Quasi la metà di tutte le nostre ansie deriva dalla nostra preoccupazione per l'opinione altrui. Arthur Schopenhauer |
Il mio ultimo romanzo ha venduto un discreto numero di copie da quando è uscito, ma ha pochissime recensioni e mi chiedo perchè, so che molti hanno comprato il libro, ma forse non l'hanno ancora letto, oppure non è piaciuto e non scrivono nessuna recensione, oppure l'hanno comprato e non l'hanno mai cominciato. Io stessa ho un numero altissimo di libri scaricati e in attesa di essere letti. Alcuni li ho scaricati gratuitamente nel corso di promozioni dei gruppi facebook di cui, quasi inconsapevolmente, faccio parte. Ormai ho smesso di farlo, prima bastava la parola gratis per farmi scaricare un eBook subito, ora lo faccio soltanto se il libro mi interessa davvero.
Il tempo è limitato, non posso leggere tutto e alla fine è necessario scegliere. E anche scegliere di scaricare gratuitamente un eBook è una scelta precisa. Fatico a leggere anche i libri che pago, periodicamente la Newton Compton fa promozioni della durata di un giorno con tutti gli ebook a € 0,99. Spesso ne ho comprato diversi in quelle giornate, sceglievo i libri che mi interessavano, magari uno lo leggevo subito, gli altri restavano lì in attesa infinita...ammetto però che ho anche scoperto autori interessanti.
Ho ancora un libro comprato a € 0.99 da leggere, superato da libri che ho comprato a prezzi ben più alti e subito letti.
Ma torniamo alle recensioni, io recensisco sempre i libri che leggo, su Goodreads quelli di autori famosi, e anche su Amazon quelli di autori blogger che seguo, lo faccio perché sono consapevole dell'importanza di una recensione, possibilmente costruttiva. Cerco di trovare il tempo per farlo, la scrivo subito, alla fine della lettura quando l'emozione che mi ha trasmesso è ancora intatta. Se non ho tempo, la scrivo su un foglio di carta e appena posso la riporto su Amazon.
Non recensisco solo quando il libro non mi è piaciuto neanche un po', in quel caso evito di lasciare una recensione del tutto negativa. Se si tratta di un autore famoso mi faccio meno scrupoli, lo posso anche stroncare con una recensione negativa. Tuttavia se l'autore è molto famoso non ha bisogno di recensioni per vendere ed è per questo che alla fine non lascio neanche la recensione negativa: se non mi è piaciuto non perdo ulteriore tempo.
Ogni tanto mi chiedo se sia poi davvero importante, io per esempio per comprare un libro difficilmente mi baso sulle recensioni, se ho intenzione di leggere un libro, perché catturata dalla trama o perché mi piace come scrive l'autore, lo compro e basta. Voglio leggerlo e farmi un'idea personale, magari le recensioni le vado a leggere dopo e, nel caso, scrivo la mia. Va poi detto che i libri migliori che ho letto li ho comprati seguendo un impulso irrefrenabile, ho letto la trama e li ho comprati subito, anche senza finire di leggere l'estratto.
In fondo mi bastano poche righe per capire se un libro mi piace.
Ogni tanto mi chiedo se sia poi davvero importante, io per esempio per comprare un libro difficilmente mi baso sulle recensioni, se ho intenzione di leggere un libro, perché catturata dalla trama o perché mi piace come scrive l'autore, lo compro e basta. Voglio leggerlo e farmi un'idea personale, magari le recensioni le vado a leggere dopo e, nel caso, scrivo la mia. Va poi detto che i libri migliori che ho letto li ho comprati seguendo un impulso irrefrenabile, ho letto la trama e li ho comprati subito, anche senza finire di leggere l'estratto.
In fondo mi bastano poche righe per capire se un libro mi piace.
