sabato 9 luglio 2022

Divagazioni sul caldo



Cari amici, anche voi siete cotti dal caldo come me? 

Immagino di sì, ma di solito avviene sempre così a luglio, quando c’è molto caldo e afa, tranne che quest’anno il caldo “torrido” é cominciato a metà maggio. Ricordo che a inizio maggio, la mattina, per andare al lavoro indossavo ancora la giacca antipioggia e il foulard per proteggermi la gola, un giorno ho perfino riacceso i termosifoni, giusto per dare una scaldata alla casa e al bucato e poi, di colpo, ci siamo ritrovati immersi nel caldo, non il caldo di maggio, ma il caldo di luglio.

Ed è così che io mi sento immersa nel mese di luglio già da maggio. Questa sensazione di lunga estate torrida non mi piace molto, perché io amo la primavera, amo le giornate che si allungano con l’aria che si intiepidisce piacevolmente, dopo il rigido freddo dell’inverno (che poi rigido freddo ne abbiamo avuto poco), insomma l’estate non è proprio la mia stagione preferita, lo sarebbe nella mia mente, ma di fatto preferisco la primavera o il malinconico autunno. Quando fa troppo caldo le mie energie si azzerano, non riesco a fare più nulla, lavoro e basta (che da quello non posso esimermi) ma poi ogni giorno, dopo il lavoro, mi trascino come uno zombie a casa, accendo l’aria condizionata e mi stendo sul divano in modalità catatonica, in cui il massimo che riesco a fare è guardare la tv, quando non mi addormento, oppure al limite leggo. Insomma riesco a fare davvero poco, qualche sera esco, ma solo se si organizza qualcosa con gli amici (perché io piuttosto sto in casa chiusa al fresco, visto che a Bologna è caldo anche fuori, perlomeno in centro, per trovare il fresco bisogna spingersi nell’alto delle colline). 

Questi sono i mesi in cui odio di più lavorare e in cui mi sento proprio una condannata ai lavori forzati, perché nonostante sia estate non c’è nessun rallentamento delle attività anzi, certe pratiche rimaste ferme durante l’inverno, all’improvviso vengono ridestate e diventano urgenti perché si vogliono chiudere prima di ferragosto con l’ultimo consiglio di amministrazione di luglio. Dulcis in fundo in uno dei miei due uffici (visto che ho un doppio incarico) non va l’aria condizionata, si è rotto l’impianto l’anno scorso e nessuno l’ha riparato, l’ufficio è esposto al sole dall’una del pomeriggio, così adotto la strategia di trasferirmi nell’altro ufficio che è all’ombra, anche lì l’aria condizionata va a giorni alterni, ma almeno é un ufficio abbastanza fresco (è in un palazzo storico del centro, al piano terra sotto il portico, buio anche in pieno giorno, ma con queste temperature è diventato il mio ufficio ideale). 

Non voglio assillarvi oltre con le mie lamentele, ma tra il caldo e le scadenze quest’anno non credo di andare oltre questa data con il blog, mi sa che mi fermo qui e, salvo forse qualche escursus informativo, riprendo a settembre. 

Per rinfrescarvi ho messo una foto del Borgo al cotone di Marciana Marina un comune dell’isola d’Elba dove la vita sembra più leggera, ma forse solo perché c’è il mare...e comunque lì nel borgo al cotone, delizioso angolo del paese sopra un porticciolo antico dotato di panchine e gerani con vista sul mare, c’è una splendida arietta fresca anche alle tre del pomeriggio, è l’ora in cui ho fatto la foto. 

Se volete saperne di più eccovi un link Borgo al cotone

Penso che se vivessi in un posto di mare la vita sarebbe più leggera, é un’idea fissa che ho, voi cosa ne pensate?

23 commenti:

Caterina ha detto...

Ti capisco perfettamente, questo caldo è davvero orribile, purtroppo gli effetti deleteri del riscaldamento globale iniziano a farsi vedere pesantemente. Un tempo l’estate era la mia stagione preferita, da qualche anno a questa parte non è più così. Preferisco l’autunno e la primavera. Anch’io pubblico di meno perché fa troppo caldo e per certi argomenti ci vuole la giusta concentrazione. Per quanto riguarda la tua domanda, il mare è un toccasana per l’anima anche d’inverno, non so se la vita sarebbe davvero più leggera ma sicuramente ci sarebbe un “amico” che ci aiuterebbe a scrollarci di dosso le angosce. Il mare può anche questo. Ciao cara, un grande abbraccio. Buona estate, sperando che rinfreschi un po’.

