domenica 15 novembre 2015

Creatività, personaggi e altre vicende

La creatività mi fa volare e mi rende leggera
Il confine tra realtà e fantasia non è mai così netto.
Io non sono il mio personaggio, però quello che penso traspare in lui e fargli realizzare qualcosa diventa la mia rivincita. Riscriviamo la nostra storia e la ripensiamo in maniera diversa.
Avete presente il film "Sliding Doors"? Fa parte di quei film che mi capita di rivedere tutte le volte che passa in Tv, è un richiamo irresistibile.


Sliding Doors è un film di Peter Howitt del 1998 che, tra l'altro, ho scoperto che ha preso spunto da un'idea di un regista polacco che aveva già trattato il tema del destino nel suo film del 1981 Destino cieco.
In Sliding Doors la protagonista, Helen, è una giovane donna che lavora nelle pubbliche relazioni ed è fidanzata con Gerry (a proposito - piccolo particolare - Gerry è uno scrittore che vive alle spalle di Helen e sta tentando di scrivere il romanzo della sua vita senza riuscirci anche perchè nel frattempo passa il suo tempo a tradire la povera Helen).
Dopo essere stata bruscamente licenziata, si dirige in tutta fretta verso la metropolitana. 
In quel momento la sua vita si divide in due dimensioni parallele con direzioni diverse legate a due eventi, in uno Helen prende la metropolitana, nell'altro Helen perde la metropolitana.

La trama di Destino cieco è articolata in tre storie differenti, tre ipotetiche vite del protagonista Witek, tutte generate da un fortuito incidente in una stazione ferroviaria. 
Riporto il racconto in breve di wikipedia: Un enigmatico urlo viene emesso dal protagonista Witek, durante un viaggio in aereo. In questo frangente, egli ripercorre ciò che ha più caratterizzato la sua vita, dall'infanzia in cui imparava a scrivere, dall'adolescenza in cui si fidanzava con la giovane Czuszka, fino ad arrivare all'età adulta, in cui abbandona gli studi di medicina in seguito alla morte del padre. A causa di quest'ultimo avvenimento, Witek decide di fuggire lontano dal suo paese e di recarsi in treno a Varsavia. Un casuale e fortuito scontro in stazione con un uomo ubriaco genererà tre differenti percorsi nella vita del protagonista.

L'idea è vincente, quante volte vi siete chiesti:
Ma se quella volta fossi arrivata più tardi, se invece che prendere il taxi avessi preso l'autobus?
Se quella volta fossi rimasta a casa invece che uscire e fare quell'incontro che mi ha cambiato la vita, come sarebbe andata? Dove sarei oggi?
Con la scrittura e la mia creatività posso giocare e vagheggiare una storia diversa, parto da un'immagine nella mia testa e cambio il decorso della storia.
Forse la nostra vita è come nel film Sliding doors, attraversiamo una porta scorrevole in un dato momento e la vita va in una certa direzione, ma quella direzione poteva essere diversa se avessimo attraversato quelle porte un minuto dopo o un'ora dopo.
Ci sono episodi emblematici che ci portano tutta una serie di conseguenze, ve ne racconto due a me realmente accaduti.
Il primo: una mia amica organizzava corsi di teatro e mi diede un volantino in cui pubblicizzava quel corso, io lo presi con noncuranza più per essere cortese che per un reale interesse perché non ero interessata a frequentare un corso di teatro. Misi il volantino in borsa. Qualche giorno dopo, ripresi in mano quel volantino e pensai di metterlo in una bacheca dell'università dove si pubblicizzava di tutto, in modo da promuovere i corsi tenuti dalla mia amica. In quel momento girai il volantino e sul retro lessi che pubblicizzavano un corso di scrittura creativa a Bologna, nello stesso posto in cui facevano il corso di teatro, ma ovviamente in giorni diversi. Ebbi una specie di illuminazione, avevo letto spesso di corsi di scrittura creativa, ma sempre svolti in altre città. Così telefonai per informarmi e anche se il corso era cominciato già da un paio di lezioni mi dissero che potevo aderire lo stesso e, visto che avevo perso l'inizio del corso, mi facevano un piccolo sconto sul prezzo.
Quel corso mi aprì una serie di prospettive nuove, fu un'occasione di confronto con altri appassionati della scrittura, con alcuni compagni di corso cominciò un'amicizia che prosegue ancora oggi, ma cosa importante ripresi a scrivere con assiduità e in modo più costruttivo.

Il secondo episodio risale a un anno fa: un giorno esco prima dal lavoro per fare la spesa e per andare fuori dai soliti schemi decido di cambiare supermercato per una volta. Incontro una mia vecchia compagna di università che avevo quasi perso di vista, l'avevo incontrata qualche volta ma sempre di fretta, quella volta mi fermai, parlammo un po' delle nostre vite e mi disse che periodicamente usciva con alcune vecchie amiche comuni, mi disse "ti inserisco nel gruppo di WhatsApp". Da allora ho ripreso a frequentare persone che non vedevo più da dieci anni, perchè, come una catena, dalle prime amiche è seguito il contatto con altri amici del passato ed è stato un ritrovarsi affiatati come prima.
Fantastico, a riprova del fatto che la vita è piena di sorprese, talvolta molto belle.

