venerdì 30 gennaio 2015

L'importanza di una fine

Sto parafrasando un po' il titolo del bellissimo libro di Julian Barnes perchè in questi giorni riflettevo sull'importanza del finale in un libro.
Io preferisco sempre il lieto fine oppure una fine che, anche se tanto lieta non è, lasci intravedere un barlume di speranza. Certo questo può togliere pathos alla storia, forse.
Le storie tristi e struggenti devo dire che mi piacciono tantissimo.
Ho amato tanto Cime tempestose, Anna Karenina e tante altre piene di dolorosa passione.
Però nella realtà dei nostri giorni, dove ogni notizia è una tragedia e a volte un vero e proprio incubo, ho spesso avuto bisogno di risollevarmi con una storia più leggera.
Per questo al finale di Anna Karenina preferisco quello di Lady Chatterley.
E adoro il finale di piccole donne dove Jo, la sorella scrittrice,  ritrova il suo innamorato povero che si è fatto in quattro per farle pubblicare il romanzo solo per poterle dimostrare il suo amore.
Lo so questo è il finale del film, il libro va avanti, ma concedetemi questa disgressione.
Ecco tutto questo per dirvi che di solito quando scrivo cerco un finale "leggero".
Perché, sempre parafrasando Julian Barnes "la nostra vita non è la nostra vita, ma solo la storia che ne abbiamo raccontato".

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