domenica 5 febbraio 2023

Che cos’é la felicità

Ho deciso di essere felice perché fa bene alla mia salute. Voltaire 


Raccogliendo l’invito di Elena Ferro del suo post Che cos’è la felicità ho pensato alle cose che mi rendono felici. Beh per dirla con la canzone di Albano e Romina 

Felicità è un bicchiere di vino con un panino (nonostante le dichiarazioni dell’Irlanda) io non rinuncio al mio aperitivo giornaliero con il mio compagno, dopo una giornata pesante al lavoro tornare a casa e concedersi un bicchiere di vino insieme, con uno spuntino, mi allieta la giornata e mi rende tutto più leggero, è anche il motivo per cui finora sono sopravvissuta alla pesantezza del lavoro. Spengo il computer e non ci penso fino al giorno dopo. C’è un solo problema, il peso sulla bilancia mi chiede di rinunciare a questi spuntini, sto cercando quindi di limitarli nella quantità e controbilancio con una cena molto frugale.


La gattina del mio vicino 

Felicità é accarezzare un gatto: lo so, vale solo per chi ama i gatti, ma come si fa a non amare un gatto? Nella foto sopra c’è la gatta del mio vicino che ogni tanto incontro nelle mie passeggiate intorno a casa, ogni tanto mi fa le fusa e quando è in buona si lascia perfino fotografare. Lei è solo un esempio dei gatti che ogni tanto allietano la mia esistenza, non ne ho uno mio perché passo troppo tempo fuori, ma ho sempre “sfruttato” i gatti degli altri. Avendo però un certo feeling con loro mi capita spesso di incrociarne e di interagire con questi magnifici esseri felini, quando si fanno accarezzare il mio umore migliora tantissimo. 

Una spiaggia di Capoliveri


Felicità è leggere un bel libro sdraiata al sole: quando vado al mare non aspiro a fare delle grandi nuotate in acque limpide, mi piace soprattutto stendermi sul lettino e prendere il sole leggendo un libro che mi appassiona, certo se ci sono acque cristalline come quelle dell’isola d’Elba mi piace anche sguazzare nell’acqua (uso questo termine apposta perché non so nuotare, quindi faccio la papera in acqua) dopo diversi corsi di nuoto sono arrivata a nuotare un pochino in piscina anche dove non tocco, perché in piscina mi sembra comunque di avere la situazione sotto controllo, invece in mare ho paura dell’acqua fonda e c’è poco da fare, a 58 anni non ho voglia di forzare la mia natura. Insomma sono una vacanziera da riviera romagnola, dove puoi essere al mare, ma sentirti a casa con le tue comodità, il lettino, il bar, la piadina e il relax, la passeggiata sul bagnasciuga con i piedi nell’acqua marina. Poi mi piace anche scoprire altre spiagge caraibiche con acque cristalline (in Italia abbiamo la Sardegna con quell’azzurro che ti spacca il cuore, il Salento con le Maldive nostrane, l’isola d’Elba dove ce n’è per tutti i gusti sabbia roccia ghiaia ecc ecc. se poi vuoi allontanarti un pochino, c’è la Corsica, che una volta era italiana, con un mare bellissimo, Rovigno in Croazia, la Grecia con tutte le sue isole meravigliose...) vi ho elencato alcuni luoghi che ho visitato nei miei viaggi, ma l’elenco sarebbe più lungo...Comunque quando mi stendo sul lettino sotto il sole al mare (ma anche in piscina se non posso andare al mare) per leggere in santa pace mi sento felice. E poi guardare un tramonto al mare su una bella spiaggia, anche quella è felicità.

