lunedì 30 dicembre 2019

Le mie letture del 2019


Fare il bilancio delle letture mi aiuta a ripercorrere anche un po' gli eventi dell'anno, capita anche a voi? È stato un anno decisamente doloroso, a livello personale, ma non posso negare di aver avuto anche dei momenti buoni, alcuni quasi perfetti, come la vacanza in Puglia e nella Tuscia.
La settimana tra Natale e Capodanno è stata un'ecatombe con un viaggio in autostrada diventato pari a un incubo, causa coda assurda di 14 ore per sequestro viadotto tra Marche e Abruzzo. Pranzi e cene natalizi usati come attentati alla mia vita e riposo scarsissimo. Per fortuna sono di nuovo a Bologna e ancora viva. Stop.
Quest'anno ho letto meno rispetto all'anno precedente, non so spiegare perché. Pensavo di leggere di più visto che ho scritto meno, presa da un'insolita pigrizia nei confronti della scrittura. Nonostante i miei ritmi di lettura siano rimasti abbastanza costanti nel tempo, il numero di libri letti è stato decisamente inferiore; infatti nel 2018 e nel 2017 ero arrivata a quaranta libri, quest'anno mi sono fermata a meno di trentacinque. Pazienza, non è certo un problema, si vede che questo anno faticoso ho, quasi inconsapevolmente, rallentato su tutto, é andata così. Se dovessi fare una piccola classifica dei libri letti direi che sono state letture piacevoli ma non c'è un libro che spicchi più degli altri. Forse Isola di neve di Valentina D'Urbano tra le storie d'amore. Tra i gialli ho apprezzato molto La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi, di questo autore avevo letto anni fa Il suggeritore e l'avevo trovato troppo cupo, invece questo romanzo mi è piaciuto molto di più; un giallo davvero ben scritto e con parecchie sorprese. Avrei voluto leggere qualche classico, ma è rimasto tutto nelle intenzioni, forse potrò recuperare nel 2020. Vedremo. Ecco quindi i titoli di questo 2019 che volge al termine.


LETTURE 2019
1. Isola di neve di Valentina D'Urbano
2. La donna di ghiaccio di Robert Bryndza
3. La memoria dei corpi di Marina Di Guardo 
4. Bambole gemelle di Marina Di Guardo 
5. La versione di Fenoglio di Gianrico Carofiglio
6. L'allieva di Alessia Gazzola 
7. Aporia di Renato Mite 
8. Aikawa High School vol. 3 di Inagheshi (libro a fumetti)
9. Un passo avanti e poi un altro di Eleonora Ippolito 
10. La tristezza ha il sonno leggero di Lorenzo Marone
11. La vittima perfetta di Robert Bryndza
12. Sette giorni perfetti di Rosie Walsh 
13. Nella Notte di Concita De Gregorio 
14. Il gioco del male di Angela Marsons 
15. Magnifico assedio di Emily Pigozzi 
16. L'eredità delle ombre di Massimiliano Riccardi
17. La ragazza scomparsa di Angela Marsons 
18. Imperfetti sconosciuti di Daniela Volontè 
19. Sara al tramonto di Maurizio De Giovanni 
20. Fiori sopra l'inferno di Ilaria Tuti
21. Se lei sapesse di Blake Pierce
22. La ragazza nell'acqua di Robert Brindza
23. La principessa dei mondi - la terra - di Monica Brizzi 
24. Denise. Il mondo non mi serve di Sarah S.
25. Delitti senza castigo di Loriano Macchiavelli
26. Dodici rose a Settembre di Maurizio De Giovanni 
27. Linea di sangue di Angela Marsons 
28. Resti perfetti di Helen Fields
29. Magari domani resto di Lorenzo Marone 
30. L'ultimo dei Bezuchov di Marco Freccero 
31. La misura del tempo di Gianrico Carofiglio
32. Nel silenzio delle nostre parole di Simona Sparaco
33. La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi 
34. Ninfa dormiente di Ilaria Tuti

Non mi resta che augurarvi buon anno, che il 2020 sia un anno sereno per tutti voi. 




lunedì 23 dicembre 2019

Segnalazione I custodi dell'ordine

Buon giorno amici, 
anche se solitamente non faccio segnalazioni di libri sul mio blog ho accolto l'invito di Federica Amalfitano e della sua casa editrice Starlight per segnalare l'uscita in eBook e cartaceo del romanzo 
I custodi dell'ordine. Siamo in un periodo di vacanza per molti ed è quindi sempre una bella occasione per regalarsi o regalare un libro da leggere. L'ebook è in offerta fino al 31 dicembre, per chi ama il genere conviene approfittarne.

