Sembra un terribile anniversario, ma ogni volta che la terra trema penso 'di nuovo?'
Eppure non dovrei stupirmi visto che viviamo in un paese sismico, quello che invece ogni volta mi sorprende è il pensiero che si possa smettere di morire per questo. Quando c'è stato il terremoto a Ischia lo scorso 21 agosto sono rimasta interdetta, un'isola bellissima che avevo visitato appena due mesi prima. Mi sono sentita ancora più coinvolta, forse perché i posti che viviamo anche solo per un breve periodo di vacanza diventano un po' più nostri, ci appartengono di più.
Purtroppo il 90 % del patrimonio immobiliare in Italia non è antisismico, bisogna farsene una ragione, occorre costruire il nuovo con criteri giusti e mettere in sicurezza il vecchio, magari con i giusti incentivi. Solo questo darebbe una bella spinta all'economia non credete?
Ma io non sono al governo e la mia attività è limitata, posso solo scrivere un racconto per provare a contribuire ancora alla causa del terremoto, posso scrivere un post sul blog per ricordare il bando per la terza antologia solidale e invitare chi può, in particolare i professionisti della scrittura, a partecipare. Forse posso fare solo questo, forse è un piccolo passo, ma tanti piccoli passi fanno un cammino lungo la strada del futuro.
Se avete voglia di entrare in questo progetto e far parte del branco di Buck vi riporto il link del blog di Serena contenente il bando della Terza antologia di racconti e vi invito a leggerlo.
Il filo conduttore dei racconti è il Natale quando tutti siamo più buoni e generosi ed è anche il periodo giusto per regalare un libro!
Vi lascio con una foto da me scattata a Sant'Angelo di Ischia.
9 commenti:
Questa iniziativa di solidarietà è bellissima, Giulia, e infatti ho acquistato e letto ambedue le raccolte in cartaceo, mettendo la pubblicità delle copertine sul mio blog.
Avevo già in mente di partecipare sulla terza, con un racconto storico sugli uccelli; ma il tema natalizio obiettivamente mi ha messo in grosse difficoltà. Inoltre ho visto che la scadenza è molto ravvicinata. :(
Purtroppo in Italia si tira a campare, si pensa: "Vabbé, se poi ci sarà davvero il terremoto ci penseremo", senza rendersi conto che quando il terremoto arriva davvero è troppo tardi per evitare la tragedia che si sarebbe potuta prevenire con palazzi antisismici...
Purtroppo Ariano è proprio così, io ho vissuto, per fortuna senza conseguenze a parte la paura, il terremoto dell'Irpinia, quando vivevo in Puglia, e il terremoto dell'Emilia del 2012. Passano gli anni ma tutto resta uguale, servirebbe una seria politica del territorio.
Brava Cristina, ho visto che nel tuo blog hai le copertine delle raccolte. Secondo me puoi usare il racconto storico mettendo un piccolo risvolto natalizio, io per esempio nel racconto di Storie di gatti ero partita da un vecchio racconto che avevo scritto anni fa, l'ho revisionato aggiungendo la scena con i gatti. :-)
Sai che dopo averti scritto il commento, mi è venuta la stessa idea? E ci sto già lavorando! ;)
Iniziativa bellissima che nel mio piccolo ho sponsorizzato con gioia.
Il terremoto è uno di quei fenomeni che mi spaventano maggiormente. Per il resto, ha ragione Ariano, ci sono i modi per limitare i danni, il problema è il pressapochismo piuttosto che la corruzione. Edifici costruiti con lo sputo da imprenditori disonesti con la complicità di esponenti delle istituzioni.
Pensa che paradossalmente resistono gli edifici più vecchi rispetto a quelli più recenti, questo fa capire davvero come la corruzione e il mal governo incidano sulla nostra vita. Chi ruba uccide, perché ruba anche la nostra vita. Comunque la speranza c'è sempre che le cose cambino e e non siano solo promesse.
Poco fa molto. Ognuno con un piccolo contributo può aiutare. E tu lo sai. Brava!
È vero Tiziana, ogni piccolo contributo può servire! In fondo il mare è composto da tante gocce d'acqua.
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