E non c’è niente di più bello dell’istante che precede il viaggio,  l’istante  in cui l’orizzonte del domani viene a renderci visita e a raccontarci le sue promesse. Milan Kundera 


Felicità è partire per una vacanza: prima di una vacanza, vivo in uno stato di fortissimo stress, cerco di sistemare sempre tutte le scadenze, ma al lavoro ogni giorno si scatena il finimondo con l’imprevisto pronto a scattare, sembra che debba assentarmi per un mese invece si tratta solo di una settimana o al massimo 10 giorni. Comunque quando finalmente la mattina (di solito all’alba) si parte per la vacanza, dopo una notte insonne di ansia, c’è un momento, quello in cui imbocchiamo l’autostrada e il sole comincia a sorgere all’orizzonte e a scaldarci con i suoi raggi, che mi sento felice, invasa da un senso di liberazione e di leggerezza. Incrocio le dita e spero che quella sensazione duri per tutta la vacanza, ma quel momento di felicità è unico. La stessa sensazione la provo anche quando, con il mio compagno, ci concediamo una piccola gita fuori porta, una giornata al mare, un giro in collina con un pranzo al ristorante, un giro in moto nei primi giorni di sole primaverile. 

Un concerto di Ligabue a cui sono andata 

Felicità è andare al concerto di un cantante che ami: è passato molto tempo dall’ultimo concerto di Ligabue, ricordo però alcuni concerti a cui sono andata che mi hanno dato un brivido di felicità, il primo Campovolo, il concerto di Barcellona, a Rimini, a San Siro e a Roma per il mio compleanno. Con il mio compagno il concerto diventava l’occasione per fare anche una piccola vacanza ed era felicità.

Non voglio dilungarmi oltre, diciamo che la felicità in fondo è davvero nelle piccole cose. Elena chiedeva anche una nostra personale definizione della felicità, ci ho pensato su e, a parte le frasi già dette, posso affermare che “la felicità è il senso di pace che invade il cuore, la sensazione di essere nel tempo e nello spazio desiderato”. Ho provato spesso questa sensazione, certo di breve durata, qualche ora o al massimo qualche giorno. Però non conta la durata, conta provare ogni tanto un senso di felicità che ha un potere davvero molto forte nella vita di una persona, sentirsi felici ci riconcilia con il mondo e ci da la forza per affrontare i problemi che ci distolgono dalla felicità.

Vorrei concludere però con la definizione di Isabel Allende

La felicità non è esuberante né chiassosa, come il piacere o l’allegria. É silenziosa, tranquilla, dolce, è uno stato intimo di soddisfazione che inizia dal voler bene a se stessi. 


E voi che definizione date della felicità?


Fonti immagini: Pixabay e Pexels + foto mie 



29 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Posso sicuramente condividere quasi tutti i punti elencati da te. Faccio eccezione per il vino (che non bevo, ma non per salutismo esasperato, poiché mi capita invece di bere - moderatamente - liquori ad alta gradazione alcolica che certamente sono assai più insalubri); e per i gatti, che comunque ammiro molto come animali, ma ai quali evito di avvicinarmi dopo alcune brutte esperienze che mi sono costate qualche graffio (e non parlo di gatti randagi in strada, erano gatti domestici di amici e parenti).
Posso aggiungere, come immaginerai (e penso che valga anche per te sebbene tu non lo abbia citato) l'atto compositivo di scrivere storie e creare racconti nella fase iniziale, quando ancora non subentra la necessità di revisionare, riesaminare, rileggere, editare.
E poi, per motivi anagrafici, aggiungo anche il poter riposare a letto la domenica mattina, con la consapevolezza che non ci sono orari da rispettare, commissioni da svolgere o quant'altro. Può sembrare una cosa sciocca, ma ormai mi sento talmente schiacciato da decenni fra le tante cose inevitabili da fare che il solo fatto di sentirmi, almeno una mattina a settimana, libero da questa pressione è davvero una piccola felicità.

Cristina M. Cavaliere ha detto...

