Negli anni novanta ho fatto molti viaggi, un po' perché avevo finalmente conquistato una certa indipendenza economica e potevo permettermi di spendere soldi in attività, altrimenti considerate futili e non indispensabili, un po' perché ho trovato anche la compagnia giusta per viaggiare, prima gli amici poi il fidanzato/marito.
Il viaggio è una dimensione particolare che predispone al dialogo e agli incontri. Almeno per me è così, talvolta nei viaggi ho conosciuto persone con cui ho condiviso moltissimo e di alcuni è rimasto un ricordo indelebile.
Conoscere realtà diverse dalla propria città e dalla propria nazione porta un'apertura mentale che non avrei mai acquisito se non avessi viaggiato, più lontano andavo più tornavo cambiata e probabilemnte migliorata, almeno credo.
1990 vacanza alle Eolie
Stromboli |
Il viaggio in Sicilia del 1990 ha portato molte cose, amici con cui siamo rimasti legati nonostante il passare degli anni e nonostante le mancate frequentazioni per lungo tempo. Una visione della Sicilia dal suo interno della sua gente, dei suoi ritmi e delle sue bellezze.
1991 la scoperta del Salento
Duomo di Lecce |
l mare del Salento è stupendo, ma di quella vacanza voglio ricordare anche la facciata magnifica in stile romanico del duomo di Lecce che visitammo l'ultimo giorno prima di rientrare a casa.
1992 Isole Tremiti
È strano ma pur essendo pugliese non avevo mai visitato le isole Tremiti e nel 1992 colmai questa lacuna andandoci in vacanza. Piccoli gioielli del mediterraneo.
1993 Cefalonia
Visitai la Grecia per la prima volta nel 1987 e mi rimase nel cuore. Nel 1993 ci tornai in vacanza con grande gioia. Nella foto vi propongo Myrtos, una delle spiagge più belle di Cefalonia. Che dire, tra spiagge con la sabbia bianca, il colore azzurro intenso del mare, i souvlaki, la feta, i profumi, la Grecia vale sempre la pena andarci, anche per i greci che trovo molto accoglienti e vicini al nostro modo di essere.
1994 Thailandia e Tunisia
Nel 1994 riuscii a fare ben due viaggi, oggi sarebbe difficilissimo, soprattutto avere le ferie, ma anche i soldi da spendere. A maggio andammo in Thainlandia con due tappe: Bangkok e l'isola di Ko Samui.
Era la prima volta che visitavo un mondo così totalmente diverso dal nostro, diverso per clima, usi e costumi, religione, lingua e tanto altro. Quando uscii dall'aeroporto mi sembrò di essere entrata in un forno, eravamo all'aria aperta ma io ebbi la sensazione di trovarmi in un luogo chiuso molto surriscaldato, era semplicemente il clima tropicale, tra l'altro maggio coincide con la stagione più calda (da marzo a maggio) subito dopo arriva la stagione delle piogge (fino a ottobre) e una stagione più fresca da novembre a febbraio. Noi eravamo al limite con il periodo giusto. Bangkok è una città piena di estremi, puoi trovarti di fronte palazzi sontuosi di fianco a baracche, però tutto era incredibilmente colorato. E poi c'erano i templi buddisti, meravigliosi. Ko Samui invece, essendo un'isola, presentava un clima più sopportabile mitigato dal mare e la natura aveva dei colori incredibili, una vegetazione rigogliosa, un mare e cielo azzurrissimi, tantissima gente sorridente, del resto eravamo nella terra del sorriso. A parte la prima foto scattata da me della ballerina thai, vi lascio delle foto reperite sul web per darvi un'idea di quello che racconto.
In agosto dello stesso anno andammo a Gerba in Tunisia, fu la scoperta di un mondo arabo lussureggiante e accogliente. Non c'era ancora l'angoscia del terrorismo e rimasi affascinata dalla gentilezza e dalla bellezza fisica del popolo tunisino. Di quella vacanza ho un ricordo che mi brucia ancora adesso: un bambino di dieci anni ci accompagnò a visitare una specie di villaggio dove c'erano dei reperti archeologici, non ricordo assolutamente che luogo fosse, era un luogo da visitare in una delle escursioni che si potevano fare fuori dal villaggio turistico, diedi al bambino cinque dollari americani di mancia, lui chiese se gliene davo dieci, io risposi di no perché avevo già distribuito mance varie. Non so perché, ma mi pento ancora adesso, per me cinque dollari in più non cambiavano nulla.
