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Al mattino gli uccelli inventano mille canti, uno per ogni riflesso della loro gola illuminata dall’alba. (Fabrizio Caramagna) |
In questo marzo dalla primavera inesistente (sembra incredibile che siano già passati tre mesi del 2025!) pieno di pioggia e con pochi sprazzi di sole mi sento piuttosto scarica. Faccio fatica a trovare il tempo per scrivere un post quindi figuriamoci per scrivere, per ora sto raccogliendo le idee (è oltre un anno che lo faccio) forse anche la mancanza di sole non aiuta, febbraio è stato piovoso, marzo pure, confidiamo in aprile.
Forse la mattina sono più reattiva perché reduce dal riposo notturno, ma insomma sono un'allodola e nelle prime ore della giornata trovo la mia massima energia e concentrazione, è il momento in cui riesco a fare di più, a pensare con più chiarezza e a sentirmi davvero produttiva. Che sia per lavorare, allenarmi o semplicemente godermi un po' di tempo per me, il mattino è la fase migliore della giornata. Più passano le ore più mi spengo, l’unica cosa che desidero è stendermi sul divano con la copertina. Uscire di sera è sempre una grande fatica, forse perché le mie giornate iniziano presto ma se vado fuori sogno solo il momento di tornare a casa, anche nel week end quando dovrei essere più riposata, non cambia granché insomma non sono fatta per le ore piccole, superata una certa soglia, divento insofferente. Ogni tanto questo mio modo di essere mi fa riflettere, mi chiedo se dovrei preoccuparmi, ma poi mi dico che sono fatta così e amen.
Nonostante questo marzo senza sole nelle prime ore del mattino mentre emergo dal sonno sento un forte cinguettio di passerotti, forse loro sentono la primavera anche attraverso la pioggia, è il vantaggio di abitare in una strada defilata dal traffico ma immersa nel verde. Così stamattina, mentre ascoltavo il canto degli uccelli, ho pensato che questo mese sta finendo e non ho scritto il post che pensavo, ero partita con la scrittura e con l’oro del mattino che non riesco ad afferrare e finisco per parlare della primavera che non arriva e con la mia stanchezza perenne. Avevo comunque voglia di passare di qua e farmi sentire.
E voi? Siete più allodole o gufi?
Fonti immagini: immagine creata con chat GPT
14 commenti:
Io realizzo tutto al mattino.. la sera scendo in catalessi.. sarà l'età, decisamente.. ;)
Ho scritto un analogo post la scorsa settimana, proprio di domenica. Io mi sveglio sempre presto la mattina e comincio subito la giornata facendo le cose che amo fare di più, in ordine: leggere un brano o più brani della Bibbia, scrivere qualcosa (se ispirata), fare qualche lavoro artigianale (in corso d'opera ne ho diversi), poi viene tutto il resto e la giornata vola alla sera senza che me ne accorga. Per me la primavera è una stagione bellissima, anche se il cambio di tempo può portare agli effetti che accusi (stanchezza, indolenza).
Recupera l'oro, Giulia e sii allodola sempre ;)
Col trascorrere degli anni sono diventato abbastanza mattiniero, però solo dal punto di vista dell'orario imposto dal lavoro e dai ritmi giornalieri. Però anche nel weekend, invece di prendermela comoda, se devo fare qualche giro o altre incombenze tendo a farle nelle prime ore del mattino, non tanto perché sia più lucido ma piuttosto per avere il resto della giornata libera per le attività che posso etichettare come "piacere" anziché "dovere".
Ci assomigliamo, anch'io adoro il mattino. Se vado a dormire in orario abbastanza contenuto, potrei alzarmi anche alle 6 malgrado non abbia scuola o con orario nella seconda parte della mattina. Potrei dormire di più ma a un certo punto non tollero più il letto e preferisco alzarmi. Nel silenzio nel quale è immersa la mia casa (che è silenziosa a prescindere perché immersa nella quiete dei colli romani) leggo almeno un'oretta. Poi subentra il rituale della colazione (ma ci voglio dedicare un post prima o poi). Io sono allodola, dunque. La seconda parte della giornata non ha mai l'energia vitale del mattino.
Caro Franco, mi sa che siamo sulla stessa lunghezza d’onda…
Sicuramente l’età incide, ma credo sia anche un modo di essere, almeno nel mio caso.
Ciao Marina, ho appena commentato sul tuo post domenicale, complimenti per l’anniversario 😀.
La mattina per me è davvero oro, ma il tempo a mio favore si riduce sempre più, comunque ne godo per quel poco che riesco. La sera divento ormai uno zombie…
thanks!