Che bello questo post! Difficile dare una definizione della felicità, più che a eventi esterni la associo a uno stato di pace interiore. Sapere che sono amata da Qualcuno, sempre e comunque, mi rende felice. Se devo indicare cose che mi causano felicità, è senz'altro la natura con le sue meraviglie, fare un'escursione in montagna in mezzo agli alberi è una meraviglia, oppure vedere la bellezza di un fiore. Un'altra cosa è l'arte, per me visitare una chiesa o vedere un quadro riempirmi gli occhi dei suoi colori rappresentano pura gioia. E poi, come dice Ariano, anche riuscire a fare un buon sonno e svegliarsi ritemprato fa bene al corpo e allo spirito.

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Ariano: devo ammettere che, mentre scrivevo questo post, non ho pensato molto alla scrittura, ma in effetti la scrittura mi ha regalato dei momenti di felicità, non posso negarlo. Creare delle storie e vederle crescere tra le pagine mi ha dato una sensazione molto positiva, quasi di onnipotenza, portandomi laddove la vita non è riuscita, con mia grande soddisfazione.
Dormire la domenica mattina piace molto anche a me, anche se non sempre mi riesce, però la sensazione di libertà è impagabile. Sui gatti capisco bene, anch’io sono piuttosto guardinga, li accarezzo solo se si avvicinano spontaneamente e mi fanno le fusa (a quanto pare sono simpatica ai gatti, la maggior parte...)

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Cristina: carissima, la bellezza della natura e dell’arte donano uno stato di felicità, mi è capitato più volte di sentirmi felice davanti a uno spettacolo naturale, mi è capitato la prima volta che ho visto il Grand Canyon in America, ma anche un tramonto sul mare all’isola d’Elba. Riguardo all’arte un emozione fortissima me la diede la volta della basilica di Assisi che ha dei colori incredibili, ma gli esempi possono continuare come salire sul borgo di Civita di Bagno Regio, la cosiddetta città che muore, nella Tuscia.
Sentirsi amati è sicuramente una forma di felicità, così come amare con tutto il cuore.

Sandra ha detto...

Anch'io grande fan dell'aperitivo mentre preparo cena. Non sempre si può fare, mio marito rincasa spesso tardi e ci si mette subito a tavola con la cena vera e propria purtroppo.
Leggere in spiaggia anche.
L'euforiia della partenza per le vacanze, tolta l'agitazione del viaggio che figurati se non la condivido, anche quella l'abbiamo in comune.
Concerti di musica leggera, pop, non tantissimo, odio la confusione, e sono stata a pochi concerti nella mia vita, per quanto di ognuno ho un ricordo stupendo, ma preferisco il teatro. Infatti ho l'abbonamento alla prosa.
Le presentazioni dei libri sono un'altra cosa che sempre mi dà felicità.
Riconoscere i momenti concreti in cui siamo felici e tentare il più possibile di replicarli è un'operazione importante nella nostra vita.

Luz ha detto...

Ah, quel bicchiere di vino, come ti capisco. È una delle mie passioni e al momento non posso permettermelo perché sono a dieta ferrea per tre mesi. Dal primo aprile tornerò a concedermene un po' magari nel fine settimana. Riguardo ai gatti, ho un'amica che è un'autentica appassionata. Ha tre gatte, perfettamente accessoriate con tanto di cassetta, quella a più livelli, hai presente? Le adora, ne parla come di figlie, lei che ha due giovanotti di quasi 20 anni.
Comprendo perfettamente la tua passione per quelle gite fuori porta, per un libro letto sulla spiaggia. Le condivido.
Per me la felicità è tutto quello che mi conferma di stare facendo un buon lavoro, su me stessa, con me stessa e con gli altri. Il poter manifestare le mie passioni, realizzare i miei progetti.
E devo dire che mi rende felice trascorrere del tempo con gli amici.