1995 Isole Cicladi
Santorini |
Nel 1995 passai quasi un intero mese di agosto nelle Cicladi tra l'isola di Santorini e l'isola di Naxos, entrambe bellissime. Quell'anno l'estate in Italia fu piuttosto fredda e piovosa, ma noi in Grecia non ce ne accorgemmo.
1996 Calabria
Il 1996 è stato un anno molto difficile, a gennaio è morta mia madre all'improvviso, e sono crollate molte mie certezze e la vita mi è apparsa subito più fragile. Io avevo trent'anni e lei, quando è andata via, settanta, e avrei voluto averla ancora con me per qualche altro anno, ma la vita non la decidiamo noi. Non avevo molta voglia di viaggiare quell'anno, ma non potevo decidere anche per mio marito così, in estate, andammo in Calabria a Tropea, un mare meraviglioso, ma a parte il mare mi lasciò un ricordo indelebile la Sila, un vero gioiello naturalistico
1997 New York e le capitali europee
A Giugno del 1997 visitammo New York, girammo in lungo e in largo per Manhattan e Brooklyn per una settimana e scoprimmo una città spettacolare, intensa, piena di energia e di emozioni. Una città piena di musei (impossibile vederli tutti, salvo fermarsi un mese) per tutti i gusti, arte moderna, medievale, di storia naturale, il Metropolitan. E poi lo skyline, Battery park, la statua della libertà, i grattacieli.
Visitammo anche Le Twin Tower, enormi, maestose e incredibili. Come é incredibile il fatto che siano crollate perchè quelle torri non erano due grattacieli ma due quartieri interi.
Dopo New York, in agosto visitammo alcune capitali europee ricordo in particolare Parigi e Praga.
Per me la più bella è Praga di cui vi propongo la foto del Ponte Carlo
Per me la più bella è Praga di cui vi propongo la foto del Ponte Carlo
Ponte Carlo |
1998 L'America e i suoi parchi
Allora non c'erano ancora le foto digitali e le foto scattate non rendono la bellezza dei posti che ho visto, per questo ho inserito delle foto trovate in rete per dare un assaggio dei colori del gran Canyon e della maestosità dei parchi naturali americani, tutto, ma proprio tutto, in America è più grande, intendendo proprio come dimensioni: le strade, i parchi, le montagne, i deserti, gli hotel, le meraviglie, gli animali. Visitare i parchi americani è un'esperienza davvero unica, perchè la natura in america è maestosa, grande, meravigliosa. Partimmo da Los Angeles e rientrammo da San Francisco attraverso canyon, deserti, città e autostrade enormi con la sensazione di far parte di un film.
1999 Santo Domingo
Le foto che vi propongo le ho scattate io in un giorno di fuga dal villaggio turistico. Contro il parere di tutti coloro che ci dicevano che era pericoloso noleggiare un'auto per proprio conto e andare in giro da soli fuori dal villaggio, io e mio marito con un'altra coppia prendemmo un auto a nolo e girammo tutto il giorno per percorsi non battuti dai tour turistici, ma frequentati dai locali. Fu una bellissima esperienza, facemmo il bagno e prendemmo il sole con un pescatore e i suoi bambini, ci ritrovammo spettatori e quasi partecipanti a un matrimonio: entrammo in un bar all'aperto per ordinare da bere e c'era una festa di matrimonio, gli sposi ci fecero portare un bicchiere per brindare con loro. Sembrava una scena di quei film di Salvatores, noi quattro eravamo i soli bianchi in mezzo a una cinquantina di invitati degli sposi.
Queste due foto scattate secondo me danno il senso del popolo dominicano.
Bambini di Santo Domingo |
Un anziano sulla porta di casa |
E siamo arrivati alla fine del decennio anni novanta, l'anno 2000 ci avrebbe portato la fine del mondo, almeno così si diceva allora. Io credo che, anche se il mondo non è finito nel senso letterale del termine, è però finita un'epoca, quella in cui il futuro sembrava roseo e con maggiori certezze.
Già con il 2001, a settembre facevamo i conti con eventi enormi che sconvolsero il mondo e il nostro modo di vedere la vita.
16 commenti:
Caspita che bel reportage! Mi è spiaciuto di leggere di tua madre, davvero.
Anche per me i 90 sono stati significativi per i viaggi, ma devo dire che continuano ancora oggi.
Grazie Sandra, la perdita di un genitore cambia molto le prospettive perchè si smette di essere figli che, secondo me finché dura, è uno stato di grazia.
Negli anni novanta ho fatto viaggi importanti come l'America e la Thailandia, per fortuna sono proseguiti anche dopo, ma certi paesi non so se potrò mai tornarci, per esempio i parchi americani ce ne sono ancora molti da vedere...
Che bei viaggi!