Ultima uscita della Starlight 



Titolo: I Custodi dell’Ordine
Autore: Federica Amalfitano
Editore: collana Starlight (Pubme)
Genere: fantasy
Formato: ebook e cartaceo
Data di uscita: 14 dicembre

**Promo di Natale: l’ebook sarà in offerta a 0,99 cs su amazon fino al 31 dicembre**
Disponibile in Kindle Unlimited

Trama:
“Moltissimi millenni fa regnava incontrastato il Kaos…”
Così comincia la storia più incredibile che Shaylee Cassidy abbia mai sentito, una storia che ha come protagonisti delle persone dai poteri straordinari: i Custodi dell’Ordine.
Per secoli i Custodi sono riusciti a mantenere l’equilibro tra gli elementi della natura, ma l’armonia rischia di essere distrutta quando uno di loro viene trovato assassinato.
A parlargliene è Colin Williams, il ragazzo più popolare della scuola. Turbata dai suoi occhi verde smeraldo che la seguono ovunque, Shaylee non può fare a meno di rimanerne affascinata. Lei, una ragazza sensibile e taciturna, mai avrebbe pensato di trovarsi un giorno invischiata in una situazione simile.
Cosa può fare per aiutarli? Come può controllare qualcosa di più grande di lei?

“Se sei destinato a essere un Custode, non puoi permettere a dei futili sentimenti di decidere del tuo futuro. Ricordati, Shaylee… il cuore è l’organo più debole del corpo umano. Se lascerai che prenda il sopravvento sulla tua parte razionale, segnerai il resto della tua vita”.

Copertina di Annamaria Bosco

Estratto:
«Cosa ti hanno fatto?», sussurro raggiungendolo a grandi passi.
«Cosa ci fai tu qui, piuttosto!», ribatte con rabbia strattonando le manette. «Vai subito via, pazza squilibrata che non sei altro».
È questo il ringraziamento per essere venuta a salvarlo?
«Prego, non c’è di che», bofonchio ironica cercando di capire come aprirgli le manette senza chiavi.
«Sono così contento di vederti, Shaylee», aggiungo parlando da sola.
Killian mi guarda torvo e continua a lamentarsi quando prendo una forcina dai miei capelli e provo a forzare le manette.
Nei film sembra così facile!
«Mi rifiuto di essere salvato da te, Shila. La mia reputazione sarebbe compromessa e poi, di questo passo, finirò per morire di vecchiaia», mi schernisce alludendo alla mia poca dimestichezza con gli scassinamenti. Sbuffo e lascio perdere la forcina per raccogliere un sasso da terra, poi lo sbatto con violenza sul lucchetto che unisce le catene.
«Hai intenzione di finire il lavoro cominciato dai Black Shadows, per caso?»
Non rispondo a Killian che alza gli occhi al cielo quando colpisco il mio dito con il sasso.
«Cosa ho fatto di male nella mia vita per avere te come soccorritrice? Me lo spieghi?»
Osservo il dito della mia mano per assicurarmi che non sia rotto in qualche punto. Lo sento un po’ indolenzito ma, per fortuna, il dolore non è forte. Con molta probabilità fra poco mi spunterà un bel livido. Rifletto su come liberare Killian senza rimetterci un’altra falange, finché mi ricordo del pugnale che ho infilato nella mia tasca e lo estraggo per poterlo usare come leva. Niente da fare, non riesco a liberarlo.
All’improvviso, un’illuminazione.
«Ho avuto un’idea», asserisco ignorando le sue proteste sull’utilizzo del suo pugnale come arma da scassinamento.
«E io ho un brutto presentimento».

