domenica 15 maggio 2016

Fenomeni editoriali

Qualche giorno fa ho letto una interessante intervista ad Anna Todd, la conoscete vero? è la ragazza che ha scritto la saga After, 5 libri tradotti in 30 paesi.
Per dovere di cronaca vi informo che l'articolo è pubblicato sul numero 17 di Donna Moderna da Flora Casalinuovo.


Anna Todd è stata definita il fenomeno editoriale dell'anno.
È una ragazza di ventisette anni dal sorriso limpido e aperto che ha cominciato a scrivere il suo romanzo su wattpad una piattaforma dove ciascuno può scrivere storie e condividerle con i lettori. 
Su questa piattaforma si scrivevano le fan fiction, racconti scritti dai fan e ispirati alle star, come per esempio gli One Direction, che la stessa Anna divorava. Solo che queste storie erano brevi e senza un vero finale, così Anna decide di iniziare a scrivere una sua storia e da allora non ha più smesso.
Condividere la storia con gli altri utenti della piattaforma le ha permesso di correggere e aggiustare il tiro di quello che raccontava perché, man mano che andava avanti con i capitoli, scriveva quello che le veniva chiesto.
E cosa le veniva chiesto: di parlare della realtà quotidiana legata all'amore, al sesso, ai dubbi e ai batticuori. Inoltre Anna riportava spesso nei suoi capitoli citazioni di romanzi famosi come Orgoglio e pregiudizio, Cime Tempestose e Anna Karenina oltre che citazioni di serie televisive, tipo Teen Wolf.
La saga ha avuto un tale successo che la Sperling & Kupfer le ha offerto un contratto editoriale per la versione cartacea del romanzo. Presto verrà girato anche un film della Paramount.
Complimenti a questa ragazza che ha dimostrato, quasi suo malgrado, che non esistono regole editoriali, il pubblico lo conquisti parlando di vita vera. Sì, qualcuno dirà che questa non è la vera letteratura, però fa leggere migliaia di persone e molti leggendo la saga di After hanno cominciato ad avvicinarsi anche ai romanzi di Jane Austen, Tolstòj ed Emily Bronte. La casa editrice li ha ripubblicati e sono andati a ruba. Quindi la saga di After ha riportato in voga anche i classici della letteratura.

C'è solo una cosa che non capisco: l'autrice afferma di aver scritto tutto il romanzo sullo smartphone!
Io quando scrivo sull'iPad (che non è  lo smartphone) faccio diecimila errori a causa del correttore automatico! Ok, sono molto più vecchia e forse non conosco i trucchi della scrittura veloce sul cellulare, nuovo sport nazionale tra i giovanissimi. E va bene così. Del resto, non dovrei stupirmi troppo, anch'io ho spesso l'ispirazione mentre sono in fila alla cassa del supermercato, ma mi limito soltanto a prendere appunti sullo smartphone, anche se quegli appunti poi mi servono per sviluppare il capitolo che scriverò sul computer.
E sì, non sono neanche su wattpad, faccio già fatica a tener dietro alla mia pagina Facebook e ai gruppi collegati. 
A proposito l'ultimo libro della saga di After appena uscito in libreria si chiama Before: il prequel della storia d'amore tra Tessa e Hardin. Ecco, sui titoli devo ammettere che la fantasia non abbonda, ma in fondo la storia ha avuto successo per l'immediatezza e quindi i titoli calzano a pennello.

Non ho letto i libri, ma ho scaricato l'estratto del primo libro per curiosità, prima o poi lo leggerò, se il mio tempo di scrittrice non 2.0 me lo consentirà. 
E adesso dite pure la vostra se avete qualcosa da dire! 



14 commenti:

Monica ha detto...

Ho sentito parlare tantissimo di questa ragazza che si merita un "tanto di cappello". Il sistema delle fan fiction è molto utile per farsi conoscere, oltre che per fare pratica con la scrittura, e ti permette di capire quanto funziona ciò che racconti nel momento stesso in cui lo racconti. Anche da noi alcune autrici si sono messe in gioco così prima di decidere di scrivere un romanzo. Questo dimostra che le strade per raggiungere i lettori sono molteplici e che nessuna va esclusa a priori.

Riguardo al libro, sono frenata dal fatto che il protagonista maschile sia uno degli One Direction. Con quelle faccette angeliche... XD
A parte gli scherzi, i tira e molla infiniti mi snervano, e mi è sembrato di capire che la saga è incentrata su questo. Meglio evitare. ;)

Giulia Lu Mancini ha detto...