Ariano Geta ha detto...

Beh, io sul mare ci vivo, quindi anche se ti dico di sì devi considerarlo un giudizio " non imparziale" :-D
Bologna come tutte le grandi città in estate diventa un forno di asfalto (a Roma si muore, la gente durante il week end se ne va per disperazione, si fa ore in macchina nel traffico solo per stare mezza giornata al mare o in collina).

Enrica Masino ha detto...

Quanto ti capisco! Io sono di Torino e quest'anno la situazione è veramente degenerata dal punto di vista climatico. Non piove da mesi (a parte qualche pioggerellina che dura due minuti) ed essendo una giungla d'asfalto la città si è scaldata a dismisura. Abbiamo toccato picchi di 40 gradi, una cosa che credevo impensabile. L'estate è sempre stata la mia stagione preferita ma ammetto che quest'anno anche io sto trovando lungo ad andare avanti e stare al computer a volte diventa un'impresa 😔. Comunque hai un bellissimo blog, continuerò a seguirti quando riprenderai a settembre e nel frattempo vado a leggere qualche post precedente ❤️

Giulia Lu Mancini ha detto...

Credo che l'estate sia associata mentalmente alle vacanze, cosa vera finché c'era la scuola, ma dopo con il lavoro tutto cambia, per questo ci si rende conto che non è poi una stagione tanto da preferire...
Io amo il mare anche d'inverno, beh a meno che non sia in tempesta che forse fa un po' paura.
Direi che una pausa dal blog può essere utile soprattutto con il caldo. Buona estate anche a te

Giulia Lu Mancini ha detto...

Che bello vivere al mare, io penso che le città di mare siano più vivibili tutto l'anno. Bologna è una città piena di verde, ma ciò nonostante d'estate è torrida, colpa dell'umidità della pianura padana, c'è poco da fare, tranne forse salire in collina, per il mare troppe file nel traffico

Giulia Lu Mancini ha detto...

Grazie Enrica, mi fa piacere che il blog ti piaccia. Hai ragione, anche Torino è una città molto calda e avere queste temperature non ci agevola la vita. Ci aggiorniamo a settembre 😀

Elena ha detto...

Cara Giulia, bello il borgo! Guarda, la penso come Enrica, a Torino siamo nelle pesti da mesi, tra siccità e caldo torrido non ne veniamo fuori. Almeno l'arietta! Invece, nemmeno quella. Anche io ho allentato le pubblicazioni del blog. Verrò a leggerti nei tuoi sprazzi di vitalità scrittoria, intanto goditi il relax e che l'ultimo consiglio di amministrazione dia pace a tutti i cosi e anche a te! Un saluto

Giulia Lu Mancini ha detto...

Speriamo Elena, che arrivi un po' di pace, ma non ci conto molto.
Torino, come Bologna, fa parte delle città della pianura padana, area da sempre molto calda, con il clima in peggioramento non possiamo che soffrire ancora di più il caldo, ci aspettano tempi duri se non si fa qualcosa di serio per il clima...
Un abbraccio e un saluto anche a te

Marco L. ha detto...

Guarda, anche qui a Torino non si scherza mica. Oggi pomeriggio ho fatto una passeggiata e il Po fa impressione, non c'è più acqua, mai visto così, manco ad agosto.
Personalmente la mia stagione preferita è la primavera, con l'aroma del terpenio che si diffonde nell'aria appena si leva la brezza nelle ore serali. Apprezzo anche la prima metà dell'autunno, sono quelli i miei climi ideali. Quanto all'estate, è una stagione che apprezzo per molti motivi, lavorativi e non, ma non climaticamente; pativo parecchio il caldo per dei motivi di salute che mi hanno colpito una decina d'anni fa, e se anche adesso le cose vanno meglio, a volte ne risento, per esempio la notte ho spesso difficoltà a prendere sonno.
Sul lavoro in certi momenti è tosta, già l'anno scorso causa disposizioni sanitarie non si potevano tenere ventilatori in aula... speriamo di sì per quest'anno, perché a luglio-agosto certe mattine è dura in classe.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Lavorare immersi nel caldo è micidiale, io non connetto proprio, l'estate sarebbe una bella stagione, le giornate sono lunghe e luminose, si può uscire la sera e vivere la città, solo che con il caldo afoso passa la voglia e mancano le energie, soprattutto se quelle migliori le consumi sul lavoro. Amo anch'io la primavera e l'autunno, sotto l'aspetto climatico sono più vivibili. Immagino che vedere il Po senz'acqua sia impressionante, spero davvero che arrivino delle piogge che scongiurino almeno in parte questa siccità.

