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Di maggio mi piace il suo alzarsi sul muretto a sbirciare l’estate. Fabrizio Caramagna |
Esiste ancora il piacere della lettura in questi tempi frenetici?
Me lo chiedo sempre più spesso, perché leggere - un tempo un gesto naturale e spontaneo - sta diventando più difficile. Eppure era una delle cose che più amavo fare. Forse è anche colpa del lavoro: sono costretta a leggere documenti pieni di normative, riferimenti giuridici, parole vuote che non mi parlano. Dopo ore di letture così sterili, trovare un’autentica piacevolezza in un romanzo o in saggio diventa per me più faticoso.
E poi c’è questo rumore di fondo costante: opinioni su opinioni, tutti parlano, pochi ascoltano.
In media leggo 40 libri l’anno, eppure a distanza di tempo mi accorgo di non ricordarne davvero nessuno - salvo quelli che, in qualche modo, hanno lasciato un segno profondo. Non sarebbe forse meglio leggere 10 libri l’anno e ricordarli tutti?
A volte mi sorprendo a scorrere l’elenco sul blog per ricordare cosa ho letto: titoli, autori e trame che svaniscono. E mi chiedo se abbia senso leggere tanto, forse è meglio rallentare e gustarsi di più le parole e le pagine.
Il mese di Aprile é stato piuttosto frenetico, come spesso accade, per via delle numerose scadenze da rispettare. La presenza della Pasqua ha complicato ulteriormente le cose: tutte le pratiche da concludere intorno al 20 o alla fine del mese sono state anticipate al venerdì santo. Per fortuna, dopo questa corsa contro il tempo, sono riuscita a godermi qualche giorno di ferie, tre giorni, tra Pasqua e domenica 27 aprile, approfittando di un clima instabile che, paradossalmente, ha favorito il riposo. E così, quasi senza accorgermene, siamo già a maggio. Un mese che si apre senza Papa Francesco, l’unica vera voce di pace in questi tempi oscuri. Il suo augurio pasquale alla folla, pronunciato con grande fatica, mi ha profondamente commosso: era evidente che stesse molto male. Se n’è andato il lunedì dell’Angelo, un giorno quasi simbolico. C’è stato chi ha accolto al volo l’occasione per proclamare cinque giorni di lutto nazionale, riuscendo così a far passare in secondo piano le celebrazioni del 25 aprile. Personalmente, ho trovato eccessiva questa decisione, pur provando grande affetto e stima per Papa Francesco. E voi? Non penso che lui avrebbe approvato tanta pompa né tantomeno la processione di tanti sepolcri imbiancati al suo funerale.
Comunque, io il 25 aprile l’ho festeggiato lo stesso e forse con ancora più forte consapevolezza.
Ma tornando a parlare di libri mi rendo conto che ci sono molti titoli importanti che vorrei recuperare, ma non ve li elenco perché non so se poi davvero ci riuscirò, però c’è ancora molto da leggere. Potrei leggere meno libri concentrandomi di più su alcuni di questi che vorrei recuperare. Questi sono i buoni propositi che nascono nei momenti in cui sono più riposata e quindi più lucida, dureranno? Non lo so, per il momento ho scritto questo post, visto che in aprile ho trascurato anche il blog.
Maggio è un mese che mi ricorda molto il sabato del villaggio di Leopardi, é un mese che si prepara all’arrivo dell’estate regalando delle belle giornate di sole (almeno così dovrebbe essere ma incrocio le dita nel ricordo delle alluvioni del 2023). E quindi sperando che ci porti davvero un sorriso di primavera vi auguro buon mese di maggio.
Cosa suscita in voi questo mese?
Fonti immagini: Pixabay
14 commenti:
Post ricco di ragionamenti da condividere. Non credo che leggere meno ci consentirebbe di ricordare tutti i libri, la memoria fa quel che vuole e sarà poi l'eco di un libro a rappresentare quanto abbia piantato radici profonde in noi, io leggo per la bellezza del momento, pazienza se non ricorderò tutto, magari, è successo, riemergeranno quando per caso, dopo anni, qualcuno mi riparlerà di quel libro. La sobrietà richiesta per il 25 aprile è stato l'emblema di tutta la pochezza di questo governo da cui sono così lontana, per il resto maggio per me è il mese del Salone, quello delle nozze della mia twin, avamposto dell'estate ma è giugno che amo.