Biografia dell’autrice
Federica Amalfitano nasce ad Ischia, si laurea in Scienze Biotecnologiche per la Salute all’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e lavora in un laboratorio. 
Ha pubblicato il suo primo romanzo Urban Fantasy nel 2016 con l’Aletti Editore con il titolo “Gli occhi del lupo” e nel 2018 il secondo volume della dilogia “L’altra metà della luna” sempre edito dall’Aletti. 
La sua passione per la lettura ha fatto sì che nascesse un blog “Gli Occhi del Lupo” che si occupa, a titolo gratuito, di recensioni dei libri, novità in libreria e, soprattutto, cerca di dare una mano agli autori emergenti che vogliono farsi conoscere ai lettori.

sabato 7 dicembre 2019

Andare in letargo


In questi giorni mi capita di pensarlo spesso, ho voglia di andare in letargo come gli orsi e svegliarmi a primavera.
Beh, non è proprio così, quello che mi piacerebbe fare è chiudermi in casa dopo il lavoro, mettermi sul divano con un plaid e rilassarmi, non fare nulla, al massimo leggere. In questo periodo, quando viene buio presto e comincia a far freddo, non amo uscire di sera, soprattutto durante la settimana lavorativa, ma anche nel week end non impazzisco all'idea di uscire col buio, preferisco il giorno.
Se c'è una bella giornata amo andare in giro a godermi i raggi del sole, se ci sono, oppure assaporare l'aria fresca. Adoro anche l'odore dell'aria in inverno, lo conoscete? È quel profumo frizzante di freddo e di legno bruciato che resta nell'aria quando la temperatura è rigida. Di notte, salvo certe notti piene di stelle e con il cielo limpido, questo profumo si sente meno.
Cosa c'è di meglio che tornare a casa e dedicarsi ai propri desideri vacui e leggeri di dolce far niente?
In inverno, insomma, io vado un po' in letargo, almeno questo è il mio intimo desiderio: sospendere le attività e dedicarmi a cose inutili e oziose, liberare la mente, almeno la sera.

Ho letto qualche tempo fa (Donna moderna, articolo di Adalgisa Marrocco) che il dolce far niente è un ottimo antidoto allo stress. La totale inoperosità "Niksen" termine olandese che significa letteralmente "non fare nulla" ...aiuta a riconciliarsi con se stessi, a liberarsi dal logorìo della vita moderna. 
Che bella immagine! Io ho sperimentato veri momenti di felicità pensando all'ozio assoluto, mi è capitato di tornare a casa a inizio week end e sentirmi felice all'idea di non avere nulla, assolutamente nulla da dover fare, neanche uscire per mero svago (che anche uscire può essere un impegno pesante).
Nell'articolo si cita un saggio, appena pubblicato in Olanda, di Carolien Janssen intitolato "Niksen" che parla di un metodo improntato alla totale disconnessione dal mondo, non fare niente vuol dire anche stare senza social. In pratica occorre sospendere ogni attività per un certo periodo di tempo, magari cominciare con dieci minuti, e per quella frazione di tempo dedicarsi a qualcosa di inutile e per noi rilassante, come ascoltare musica, distendersi sul divano o sul letto, guardare fuori dalla finestra ecc.
In questo modo si allontana lo stress e si recuperano le energie.
Insomma l'ozio non è più il padre dei vizi, ma un mezzo di recupero delle nostre energie. 
Ammetto che questa idea mi piace molto e la condivido totalmente. Ogni tanto senza saperlo l'ho messa in pratica guardando fuori dalla finestra e osservando la forma delle nuvole, gioco che facevo da bambina quando cercavo di intravedere dei visi nelle nuvole e pensavo fossero degli angeli che scrutavano il mondo dall'alto.
Dalla mia finestra guardo anche stralci di vita nelle case di fronte e immagino nuove storie da scrivere.
Infatti il metodo Niksen può essere utilissimo per trovare nuove idee, perché quando il cervello è in una fase di riposo continua comunque a pensare ed è proprio in quella fase che possono nascere delle soluzioni alle quali non si era pensato.
Leggendo l'articolo ho avuto quasi un'illuminazione. È vero, ho pensato, quando sono in ozio completo, spesso mi vengono delle idee sulla trama che sto scrivendo o vorrei scrivere; molte mie storie sono nate così, da un momento di ozio assoluto, in cui la mia mente vagava libera. In altri casi ho trovato soluzioni a questioni personali, non legate alla scrittura.
E quindi che dire? Niente più sensi di colpa quando non facciamo niente e ci prendiamo le nostre meritate pause. Ben venga l'ozio e le sue implicazioni rilassanti e liberatorie.

Voi cosa ne pensate? Che rapporto avete con l'ozio?


Fonti immagini 
Pixabay
Fonti testi 
Donna Moderna n. 44/2019