domenica 24 settembre 2017

I tormentoni sono solo canzonette?

Volevo scrivere questo post già da qualche tempo, ci pensavo ogni volta che ascoltavo una di queste canzoni ma non mi decidevo mai, ma ora che l'estate volge al termine e i tormentoni ci abbandonano non rimando più. 
Queste canzoni che entrano con prepotenza nella nostra estate e nelle nostre orecchie con i loro ritornelli allegri e martellanti sembrano canzonette senza nessuna profondità, invece non è proprio così. Lo so forse ho scoperto l'acqua calda e qualcuno lo aveva già detto, però esaminiamone alcune.

Partiamo da una canzone lontana nel tempo che amo molto ancora adesso soprattutto per la splendida voce della cantante e per il ricordo della mia adolescenza
Un’estate al mare di Giuni Russo 1982 





Riporto il testo tralasciando il ritornello 
Per le strade mercenarie del sesso
Che procurano fantastiche illusioni
Senti la mia pelle com'è vellutata
Ti farà cadere in tentazioni
Per regalo voglio un harmonizer
Con quel trucco che mi sdoppia la voce
Quest'estate ce ne andremo al mare per le vacanze

Sopra i ponti delle autostrade
C'è qualcuno fermo che ci saluta
Senti questa pelle com'è profumata
Mi ricorda l'olio di Tahiti
Nelle sere quando c'era freddo
Si bruciavano le gomme di automobili
Quest'estate voglio divertirmi per le vacanze
Un'estate al mare
Voglia di remare

Con un ritornello orecchiabile si nasconde il tema della canzone che non è poi così leggero, parla di una prostituta che sogna una vacanza dalla strada.

Vamos a la playa dei Righeira 1983


Tralasciando il ritornello vi riporto le parti salienti della versione italiana

Vamos a la playa
la bomba è esplosa
bagliori nucleari
ci abbronzano di più

Vamos a la playa
tra statue di robot
legioni di mutanti
combattono sui surf

Vamos a la playa
la nuova onda è là
con pizze radioattive
ci si alimenterà

Il tema della canzone sembra frivolo e leggero, ma immagina uno scenario apocalittico, era il 1983 ed era l'epoca della fobia nucleare, nella canzone si immagina che la bomba sia esplosa realmente e l'umanità sia ormai spacciata tra radiazioni nucleari che ci abbronzano di più e legioni di mutanti.
Purtroppo il pericolo nucleare è ancora dietro l'angolo ed è tornato di nuovo terribilmente attuale, visto che ci sono sempre dei pazzi al potere che con i loro test nucleari vogliono mostrare al mondo un nuovo sole (per citare un articolo di giornale).

Ma veniamo ai tormentoni più recenti di questa ultima estate

Tra le granite e le granate di Francesco Gabbani


Ecco il testo

Oggi il Paradiso costa la metà
Lo dice il venditore di felicità
In fuga dall'Inferno, finalmente in viaggio
La tua vacanza in un pacchetto omaggio
Foto di gruppo sotto il monumento
Turisti al campo di concentramento
E sulle spiagge arroventate
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate

E state
Lì dove siete, com'è che state? Ci state bene?
E state

Macellerie sudate in coda nei musei
Hotel di lusso nei villaggi dei pigmei
Mente sana e corpo fatiscente
Antologia della vacanza intelligente

La tua vita al largo da una vita intera
Fischia il vento ed urla la bufera
Fra le granite e le granate
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate

E state
Lì dove siete, com'è che state? Ci state bene?
E state
Lì dove siete, com'è che state? Ci state bene?
E state

Eppure non partiamo mai, ci allontaniamo solo un po'
Diamo alla vita un'ora perché al ritorno sembri nuova
Davvero, non andiamo mai oltre le nostre suole
Muovi il passo, tieni il tempo, gira come gira il vento