Spesso tra i libri scaricati gratuitamente ho anche trovato delle piccole perle, altre volte libri con belle storie scritti bene, altre volte no. È diventato un mondo piuttosto variegato. Però per chiarezza sappiate che non penso mai che gratis significhi di poco valore, è un modo per l'autore di farsi conoscere. È meglio però non esagerare, la gratuità non viene capita nel senso che vorremmo e, spesso, non porta neanche recensioni. Io avevo messo un mio racconto in distribuzione gratuita su tutti gli store per parecchi mesi, pensavo che fosse un racconto corto che avevo revisionato il giusto e, anche se, anni fa, aveva ottenuto un riconoscimento a un concorso letterario, fosse corretto non farlo pagare. Poi però un po' seccata dal numero elevatissimo di download (oltre il migliaio) e dalla mancanza di recensioni ho deciso di fissare un prezzo, molto basso, ma pur sempre un prezzo: € 0,49.
Sembra incredibile, ma quel racconto vende! Senza che io faccia nessuna promozione e, sorpresa, vende soprattutto su Google play dove costa ben € 0,99 (è uno store dove il prezzo è maggiorato rispetto a quello fissato dall'editore/autore). Non crediate siano numeri da capogiro, si tratta di due o tre copie al mese, però vende, spontaneamente, e ci sono moltissime recensioni, sempre su Google play, negative e positive. Come mai? Mistero.
Sembra incredibile, ma quel racconto vende! Senza che io faccia nessuna promozione e, sorpresa, vende soprattutto su Google play dove costa ben € 0,99 (è uno store dove il prezzo è maggiorato rispetto a quello fissato dall'editore/autore). Non crediate siano numeri da capogiro, si tratta di due o tre copie al mese, però vende, spontaneamente, e ci sono moltissime recensioni, sempre su Google play, negative e positive. Come mai? Mistero.
Ho capito però che la gratuità non è una regola buona da seguire, oppure sì, può esserlo per un tempo limitatissimo, uno o due giorni, per dare l'opportunità a chi è incuriosito dal libro, ma frenato dal prezzo, di scaricare il libro prima e magari recensirlo poi.
E voi come vi comportate, leggete le recenzioni prima di comprare un libro e vi lasciate influenzare da esse?
Ma, soprattutto, quando leggete un libro siete abituati a recensire oppure ve ne dimenticate?
E voi come vi comportate, leggete le recenzioni prima di comprare un libro e vi lasciate influenzare da esse?
Ma, soprattutto, quando leggete un libro siete abituati a recensire oppure ve ne dimenticate?
24 commenti:
Io ho un problema serio con le recensioni Amazon, da mesi mi rimbalza dicendomi infinite volte riprova, ci ho perso un sacco di tempo e da qualche tempo ho smesso di provarci. In settimana ho trovato 2 recensioni a 4 STELLE per il mio Figlia dei fiordi, ben scritte e ben motivate e mi hanno davvero rallegrato la settimana, per il resto piuttosto grigia. Negli acquisti mi lascio influenzare da siti che apprezzo, dal mio fiuto, non sempre infallibile ma piuttosto allenato, e da nomi che per me ormai sono una certezza, come per te Carofiglio, per me Genovesi. Buona domenica
Leggo le recensioni, ma le considero utili alla scelta solo se fanno riferimento a pregi e difetti formali. Se un libro ha più di una recensione negativa in cui si parla di stile sciatto, scrittura banale, etc., evito anche di leggere l'estratto. Se invece le recensioni sono negative relativamente ai personaggi "antipatici" o alla storia "troppo triste" il discorso cambia: l'apprezzamento dei contenuti dipende dal lettore, una storia può essere triste ma se è ben scritta merita ugualmente la lettura, per dire.
Riguardo le recensioni attive, sì, in genere tendo a fornirle sempre, sebbene sia consapevole che la mia opinione non abbia tutto questo gran valore (sono solo un lettore, non un critico).
