In questo periodo non sto scrivendo, è quasi tutto fermo, ogni tanto scrivo sul blog ma ho rallentato anche qui.
Il fatto è che il tempo della vita ha invaso il tempo della scrittura, è bastato passare due week end fuori, alcuni sabati in giro per amenità varie e la scrittura è andata a farsi benedire.
Allora mi sono chiesta: chi scrive non vive?
Beh, sicuramente ha più tempo libero di me, chi scrive ha un'organizzazione della vita che gli permette di avere delle ore da dedicare alle scrittura. Nella mia attuale organizzazione della vita il tempo per scrivere posso trovarlo solo nel fine settimana, ma se per eventi vari faccio altro, ecco che non resta più niente per la scrittura.
Per alcuni anni, da quando mi sono buttata in questa avventura, ho sfornato diversi romanzi, tra romance e thriller, dedicando tutto il mio tempo libero, talvolta anche dei giorni di ferie. Vivevo molto concentrata su questa passione, tornavo a casa dal lavoro e mi mettevo a scrivere, così nel week end.
Nel frattempo ho lasciato indietro molte questioni della mia vita personale, per esempio la ricerca di una casa nuova o valutare l'opportunità di una piccola ristrutturazione, tutte cose che richiedono un grande dispendio di energia e tempo. Così, negli ultimi tempi, mi sono accorta che il tempo davanti a me si stava restringendo e che quello che avevo a lungo rimandato gravava su di me soffocandomi ed esigendo una soluzione.
Così negli ultimi tempi, mi sono dedicata a queste incombenze, tipo andare in giro a vedere case.
No, non ho trovato la casa nuova, ma mi sono chiarita un po' le idee sul gap tra quello che cerco e quello che posso permettermi. Mentre cercavo casa nuova, ho fatto comunque ordine in quella vecchia comprando un paio di mobili nuovi che mi servivano da anni luce, per esempio ho risolto il grave problema di spazio che mi attanagliava con un letto nuovo con contenitore, una soluzione fantastica che mi ha permesso di liberare zone dell'armadio da coperte che restavano pigiate in un angolo durante l'estate soffocando i vestiti estivi. È stata anche l'occasione per disfarmi di cose che erano sepolte nell'armadio e che non usavo, scoprendo anche oggetti di cui avevo dimenticato l'esistenza.
Insomma per qualche giorno ho sperimentato anch'io il "magico potere del riordino" del famoso libro.
Su questo argomento però mi resta ancora molto da fare, ma al momento mi accontento.
Sto cercando di ritrovare la disciplina per ricominciare a scrivere, cosa niente affatto facile, perché significa non perdere tempo, ma soprattutto non disperdersi in mille attività inutili di contorno, il cosiddetto "cazzeggio", cosa che nel tempo libero mi rilassa tanto.
Ammetto che, con il clima più invernale, viene voglia di restare in casa e, forse, potrei ritrovare la spinta per scrivere di nuovo, chissà. Il dubbio amletico che spesso mi assale è sempre quello relativo al tempo che vorrei passare in attività piacevoli, perché il nostro tempo diventa ormai sempre più corto ed è estremamente importante spenderlo bene. Mi chiedo quindi se posso ancora permettermi il lusso di scrivere e non vivere, anche se, quando non scrivo un po' non vivo, come se il tempo passasse con un senso di inutilità. Sarà perché ormai la scrittura è una ulteriore forma di vita che mi da modo di esprimere la parte più vera di me?
Non so cos'altro dirvi salvo chiedervi, cosa ne pensate?
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