Sandra ha detto...

Il caldo è davvero opprimente quest’anno ed è iniziato presto, in pratica, a parte qualche giorno ai primi di giugno quando le temperature calarono, dura da due mesi. Io lo identifico col weekend a Venezia di metà maggio che fu torrido.
Sono tornata ieri sera da 10 giorni in Austria, che scelta grandiosa andare al fresco. Per quanto a Salisburgo durante il giorno il sole picchiava, si stava comunque bene in bermuda e t-shirt, nulla a che vedere con la calura di Milano e la sera rinfrescava. Ad Hallstatt abbiano toccato i 12 gradi e non siamo andati oltre i 18.
Non rimpiango il mare, che sì, adoro, ma non rilassa nel profondo e con 40 gradi se non è ventilato come si fa ad andare in spiaggia? Si fa presto a dire che ci si butta in acqua!
Prima di partire ho sbarellato parecchio, pressione con la massima che ha toccato i 77, giuro, gastrite e rogne varie e insomma ero a pezzi. Non ho neppure messo i classici saluti nel blog, ho sospeso Instagram e via.
Ora sto decisamente meglio, per quanto passare dai 15 ai 35 gradi non è facilissimo. Due giorni di lavatrici/cose di casa e si ricomincia con l’ufficio. Sarà una lunga estate, o meglio, lo è già.
Ti auguro di non passartela troppo male, e trovare oasi di pace e fresco anche a Bologna.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Penso che sia stata una scelta molto azzeccata andare al fresco per le vacanze, da quanto leggo siete stati molto soddisfatti, in questo modo vi siete potuti davvero rilassare lasciando a casa pensieri e afa. Hai ragione quando è troppo caldo anche andare in spiaggia diventa difficile quindi ben venga il fresco in vacanza.
Cercherò di trovare un po' di fresco, c'è la collina intorno a Bologna dove si sta piuttosto bene, sto meditando di andarci durante il week end (che il mare non è possibile viste le file in autostrada...)


Barbara Businaro ha detto...

Sto proprio ragionando in questi giorni se sospendere anch'io un po' il blog, proprio per la fatica dovuta al caldo. Ma sono in attesa di una risposta per una storia vera, che non so ancora quando va pubblicata... Vedremo.
Per me quest'anno primavera non pervenuta. Perché sono andata in Scozia a inizio maggio (e già là faceva caldo, soffrivo con il Barbour, che di solito è giusto per la stagione), al ritorno nemmeno il tempo di svuotare la valigia e mi sono trovata in maniche corte, a soffrire l'afa in ufficio dove il climatizzatore è stato acceso solo al 6 giugno, dopo che una collega si era sentita male. Ecco perché poi, pur volendo andare in Puglia (e quindi ancora più caldo), ho scelto una casa al limitare della Foresta Umbra, sul Gargano. Frescolino notturno assicurato. Ma anche di giorno si stava molto bene, perché è sempre ventilato sulla costa. Avrei quasi allungato di un'altra settimana, ma dovevamo rientrare (stracarichi di olio, taralli, limoni, capperi, origano, pane pugliese, pasticciotti e culaci peschiciani ;) )
Conosco il Borgo al Cotone di Marciana marina, ho qualche foto anch'io fatta proprio lì, e poco avanti dove c'è il bar de "I delitti del BarLume". Da lì abbiamo anche iniziato una di quelle escursioni in barca sulle coste verso sud, con tanto di veduta del relitto sommerso. Spero di tornare anche all'Isola d'Elba, ha delle spiagge libere magnifiche sul lato nord-est, tranquillità assoluta e fondali stupendi.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Pensa che stavano girando gli episodi de I delitti del BarLume e siamo riusciti a scattare alcune foto con gli attori, abbiamo anche seguito un paio di riprese, bella esperienza. Marciana Marina è molto carina davvero, ma del resto tutta l'isola d'Elba è un gioiello.
Quest'anno la primavera non c'è stata proprio, siamo passati dal freddo al caldo torrido, purtroppo. Allora la Puglia l'hai apprezzata, ne sono felice (con tutte le cose buone da mangiare comprese), in Puglia c'è un altro clima, lo so bene, me ne rendo conto quando ci torno ogni anno, la sera rinfresca e certe volte all'aperto serve perfino il maglioncino di cotone, di giorno invece il sole è caldo, ma il cielo è terso, senza quasi mai foschia. Insomma è un clima secco quindi anche quando fa caldo si sta bene, tutta un'altra cosa rispetto all'umidità delle nostre città...