Siamo legati alla casualità, a delle Sliding Doors attraversando le quali determiniamo il nostro destino? 
Ovviamente non lo so, però soprattutto oggi, non posso fare a meno di riflettere su questo.
Avevo iniziato a scrivere questo post qualche giorno fa, ma dopo gli eventi di Parigi non posso non pensare alle persone che, uscendo fuori in un venerdì sera con la leggerezza dell'inizio del week end, si sono trovate nel mezzo di una guerra e sono state strappate alla vita.



10 commenti:

Marina ha detto...

La tua riflessione, oggi, mi piace particolarmente perché mi interrogo spesso su quello che il destino riserva alle nostre vite. Siamo destinati a qualcosa? La nostra volontà può intervenire a modificare un evento della nostra vita? Non saprei, ma ho sperimentato anch'io diverse volte che da un'azione anche involontaria possano dipendere come a grappolo una serie di conseguenze impensate. Certo, trovarsi in un certo posto a una certa ora, proprio quando qualcuno sta decidendo la fine che farai... fa paura, perché fa parte di quelle possibilità che il destino ti riserva senza che tu possa fare nulla per evitarlo. Magari potessimo scegliere tra due possibilità, come in Sliding doors!

Giulia Lu Mancini ha detto...

Vero, mi faccio spesso questa domanda soprattutto quando rifletto su quello che è accaduto dopo certi momenti della mia vita. Sono domande che, prima o poi, ci facciamo tutti. Mi piace pensare che anche noi contribuiamo un po' al nostro destino, penso che il caso esista, ma esiste anche la nostra determinazione a indirizzare la nostra vita in una certa direzione.

Nella Crosiglia ha detto...

Penso proprio che gli avvenimenti più importanti della mia vita soprattutto lavorativa o casuale siano frutto di" Slidin' doors" spesso in positivo ma altre volte fossi arrivata un attimo dopo non in negativo.. Chissà..
Credo nel destino , questa strada che ci dona e che sta a noi poi indirizzarla e abbellirla o meno in un determinato modo!
Bacio serale!

Giulia Lu Mancini ha detto...

Certi eventi possono davvero indirizzare la nostra vita, chiamiamolo caso o destino. Però voglio credere che anche la nostra volontà possa influire, spesso mi è capitato di insistere su qualcosa che sembrava avere tutti gli eventi avversi e di realizzare quello che mi ero prefissa. Baci.

Ivano Landi ha detto...

Nel mio caso è un film di fantascienza di circa quindici anni fa, Frequency, a esercitare un richiamo analogo a quello che descrivi. Lì si tratta proprio di avere a che fare con la possibilità di riscrivere il proprio passato, un tema che mi affascina da sempre e che, guarda caso, ho anche evocato nel mio post, Torneranno i prati, che hai letto appena ieri.

Maria Teresa Steri ha detto...

Anche io ho un debole per questo tema e mi capita di rifletterci spesso. I due episodi della tua vita sono molto significativi e portano davvero a pensare a un "disegno" in quello che ti è capitato.
Posso dire di credere nel destino, ma sono anche convinta che siamo completamente liberi nell'affrontare ciò che ci succede, nel bene e nel male.
Interessante la trama di "Destino cieco", chissà se si trova da qualche parte per leggerlo?

Giulia Lu Mancini ha detto...

Sì, è davvero un tema affascinante, mi è capitato spesso di notare delle coincidenze nella mia vita, ma credo capitino un po' a tutti.
Purtroppo credo che "Destino cieco" sia solo un film (da quanto ho letto su Wikipedia) sarebbe interessarlo riuscire a vederlo, magari in un cinema d'essai, oppure se lo danno in tv e lo vengo a sapere in tempo te lo segnalo ;-)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Riscrivere il passato, ecco un altro tema davvero affascinante che mi attrae moltissimo. Una volta vedevo un telefilm che si chiamava Being Erika che parlava della possibilità di tornare indietro in un certo momento della propria vita (la protagonista attraversava una porta speciale) e aveva la possibilità di modificare la propria scelta in un dato momento e in un certo senso cambiare la propria vita. Mi appassionava molto quella serie. Frequency magari lo cerco e lo guardo.

Lisa Agosti ha detto...

Io nel 2005 vivevo a Londra, sono uscita per andare a prendere la metropolitana e andare al lavoro ma sono tornata indietro a controllare se avevo dato da mangiare alla gatta... Ho preso il treno successivo, e dopo qualche fermata ci hanno fatto evacuare, c'era fumo ovunque, panico totale, i bus e i taxi non si fermavano... Il cellulare era fuori uso, solo più tardi quella data è stata definita il "London bombings".

Se non è sliding doors quello! Peccato che Gwyneth è molto più carina! :D

Giulia Lu Mancini ha detto...

Prima di tutto sei molto carina anche tu, la foto con la parrucca azzurra poi è strepitosa! Questo episodio che racconti è davvero emblematico, si può dire che devi la tua vita alla tua gattina. È proprio un caso di Sliding doors. Io ero stata a Londra nel 2004 per turismo e tutti i giorni prendevo la metropolitana anche più volte al giorno e già così mi sentivo un po' miracolata a pensare che ero lì solo un anno prima del "London bombings". Anche ne "La libertà" parlo del rapporto con il destino della protagonista. :-)