domenica 18 marzo 2018

Le sette canzoni della mia vita

Le canzoni rendono ancora possibili emozioni che non credevi di avere più, cantava Fiorella Mannoia qualche anno fa. Come darle torto, è innegabile che la musica e certi testi abbiano il grande potere di riportarci indietro nel tempo o di farci scoprire delle emozioni e dei sentimenti che noi stessi non riusciamo a spiegare. Questo post mi è stato ispirato da Tenar che nel suo blog Inchiostro fusa e draghi  ha parlato dei libri ma anche delle canzoni che ispirano la sua scrittura.
Riflettendo, ho ripensato alle canzoni che, come un ritornello, hanno accompagnato la mia vita.

Mi sono chiesta se hanno influenzato la mia scrittura oppure no. Alcune senza dubbio lo hanno fatto, altre invece hanno sicuramente influenzato il mio modo di vedere le cose in generale. Del resto se amiamo una canzone un motivo ci sarà, magari perchè risponde a una nostra esigenza interiore o, semplicemente, a un nostro stato temporaneo che, grazie alla canzone, riusciamo a fermare nel tempo. 
La lista delle mie canzoni del cuore sarebbe infinita, inoltre ciò che forse non sapete ancora di me è che io amo cantare tanto che, in un tempo lontanissimo, ho anche cantato nel coro della chiesa. Ora mi limito a farlo sotto la doccia. Spesso mi innamoro dei testi delle canzoni e trovo che alcune di esse siano davvero delle poesie in musica. Comunque ho dovuto fare una scelta delle canzoni più importanti per me almeno fino a questo momento. 


Prima del temporale di Enrico Ruggeri
C'è stato un periodo che ascoltavo moltissimo Enrico Ruggeri, è indubbio che questo autore abbia scritto canzoni con testi meravigliosi, ma questa canzone ha per me un significato speciale perché era la canzone preferita di mia madre, negli ultimi anni della sua vita mi chiedeva sempre di fargliela ascoltare "mi fai sentire la canzone di Ruggeri, quella del temporale?" mi chiedeva e io mettevo su la musicassetta (sì, esistevano ancora le cassette). 
Quando ascolto questa canzone l'immagine di mia madre che sorride si delinea nella mia mente e ritorno ai miei trent'anni. 



Una splendida giornata di Vasco Rossi 
Questa canzone esprime un po' la mia filosofia di vita, carpe diem, cogli l'attimo, prendi al volo quello che la vita ti offre, goditi "una splendida giornata" e serbane il ricordo per i momenti bui, non importa se è finita, l'importante è che ci sia stata. 
Vivere inseguendo sempre grandi progetti spesso non porta davvero dove vogliamo, ma mentre viaggiamo nel percorso accidentato della nostra vita è importante avere ogni tanto una splendida giornata, ti aiuterà nel cammino.


Ti sento di Ligabue 
Io ci ho persino scritto un romanzo d'amore ispirandomi in parte a questa canzone: L'amore che ci manca ha una sua colonna sonora, le canzoni sono diverse, ma scelgo di dare un posto d'onore a questa canzone in particolare perchè il testo esprime perfettamente cosa si prova quando ci innamoriamo.
Ti sento nell'aria che è cambiata
Ti sento dentro tutte le canzoni
Ti infili in un pensiero e non lo molli mai 
Ti sento al punto che disturbi, al punto che è già tardi, rimani quanto vuoi.
Quando scrivevo L'amore che ci manca ascoltavo questa canzone e mi venivano in mente alcune scene da scrivere. 
Inutile negare che questa canzone ha avuto un impatto in un preciso periodo della mia vita ben prima che incominciassi a scrivere il romanzo, ma questa è un'altra storia.