In effetti non sono stata catturata dalle prime pagine dell'estratto, in ogni caso non riuscirei a leggere l'intera saga. Però è un fenomeno che fa pensare. Riflettevo però anche su altro, i fruitori di questa piattaforma sono giovanissimi che forse hanno anche molto più tempo di me che devo barcamenarmi tra lavoro, famiglia e scrittura, spesso vorrei leggere un libro o semplicemente il post di un blog e mi ritrovo a non aver tempo...

Ariano Geta ha detto...

Nello specifico non mi pronuncio, però di questi "casi editoriali" un po' diffido. A volte servono a creare un buon battage pubblicitario, e dire che si è passati direttamente da Wattpad all'editore suona figo.
Poi, per carità, tutto è possibile.

Giulia Lu Mancini ha detto...

In effetti resto perplessa anch'io, però l'intervista sembrava sincera. Può darsi che dietro ci sia anche una buona manovra pubblicitaria, però fa riflettere.

Marina ha detto...

Anch'io sono un po' diffidente (no, niente volpe e uva!): certo, può capitare, ma non so, scrivere un libro su un cellulare sa di quelle cose tipo: avevo due uova e una crosta di pane a casa e ho preparato una cena coi fiocchi per gli invitati. :)

Massimiliano Riccardi ha detto...

Non sapevo nulla di questa saga, son proprio fuori dal mondo. Interessante il meccanismo, a livello di marketing intendo.

silvia lettore creativo ha detto...

A me quello che sconcerta di questi fenomeni di marketing è l'uso strumentale che si fa dell'autore (in questo caso autrice). Mi ricorda certi talent show musicali dove persone totalmente sconosciute e spesso non preparate al successo vengono sbattute alla ribalta giusto per il tempo di un album per poi tornare nel totale anonimato. Vengono illuse di avere del vero talento (che poi magari hanno in forma ancora grezza) e bruciate in tempo zero. Più che invidia, certi fenomeni letterari o musicali mi fanno tristezza. Se non sono persone più che equilibrate e accorte nello sfruttare il loro successo, saranno destinate ad un tonfo pesantissimo.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Devo dire che sono diffidente anch'io sulla modalità. Può essere possibile scrivere con lo smartphone degli appunti o al limite qualche pagina da risistemare poi al computer, ma tutto il libro diventa oggettivamente difficile. Io quando scrivo sull'Ipad faccio parecchi strafalcioni che poi devo andare a sistemare, qualche pagina l'ho scritta, ma dopo l'ho dovuta sempre correggere. Comunque è probabile che l'abbia fatto anche Anna Todd :-)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Caro Max, se non fossi abbonata a Donna Moderna sarei anch'io fuori dal mondo, invece leggendo questo settimanale (sia pur molto a rilento) scopro cose che voi umani non immaginate! *_*

Giulia Lu Mancini ha detto...

Hai ragione, arrivare al successo così di colpo può essere controproducente, però magari questa ragazza ha davvero talento, chissà ma lo scopriremo con il tempo. Le auguro che sia così e che prenda tutto con il giusto equilibrio.

Anonimo ha detto...

booooh, col cellulare figurati, io però sono arcaica. In generale di fronte a successi così strepitosi, alzo bandiera bianca, se poi un non lettore legge AFTER e diventa lettore, benissimo sul serio.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Ciao Sandra, benvenuta nel mio blog! Sì anch'io sono piuttosto arcaica, ci sono funzioni del cellulare e dell'ipad che sto ancora scoprendo, ogni tanto scopro che posso fare qualcosa di nuovo e mi sento come Cristoforo Colombo quando vide la terra in lontananza!

Grazia Gironella ha detto...

Secondo me la letteratura include tutte le opere che riescono a mettersi in comunicazione con un proprio pubblico, vasto o di nicchia, di palato fino o ingordo che sia. La Letteratura con la maiuscola, quella che circola solo nei circoli culturali più ristretti e guarda dall'alto in basso i fenomeni editoriali del momento, mi sta un po' antipatica. :)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Io penso che tutte le storie che fanno avvicinare alla lettura siano importanti, quindi concordo con te. Pensa che noia leggere solo Manzoni et similia.
Io non ce la farei proprio perché mi piace spaziare ;-)