Io su Amazon ho memorizzato l'account e messo il link tra i preferiti, in questo modo non ho problemi, se invece mi collego dalla mail l'operazione non va mai a buon fine e, in effetti, è snervante e fa perdere un sacco di tempo. Genovesi non l'ho mai letto, magari più avanti provo.
Io quando leggo una recensione troppo negativa mi incuriosisco e un'occhiata all'estratto la do, anche perchè certe volte ci sono i denigratori seriali di Amazon che vivono per lasciare recensioni a 1 stella. Il mio racconto su Amazon ha due recensioni a 1 stella, una con un commento solo denigratorio. Ora non voglio dire che il mio racconto sia un capolavoro, ma scrivere di non scaricare il racconto anche se è gratis perché è un racconto banale mi sembra non costruttivo, solo un modo per disprezzare. Il tuo parere di lettore è importante molto più dei critici, secondo me...
Per me recensire non è un'abitudine e temo non lo diventerà mai. Lo faccio solo per gli autori che conosco, per gli altri di solito mi limito alle stelline ma neppure sempre. Credo non sia così scontato recensire per i lettori, come autrice ho anche smesso di insistere, mi sembra di essere fastidiosa e basta. D'altra parte comincio a vedere in questo sistema pure qualcosa di sbagliato...
Credo che per i lettori non sia scontato, hai ragione, forse è importante solo per gli autori, perlomeno fa piacere. Tu hai scritto delle bellissime recensioni ai miei romanzi, cogliendo proprio l'anima delle storie. Anch'io non insisto troppo con le recensioni con i lettori, qualcuno ha scritto sulla mia pagina facebook degli apprezzamenti di qualche mio romanzo e ho chiesto di recensirlo, se voleva. Deve essere però un azione spontanea che, se avviene, fa molto piacere.
Recensire non è facile, soprattutto se hai letto il libro di una persona che conosci: se non ti è piaciuto la tentazione è di edulcorare la pillola per non arrivare come un macigno, il che non è di aiuto e può persino essere dannoso.
Anche quando leggo quelle rivolte a me, lascio sempre un margine di dubbio sulla sincerità totale delle parole.
Quando voglio leggere qualcosa non penso mai di aggiornarmi prima con le recensioni, sembra strano, ma vado a cercare riscontri dopo.
Questo è un argomento molto presente nei miei pensieri in questo periodo. In un mio recente post avevo concordato con un articolo in cui una lettrice rivendicava la possibilità di non recensire. Beh, sì, mi sono detta, una persona non deve sentirsi obbligata a farlo. Questa idea però mi ha fatto rivedere la mia etica in questo campo. Per anni ho scaricato libri gratis senza pensarci, come se l'unico criterio fosse quello del soldo. Non li ho quasi mai letti. A un certo punto li ho buttati tutti, perché mi sembrava che un atteggiamento così sciocco richiedesse un aggiustamento pratico. Ho iniziato allora ad acquistare soltanto gli ebook degli autori che conoscevo. Non amo la narrativa italiana, in generale, quindi era un gesto fine a se stesso: ne leggevo pochi, e a volte non li recensivo. Ora - da poco - compro i libri degli autori che conosco, li leggo e li recensisco. Lo considero un modo per conoscere meglio le persone dietro le storie, e mi fa piacere fare quel pochissimo che posso per dare una mano. Un'evoluzione stranamente complicata, considerato che scrivo io stessa, quindi posso ben capire il valore di una lettura, di una recensione! Ma è tutto ristretto alla cerchia di persone che conosco tramite blog; per il resto mantengo i miei gusti, e non mi preoccupo di recensire autori affermati, se non occasionalmente. Quindi secondo me chi non paga spesso non legge, e se legge e non recensisce lo fa per leggerezza, perché non si prende quei pochi minuti per farlo; a volte può essere che il libro non sia piaciuto. Credo comunque che si possa parlare di questo argomento, come hai fatto tu, senza sentirsi dei mendicanti. Per ogni autore poco conosciuto – per non dire gli autori indie – la recensione è l'unica testimonianza di qualità, quando è buona. Sensibilizzare i lettori su questo fronte, senza insistere, mi sembra importante. Scusa la lungaggine. (Ho appena comprato “Fragile come il silenzio” :-))
Allora fai come me, scegli quello che vuoi leggere senza influenze esterne è solo dopo leggi le recensioni. Io almeno faccio così. Sì, recensire non è facile, io cerco di farlo e di essere obiettiva. Se leggo un libro di un autore che conosco non mi esprimo finchè non ho finito di leggerlo, però finora sono stata fortunata, ogni libro dei blogger che seguo l'ho apprezzato davvero. Del resto già seguendo i blog si può intuire come l'autore scrive e scegliere se leggere un suo libro o meno.
