Mi piace giocare con i titoli, il titolo famoso è il Gli effetti collaterali dei sogni, un libro uscito qualche anno fa, ma io pensavo agli effetti collaterali dei ribassi dei prezzi, guardando a ciò che accade quando c'è un prezzo ribassato su uno store, ve lo racconto.
Come sapete io pubblico su Streetlib e su Amazon.
Ho cominciato con Streetlib, nel 2014 quando ancora si chiamava Narcissus, ed è stata una esperienza nel complesso positiva perchè, per un autore alle prime armi che non sa niente di editoria e di altri meccanismi, è una piattaforma che fornisce molte informazioni dando un buon supporto.
Intanto era un sito italiano e pubblicava dei tutorial su come operare sul sito (quando ancora i tutorial su yuotube erano poco frequenti), quindi io non ho mai abbandonato Streetlib anche quando ho cominciato a pubblicare con Amazon.
Con Streetlib puoi scegliere di essere presente su tutti gli store on line, Amazon compresa, e a me questa cosa piaceva molto anche se poi in realtà i miei romanzi, pur disponibili su tutti gli store, vendevano quasi esclusivamente su Amazon.
A un certo punto della mia vita da self ho deciso di pubblicare con Amazon, in particolare per provare l'esperienza e capire meglio certi meccanismi.
Così quando dovevo pubblicare il romance "Insostenibili barriere del cuore" mi sono affidata solo ad Amazon e l'ebook andò benissimo, non so se fu merito del fatto che uscì in estate oppure di una congiunzione astrale favorevole, ma vendette molto e soprattutto ebbi un altissimo numero di pagine lette.
Dare l'esclusiva ad Amazon con Kindle Unlimited sembrava quindi un buon affare, tanto che il mio terzo giallo lo pubblicai solo su Amazon.
L'ombra della sera, credo forse l'episodio migliore (a sentire alcuni) il più completo come trama e il più intrigante sotto l'aspetto tecnico e di suspense, quando uscì non fu notato neanche un po'.
Forse non era il periodo giusto (19 aprile 2019) forse non ho spinto troppo la promozione, ma in quello stesso mese ho avuto un lutto in famiglia e quindi avevo altri problemi ben più gravi di cui occuparmi.
Fu così che aprile divenne per me davvero il più crudele dei mesi, il dolore del lutto e il romanzo appena uscito che non vendeva neanche una copia; non che ciò potesse lenite il dolore ma sapere che un romanzo a cui avevo dedicato tempo ed energia non vendesse niente - neanche con le offerte a 0,99 - mi deprimeva ancora di più.
Così, dopo essermi leggermente ripresa dal triste periodo, ho deciso di togliere il romanzo da Kindle Unlimited e pubblicarlo, attraverso la piattaforma Streetlib, anche sugli altri store.
Senza dilungarmi oltre il romanzo su Ibs e gli altri store ha recuperato moltissimo e poi ho potuto assistere a un fenomeno strano che si verificava, di cui ti rendi conto soprattutto se pubblichi anche su Amazon.
Ogni volta che parte una promo su IBS (che poi si estende quasi in automatico a Kobo, ad Apple e altri store) Amazon dopo un po' se ne accorge e si adegua, infatti abbassa il prezzo.
Insomma il meccanismo della concorrenza perfetta esiste.
Come forse sapete ho una laurea in economia ed è un corso di studi che ho amato moltissimo, gli argomenti del mio corso di laurea li ho sempre trovati stimolanti perchè agganciati alla realtà che ciascuno di noi viveva.
Quello che studi per dovere, se ti resta nella memoria, entra a far parte del tuo bagaglio culturale e diventa tuo per sempre. Ci sono delle norme o nozioni che sono rimaste impresse e una di queste è
la teoria della concorrenza perfetta, conosciuta anche come la teoria del consumatore.In economia, la concorrenza perfetta è una forma di mercato caratterizzata dall'impossibilità degli imprenditori di fissare il prezzo di vendita dei beni prodotti, che è fissato invece dall'incontro della domanda e dell'offerta, che a loro volta sono espressione dell'utilità e del costo marginale. L'impresa non può determinare contemporaneamente quantità e prezzo d'equilibrio del mercato.
La definizione di concorrenza perfetta fa riferimento a quella situazione in cui, per il numero degli operatori economici presenti sul mercato, ciascuno di essi (sia esso espressione della domanda ovvero consumatore e/o sia esso espressione dell'offerta ovvero produttore) crede fermamente di non avere la possibilità di influenzare in alcun modo, attraverso i propri comportamenti, il prezzo di vendita dei beni e/o servizi scambiati sul mercato.
Ho riportato uno stralcio da wikipedia.
In pratica se vendi un prodotto sarà il mercato a decidere il prezzo, ogni volta che un venditore abbassa il prezzo, anche gli altri venditori lo faranno e quindi il prezzo tenderà ad assestarsi sul livello determinato dal mercato.
Ricordo ancora le meravigliose lezioni del mio professore di Economia Politica I (cosiddetta microeconomia), il tempo con lui volava perchè trasmetteva il sapere in forma leggera coinvolgendoci nel discorso.
Un concetto però che non ho mai dimenticato e che lui non mancava di sottolineare è che
la concorrenza perfetta nella realtà non esiste
perchè non esistono prodotti perfettamente omogenei e interscambiabili tra loro.
E poi perchè ci sono altri fattori che fanno sì che un consumatore compri anche a prezzo più alto, per esempio se compri il pane nel negozio sotto casa a 2 €, pur sapendo che nel negozio del centro puoi pagarlo 1 € lo comprerai lo stesso, perchè in quel momento il negozio sotto casa ha per te un valore aggiunto, è vicino, appunto.
Insomma il mercato non è uno spazio omogeneo con prodotti omogenei perfettamente interscambiabili, tranne forse per il web.
Eh sì, perché con internet certe differenziazioni sono cadute, un eBook venduto su tutti gli store on line diventa un prodotto perfettamente omogeneo su quel mercato, se uno store abbassa il prezzo, lo faranno anche gli altri.
Non so cosa accada per gli altri prodotti diversi dai libri, probabilmente avviene lo stesso meccanismo.
Cosa voglio trasmettere con questo post? Non ne ho idea, è la semplice condivisione di un'esperienza con qualche riflessione lanciata nell'etere.
Sarebbe interessante seguire oggi una lezione di economia all'università, sarà senza dubbio più aggiornata ai tempi odierni...
Credo che il mercato abbia subito molti cambiamenti in questi anni, tra globalizzazione selvaggia e diffusione degli acquisti on line con l'improvvisa accelerazione della pandemia, tanto che perfino i più recalcitranti, nel 2020, si sono ritrovati a comprare qualcosa on line visto che non potevano comprare direttamente.
L'anno 2020, deleterio per molti, è diventato una manna per altri che hanno puntato sul digitale.
Amazon ha perfino lanciato il suo concorso Amazon Storyteller.
Insomma l'evoluzione dei mercati negli anni potrebbe portare quasi alla concorrenza perfetta, ma certamente non alla perfezione del mercato o della società, quella è un'altra cosa.
Cosa ne dite?
Fonti testi
Wikipedia
Fonti immagini
Pexel