Ciao Sandra, in effetti anch’io leggo per il piacere del momento, forse mi sono trovata a fare delle corse anche con le letture per gli eBook presi in prestito, questo mi ha un po’ fatto sentire sotto pressione quando la lettura deve essere un piacere. In questa fase ho iniziato a buttare giù queste riflessioni in un mese in cui ho faticato anche a scrivere un post (mi sono fermata a uno, ma rischiavo di non scrivere neanche quello).
Poi continuerò a leggere come prima credo, probabilmente comprando qualche eBook in più…
Concordo con te con il 25 aprile, purtroppo. Maggio è un bel mese proprio per “l’attesa” dell’estate che verrà, anche per me giugno è un bellissimo mese, in cui di solito prendo qualche giorno di ferie.
Ridurre il numero delle letture è una politica che porto avanti già da tempo per miei limiti personali. Non è una garanzia di memorizzare meglio i libri, in realtà alla fine restano in mente solo quelli che davvero hanno lasciato qualcosa, però quanto meno la lettura mi riesce più rilassante.
Il mese di maggio per me è il primo mese "estivo", anche se in realtà non lo è. Però io soffro molto il freddo, perciò a maggio quando finalmente posso alleggerirmi e indossare abiti meno pesanti, quando finalmente non ho le mani gelate, mi sento sollevato.
Nemmeno io ricordo quel che ho letto. Mi rimane, a parte alcune eccezioni quando veramente le storie mi colpiscono, la sensazione di com'era quel libro, i messaggi chiave se ne ho trovati, ma non la storia, spesso nemmeno i personaggi. Un po' un peccato, è vero. Penso però valga la pena continuare a leggere, perché mentre lo si fa ci si sperimenta in altre vite e situazioni e magari poi, quando ti capita di vivere qualcosa di simile, anche se non lo ricordi, hai già qualche mezzo in più per affrontarla.
Grazie Ariano, mi conforta il tuo pensiero sulle letture; in effetti anch’io vorrei riportare la lettura a un livello più rilassante per me, forse il metodo è ridurle un po’.
Per le persone che soffrono il freddo maggio è il preludio dell’estate e sicuramente porta sollievo, è il mese del risveglio primaverile.
Ciao Davide, ben ritrovato. Penso che, dopo un po’, sia naturale dimenticare le trame dei libri letti, però ci sono libri che, per qualche motivo, restano impressi nella mente. In ogni caso la lettura è sempre un piacere a cui non rinunceró. È vero, è sempre un modo per scoprire le storie di altre vite.
Parto dalle lettere, il tuo post è denso di argomenti importanti che meriterebbero tutti il primo respiro di un commento. Ma sento da tempo l'esigenza di dire che la rincorsa al numero di libri letti mi fa paura. SU Instagram, nei blog, c'è una continua asta al rialzo dei libri letti e piaciuti, letti e abbandonati, con una voracità che mi genera una certa ansia. Perché? Mi domando innanzitutto dove trovino il tempo di leggere così tanta roba. Anche mettendo in conto che ci siano persone che per vivere non devono lavorare, passare l'intera giornata, sul divano o su una spiaggia poco importa, con la testa in un libro può funzionare qualche giorno, ma poi diventa una patologia! E la vita? Si può vivere solo di racconti o si decide di viverla?
Opto per la seconda, com'è ovvio. Ma c'è anche il tema che tu poni. MI riguarda. Anche io leggo molto ma senza la compulsione dei primi anni della scoperta. Leggo quasi meditando, perché ogni libro ha talmente tanti piani di messaggi e comunicazione e informazione che mi occorre tempo , un tempo dedicato a riascoltare la voce dell'autore che parla attraverso i suoi personaggi, come lo fa, in che epoca scrive. Quando posso dedicarmi tutto questo tempo, con lentezza, senza rincorrere classifiche, allora introietto una gran parte del contenuto quasi mistico di una storia. E' così che mi piace leggere. Quando non leggo in questo modo, dimentico. Dimentico i titoli, la trama, figuriamoci i protagonisti.
Ammiro chi riesce a tenere tutto.
Quanto al 25 aprile e al 1 maggio, festeggiati alla grande . Quest'anno mi è parso che nonostante i ponti ci fossero molte più persone del solito in piazza. Una bella risposta alla Presidenta che ormai vive nelle finestre di un social network, senza pensare alla vita reale delle persone. Ma non c'è alternativa, dunque la sua fortuna andrà avanti ancora un po'.
