domenica 24 gennaio 2016

Cervello, intestino e armadi in disordine

I veri Best sellers del 2015 sono stati due libri:
L'intestino felice e il magico potere del riordino.

Vi riporto uno stralcio della quarta di copertina:
L'intestino è un organo pieno di sensibilità, responsabilità e volontà di rendersi utile. Se lo trattiamo bene, lui ci ringrazia. E ci fa del bene: l'intestino allena due terzi del nostro sistema immunitario...

Confesso, per dovere di cronaca, che non ho letto nessuno dei due libri. Però guardo le classifiche.
Così qualche giorno fa osservando le classifiche iTunes e Amazon ho visto che resistono ancora ai primi posti due libri che hanno scalato le classifiche per tutto il 2015. Proprio mentre facevo queste riflessioni sono incappata in un articolo di Pulsatilla che parlava proprio dei libri di carattere intestinale.

Perché sono questi i veri problemi dell'umanità nel mondo occidentale, mi permetto di avere dei dubbi sui problemi intestinali di paesi dove prevale più la fame che i problemi del colon, magari i problemi del colon ci sono ma sono indotti dalla mancanza di cibo e non dal suo eccesso o uso disordinato.
Sembra che l'intestino sia il nuovo cervello, perché il disordine intestinale esprime in realtà confusione mentale, non diciamo forse che sentiamo le cose con la pancia?
Sulla scia dell'intestino felice sono nati altri libri dello stesso trend editoriale: La dieta dell'intestino sano, Intestino secondo cervello, Intestino libero e altri analoghi.
Dal collegamento tra sviluppo del cervello e flora batterica è nata una nuova tendenza scientifica: la psicobiotica che studia il rapporto tra psiche e...colon.
Il motivo di questo exploit intestinale (aiuto, detta così potrebbe sembrare un attacco di dissenteria) sembra sia legato al fatto che eliminare le scorie sia la massima aspirazione connessa al desiderio di vivere in un mondo libero e pulito.
qui mi posso ricollegare all'altro libro in testa alle classifiche: il magico potere del riordino, di cui ho già parlato in un mio precedente post Qui 
Ecco cosa è scritto nella quarta di copertina:
La giapponese Marie Kondo ha messo a punto un metodo che garantisce l'ordine e l'organizzazione degli spazi domestici... e insieme la serenità, perché nella filosofia zen il riordino fisico è un rito che produce incommensurabili vantaggi spirituali: aumenta la fiducia in se stessi, libera la mente, solleva dall'attaccamento al passato, valorizza le cose preziose, induce a fare meno acquisti inutili. Rimanere nel caos significa invece voler allontanare il momento dell'introspezione e della conoscenza.

Eh sì, vogliamo liberarci delle scorie e nello stesso tempo riordinare la nostra casa e soprattutto il nostro armadio troppo pieno di cose inutili. Solo così potremo raggiungere la serenità interiore e l'incontro con la nostra vera essenza. O almeno avvicinarci a essa. 
Sono d'accordo sul potere del riordino perché io stessa mi lascio influenzare dall'ordine o disordine che mi circonda. Per esempio quando scrivo o devo lavorare ho bisogno che intorno a me tutto sia perfettamente inserito nel posto che gli compete. La penna e le matite nel portapenne, il mouse sul tappetino, il computer sul tavolo, il quaderno degli appunti, i post it e cose di varia utilità.
Però un po' mi preoccupo quando penso che nei trhiller di solito il serial killer è quasi sempre un maniaco dell'ordine. 

Ora mi chiedo perché sentiamo così forte l'esigenza di liberarci in ogni senso.
È forse un modo per liberarci da tutte quelle cose che solitamente ci opprimono?


14 commenti:

Monica ha detto...

Ho letto il secondo e devo dire che nonostante io non sia un'accumulatrice mi ha fatto buttar via un po' di roba.
Il primo... non so. Però la copertina è buffa. Tu pensi di leggerli?

Ivano Landi ha detto...

La gente si sente in una posizione sempre più precaria e prive di sicurezze. Avere il senso di stare esercitando il proprio controllo o potere su qualcosa gli dà un certo conforto. Non mi meraviglia quindi il successo di questo genere di pubblicazioni.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Credo di no, ma mai dire mai. Un mio amico ha comprato l'intestino felice e poi l'ha passato a tutta la famiglia, mi ha detto che sono consigli medici scritti con linguaggio comprensibile a tutti. In fondo anche mia nonna se stavo male la prima cosa che mi chiedeva era se ero regolare con l'intestino, perché da lì venivano tutti i malesseri e io sono convinta che sia vero. Sono solo simpaticamente colpita dal successo del libro.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Caro Ivano mi sa che ci hai preso in pieno.
Controllare il proprio intestino e l'ordine della casa può essere il primo passo per controllare il proprio destino.

Tenar ha detto...

Il fatto che il mio intestino non mi dia particolari problemi spesso mi impedisce di inserirmi in discorsi di colleghi e famigliari, dove tutto, davvero, sembra girare intorno al colon... Oltre tutto sono un disordinata cronica. Nel senso che lasciata a me stessa metto le cose più impensate nei posti più impensati, ma so sempre motivare la mia scelta e non butto niente.
In compenso penso molto.
Sono un caso senza speranza.

Giulia Lu Mancini ha detto...

A quanto pare il colon è un problema molto sentito, tranne per coloro che non hanno problemi...scusa il giro di parole. Però corri il rischio che ti arrivi in regalo il libro sul magico potere del riordino ;-)

Ivano Landi ha detto...

Sì, ma io intendevo dire l'esatto opposto. Per me c'è molta furbizia dietro questo genere di libri, che mirano proprio a sfruttare le insicurezze delle persone.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Probabilmente hai ragione. Io penso, tra l'altro, che sia davvero un'illusione poter avere un concreto controllo della propria vita.

Grazia Gironella ha detto...

Glisso sull'intestino, che per fortuna non mi dà segni di disagio. Il desiderio di chiarezza, semplicità e leggerezza mi sembra un tratto comune a molte persone in questo periodo (mi ci metto amch'io). Forse abbiamo passato tutti un periodo di accumulo di extra che si sono rivelati ben poco fertili e molto ingombranti. Pensa che questo bisogno di eliminare il superfluo mi ha fatto anche cambiare modo di apparecchiare la tavola della colazione! ;)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Sì,abbiamo davvero tutti un accumulo di extra, molte cose inutili che, il più delle volte, tendono a soffocarci. Però adesso sono curiosa su come apparecchi la tavola della colazione...

Grazia Gironella ha detto...

Niente di straordinario, ho soltanto sfoltito i pezzi che metto sulla tavola per avere un colpo d'occhio più pulito la mattina (preparo tutto il possibile la sera). La tea-light però non ha perso il suo posto. Cosa è necessario e cosa no è comunque opinabile! :)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Mi sembra più che giusto. Ciò che per noi è importante diventa indispensabile :-)

Marina ha detto...

Ah, beh, ecco... Okay, faccio outing!
Io soffro di colite da quando avevo forse dieci anni o poco più!
Io coccolo il mio colon quasi come un figlio, perché lui è capriccioso e se non lo tratto bene si vendica di brutto! Però lo sto educando a dovere: da qualche anno siamo diventati amici; io capisco le sue esigenze, lui mi lascia in pace. E se si comporta male, lo tengo a digiuno! ;)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Fantastico! Cara Marina potresti scrivere l'intestino felice parte II... vedi che l'argomento è di grande interesse e noi che ci ostiniamo a scrivere romanzi :-)