Lì dove siete, com'è che state? Ci state bene?
E state
Eppure non partiamo mai, ci allontaniamo solo un po'
Diamo alla vita un'ora perché al ritorno sembri nuova
Davvero, non andiamo mai oltre le nostre suole
Muovi il passo, tieni il tempo, gira come gira il vento

Dietro le spalle, un morso di felicità
Davanti il tuo ritorno alla normalità
Lavoro e feste comandate
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate

Lì dove siete, com'è che state? Ci state bene?
E state
Lì dove siete, com'è che state? Ci state bene?
E state

Insomma Gabbani dopo aver ironizzato sui tuttologi del web, oppio dei poveri, perchè l'intelligenza è demodè con il suo Occidentali's Karma, ci regala ancora il suo acume pungente trattando il tema della vacanza come breve fuga dalla grigia quotidianità, dalla quale però ci allontaniamo solo un po' perchè in realtà non partiamo mai per il viaggio vero dentro di noi.

Pamplona di Fabri Fibra Ft. Thegiornalisti



Ecco il testo

Stavo col libanese
Quando sotto casa gli hanno sparato
Ma quanta violenza che passa in tele
Però meglio in tele che dentro casa
Frate, lavoravo in un ufficio
Giuro stavo diventando pazzo
Ci pagavo a malapena l'affitto
In Italia non funziona un cazzo
Sognavo nella tasca i contanti
Ho vomitato le rime più crude
Che brutta vita fanno i cantanti
A 15 anni, oggi tutti youtuber
E questo è il ricambio generazionale
Se segui ricambio, rapper nazionale
Corro sulla fascia, la moda divide
La gente si lascia al passo con i Kardashian

Dove sei? L'estate comincia adesso
Ma tu vuoi correre, c'è l'Apocalisse in centro
Segui le luci della città, pace agli uffici e alle università
Beviamoci su che qualcosa qui non funziona
Siamo come i tori a Pamplona, Pa-Pamplona

Oggi le modelle fanno le DJ
La bella gente, la pista, le luci
E le ventenni vanno a letto con i vecchi
Per pagarsi una borsa di Gucci
A Milano piove spumante
Perché lo Champagne è francese
Un matto gira in centro in mutande
E uccide i passanti con un machete
La politica ci vuole divisi
In TV sento parlare di Isis
Su nel cielo, guarda, volano missili

Fuori fighe da sfilate Intimissimi
Droga gira in questi party, unisciti
Ogni tanto, vedi, c'è chi collassa
Gli adulti che si fanno selfie in crisi
Non trovano parole neanche per gli hashtag

Dove sei? L'estate comincia adesso
Ma tu vuoi correre, c'è l'Apocalisse in centro
Segui le luci della città, pace agli uffici e alle università
Beviamoci su che qualcosa qui non funziona
Siamo come i tori a Pamplona, Pa-Pamplona

Fuggiamo insieme e sorvoliamo l'oceano
È da una vita che vuoi sapere il nostro posto qual è
Il nostro posto qual è, iI nostro posto qual è

Beh direi che il testo si commenta da solo, non sono solo canzonette, sono testi che tormentano ma in profondità, come dice il proverbio "canta che ti passa!"

Avrei altre canzoni da citare, ma il post diventerebbe troppo lungo.
A voi viene in mente qualche canzone, tormentone estivo o invernale non ha importanza, che tratti temi forti a suon di ritornelli allegri?




mercoledì 20 settembre 2017

Presentazione rimandata


Questo post estemporaneo è solo per dirvi che la presentazione di oggi è stata rimandata per un problema imprevisto. 
Dopo una serie di telefonate e consultazioni abbiamo deciso di rimandare a dicembre.
Così passata l'ansia da presentazione ora c'è l'ansia da "andrà tutto bene a dicembre?"
e se c'è un problema analogo?
se viene a nevicare e si blocca il treno che mi porta a Firenze? 
e se mi rapiscono gli alieni? 
e se mi si abbassa la voce? (già successo a Milano, ero afona)...
Basta! Inutile preoccuparsi adesso. 
Vi riaggiornerò sulla prossima data, o forse non lo farò per scaramanzia, o forse lo farò solo all'ultimo minuto. 
Oggi c'è il sole e ne approfitto per uscire a fare una passeggiata, visto che sono in ferie.

