domenica 31 luglio 2016

Inside out: chi popola la mia mente


Questo meme è nato da un post di TENAR
seguito poi da CHIARA
BARBARALISA 

ho trovato questi post molto divertenti e visto che siamo in un periodo di vacanza e c'è bisogno di leggerezza (anche se non sempre si riesce, del resto Kundera lo diceva che la leggerezza è insostenibile...) mi cimento anch'io e ci provo. 

Lo spunto è il film di animazione Disney Inside Out (che io non ho visto) eccovi un breve sunto che ho trovato sul web: nella mente di Riley, una bambina di undici anni del Minnesota, vivono cinque emozioni: Gioia, che garantisce la felicità alla ragazza, Disgusto, che si occupa che Riley non venga avvelenata fisicamente e socialmente, Paura, che tiene Riley lontano dai pericoli, Rabbia, che impedisce che Riley subisca ingiustizie e Tristezza, il cui scopo non è ben chiaro a nessuna emozione. Le cinque emozioni dirigono la mente di Riley all'interno di un Quartier Generale, agendo su una consolle piena di pulsanti. Ogni volta che un'emozione agisce, nasce un ricordo, dall'aspetto di una piccola sfera dal colore dell'emozione che lo ha causato. La maggior parte dei ricordi viene spedito poi nella Memoria a Lungo Termine, mentre quelli più importanti, detti Ricordi Base, rimangono nel Quartier Generale, dove agiscono sulla mente della bambina definendone la personalità.
 
Non  mi dilungo oltre, volevo solo darvi un'idea. A questo punto chi popola la mia mente, quali emozioni e a quali personaggi danno vita?
Ecco quelli che ho individuato:
 
1. L'eremita: ebbene sì, io sto molto bene da sola, non ho bisogno di compagnia a tutti i costi, anzi amo i miei momenti di solitudine, quelli in cui mi astraggo dal mondo e penso, leggo, scrivo o semplicemente non faccio niente, anche nel niente non mi annoio mai e amo talmente la solitudine che spesso devo stare attenta a non isolarmi troppo.


 2. L'indolente: a volte sono pigra come un gatto, vorrei non dover fare niente, ma proprio niente, rilassarmi e basta. Restare a guardare, indolente, senza impegni di nessun tipo. In realtà questa parte di me è inesistente perché non c'è tempo per essere indolente, c'è sempre qualcosa da fare nella mia vita. Forse per questo è lì in agguato nella mia mente, nella dimensione del desiderio irrealizzabile.
Viene fuori ogni tanto qualche domenica mattina o in vacanza (se non sono in vacanza con qualcuno che vuol farmi fare qualcosa a tutti i costi).


3. La seriosa: la mia coscienza sociale, quella che crede che è importante impegnarsi seriamente per raggiungere un risultato, quella che crede in valori come onestà, trasparenza, impegno, coerenza, rispetto delle libertà e delle differenze, quella che crede nell'amore per il prossimo e nei valori dell'amicizia. Forse crede anche un pochino nelle favole quelle dove il bene trionfa sul male. Insomma assomiglia molto a Biancaneve o forse ad Alice nel paese delle meraviglie. Poi però talvolta accade che ci sia un brusco risveglio e allora sono dolori e subentra il prossimo personaggio.



4.La sconfortata: quando la realtà (è accaduto più volte) mi sbatte la porta sul grugno facendomi un male cane ecco che arriva la sconfortata, quella che piange e si dispera e pensa che il mondo sia destinato a peggiorare sempre  più (società distopiche terrificanti affollano la mia mente). La sconfortata vede tutto nero, non si fida più di nessuno, pensa che la vita sia una terribile fregatura e che non valga la pena darsi da fare perché il mondo è brutto e cattivo e non cambierà mai niente, altro che la pace nel mondo! altro che onestà e giustizia! Meglio emigrare su Marte! Se incontrate la sconfortata scappate a gambe levate perché è insopportabile e potrebbe contagiarvi con la sua paura...


5.L'ottimista o la bambina spensierata (un po' idealista e sognatrice): dopo i miei momenti di sconforto di solito riemerge sempre l'ottimista, quella da "domani è un altro giorno" avete presente Rossella O'Hara in Via col vento? Tutto il mondo è crollato, ma domani è un altro giorno, il sole sorgerà ancora e io potrò ricominciare anche meglio di prima perché imparerò dai miei errori. Alla fine vedo sempre il bicchiere mezzo pieno, vedo sempre il lato positivo delle cose. Lo so, in certe situazioni è davvero molto difficile trovare l'aspetto positivo, ma io cerco sempre di trovarlo, faccio il gioco della felicità come Pollyanna. Non sapete chi è Pollyanna? Questa lacuna dovete assolutamente colmarla, io ho visto il film di Walt Disney non so quante volte e credo che sia fantastico.


