sabato 13 agosto 2016

Nel frattempo


Sono circa due mesi che non scrivo, mi sono concessa un periodo di astrazione dalla scrittura.
Forse perché dopo aver finito di scrivere, revisionare e perfezionare il mio ultimo romanzo mi ero sentita svuotata e avevo bisogno di una pausa da tutto, anche un po' da me stessa. In fondo quando scrivo un romanzo metto al suo interno un pezzetto di anima, un insieme di emozioni, di passioni, di ricordi.
Parlo di ricordi perchè, anche senza essere autobiografici, per trasporre determinate emozioni sulla carta  o sul pc io devo ricordare come ero in una determinata situazione, cosa pensavo, quanto soffrivo o gioivo. 
Quando ho scritto Fine dell'estate, storia d'amore tra due giovanissimi, ho cercato di ricordare come mi sentivo e cosa provavo quando ero un'adolescente inquieta e con L'amore che ci manca, che parla di matrimoni che finiscono e separazioni dolorose, ho ricordato come ci si sente quando finisce un amore nostro malgrado. 
Scrivere un romanzo diventa un percorso interiore, per questo dopo è necessaria una pausa di riflessione, in un certo senso. 
Certo, anche volendo, in questi due mesi ho avuto così tanto da fare che non avrei potuto trovare tempo e modo per scrivere: sono stata impegnata tra un breve viaggio vacanziero e impegni familiari, un mese e mezzo di lavoro intenso che non mi ha quasi dato il tempo di respirare e, nel mezzo, la promozione del mio romanzo che porta via parecchio tempo, anche se, confesso, per me è un piacevole diversivo. 
Inoltre ho cercato di recuperare con molte letture rimaste in sospeso e di cui sentivo molto la mancanza.
Nonostante tutto, mentre ero intenta a non dedicarmi alla scrittura, un giorno ho buttato giù una sinossi  e una mezza pagina di una nuova storia e non vedo l'ora di poter dare spazio a questi personaggi a cui mi sono già affezionata. 
Insomma sembra che scrivere per me sia diventato un vizio che non riesco a smettere. 

E intanto approfitto di questo passaggio sul blog per augurare a tutti voi un felice ferragosto.





4 commenti:

Massimiliano Riccardi ha detto...

Brava, riposa. Ritemprati, poi si riparte, chi si ferma è perduto :D

Giulia Lu Mancini ha detto...

Grazie Max! Tanto per ora non posso fare altro, per scrivere ho bisogno del pc, usare Document sull'IPad ha parecchie limitazioni :D

azzurrocielo ha detto...

Io non ho mai scritto un romanzo, semmai solo racconti, ma è vero una volta finito anche io provo il bisogno di "isolarmi" e di una pausa . A dire il vero mi capita pure quando leggo un libro che mi piace. Quando finisce ho bisogno di staccarmi, di separarmi dalla storia e dai personaggi... evidentemente ho la sindrome del distacco...

Giulia Lu Mancini ha detto...

Anche a me succede se leggo un libro che mi ha particolarmente coinvolto, di solito avviene perché non riesco subito a trovare un libro che subito mi coinvolga nuovamente...