La scorsa domenica c'è stato una specie di ritrovo in campagna con dei vecchi amici, alcuni di loro non li vedevo da vent'anni e a parte qualche ruga in più l'affetto che provavamo tra noi era rimasto immutato. A qualcuno gli anni hanno aggiunto rughe e tolto qualche capello, qualcun'altro è rimasto uguale con lo stesso sorriso e qualche sprazzo sale e pepe nei capelli.
Allora ci si ritrovava nella casa in campagna della nostra amica per le feste di compleanno o per il capodanno o per le feste di inizio estate o di inizio autunno. Insomma ogni occasione era buona per fare una festa, alcune feste di sabato sera si allungavano fino al mattino dormendo nei sacchi a pelo perché non c'erano abbastanza letti. Quello è stato un bel periodo, tutta la vita davanti e tutto sembrava possibile.
Alcuni stavano insieme e poi si sono ritrovati con i loro rispettivi nuovi compagni di vita, molti di loro si sono sposati e oggi stanno ancora felicemente insieme, hanno dei figli che a loro volta sono amici fin da bambini, quasi una grande famiglia.
E ancora una volta ritrovarsi tutti insieme in quella casa, uno splendido casolare immerso nella campagna emiliana a parlare di passare lì il prossimo capodanno.
Quante storie mi sono tornate in mente, penso che potrei scriverci tanti racconti se volessi, o un intero romanzo: storia di una generazione di bravi ragazzi.
Non ero sicura che questo tuffo nel passato mi portasse allegria, temevo piuttosto il senso inevitabile della nostalgia. Invece non è stato un momento nostalgico ma un felice ritrovarsi. La prova che certe amicizie non si spezzano con gli anni. Forse perché, come faccio dire ai miei protagonisti, le amicizie dei vent'anni sono quelle che durano per sempre.
A voi è mai capitato di rivedere dei vecchi amici e di sentirvi come se gli anni non fossero mai passati?
16 commenti:
Ho fatto due reincontri del genere, organizzati grazie a facebook, alcuni anni fa, con due diversi gruppi di amici del mio passato. Anche noi ci siamo prefissi di rivederci presto, ma a quattro-cinque anni di distanza non è ancora successo.
Beh, speriamo che riorganizziate prima che passino altri anni. Io con questi amici ho riallacciato un rapporto costante con le donne del gruppo già da un paio di anni e ci vediamo con assiduità, con cadenza quasi mensile, poi dipende dai periodi. Poi grazie alle donne si è organizzata questa re-Union allargata al resto del gruppo.
Non ho molti amici perché appartengo alla categoria dei poco sociali (non misantropo, questo no, mi piace la gente ma mi sento sempre un po' a disagio nei rapporti diretti, faccia a faccia).
Però ho un amico con il quale siamo in contatto da una vita, ci vedremo materialmente sì e no due o tre volte all'anno ma ogni volta è sempre come se ci vedessimo ogni giorno, il legame è molto forte.
Ci ho scritto un intero libro su questa cosa. :D
Vero e io l'ho letto molto volentieri, è proprio quell'atmosfera che hai descritto, non erano compagni di classe ma il sentimento era molto simile.;-)
Mantenere un rapporto forte anche solo con pochi amici è sempre molto importante, in questo caso si dice "pochi ma buoni" frase fatta ma vera.
Ho sempre avuto più singole amicizie forti che rapporti di compagnia del genere che racconti. Da giovane ho spesso invidiato (in senso buono) chi riusciva a vivere le relazioni a quel modo, ma nel tempo mi sono resa conto che è importante rispettare quello che sono e che va bene così. Quindi, per rispondere alla tua domanda: non mi è mai capitato, ma deve essere bello. :)
Anche in queste grandi compagnie si creano sempre dei rapporti di amicizia più stretti all'interno del gruppo, stranamente qualcuno di questi si è perso per strada mentre il gruppo è rimasto e lo trovo un fatto molto positivo. :)
Io credo che l'amicizia vera non muoia mai, il tempo e la distanza hanno poco significato. Ne ho le prove.
Allora siamo in un certo numero a crederci è una cosa bellissima!
I veri amici (quelli veri veri) sono rimasti tali negli anni, anche se gli impegni familiari, il lavoro, la routine fanno sì che ci si veda raramente, meno di quello che si vorrebbe.
Mi è successo di rincontrare persone a cui ho voluto molto bene e che avevo perso di vista. Per quanto la confidenze e l'affetto sia rimasto immutato, ci si rende conto comunque che se la vita ci ha portati via gli uni dagli altri era perché qualcosa si era rotto o perlomeno che l'interesse in qualche modo era diminuito.
In alcuni casi è così, ci si allontana perché viene a mancare l'interesse o qualcosa si incrina. A volte però ci si allontana per forza di cose, tipo vivere in città diverse non permette di frequentarsi e alla lunga è difficile anche sentirsi, richiede un costante impegno da ambo le parti.
Io ho uno strano senso del tempo, dovuto anche a una memoria autobiografica molto accentuata: diciamo che per me un anno equivale circa a un mese. Un annetto fa ho incontrato una mia compagna del liceo: per me era come se non ci vedessimo da qualche mese. In realtà dall'ultima volta che ci eravamo visti erano passati nove anni.
Ah però nove anni in pochi mesi, una bella riduzione di prospettiva del tempo. Forse accade anche perché da un certo momento in poi gli anni cominciano a volare e tutto sembra accaduto un momento prima.
Quest'anno festeggiamo i trent'anni di liceo con la mia vecchia classe. Abbiamo creato un gruppo su Fb per ricompattarci e trovare un modo e una data per rivederci tutti. Ci sono persone che ho lasciato all'ultimo anno di liceo, rivederle dopo trenta, dico trenta anni mi fa un certo effetto. Pensa che già, qui a Roma ho incontrato una mia compagna che vive qui... e il mio primo ragazzo, un compagno di classe che ricordavo ancora diciottenne.
Momenti malinconici, forse, ma belli.
E ora che sono a Roma lontano dalle mie amicizie, quando qualcuno viene a trovarmi è come una grande festa. Sempre.
Anch'io ho rivisto due compagni di scuola dopo trent'anni, un effetto incredibile, nonostante tutto ci siamo ritrovati in sintonia, è un effetto bellissimo quando accade, un pezzo di vita che si riconnette e ritrova il suo spazio.
Posta un commento