Così se vi va di leggerla potete trovarla in questo link Intervista su Tratto Rosa
Ringrazio Cinzia per avermi dedicato questo spazio nel suo blog collegato a un gruppo Facebook molto attivo e vivace e approfitto di questa occasione per parlarvi proprio del mondo Facebook.
Attraverso questa vetrina sul mondo ho avuto modo di conoscere tante persone magnifiche e incredibilmente dinamiche in materia di scrittura, libri, promozione e interazione. Ho cercato di muovermi in questo mondo sempre molto cautamente perché, come è facile intuire, questa vetrina così pubblica se, da un lato, può far conoscere un aspirante scrittore, dall'altro nasconde anche tante insidie.
Quindi la mia regola ferrea è sempre stata quella di riflettere più volte prima di postare qualsiasi cosa e di ricordarsi che su Facebook quello che scrivi è per sempre (salvo guerra nucleare che distrugga il mondo, tutti i computer e la rete).
A parte la cautela necessaria, dai gruppi Facebook ho assorbito tante piccole informazioni che mi hanno aiutato a capire come operare per fare determinate cose. Per esempio ho scoperto quali app potevo scaricare per creare un booktrailer casalingo, come funziona Amazon e KU, che ci sono siti da cui puoi scaricare immagini e video liberi da copyright, quali regole osservare per le citazioni nei propri romanzi e tanto altro. La cosa bella dei gruppi è che puoi porre un quesito e prima o poi qualcuno ti risponde e ti indica una direzione da seguire.
Questo mondo usato bene, cioè con educazione e correttezza, che poi sono le regole che servono anche nella vita di tutti i giorni, può darti molto.
In questi due anni credo di aver imparato tanto dai blog, dove ormai mi sembra di appartenere a una grande famiglia (grazie amici, voi sapete chi siete!) e anche grazie a questa vetrina virtuale che si affaccia sul mondo.
E voi cosa ne pensate al riguardo?
6 commenti:
Non ho molta simpatia per i social e li utilizzo in dosi molto piccole. In realtà li uso quasi solo per diffondere articoli, o del mio blog o di altri il cui contenuto approvo per intero o in buona parte.
Per il resto trovo il ritmo dei social troppo accelerato per i miei gusti e preferisco di gran lunga quello più rallentato dei blog.
Anche a me piace il ritmo più lento del blog, però l'immediatezza dei social talvolta può essere un vantaggio. Tutto sta a utilizzare il social con criterio e razionalità. Intervengo poco è il più delle volte io leggo e osservo.
Sono convinta che si possa fare buon uso dei social. A me non dispiace condividere notizie che abbiano a che fare con il mondo dell'arte intesa a 360 gradi, comprensiva di tutto ciò che attiene al mondo della scrittura, della musica, dell'arte in senso stretto. E anche quando scherzo, lo faccio non per mero spirito esibizionistico, né per diffondere informazioni che non servono a nulla, ma per rappresentare una condizione che mi disturba o mi fa stare bene. Raramente mi espongo con opinioni personali e pubblico foto come accessorio che accompagna un mio pensiero.
In effetti credo sia proprio questo l'uso giusto dei social, condividere notizie sull'arte o esprimere giudizi con il dovuto garbo. A volte leggo dei commenti in giro che sono attacchi verbali violenti e senza reale costrutto. Oppure sono solo insulti. Non credo sia un male esprimere un pensiero, purché fatto con rispetto.
Facebook? No, grazie! Zuckerburg non avrà mai i miei dati sensibili (e nemmeno la mia anima...)
In realtà su Facebook puoi registrarti come vuoi, non necessariamente scrivi tutti i tuoi dati solo quelli che possono servire per pubblicizzare il libro...
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