Direi che la lettura è l'unico piacere che consente di rallentare proprio in questi tempi frenetici. Ho smesso di contare davvero il numero di libri letti. Ne tengo traccia, mese per mese, e poi finiscono nel mio post di fine anno, utile se qualcuno cerca nuovi spunti per leggere. In genere sono sui 3 romanzi al mese, ma tutto dipende dai miei impegni extra (in estate leggo di più, con la scusa di accumulare vitamina D al sole) e dalla tipologia (romanzi brevi, antologia racconti, romance leggeri contro saggistica, classici di spessore, storici).
Di fatto scelgo sul momento cosa leggere. Non potrei stare dietro al prestito digitale, con scadenze così serrate (e sì, direi che questo può essere ansiogeno, viste già la tue scadenze di lavoro). La memoria segue algoritmi tutti suoi… ricordo un romanzetto delle scuole medie alquanto insulso eppure non ricordo alcuni titoli che ho in libreria da appena qualche anno. Come Sandra, mi godo la lettura sul momento e poi si vedrà.
Fine Aprile/Maggio per me era il momento del My Peak Challenge Gala in Scozia, una sorta di boomerang energetico che mi aiutava ad affrontare i primi caldi, e quest'anno non c'è proprio. Siamo passati dalle piogge continue a, in questo momento, un'esplosione di caldo e afa, con 10 gradi in più (e infatti ho problemi di salute da una settimana, in ufficio abbiamo già 29 gradi, il clima non sarà acceso prima del 7 giugno…) Quindi un Maggio difficile, ma a maggior ragione ho bisogno di belle letture. Ne ho alcune del Grande Nord (i miei primi Iperborea), poi Rosa Teruzzi e la sua fioraia del Giambellino, il sempre caro Bar Lume di Marco Malvaldi e la new entry di Franco Faggiani che scrive di montagne e boschi freschi.
E speriamo bene per il nuovo Papa. Bergoglio mi ha fatto un brutto scherzo, un sospiro di sollievo che era tornato a casa dall'ospedale e puff, ci ha lasciati. Ci sono rimasta malissimo. Ora spero in qualcuno degno di continuare la sua opera, per una Chiesa fuori dai palazzi chiusi del Vaticano.
È vero Elena, ci sono molti blogger e Youtuber che fanno spesso la corsa sui libri letti, in modo compulsivo. Credo che quello sia proprio il modo più facile per arrivare a odiare la lettura, io preferisco leggere quello che mi ispira di più e soprattutto dandomi il tempo di assaporare le pagine. Mi piace riflettere sulle parole e sui pensieri. E poi c’è la vita, a quella bisogna sempre dare la precedenza, concordo con te (anche sulla presidenta…)
Purtroppo Barbara siamo passati dalle piogge al caldo afoso, ormai il meteo va così e domani sembra tornino le piogge, mah. Sai che anch’io ricordo bene libri letti anni fa e poi non ricordo quelli più recenti, probabilmente sono gli strani meccanismi della memoria di cui parli.
Sì il prestito digitale può essere stressante sopratutto per i libri molto lunghi, quindi ora li scelgo anche in base al numero di pagine e, nel frattempo, ho comprato un paio di eBook approfittando degli sconti. Credo che l’unica sia alternare queste due formule.
Sul nuovo Papa spero che arrivi qualcuno all’altezza di Bergoglio, che dire, speriamo bene…
Il ritmo di lettura non te lo puoi imporre, sono semmai gli altri ritmi che lo modificano e lo assediano. Ricordo ogni cosa letta anche quelle poco o nulla interessanti ma sento che il magazzino si sta riempiendo. Maggio è una promessa lontana ma irrinunciabile.
Bentrovato Minimo, concordo con te, da sempre cerco di seguire il mio ritmo di lettura naturale, per quello che riesco, é l’unico modo perché la lettura resti un piacere.
Maggio è il mese dell'anno che più adoro: è quello in cui sono nata, è quello della festa della mamma, quello in cui la primavera sboccia in tutto il suo splendore, prima dell'arrivo del grande caldo estivo. Per me è un mese di grande vitalità: belle passeggiate, molto nuoto, creatività al massimo, forse un po' di pigrizia nella scrittura, ma ci sta! Le letture sono sempre di buona compagnia: non me le faccio mancare mai, anche se quello che dici sulla dimenticanza di trame e titoli, ahimè, purtroppo è vero! Nel mio caso, credo che se anche leggessi meno, questo fenomeno mi capiterebbe lo stesso! Sigh!
É vero Marina, maggio è un gran bel mese, tra la primavera e i primi tepori pre estivi, purtroppo sta volando via veloce, ma godiamocelo finché possiamo, anche con qualche lettura (e pazienza se si dimenticano le trame!).
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