La mattina faccio una fatica bestiale ad alzarmi, a qualsiasi ora. E la sera difficilmente faccio tardi, tutto sommato è lo spazio in mezzo che mi garba. Sono molto stanca anch'io, è stato un inverno molto duro e cerco di prendere le cose un po' come vengono, ce ne sono comunque di molto appaganti, sono profondamente grata per tanto, ma spesso, come tutti, mi riduco anch'io a lagnarmi per il tempo che scorre in fretta, che scappa via, che avrei voluto fare di più, anche se in quei frangenti sono un po' ingiusta, che in effetti dopo il caffè porto avanti diverse cose, leggo molto, ho ripreso gli hobby creativi (dall'inizio dell'anno ho fatto non so quanti biglietti d'auguri) e la scrittura nonostante anche lì dica spesso che basta, fa sempre parte della mia vita!
Caro Ariano, in effetti partire presto al mattino nel week end consente un certo vantaggio aiuta a visitare meglio i luoghi (evitando le lunghe file in caso di visite a musei per esempio), poi si può sfruttare il resto della giornata per i propri hobby o per il relax.
Riguardo al lavoro, uscire presto aiuta a evitare il traffico, almeno a Bologna è così, se esco dopo le 7,30 è un già un delirio, per cui mi sono assestata sulle 7, 15 massimo….
Sì, Luz siamo allineate se anche tu ami svegliarti presto al mattino. Il week end è un’occasione per fare le cose che amiamo e se lo passiamo a dormire forse perdiamo qualcosa, per questo spesso mi sveglio presto lo stesso (ovviamente non come durante la settimana) così sfrutto il mio tempo per leggere, riflettere o fare altro…
Fai molto bene a goderti la pace mattutina della tua casa immersa nei castelli romani, allora aspetto il post sul rito della colazione, mi hai incuriosita.
Cara Sandra, a pensarci bene, anche nelle ore centrali della giornata faccio parecchio, ma mi rendo conto che non è la stessa energia, ma potrebbe essere anche una semplice sensazione. Il tempo scorre inesorabile per tutti, io cerco di non pensarci, non è tanto il tempo che passa che mi disturba, ma il fatto che lo passi per il 90% a fare cose di cui non mi importa nulla e di cui percepisco sempre più l’inutilità, intendiamoci il lavoro non è inutile in sè, è la mia indipendenza e sono grata di averlo, ma certe dinamiche fanno perdere tempo e quindi si perde il senso.
Prego!
Io sono decisamente gufo e preferisco lavorare la sera, col favore della notte.
Non che mi sia impossibile svegliarmi al mattino eh, ce la faccio, imprecando in aramaico antico, ma ce la faccio. Lo faccio normalmente per lavoro ma capita anche nel weekend se ci sono gite o viaggi e occorre per forza mettersi in strada prima degli altri per arrivare da qualche parte. Però non è il mattino a portarmi maggiore forza ed energia, anzi. Le mie sinapsi ci mettono un po' a riscaldarsi e diventare produttive. Non posso nemmeno dire che sia conseguenza dell'andare a letto tardi, sempre con l'ultima pagina da leggere, perché anche quando crollo prima, magari per la stanchezza di un allenamento intenso, comunque al mattino è uguale. Sono un gufo, punto.
Non riesco nemmeno ad allenarmi al mattino, guardo quello che escono di casa alle 5 per correre con curiosità, perché io il meglio dell'allenamento ce l'ho tra le 18.00 e le 21.00. Anzi, mi aiuta proprio a scaricare la rabbia del lavoro.
Per altro, "the early bird gets the worm" (l'uccello mattiniero prende il verme - e gli altri no), corrispondente inglese del nostro "il mattino ha l'oro in bocca", è un falso mito proveniente dalla società agricola, quando in effetti si svegliavano col canto del gallo. Diversi studi hanno dimostrato che vale per pochi eletti e molto dipende dalla genetica e dall'eredità famigliare. Però io sono gufo e sono figlia di due allodole... mah! :D
Eh cara Barbara sono i misteri della vita, nella mia famiglia erano tutti allodole, ma io da ragazza ero gufo, la mattina non carburavo, poi a forza di svegliarmi presto per studiare e poi per arrivare presto all’università alle lezioni e poi per evitare il traffico al lavoro e così via sono diventata sempre più mattiniera. Una volta l’idea di svegliarmi prima delle sette era inconcepibile, adesso svegliarmi alle 7.00 vuol dire svegliarmi tardi (perché in settimana mi sveglio alle sei circa). Però è un vantaggio avere la forza di far ginnastica la sera, io non riesco, invece al mattino avrei l’energia anche per correre…
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