Avevo cominciato a scrivere un post che non ho completato e nella giornata di sabato sono stata in gita a Venezia e così vi parlo di questo: Venezia in un giorno di sole di un autunno inoltrato.
E dire che lunedì c'è stata perfino una nevicata imprevista, avevamo quasi temuto di dover rimandare la nostra gita a Venezia, invece è stata una giornata magnifica con una luce spettacolare in una città che non ricordavo così bella.
Questa è la veduta della laguna dall'alto della basilica di piazza San Marco, una visione di luce, sole e mare al tramonto, scusate se comincio dalla fine ma questa per me è la foto più bella.
percorso in vaporetto |
percorso in vaporetto |
Ma torniamo all'inizio della giornata, tralasciando la partenza in treno di buon mattino con arrivo a Venezia alle dieci e trenta circa, dopo un tragitto panoramico in vaporetto approdiamo al palazzo ducale, antico palazzo dei Dogi, un'autentica meraviglia che non avevo mai visitato ed è davvero una magnificenza.
Scala d'oro |
Uno degli affreschi della Sala delle Quattro Porte |
La Sala delle Quattro Porte è caratterizzata da quattro maestosi portali marmorei ed è riccamante decorata e presenta al suo interno opere del Tintoretto, del Tiepolo, di Andrea Vicentino e altri illustri pittori dell'epoca. Fu ristrutturata dopo che un incendio distrusse quest'ala del palazzo nel 1574. All'interno del palazzo ho potuto ammirare affreschi bellissimi, tra questi diverse opere appartengono al pittore Tiziano Vecellio, un personaggio che ho incontrato nel romanzo storico di Cristina M. Cavaliere Il pittore degli angeli in cui il protagonista è proprio il pittore Tiziano ossessionato dalla figura del giovane Lorenzo chiamato il pittore degli angeli, appunto.
Sala del Maggior Consiglio |
All'interno nelle stanze del Doge c'era anche una interessantissima mostra su Porto Marghera: un pezzo importante di storia italiana sullo sviluppo industriale, sugli enormi errori in tema di inquinamento e di massacro ambientale e sulla difficile consapevolezza che oggi faticosamente si sta acquisendo.
Quello che non ci sarà più |
Non so se si riesce a leggere ma vi riporto parte di quello che c'è scritto:
"Ad ogni modo, quanto a me, sia chiaro: io, ancorchè multinazionale, darei l'intera Montedison per una lucciola."
Così scriveva Pier Paolo Pasolini in un articolo apparso nel 1975 sul Corriere della Sera, da dove lo scrittore e regista lanciava una dura requisitoria contro il modo in cui avveniva lo sviluppo economico e industriale nell'Italia di allora. Prendeva spunto da un fenomeno che investiva le campagne italiane vicino agli impianti industriali. A causa dell'inquinamento stavano scomparendo anche le lucciole.
Oggi quella fase di espansione è tramontata e viviamo in una realtà post-industriale molto più sensibile agli ecosistemi.
E io aggiungo: speriamo sia vero, non solo per Porto Marghera, ma anche per altri luoghi di sviluppo industriale.
I tempi della plastica |
I tempi della fibre sintetiche |
Vi lascio con una veduta di un canale con l'ultimo sole pomeridiano
Un canale di Venezia |
Ho fatto tantissime foto che vi risparmio, perché non vorrei far l'effetto di quelli che al ritorno da una vacanza facevano sorbire agli amici la proiezione interminabile di diapositive sul loro viaggio.
Avevo visitato Venezia più volte alcuni anni fa, ma ieri mi è apparsa diversa, forse era la compagnia, forse era il sole, forse l'età più consapevole che mi fa apprezzare meglio la bellezza.
A voi succede mai di rivedere un posto e scoprirlo diverso?
23 commenti:
Per me quando si parla di Venezia è un invito a nozze, è una città che amo.
I luoghi che amo mi appaiono sicuramente diversi durante le giornate uggiose, quando il grigiore del cielo e il fastidio dell'umidità li deprimono. In quei casi, se possibile, mi ritiro in qualche bel luogo al chiuso (i luoghi che amo hanno sempre bellezze architettoniche notevoli, altrimenti non li amerei così tanto ;-)
E a Venezia non mancano i luoghi al chiuso con bellezze architettoniche meravigliose. Ogni tanto penso che abbiamo luoghi in Italia così belli, nella natura e nell'arte, che dovremmo essere orgogliosi di essere italiani solo per questo...
A Venezia non si può dire di no, è una città spettacolare e ha una luce specialissima, ma che contiene in sé qualcosa che sta morendo... almeno, questo è l'effetto che mi ha sempre fatto. Grazie di cuore della menzione, e com'è ovvio anche Tiziano Vecellio è molto lusingato! Se ricordi, nel romanzo verso la fine c'è lui che va dal Doge e brontola perché deve farsi a piedi tutti gli scalini. ;) Approfitto per dirti che durante una delle mie numerose visite a Venezia ero andata a caccia della casa di Tiziano, che esiste ancora ma è del tutto nascosto o molto poco valorizzata. In pratica ci siamo passati davanti alcune volte prima di renderci conto che accanto al portone in legno c'era una targa scolorita.
Povero Tiziano gli toccava fare la scala dei Giganti per accedere alla casa, presumo (però adesso da lì non si passa...) andrò a rileggere quella parte. Se ricapito a Venezia vado a cercare la casa del tuo pittore ;-)
Quando penso a Venezia mi viene in mente la canzone di Alloisio cantata da Guccini che inizia con il verso "Venezia che muore", ma forse è proprio quella bellezza intrisa di malinconia che la rende così speciale.