Time dei Pink Floyd 
Amo i Pink Floyd da sempre e ogni loro canzone per me è speciale, vorrei citarle tutte ma non posso per questioni di spazio e di tempo. Anche questa canzone, Time, fa parte della colonna sonora de L'amore che ci manca, ma al di là del libro, questa canzone è importante per me perché è profondamente vera. Esprime l'inquietudine del tempo che passa, di quello che proviamo a vent'anni quando crediamo di sapere già tutto e pensiamo di avere tutta la vita davanti e poi ci voltiamo indietro e ci rendiamo conto che gli anni sono volati via in un soffio. Questo è un tema universale che non ha bisogno di tanti commenti. 


La canzone dei dodici mesi di Francesco Guccini 
Le canzoni di Guccini hanno accompagnato la mia vita e la lista sarebbe ancora una volta troppo lunga, perciò scelgo tra tutte questa canzone perché, fin dalla prima volta che l'ho ascoltata, ha avuto su di me un impatto emotivo notevole. Ogni mese è rappresentato con un tratto indelebile, un'immagine che riesce a fissarsi nella mente come la visione di un quadro. 


Sirtaki di Mango
Anche le canzoni di Mango hanno accompagnato la mia vita, poesie in musica a cui si associa una sonorità che ha sempre il magico potere di portarmi nell'atmosfera mediterranea del sud. Tra tutte scelgo questa canzone perché mi ricorda una bellissima vacanza in Sicilia di parecchi anni fa. Il Sirtaki poi è il famoso ballo greco e, come già sapete, la Grecia è un paese che ispira in me sapori e odori mediterranei di irresistibile richiamo.

Prospettiva Nevski di Franco Battiato 
Le canzoni di Battiato sono state una pietra miliare soprattutto della mia adolescenza, anche se poi ho continuato a seguirlo saltuariamente nel corso degli anni. Alcune canzoni sono famosissime e non sto a citarle, ma questa secondo me è una delle più belle ed è quella che ha influenzato di più il mio immaginario. La frase "com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire" rende per me il senso di impotenza dell'uomo di fronte al suo desiderio di infinito. 


Mi fermo a sette canzoni, ma ne avrei ancora tante, chissà forse scriverò un seguito, se dovessi rendermi conto di averne tralasciato qualcuna importante. 
Avete anche voi delle canzoni impresse nella mente con un significato speciale? 



21 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Sicuramente sì, anche se non ho mai pensato di farne un elenco perché la musica segue i miei stati d'animo e le fasi della mia vita, pertanto si adatta alla mutevolezza della mia inquietudine esistenziale.
"Time" è bellissima, ma l'intero album "Dark side of the moon" è straordinario.
Ammetto invece di conoscere poco le altre, l'unico cantante italiano che conosco bene e che in un certo senso per me riassume tutta la musica italiana è Battisti.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Questo post è nato un po' per caso, l'idea è nata leggendo il post di Tenar. In effetti anche Battisti è stato parecchio presente in un periodo, però l'elenco diventerebbe lunghissimo se mettessi tutte le canzoni...
Dark side of the moon è un album fantastico, ma amo molto anche gli altri album dei Pink Floyd, li conosco a memoria quasi tutti.

Tenar ha detto...

Prospettiva Nevki è anche la mia canzone preferita di Battiato, un artista che ho iniziato ad ascoltare di recente.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Credo sia una delle sue canzoni più belle, per il testo, per la musica, ma anche per quella speciale atmosfera che la pervade.

Luz ha detto...

Le canzoni sono qualcosa che segna passi decisivi della nostra vita. Bella carrellata la tua, sono tutti artisti che stimo.
Pensa che ci sono canzoni che non riesco ad ascoltare più perché troppo legate a determinati periodi. Ti capita?

Giulia Lu Mancini ha detto...

Eh sì, in effetti capita anche a me di non riuscire ad ascoltare certe canzoni perché le associo a ricordi dolorosi, oppure a periodi che non ricordo volentieri. Mi fa piacere che apprezzi anche tu i miei cantanti, alcuni li trovo sempre molto attuali e piacevoli da ascoltare. Poi ogni tanto se ne aggiungono di nuovi.

Nadia Banaudi ha detto...