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Sandra: ormai i concerti sono diventati difficili da seguire, perché ho meno energia oltre che meno tempo, tuttavia non mi dispiacerebbe andare a qualche concerto importante, per esempio quest’anno a Bologna vengono i Depeche Mode, per citare uno a cui mi piacerebbe andare. Mi fa piacere vedere che abbiamo diverse cose in comune. Il teatro mi piace ma ho difficoltà a organizzarmi, ogni volta che dovevo andarci facevo tardi al lavoro...così con il tempo ho smesso perché ormai cerco di eliminare le fonti di stress quotidiane

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Luz: seguire le proprie passioni è fonte di felicità quindi ti capisco benissimo. In effetti anche per me è molto bello vedere gli amici, alcuni in particolare con cui c’è un feeling speciale. Tre gatte, la tua amica è davvero appassionata, perché averne tre è molto impegnativo, però i gatti sono animali speciali e restituiscono tanto. In bocca al lupo per la tua dieta allora!

Barbara Businaro ha detto...

Non ho una sola definizione di felicità... sono momenti in cui stai bene, tanto per una piccola cosa (il biglietto del parcheggio donato da uno sconosciuto che se ne sta andando) quanto per un grande evento (riunirmi con le mie amiche Peaker in terra di Scozia). :)

Caterina ha detto...

Io ho dedicato una poesia alla felicità e racchiude il mio pensiero riguardo a questo bellissimo e fugace stato d'anima.

La felicità è un’immensa
sorgente d’acqua gelata,
puoi goderla solo a piccoli sorsi,
solo dopo aver riversato
nell’anima stille salaci di rugiada.
La felicità è una coltre di stelle,
risplende in mondi distanti anni luce
e giunge nel nostro cuore come
un flebile bagliore intinto di mordaci paure.
La felicità è un cielo infinito,
labile parvenza di un mondo alieno.
Ne assaggiamo brevi istanti
in questo fragile mondo terreno
coinvolti in un inesorabile destino
che riempie l’anima d’inviolabili vuoti.

Caterina Alagna

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Marco: concordo con te, la felicità è nelle piccole cose quotidiane, molto belle le tue tre citazioni.
I piccoli piaceri che ogni giorno riusciamo a concederci sono un po’ il sale della vita perché ci consentono di vivere il presente che poi è la certezza più grande che abbiamo.

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Barbara: il biglietto di un parcheggio regalato da uno sconosciuto è un atto gentile che può cambiarti la giornata, proprio perché è totalmente gratuito e disinteressato, e ridona fiducia nell’umanitá, questo capita anche a me. Al contrario incontrare una persona scorbutica mi avvilisce...

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Caterina: che bella la tua poesia Caterina, dona davvero il senso della felicità in tante emozionanti immagini.

Enrica Masino ha detto...

Bellissimo post, quasi quasi provo anche io a scrivere un post sulla felicità. In realtà ne ho già scritto uno su Instagram ma è stato qualche tempo fa e mi piacerebbe ritentare! Di sicuro per me tra le cose che mi rendono felici ci sono la famiglia, le amiche e il mio lavoro attuale ❤️❤️

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Enrica: grande, é fantastico che il tuo lavoro attuale ti renda felice, non é affatto scontato, quindi tieni stretta questa felicità. Potrebbe essere bello leggere un tuo post sulla felicità cara Enrica, un abbraccio.

Est 21 ha detto...

Ciao Giulia,penso che fra i piaceri della vita si possa aggiungere anche la sorpresa d'incontrare un nuovo blog da leggere. Ester

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

"FATTORE G"

La Felicità è un mistero
Per alcuni è come Godot
Per altri è come Gastone.

La Felicità
È imparentata con la Fortuna
Ed insieme decidono le sorti di un'esistenza.

La Felicità è crudele
Volubile
Superficiale
Decide esclusivamente
Secondo una sua casualità
Assecondando i suoi capricci.

La felicità è anche uno stato d'animo
Una sensazione di gioia
E non molte cose possono donartela
Una tra queste
È realizzare il tuo sogno
E non alludo all'avere tanti soldi
Ma ad un tuo sogno vero, profondo
Poterlo vedere
Lentamente
Diventare realtà
Come un vaso
Che sotto i tuoi occhi
Prende sempre più forma
Si modella
Fino a diventare un capolavoro.

La Felicità
Può essere potente ma breve
O duratura ma più moderata.