Dimenticavo: spesso leggo le recensioni prima di comprare un libro, ma non è detto; a volte il libro mi ispira e voglio solo leggerlo. :)
Davvero? Grazie cara spero che ti piaccia, ma se non dovesse piacerti oppure piacerti solo in parte fammi sapere comunque cosa ne pensi, anche via mail. Ti assicuro che apprezzo sempre un parere sincero. Rivendicare la libertà di non recensire può essere giusto, in fondo, però a me piace scrivere due righe sulle impressioni che mi ha lasciato il libro, pensa che da ragazza leggevo i libri in biblioteca e poi scrivevo su un quaderno qualche riga sulle mie impressioni personali di lettura. Oggi a maggior ragione mi piace scrivere una breve recensione. Se conosco l'autore mi impegno e scrivo qualche riga in più. Il tuo libro l'ho scaricato proprio perché voglio recensirlo su Amazon, sai già che mi era piaciuto. Allora l'avevo comprato su iBooks e non avevo lasciato la recensione sul sito di Apple. Io credo che se si apprezza un libro è bello lasciare una recensione, anche se non è un obbligo. Credo di essermi dilungata anch'io nella risposta... :-)
Non mancherò di dirti le mie impressioni. Tornare a Bologna mi farà sicuramente un certo effetto! Ho sempre avuto anch'io un quadernetto dove scrivevo titolo e valutazione dei libri che leggevo; ora mi fermo al titolo... ;)
Grazie! Abbiamo delle cose in comune ;)
Che argomentone!
Credo che le recensioni possano considerarsi il tallone d'Achille di ogni scrittore, conosciuto e meno. Non è facile far commentare sui blog i lettori, figuriamoci sui siti o sulle pagine autore, non so se per timore, paura di scrivere cose sbagliate, pigrizia...
Di fatto chi fa le recensioni è quasi sempre un lettore di parte che ama per partito preso l'autore, o lo fa per mestiere (vedi i blog), poi esiste anche chi è dotato di molto tempo libero e sceglie di trascorrerlo a scrivere cattiverie gratuite a caso, ma quelle non le ritengo recensioni, solo follie deprecabili. Purtroppo le recensioni hanno il potere di convincere o far desistere i lettori pigri, quelli che tentennano e quindi davanti alla stellina o alla valutazione pessima ecco combinato il danno.
Io personalmente non ho mai spinto nessuno a scriverla, tantomeno insistito come invece spesso viene consigliato. Ho però incontrato di persona chi ha letto ciò che scrivo che ha preferito dirmi a voce quanto gli fosse piaciuto. Credo si tratti proprio di un ruolo distinto per chi legge e non scrive. La recensione non pare gli tocchi. É forse più un discorso legato agli addetti ai lavori o agli abituati al mondo digitale e social.
Per contro quando leggo spesso recensisco se il libro mi è piaciuto, mi trattengo se invece non è stato così, anche perché non faccio il critico di professione, nemmeno il lettore di casa editrice e quindi parto sempre dall'idea che non spetta a me la critica del lavoro altrui, ma a chi ne ha l'attitudine.