Gli anni '90 per me anno segnato gli ultimi viaggi con i miei genitori e i primi da sola. Il più bel ricordo, però, rimane quello del viaggio negli Stati Uniti con mia madre e mia nonna, alla ricerca di alcune lontane parenti. Un'avventura tutta femminile e transgenerazionale che, a pensarci, sembra quasi la trama di una qualche commedia strampalata.
Potresti scriverla la commedia strampalata, sono convinta che il tuo viaggio sarebbe un ottimo spunto! I viaggi portano una nuova visione della vita che non è quasi mai quello che ti aspetti, diventa perciò un momento di crescita.
Complimenti, che bei viaggi! Hai vissuto sicuramente un bel decennio sul piano vacanziero.
Bellissimo post, grazie per aver condiviso i tuoi ricordi con noi e per averci fatto sognare con quei posti meravigliosi. E'vero, negli anni 90 tutto sembrava possibile, il futuro non faceva paura come è accaduto in seguito.
È vero, i viaggi sono stati una bellissima esperienza. Anche se ci sono ancora molti posti che vorrei vedere, ma più passano gli anni più sembra difficile fare viaggi lunghi...
Negli anni novanta esisteva ancora una visione positiva della vita, dopo il 2000 sono cambiate molte cose: il 2001 ha portato l'11 settembre con lo sconvolgimento del terrorismo, e negli ultimi anni tra crisi economica, crisi dell'Europa e tutto il resto, il futuro non sembra affatto roseo. Ripercorrere questi viaggi mi ha riportato indietro nel tempo...
Bello! E abbiamo anche una cosa in comune: il decennio dei '90 come quello dei nostri grandi viaggi. Io però non ho foto... sono rimaste tutte in casa della mia ex.
Quanto hai girato Giulia, e che bei posti hai visitato! Che foto, allargano il cuore.
Non ti dico le emozioni ballerine che ho provato, dalla gioia alla tristezza, passando per la meraviglia. Non bisognerebbe smettere di viaggiare mai, è così importante allargare gli orizzonti.
Grazie per questo bellissimo viaggio virtuale.
Bei posti davvero! In comune abbiamo solo l'isola di Santorini, dove ci sono stata un giorno solo (tappa della Costa Crociere: Venezia-Bari-Katakolon-Mykonos-Santorini-Dubrovnik-Venezia, un autobus a fermate...) e dico sempre che ci tornerò per conto mio. Altri viaggi: Vienna, Budapest con la scuola. Devo sempre andare a Parigi col Tgv ma nessuno che si accodi. Quest'estate si puntava la Croazia, ma le agenzie del posto ci hanno snobbato in quanto italiani, e quindi ho preferito tornare in Abruzzo, stavolta Costa dei Trabocchi. In effetti tutte le volte che parto con l'idea di andare all'estero, poi trovo qualcosa di più bello in Italia. :)
Mò son qui che macino per andare in Scozia... vedremo.
Ho diverse foto dei miei viaggi ma sono poche quelle fruibili sul blog, alcune le ho cercate ma chissà dove sono finite... per fortuna i ricordi restano anche senza le immagini
Sono contenta che ti sia piaciuto il viaggio virtuale, per me è stato un tuffo nei ricordi, a tratti anche un po' difficile, però è vero viaggiare allarga gli orizzonti, forse non sarei quella che sono se non avessi conosciuto certi luoghi.
La Croazia è un paese che vale la pena visitare (hai già potuto vedere la splendida Dubrovnik) io ci sono stata dopo gli anni novanta e anche dopo la guerra, non ho avuti rapporti con le agenzie, siamo partiti e basta in moto. Volendo puoi andare a Rovigno in Istria tanto per fare un assaggio, è a meno di cento km da Triestre...comunque anche l'Italia è piena di posti splendidi. La Scozia mi manca piacerebbe anche a me andarci...
E' un privilegio poter viaggiare, anche se giustamente ci sono persone che, come un mio amico, non sentono il desiderio di andare lontani da casa perché trovano stimoli in abbondanza nei luoghi più vicini. Per me il viaggio è una dimensione parallela ripsetto alla vita quotidiana, che mi dà qualcosa di importante e spesso mi dà l'energia necessaria a uscire dalla stagnazione. La Sila l'ho vista negli anni '70, da bambina, e mi ha lasciato un ricordo vago ma forte, in particolare perché la sera sentivo i lupi ululare intorno all'albergo. Per come sono io, questo vale oro! ;)
Sentire i lupi ululare intorno all'albergo deve essere una sensazione fortissima. Sì il viaggio può essere un grande privilegio anche se non tutti sentono l'esigenza di allontanarsi troppo da casa.
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