Il mese di settembre mi è sempre piaciuto, dai tempi in cui Alberto Fortis cantava a squarciagola la canzone d'amore da questo mese intitolata (qualcuno se lo ricorda?).
Non so neanche perché mi piace, non ci sono dei motivi per rallegrarsi per il suo arrivo, è il mese in cui le giornate si accorciano, ricomincia la scuola e l'università, segnando la fine dell'estate e l'inizio del malinconico autunno, insomma non ci sarebbero grandi motivi di entusiasmo.
Eppure mi piace, forse perché si ricomincia a respirare senza afa,
forse perché ha il sapore di un nuovo inizio,
forse perché ci regala ancora della giornate magnifiche di sole dal piacevole sapore estivo, ma senza l'arroganza del caldo rovente,
forse perché ci risvegliamo dal letargo indolente in cui eravamo immersi per l'afa (io con il caldo perdo la volontà e tendo ad azzerare tutte le attività non obbligatorie).
Quest'anno, anche a causa della pandemia, settembre ha un sapore diverso, segna una ripartenza più forte con la necessità della ripresa delle attività economiche, con la paura di sbagliare e di tornare alla paralisi vissuta in primavera.
Nei mesi scorsi ho invidiato chi è riuscito ad andare in vacanza, chi aveva il camper e poteva viaggiare in sicurezza, chi aveva una casa al mare o in montagna, chi aveva un convivente con cui partire con la mascherina, chi aveva un cane da portare fuori, chi aveva una casa grande e meglio attrezzata per il lavoro agile, chi aveva un giardino o un terrazzo dove stare all'aperto ecc ecc
Settembre sembra riconciliarmi con il mondo, tutto viene archiviato e resta alle spalle.
E in questi giorni mi è venuta una gran voglia di sistemare alcune cose, in particolare, di liberarmi di tante zavorre, sono stata assalita dal "magico potere del riordino" e sono riuscita a eliminare una serie di cose inutili che invadevano la mia casa. In realtà ho solo cominciato, perchè avrei ancora molto di cui liberarmi, mi sono resa conto che ci circondiamo di cose di cui non abbiamo assolutamente bisogno, cose che assurdamente ci sembrano indispensabili ma poi non usiamo. Intanto ho cominciato e l'obiettivo è arrivare a svuotare la casa dell'inutile entro Natale...ce la farò? Non so, intanto già mi sento più leggera.
Vi lascio con un estratto dalla "Canzone dei dodici mesi" di Guccini, la strofa dedicata a settembre e con il link di yuotube della canzone, citata all'inizio, Settembre di Alberto Fortis, il cui ascolto riesce ancora a emozionarmi.
Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull'età, dopo l'estate porti il dono usato della perplessità, ti siedi, pensi e ricominci il gioco della tua identità, come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità.
Voi che rapporto avete con il mese di settembre, provate la stessa sensazione di ripartenza e di sollievo?