La prima
È fatta di singoli momenti
Di straordinaria intensità
Sono come lampi di autentica gioia
Attimi di eternità
Che non dimenticherai mai
La seconda
È meno intensa
Ma è quella che ti regala
La vita che vorresti
Quella per cui vuoi esistere
Una Felicità che potremmo definire
A rilascio prolungato nel tempo

Ed è quella la più difficile da agguantare.

La Felicità
Quella più costante
È un mistero
È forse la più volubile

La Felicità è un paradosso
Sai com'è
Che "volto" abbia
Quali colori
E che sogno dovrebbe realizzare
Perchè tu la senta presente
E sai tutte queste cose
Anche se non l'hai mai nemmeno sfiorata

È come una persona che non hai mai incontrato
Ma sai ugualmente
Che faccia abbia o dovrebbe avere
Che sguardo e quali gusti possieda
E sai che esiste da qualche parte
Ed è per questo che
Sotto tale aspetto
La felicità non è l'amore
Perché l'amore ti dona linfa vitale
Ma non sai mai che volto avrà
Quale sorriso
Quale sguardo
Ed in quali labbra si celi.

È una scoperta
Avvolta in un sensuale
E meraviglioso mistero.

Forse però
Sono stato ingiusto
Nei confronti della Felicità
Forse lei vorrebbe dare gioia
A tutti noi
Ma è ostaggio della Fortuna
Lei sì stronza e volubile

Chissà
Magari la Felicità
È come una principessa
Tenuta segregata nelle prigioni di un castello
Quello della dea Fortuna
E ciascuno di noi è il cavaliere che deve liberarla

A differenza però delle favole
Dove l'eroe di turno
Trova la difficoltà maggiore nel liberare la principessa
Nella vita reale
La vera difficoltà non è nell'abbattere il maniero
E liberare la Felicità
Ma localizzare quella fortezza
Ed è questa ricerca la vera battaglia
Una ricerca che può durare una vita intera
Senza che porti mai ad alcun risultato
Una ricerca che non puoi soddisfare con google maps.

Alla fine
Dopo tanto riflettere
La verità, forse,
È che esiste un fattore ben preciso
Per determinare o meno la tua Felicità
Fattore che però non decide lei
Ma la Fortuna
Ed è il fattore G

Alla fine
Tutto sta nel vedere
Con quale G vieni al mondo
E tutto quindi
Si riduce semplicemente nel capire
Se sei nato Gastone o Godot

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

Giulia Lu Mancini ha detto...

@daniele:la tua poesia è bellissima, esprime il senso della ricerca della felicità, ma anche il sentimento diverso in ognuno di noi, forse sono Godot, però da quando mi accontento delle piccole cose mi sento un po' anche Gastone

Marina ha detto...

Per me la felicità è qualcosa di esplosivo, una sensazione che dura pochissimo e si consuma nel tempo in cui accade ciò che la provoca.Io sono stata felice pochissime volte, nel senso in cui la intendo io: il giorno della mia laurea, il giorno del mio matrimonio e il giorno in cui sono nati i miei due figli. Le altre sensazioni meravigliose provate nella vita (e ovviamente sono tante) sono momenti di contentezza, serenità, soddisfazione, ma la felicità è una bomba che ti fa vivere l’unicità di quel momento. Ah, sono stata felice anche quando ho saputo che avevo vinto il concorso letterario (quasi me ne dimenticavo!)

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Marina: la felicità intesa come la sensazione che fa scoppiare il cuore rendendoci euforici e invincibili dura attimi, al limite un giorno. Se durasse più a lungo non credo saremmo in grado di sostenerla. Se ci pensi Marina la felicità che descrivi é bellissima, ma forse é più importante la serenità successiva alla felicità che può essere vivere la crescita dei figli rispetto al momento iniziale della nascita, oppure la vita quotidiana fatta di tanti momenti gioiosi in un matrimonio con la persona giusta. Vincere un concorso letterario che decreta la bravura e la bontà di uno scritto è una bellissima sensazione, io l’ho provata con un racconto che è stato un punto di partenza per credere in me stessa e nelle mie capacità scrittorie.