Però vi lascio lo stesso con una domanda: come reagite agli imprevisti? Vi strappate i capelli e vi disperate o la prendete con filosofia?

 


domenica 17 settembre 2017

Presentazione a Firenze di Fragile come il silenzio

Fragile come il silenzio

Mercoledì 20 settembre, alle ore 17 presso la Libreria Nardini Bookstore - LiberPop a Firenze, si terrà la presentazione del libro Fragile come il silenzio.
Eccoci qua, con grande emozione vi parlo di questa presentazione che avverrà il prossimo 20 settembre e che riguarderà la sottoscritta. 
Sono in ansia, giusto un pochino, anzi moltissimo, inutile dirlo, come carattere sono piuttosto timida e riservata e parlare in pubblico mi causa sempre una certa apprensione.
Nel mio lavoro lo faccio abitualmente, ma è diverso. Quindi parlare in una libreria di un mio libro mi sembra fantascienza, per fortuna avrò accanto a me Stefania Romito che mi intervisterà e condurrà la presentazione e questo mi incoraggia molto. In questi giorni ho riletto le pagine del mio romanzo giallo per decidere cosa leggere nel corso della presentazione. Con un giallo non è così semplice, è necessario scegliere i brani del libro che incuriosiscano il lettore e nello stesso tempo non svelino passi fondamentali della trama lasciando la dovuta suspense. La stessa difficoltà la affronto quando devo postare gli estratti del libro sulla mia pagina facebook, però gli estratti sono molto brevi e quindi è più semplice raccontare senza svelare.

Se siete curiosi, intanto potete leggere la mia intervista presentata sul blog di Stefania e collegato al gruppo Facebook Ophelia's Friends, eccovi il link  Stefania Romito 

Finalmente dispongo anche delle copie cartacee per la presentazione, non era scontato che riuscissi ad averle in tempo. Avevo concluso le procedure per avere il cartaceo a luglio, poi però con agosto di mezzo c'è stato un rallentamento, per fortuna alla fine il cartaceo è arrivato. Aprendo il plico non ho resistito alla tentazione di scattare una foto per immortalare il momento. Quindi lettori che amate l'odore della carta stampata non avete più scuse, su Amazon c'è anche il libro di carta! 

Fragile come il silenzio cartaceo 

Toccare le pagine di un libro, sapendo che l'ho scritto io, è una bellissima sensazione. 
Non aggiungo altro tranne l'invito, se siete a Firenze e avete voglia di sentirmi, a venire alla libreria Nardini LiberPob.
In ogni caso vi lascio con una domanda: amate andare alle presentazioni organizzate nelle librerie degli autori che leggete? 

domenica 10 settembre 2017

Come è andata a finire

                                

         
“Settembre arrivò quasi a sorpresa con l’aria finalmente più fresca, ogni volta aveva la sensazione che quel mese segnasse un nuovo inizio. Niente più caldo torrido, la ripresa lenta delle varie attività e nuovi progetti”
Estratto da Fragile come il silenzio.

Sto leggendo in qua e là varie parti del mio romanzo giallo per trovare le letture adatte a un reading e ho trovato una considerazione del protagonista che sembra adatta al periodo e a questo momento della mia vita.