Lisa Agosti ha detto...

Io passo le estati alla fresca brezza marina in mezzo alle foreste e ai laghi, con l'oceano a pochi minuti di macchina. Mi lamento continuamente e sono stressata per il lavoro e i soldi e la stanchezza. Però quando esce il sole e ti butti in acqua in pausa pranzo passa tutto, è vacanza immediata. Dura poco, ma hai ragione, fa una bella differenza.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Sì il luogo in cui si vive conta molto penso, soprattutto adesso con il clima che sta peggiorando, stare in mezzo alla natura vuol dire molto. Lo stress del lavoro ce lo portiamo dietro purtroppo...ma un tuffo in acqua può aiutare, a me basta bagnarmi i piedi in mare 😀

Grazia Gironella ha detto...

Non sono proprio un'amante dell'estate, né della casa al mare, devo dire. Lavorare con il caldo può essere un vero tormento. Quando lavoravo in aeroporto, mi capitava di fare qualche turno sottobordo. A volte faceva così caldo che mi si incollavano le suole alle giunzioni in gomma del piazzale!

Giulia Lu Mancini ha detto...

Caspita immagino fosse davvero terribile, per la serie si scioglie anche la suola delle scarpe...
Spero che da te ci siano temperature più sopportabili, comunque anche qui a Bologna se si va fuori dalla città la temperatura si mitiga.

Grazia Gironella ha detto...

Qui va molto meglio. Anche quando il giorno si arroventa, la sera e la notte si sta sempre bene, e ci sono frequenti temporali che rinfrescano.

Cristina M. Cavaliere ha detto...

Cara Giulia, quest'anno il caldo picchia davvero duro e per certi versi mi ricorda la famigerata estate del 2003 dove vi fu un'ondata di calore costante ininterrotta per tre mesi. Certo, all'epoca perlomeno non c'erano la pandemia, la guerra, la crisi economica ed energetica e chi più ne ha più ne metta. Io esco brevemente al mattino per fare delle commissioni, poi mi rintano in casa con pale e ventilatore (purtroppo non possiamo mettere l'aria condizionata) e bevendo litri di acqua.
Fai bene a mettere in pausa il blog. Con il mio andrò avanti fino a fine mese, anche perché ci saranno le foto della cerimonia di laurea e il post finale su K. Mansfield... poi andrò in pausa lunga fino a settembre per un meritato riposo... quest'anno per la prima volta senza programmi di studio e ripasso per gli esami universitari autunnali! :)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Per te sarà un'estate libera dallo studio quindi ti sentirai sicuramente più leggera. Ho letto il tuo post e verrò a vedere le foto di laurea!
Quest'anno il caldo ci sta proprio stendendo, ricordo l'estate del 2003 solo che il caldo era cominciato a giugno...Eh sì un po' di riposo ci vuole, anche dal blog

Luz ha detto...

Giulia, descrivi il mio stesso disagio. Io mi sento un ostaggio di questa estate. È vero, mi sono spostata, ho fatto due belle escursioni, poi però si torna e si ha a che fare con questa difficile situazione. Mi manca il mio condizionatore, lasciato nell'appartamento in cui abitavo fino a due anni fa. So per certo che ne farò installare uno perché un'altra estate in queste condizioni non potrò sopportarla. Il mio solo conforto è la tavernetta, nella quale la temperatura si aggira in modo naturale sui 24 gradi, senza condizionatore. Il problema è che è un po' buia, con finestra alta perché è un seminterrato. Pensa che mi dispiace perfino che le mie ferie cadano in questa lunga estate torrida. Non vedo l'ora sia settembre.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Dipendere dal condizionatore è piuttosto avvilente, però almeno hai la tavernetta, io abito all'ultimo piano di un vecchio edificio dove ovviamente il tetto non è coibentato, quindi il caldo è soffocante, ma ho il condizionatore acceso giorno e notte. Se ci fosse un black out morirei dal caldo, purtroppo sono inchiodata a Bologna dal lavoro, ma il tempo libero non è vita, chiusa in casa perché fuori è caldo appiccicoso anche di sera. Una sera siamo andati a mangiare in un agriturismo in collina, era un bel fresco, sono le volte in cui penso di mollare il lavoro e trasferirmi altrove, almeno in collina.
Non vorrei scoraggiarti ma non è detto che a settembre sia più fresco, magari sì, lo spero anch'io, ma con un maggio torrido non so se sperarci davvero...