La nota di Cristina su quel "qualcosa che sta morendo" mi ha fatto ricordare quel che il famoso fumettista Moebius ha scritto in apertura della sua storia a fumetti "Venezia Celeste":
"Ma come può una città involarsi nello spazio?... Prima cosa, dev'essere una Venezia. Talora una Venezia si posa su un pianeta... ma se non è dotata di una nuova anima, è condannata a sprofondare poco a poco fino al centro del pianeta".
Davvero molto bella quella prima foto, Giulia.
Per rispondere poi alla tua domanda, io l'ultimo luogo che ho rivisitato dopo molti anni è stato San Marino, ma in qualche modo la nuova visita mi ha confermato le sensazioni che avevo avuto da bambino.
Il tramonto dona sempre una certa magia alle foto, colori del cielo e del mare in perfetta sintonia. San Marino non è particolarmente bella, però il panorama dalla collina è sempre piacevole, peccato però per i tantissimi negozi che vendono paccottiglia...
Molto bella questa tua citazione, in effetti è importante dotarsi di una nuova anima per non sprofondare, ma credo non valga solo per Venezia, mi sembra una legge generale.
Venezia a Novembre è magica, io ne ho un ricordo magnifico. Zero turisti e riflessi fantastici.
Magica davvero, però c'erano molti turisti, sì forse un po' meno, infatti la fila davanti alla basilica è stata breve per fortuna.
Bel post, ho molti ricordi di Venezia, città che ho visitato numerose volte. Tutti ricordi riconducibili all'amore.
E Venezia è la città romantica per antonomasia, ma anche visitarla con gli amici può essere piacevole.
Ma certo, l'ho vista anche con gli amici e mi sono divertito, però...
Venezia è la città dell'autunno e dell'inverno, d'estate non la consiglio.
Romantico Max, visitare Venezia per amore è sicuramente meglio...però hai ragione ottimo l'autunno e l'inverno, in estate il caldo umido non aiuta.
Venezia mi fa riemergere ricordi sepolti nel tempo. Ci sono andata talmente tanti anni fa, circa 20, che se dovessi tornarci temo la troverei sicuramente diversa. Perché le città sono vive, in movimento e sensibili alla metamorfosi che il tempo infligge loro. Venezia poi vive nell'acqua, sotto il flusso costante dei turisti, magnifica come una vecchia signora ogni tanto disturbata.
Però che tuffo nel passato mi hai fatto fare stasera. Grazie e che belle foto, ti confido che ho visto nei tuoi scatti particolari che non ho conosciuto nel mio viaggio, quindi è stato un doppio piacere. Spero sia stata una bella occasione di ricarica batterie per te.
Anch'io mancavo da Venezia da un sacco di tempo, tanto da non ricordare l'anno preciso in cui ci sono stata l'ultima volta. È stata una bella occasione per ricaricare le batterie, pensa che mi preoccupavo del fatto che questo week end non sarei riuscita a scrivere, ma alla fine ho pensato che ogni tanto è necessario vivere e non solo scrivere...
Venezia è magica, vederla più volte probabilmente è necessario per scoprirne i tanti aspetti. Io ho avuto modo di andarci una sola volta, ma è stata di certo un'esperienza indimenticabile. A parte che io e mio marito ci siamo persi una notte ed è stata un'avventura tornare all'albergo... ma per il resto è stato bellissimo. Interessanti le foto che ci hai proposto, soprattutto quelle del Palazzo dei Dogi che non ho avuto occasione di vedere durante il mio viaggio.
Pensa che bella storia potresti incorniciare a Venezia! Senza un po' di riposo Giulia anche la scrittura poi rischia di diventare un abito stretto, hai fatto benissimo ad approfittare.
Nonostante ce l'abbia a 30 minuti di tram+treno, ci vado raramente. Più che altro non trovo nessuno che voglia andarci, ti pare possibile?? L'ultima volta sono stata al 31 ottobre, per una laurea, ma non ho visto i luoghi classici. Ci sono stata per la laurea di mia sorella, allora alla Cà Foscari centrale, quella con vista sul Canal Grande, magnifica. Quindici anni fa per lavoro, solo una corsa tra calli e uffici strettissimi. Credo di essere stata in piazza San Marco a 8 anni e non mi ricordo niente. La cosa più romantica sentita su Venezia? "Pensa asfaltata quanto sarebbe pulita!" (Se lo ammazzo posso invocare la legittima difesa per Venezia??!)
Perdersi a Venezia deve essere suggestivo, però con tutta quell'acqua intorno deve fare un certo effetto di notte. Il palazzo dei Dogi è davvero interessante e bello da vedere, servono almeno due ore (ed essere disposti a fare la fila all'entrata, a noi è bastata meno di mezz'ora ma era presto), vale la pena anche andare nella basilica di San Marco e salire sopra, la veduta è meravigliosa come si vede dalla prima foto.
È vero! da Padova sei davvero vicina, forse dovresti fare un giro per conto tuo o con un'amica , essendo vicine sarebbe come andare a fare un giro in centro...non a Padova ma a Venezia. Chi vuole asfaltare Venezia potrebbe essere chiuso per punizione nelle prigioni (i famosi Piombi) del palazzo Ducale, li ho visti e sono davvero terribili...
Potrei ambientare una scena di un mio romanzo a Venezia...chissà ;-)
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