Mesi fa vi avevo parlato della riorganizzazione nel mio ambito lavorativo. Come accade sovente di questi tempi, arriva un nuovo capo al vertice e tutto quello che prima funzionava non va più bene.
Così vengono decise riorganizzazioni rivoluzionarie sulla pelle delle persone.
Gli scopi si assomigliano quasi sempre: 
vanità, ossia lasciare la propria inequivocabile impronta dimostrando di essere stati più bravi del proprio predecessore; 
economia, ossia tagliare i costi o fingere che ciò accada, spesso quei costi che vengono tagliati li ritrovi da qualche altra parte, forse ancora più alti; 
potere, ora comando io e vi concio per le feste! 
Ci saranno anche aspetti positivi? Sicuramente sì, io lo spero molto, ma lo vedremo quando tutto sarà a regime e la nuova compagine organizzativa si sarà assestata. 
Poi arriverà un nuovo capo al vertice e, forse, si ricomincerà. Forse. 
Ma siccome io sono una inguaribile ottimista oggi mi concentro sui miei aspetti positivi del nuovo lavoro. 
Dopo essere rimasta in stand by per diversi mesi, lavorando nel vecchio settore ogni mese come se fosse l'ultimo in una incertezza costante, attenta a non lasciare mai sospesi perché sarei dovuta andar via, finalmente in un torrido luglio ho saputo il nuovo settore di destinazione, niente di ciò che io avevo proposto, un lavoro completamente diverso e nuovo con tutto da organizzare dalla base. 
Avevo la possibilità di non accettare e aspettare ancora, ma ho deciso che andava bene così.
In fondo tutta la vita è una ripartenza.
Non ho dormito diverse notti con l'ansia di quello che mi aspetta nei prossimi mesi, però lo scorso venerdì uscendo dal mio nuovo ufficio improvvisamente mi sono sentita leggera e felice. 
Mi guardavo intorno ed ero nel centro di Bologna in mezzo ai suoi portici meravigliosi, il mio ufficio precedente era decentrato in un complesso esterno lontano dal centro.
Uscire dall'ufficio e avere la possibilità di girare sotto i portici è una bella sensazione che avevo dimenticato.
Insomma per ora sono contenta di questo piccolo vantaggio, vivere il centro della città, tra una pausa di lavoro e l'altra. Per il resto il lavoro è lavoro e, almeno finché non vinco la lotteria, mi tocca.
In fondo cerco di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto, si vive meglio così. 
E voi il bicchiere come lo vedete?

domenica 3 settembre 2017

E la terra trema ancora


Sembra un terribile anniversario, ma ogni volta che la terra trema penso 'di nuovo?' 
Eppure non dovrei stupirmi visto che viviamo in un paese sismico, quello che invece ogni volta mi sorprende è il pensiero che si possa smettere di morire per questo. Quando c'è stato il terremoto a Ischia lo scorso 21 agosto sono rimasta interdetta, un'isola bellissima che avevo visitato appena due mesi prima. Mi sono sentita ancora più coinvolta, forse perché i posti che viviamo anche solo per un breve periodo di vacanza diventano un po' più nostri, ci appartengono di più. 
Purtroppo il 90 % del patrimonio immobiliare in Italia non è antisismico, bisogna farsene una ragione, occorre costruire il nuovo con criteri giusti e mettere in sicurezza il vecchio, magari con i giusti incentivi. Solo questo darebbe una bella spinta all'economia non credete? 
Ma io non sono al governo e la mia attività è limitata, posso solo scrivere un racconto per provare a contribuire ancora alla causa del terremoto, posso scrivere un post sul blog per ricordare il bando per la terza antologia solidale e invitare chi può, in particolare i professionisti della scrittura, a partecipare. Forse posso fare solo questo, forse è un piccolo passo, ma tanti piccoli passi fanno un cammino lungo la strada del futuro.

Se avete voglia di entrare in questo progetto e far parte del branco di Buck vi riporto il link del blog di Serena contenente il bando della Terza antologia di racconti e vi invito a leggerlo.
Il filo conduttore dei racconti è il Natale quando tutti siamo più buoni e generosi ed è anche il periodo giusto per regalare un libro!
Vi lascio con una foto da me scattata a Sant'Angelo di Ischia.
Sant'Angelo di Ischia