6. La creativa: questa parte di me in questi ultimi tempi è preponderante, ho bisogno di creare e, visto che amo scrivere, creo storie, le sole che posso plasmare come creta a mio piacimento. Metto questa creatività nella scrittura, in questo blog e in tutto quello che ruota intorno. Inutile dire che i primi cinque personaggi finiscono tutti nella creativa a momenti alterni e la creativa le domina tutte. E meno male, perché quando la sconfortata comincia a fare pensieri troppo neri la creativa le tira su il morale con una nuova storia, quando la seriosa diventa troppo rompiscatole la creativa le dona quello spirito di maggior leggerezza, anche l'eremita esce dal suo isolamento, l'indolente si dà una mossa e l'ottimista, beh mantiene alto il morale a tutto il gruppo.



E la vostra mente da quali personaggi è abitata? Pensateci, intanto io forse metto il blog in vacanza a fare l'indolente per un po'...

 

12 commenti:

Massimiliano Riccardi ha detto...

Aaah domanda difficile. Rimango sui tuoi abitanti, credo di averli tutti meno che lo sconfortato, difficile per me lo sconforto, sono un caratteriale aggressivo- reattivo, tra le altre cose. Questo di fronte alle cose demotivanti, ovviamente, non è che sono un pazzo scatenato full time. Bel post, brava Giulia.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Grazie Max, sono contenta che il post ti piaccia, è un giochino simpatico quello di pensare ai personaggi che popolano la nostra mente, diventa quasi un percorso catartico. E riusciamo a definire ciò che di meglio di noi dobbiamo portare a galla.

Ivano Landi ha detto...

I punti 1, 2 e 6 mi appartengono molto. Anche se poi sono rari i momenti d'ozio che mi concedo. Rari ma preziosi.
Dentro di me c'è di sicuro la Lucertola, visto che funziono a batterie solari. E l'Esteta, ché a digiuno di bellezza potrei morire nell'arco di una settimana.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Che bello avere dei punti in comune, sì l'indolente penso sia in ognuno di noi, almeno un pochino, se non altro come aspirazione momentanea. La bellezza è un motore che spinge molto verso la creatività e anche il sole che io trovo bellissimo...

Tenar ha detto...

Credo che la Seriosa possa piacere parecchio alla mia Beghina, mi sa che sono fatte della stessa materia...

Giulia Lu Mancini ha detto...

Ah ah, concordo due signore belle toste, me le vedo bene insieme a parlare dei destini del mondo!

Ariano Geta ha detto...

Più o meno mi identifico con le tue emozioni, probabilmente noi "scribacchianti" tendiamo a isolarci (in fondo scrivere è un'attività solitaria), a osservare e riflettere (indolenza?), a prendere seriamente ogni cosa e persona perché rispettiamo la dignità della storia che potrebbe raccontare, ma al tempo stesso a vederla anche poeticamente (sognatori) e purtroppo a restar male più del dovuto quando ci arriva una mazzata perché, insomma, se si è sensibili si soffre più acutamente ogni problema.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Ben ritrovato Ariano, hai espresso davvero quello che intendevo, io non avrei saputo dirlo meglio. Io amo isolarmi per scrivere, ma anche per leggere per fortuna. Amo osservare la realtà per prendere spunti per le storie da scrivere, tendo a mettere la mia vena sognatrice nel lieto fine o in un finale non troppo amaro (anche se a volte il lieto fine esiste anche nella realtà e questo è un bene).

Lisa Agosti ha detto...

Le nostre menti hanno una fauna molto simile!
Mi ritrovo in ogni personaggio.
Facciamoli incontrare prima o poi! :D
Buone vacanze... indolenti!

Giulia Lu Mancini ha detto...

Sì dai facciamoli incontrare, magari quando passi dall'Italia *_*
Intanto buone vacanze indolenti a noi :D

Marco L. ha detto...

Avevo già lasciato un commento al precedente post di Chiara Solerio, per cui faccio che copio/incollarlo: :)
"Vediamo... direi che i miei potrebbero essere: il Matto, il Mago, il Menestrello, la Lupa e il Negromante."

Aggiungo che nel film pixar è stata tralasciata la sesta emozione primaria, ovvero lo stupore.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Lo stupore è una bellissima emozione primaria ed è fantastica quando la vedo negli occhi dei bambini, purtroppo il mio io adulto si stupisce ormai poco, dovrei ritrovare il fanciullino della mia anima ogni tanto. Grazie Marco di avermelo ricordato! Buon ferragosto.