Gasparri, un mito, una bellezza maschile senza tempo. 

Cibo

Il cibo dell'estate per me era il Gelato in tutte le salse, qualcuno si ricorda l'omino che passava con il carretto dei gelati? Nelle mie estati da bambina il gelataio passava spesso ed era un richiamo tentatore. Ma non passano più ormai, però è questa l'immagine che più mi ricorda le mie estati da bambina.


Gelati!

Una merenda tipicamente pugliese che andava tutto l'anno, ma d'estate con i pomodori freschi raggiungeva il suo culmine era "pane e pomodoro": una fetta di pane fresco, cosparsa di seme di pomodoro, olio e sale. C'erano le varianti con l'origano, con la foglia di basilico, con i sottaceti, ma io preferivo la versione originale, più semplice e leggera. 

Pane e pomodoro


Canzoni

Le canzoni che mi ricordano le mie estati bambine-adolescenziali sono soprattutto quelle di Claudio Baglioni: Piccolo grande amore, Amore bello, Sabato pomeriggio, E tu. 
E tu, anno 1974, è quella che proprio mi fa pensare al sole caldo dell'estate e al tempo sospeso della controra



Però ha avuto un ruolo da protagonista anche Ti amo di Umberto Tozzi, anno 1977, e l'altra meno nota Stella stai.



Libro 

Non c'è un solo libro a ricordare le estati della mia infanzia - adolescenza. All'epoca leggevo libri per ragazzi, avevo scoperto una collana molto interessante della Mondadori la serie si chiamava "I tre investigatori", ogni storia mescolava il giallo con un pizzico di mistero e di soprannaturale. Su Wikipedia ho scoperto che ogni prefazione del libro era curata dal grande Alfred Hitchcock.

Rocky Beach 

Amavo leggere gialli ma anche le storie d'amore, all'epoca avevo sviluppato una vera passione per Liala, il primo romanzo che ho letto di questa autrice si intitolava La meravigliosa infedele, al primo sono poi seguiti tutti gli altri, un numero davvero elevato di romanzi rosa che mi hanno davvero appassionato. A quanto pare la passione per il giallo e il rosa era presente in me fin dall'infanzia...

Liala 

Questo excursus di ricordi è stato molto piacevole, mi è sembrato quasi un gioco del destino che sia capitato proprio mentre ero nei luoghi della mia infanzia adolescenza e ringrazio Ivano che mi ha dato questa opportunità. In base alle regole del gioco dovrei nominare cinque blogger, però visto che molti sono già stati nominati da Ivano e Agosto è un mese di caldo e di relax per molti di voi non nomino nessuno, ma chi avrà voglia potrà seguire questo meme spontaneamente.

Avete qualche ricordo delle vostre estati da bambini da citare nei commenti? Quali sono le immagini che voi indissolubilmente attribuite all'estate con un pizzico di nostalgia?