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Est 21: grazie è un bellissimo pensiero

Elena ha detto...

Cara Giulia, leggo con molto ritardo il tuo post e me ne scuso. Gli ultimi tempi mi hanno costretta a stare lontano da tutto ciò che non fosse il lavoro e l'assistenza a mia madre. Recupero ora, grazie alla tua segnalazione da Grazia e ne approfitto subito per ringraziarti di aver raccolto il meme sulla felicità.
Che è poi qualcosa di semplice, quotidiano, le piccole cose che ci toccano dentro. Troppo precarie per perderle, troppo importanti per trascurarle. Allora celebriamole, che la felicità è lì a portata di mano e noi manco ce ne accorgiamo. Soprattutto quando perdiamo qualcosa...

Grazia Gironella ha detto...

Eccomi qui, rimbalzata dal mio blog! La tua lista ha aggiunto due voci alla mia: il concerto (appena stata a quello dei Wardruna) e i viaggi. Credo che nel mio caso sia soprattutto un "felicità è anche uscire dal quotidiano", sennò la vita diventa troppo piatta.

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Elena: carissima ho accolto con gioia il tuo meme, mi dispiace solo che sia capitato in un momento per te doloroso, ma capisco bene il tuo stato d’animo, i piccoli momenti di gioia quotidiana, le piccole cose, sono la vera felicità. È bello anche ricordare i momenti belli vissuti con le persone care che non ci sono più. Con le mie sorelle quando ricordiamo certi momenti passati con i nostri genitori nonostante la mancanza ci illuminiamo perché l’amore è sempre vivo.

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Grazia: uscire dal quotidiano è bello, sposo anch’io questo tuo motto, mi sembra molto in linea con i concetti espressi di felicità. Grazie di essere “rimbalzata” dal tuo blog 😀

Franco Battaglia ha detto...

Possiamo spulciare mille sfaccettature che viaggiano dallo zen alla new age, passando dalle saggezze della nonna…
Felicità è non alimentare rimpianti, ne’ rimuginare sui rimorsi.
Apprezzare le piccole cose.
Credere a ciò che ti dicono le persone che ami, a prescindere.
Non avere mai dubbi, è felicità.
Contribuire costantemente alla felicità chi ami, senza pensare alla propria.
Ma vorrei anche vincere al superenalotto, a dirla tutta.
E andarmene a vivere alle Maldive.
A dirla tutta tutta.
Ma non è ovviamente possibile, o più realisticamente, probabile.
Quindi voliamo basso.
Ci accontentiamo di gioire di un tramonto, di un messaggio, di un sorriso.
..che non è proprio volare basso...
visto che in tanti manco li vedono mai i tramonti, manco li scorgono i sorrisi.
Soprattutto, glieli devi quasi estorcere.. quasi fosse una fatica...

Mariella ha detto...

La felicità non esiste è solo un grande bluff.

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Mariella: quasi sempre Mariella, ma non sempre. Certamente non è durevole

Giulia Lu Mancini ha detto...

@Franco Battaglia: è molto bella la definizione che ne hai dato: “Felicità è non alimentare rimpianti, ne’ rimuginare sui rimorsi” credo che sia lì il senso di tutto, quello che è accaduto in passato non lo puoi cambiare, quindi il rimpianto é solo un doloroso raccoglimento su se stessi, stessa cosa il rimorso, che fa male per carità, ma occorre perdonarsi per poter riprendere in mano la propria vita.
Ti confesso comunque che anch’io vorrei vincere al Superenalotto, o al gratta e vinci, perché vorrei essere libera dal lavoro e godere del mio tempo così poco libero, perché ho sempre più paura che quando il tempo sarà finalmente libero mi troverò a non poterlo più godere per mancanza di salute o della compagnia di chi amo che potrebbe non esserci più. Tuttavia anche per questo cerco di cogliere l’attimo giorno per giorno.