Questo in effetti è un argomento spinoso! Pensa che avevo iniziato a scrivere il post e stavo per cancellarlo, poi non avevo idea di che post scrivere così ho deciso di completarlo e pubblicarlo. Le recensioni non le leggo se voglio comprare un libro, quindi se un lettore agisce come me non sarebbero importanti. E prima che iniziassi a scrivere non me ne curavo, quindi davvero sono importanti solo per chi scrive,
Non avevo finito di rispondere! Forse per un lettore non è fondamentale lasciare la recensione, lui ha già fatto la sua parte comprando il libro, leggendolo e, speriamo, apprezzandolo...
Io recensisco solo i libri che mi piacciono e cerco di essere sempre positiva, mettendo in luce i punti forti. So per esperienza cosa significhi scrivere un libro e non mi permetterei mai di criticare su Amazon chi ha profuso fatica e tempo. Se il libro non mi è piaciuto non lascio commenti, a volte mi limito alle stelline. Finisco di leggere il libro di Sandra e poi acquisto il tuo;)
Anch'io come te Rosalia non amo scrivere recensioni negative, proprio perché conosco la fatica di scrivere un libro. Se un libro mi ha donato delle belle emozioni sono felice di esprimere quello che ho sentito con una recensione scritta. Buona lettura con il libro di Sandra e prossimamente con il mio (sperando che ti piaccia...) grazie di cuore :)
Non mi baso mai sulle recensioni prima di comprare un libro, ma mi piace leggere le recensioni a posteriori per confrontarle con il mio parere personale e vedere se collimano o se i lettori hanno individuato dei punti nuovi cui non avevo pensato. Di recente ho preso l'abitudine di lasciare recensioni agli autori indie, ma solo se sono positive. Se sono negative non scrivo niente.
Per quanto mi riguarda, chiedo di avere delle recensioni perché mi sembrano importanti, specialmente quelle su Amazon (non tanto per scalare le classifiche perché per quanto mi riguarda posso solo tentare di scalare la parete di casa), ma in quanto mi fanno piacere. Ho ricevuto una sola stroncatura, proprio su Il Pittore degli Angeli, poi sono andata a vedere le recensioni che lascia questa persona e penso che sia una "stroncatrice professionista" dato che le sue sono quasi tutte negative.
Non mi disturba per nulla quando mi si chiede di fare una recensione di un libro a mia volta, specialmente se si tratta di persone che conosco. In fondo è come se fosse un memo, perché spesso semplicemente non ci si pensa per distrazione o poco tempo.
La gratuità è un discorso a parte. Proprio di recente ho terminato un libro di Geografia urbana dove si parlava proprio di un esperimento cittadino per rendere gratuiti i mezzi pubblici allo scopo di togliere più automobili dai centri urbani. L'autore sostiene che, anche se a livello di conti si potesse fare, purtroppo si associa la gratuità a mancanza di valore, con il grave rischio che i mezzi di trasporto finiscano per essere preda dei vandali. Penso proprio che lo stesso discorso di "deprezzamento" possa essere fatto con i libri gratuiti o grandi sconti che durano troppo a lungo.
Cara Cristina vedo che io e te siamo sulla stessa lunghezza d'onda, non ci piace lasciare recensioni negative mentre ci fa piacere scrivere quelle dei romanzi che abbiamo apprezzato. Certo anch'io non scalo le classifiche, ma avere qualche recensione positiva fa sempre piacere. Poi ci sono i denigratori seriali e non possiamo farci niente, si vede che alcuni si sentono più realizzati se dispensano cattiverie su Amazon per partito preso. La gratuità in effetti va dosata moltissimo, non la escludo, ma va limitata, proprio perché spesso chi ottiene qualcosa gratis non riesce ad attribuirgli il giusto valore...Interessante l'esperimento cittadino, anche nella vita ciò che arriva troppo facilmente non viene apprezzato.
Mi spiace, io sono una di quelle indietro con le recensioni, soprattutto quando si tratta di digitale tra l'altro. Tanto per dire: un mese fa stavo per ricomprare un ebook che avevo già dentro il kobo! Al che mi sono fatta un esame di coscienza, guardata la libreria, e no, non compro più nulla finché non ne termino un pochi. Soprattutto di voi blogger-autori ne ho davvero tanti in arretrato! Ma devo leggere libri, leggere manuali, scrivere per il blog e scrivere-scrivere. Ogni tanto dovrei anche lavorare per la pagnotta, si... :D
Sulle recensioni: per un lettore "normale" non è automatico recensire, soprattutto se acquistano in libreria fisica. Come per le opinioni dei prodotti, una recensione la lasciano quando sono agli antipodi: il libro gli ha fatto proprio schifo, il libro li ha fatti volare al settimo cielo. La via di mezzo è dimenticarsene.
Per i lettori-autori sulle recensioni vale lo stesso problema dei feedback di Ebay (all'epoca la mia opinione in merito finì anche pubblicata sulla rivista PcOpen, io contro il responsabile di Ebay Italia :D E avevo scritto così tante stupidaggini che poi introdussero il blocco dei feedback negativi da parte dei venditori!) Ovvero: siccome scrivo (vendo su Ebay) anch'io, non ti do una recensione negativa perché temo una tua recensione di ritorsione. Piuttosto nessuna recensione. Dunque, come su Ebay, tra venditori ci sono solo recensioni positive. Certo, è difficile comparare un prodotto che può o meno funzionare, aver difetti fisici, danneggiarsi nella spedizione, con un libro che è soggetto invece a gusti e stile.
Un'idea per i lettori "normali" smemorati potrebbe essere: nell'ultima pagina del romanzo, dopo la bio per dire, chiedere al lettore di fornire una recensione, anche negativa, di inviarti una mail con il link alla recensione, e che contraccambierai con un racconto inedito per ringraziarlo del tempo speso. La butto lì.
Alla fine degli eBook sia su Apple che sul Kindle c'è il rimando automatico al sito delle recension, però senza racconto inedito in omaggio...potrebbe essere un'idea. È vero, le recensioni sono più legate agli eBook che ai libri di carta, chi legge il libro di carta non ci pensa. Ammetto che serve tempo per scrivere una recensione, io lo faccio e il tempo cerco di trovarlo, si tratta di dedicarvi un quarto d'ora o almeno dieci minuti, anche se ovviamente non è un obbligo. Tra la recensione a cinque stelle e quella a una c'è sempre la via di mezzo, ma un po' costruttiva. Anch'io ho moltissimi eBook dei blogger che seguo, però li ho letti tutti, per fortuna non sono usciti tutti insieme e quindi li ho letti poco per volta. È con quelli gratuiti che sono in arretrato, ma quelli ho smesso di scaricarli se non mi interessano veramente. La pagnotta devo guadagnarmela anch'io e il tempo a disposizione è sempre troppo poco, volendo anche scrivere, quindi ti capisco benissimo
Quando termino un libro, ho l'abitudine di recensirlo sul blog. Non lo faccio su altre piattaforme anche per mancanza di tempo.
Recensire per me è mettere in ordine i pensieri in merito all'esperienza fatta, mi piace archiviarli e poi rileggerli di tanto in tanto.
Mi è capitato di leggere due libri di un'amica blogger, in quel caso mi è piaciuto pensare di lavorare a una promozione dei suoi libri, offrendole il contributo di recensioni che potessero renderli appetibili.
È molto bello Luz che tu recensisca sul tuo blog, diventa un riconoscimento ben più ampio di una recensione scritta sullo store, soprattutto se poi diventa un vero supporto alla promozione. Anche per me scrivere una recensione corrisponde a un bisogno di riordinare i pensieri sulle emozioni che il libro mi ha trasmesso, solo che li riporto su Goodreads dove inserisco tutte le mie letture; gli elenchi dei libri letti sono anche sul blog, è un modo che uso da quando ho il blog per tenerne traccia.
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