Assolutamente. La musica mi aiuta a entrare in atmosfera, a cambiare umore e rasserenarmi, a rilassarmi. Penso a Mia Martina o Mina che adoro ad Adele e Celine Dion, ai Dire Straite ai Queen... Tranne quando scrivo ascolto musica. Però sono stonatissima quindi meglio non ci sia nessuno accanto a me ad ascoltare i miei tributi.
La musica è liberatoria e inebriante, adrenalina a volte, come si fa a farne a meno? Impossibile...

Giulia Lu Mancini ha detto...

Mia Martini e Mina, altre mie pietre miliari, molto amati anche Queen e Dire Straits. Anch'io scrivo senza musica, però se l'ascolto prima di farlo mi viene l'ispirazione per alcune scene, come è successo per il mio romanzo L'amore che ci manca, anche perché certe canzoni accompagnavano i ricordi dei protagonisti.

Ivano Landi ha detto...

Tre su sette fanno parte anche del mio percorso.
Guccini, che negli anni '70 mi piaceva molto, e "Radici" era il suo album che preferivo. Mi piace tuttora ma non lo seguo più da molti anni. Stesso discorso per i Pink Floyd. Battiato invece è uno dei pochissimi artisti che continuo a seguire ancora oggi. "Prospettiva Nevsky" è in effetti una delle sue canzoni più belle. E molto bella è anche la cover che ne ha fatto "Alice" nel suo album "Gioielli rubati".

Anonimo ha detto...

Pink Floyd e Battiato? Ottimo! Ma quando scrivo lo faccio in silenzio. Non riesco a nemmeno a pensare, anzi alla lunga se devo scrivere, mi irrita. E allora spengo! :)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Però tre su sette! Radici è un album memorabile! Anch'io seguo meno Guccini, gli ultimi suoi album non li conosco tutti, però quando ascolto i suoi dischi di allora mi lascio prendere ancora molto (li ho nella mia lista di preferiti di spotify). Anche i Pink Floyd ormai si sono sciolti, se li ascolto ogni tanto sono sempre i pezzi classici. Battiato lo seguo saltuariamente, hai ragione la cover di Alice è molto bella, anche lei mi piace molto.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Sì anch'io scrivo in silenzio, però certe canzoni mi fanno immaginare quello che vorrei scrivere dopo averle ascoltate!

Marina ha detto...

Vasco Rossi mi ricorda moltissimo il periodo liceale, una mia amica ne era innamorata, però non mi è mai dispiaciuto come invece Ligabue o Guccini. Ho già raccontato dei litigi con le mie coinquiline all’università per l’ascolto della musica.
Comunque, a prescindere dai gusti, la musica è compagna di vita, ne è la colonna sonora, non potrei vivere senza di essa.
Punk Floyd e Battiato applausi! :)

Marina ha detto...

I famosissimi Punk Floyd 😂😂

Giulia Lu Mancini ha detto...

Anche Punk Floyd non è male 😉 Vasco Rossi ha scritto canzoni bellissime, Guccini e Ligabue o piacciono moltissimo o neppure un po'. Però hai ragione la musica è una piacevole colonna sonora della nostra vita.

Cristina M. Cavaliere ha detto...

Ho ascoltato ora "Prima del temporale" di Enrico Ruggeri perché non la conoscevo: è davvero struggente e mi ha fatto salire le lacrime agli occhi. Con te ho in comune "Una splendida giornata" del mio omonimo, e anche "La canzone dei dodici mesi" di Guccini, malgrado non ami per nulla questo cantautore. E poi dei Pink Floyd mi piace proprio tutto quanto, come Battiato che è uno dei miei preferiti.
Non saprei stendere una vera e propria classifica, ascolto anche molta musica classica come sottofondo al lavoro o allo studio.

Giulia Lu Mancini ha detto...

È una canzone bellissima quella di Ruggeri Cristina, musica e testo si fondono meravigliosamente, sono contenta che ti piaccia e che tu l'abbia scoperta grazie a me. Vedo che abbiamo in comune parecchi gusti musicali. Stendere una classifica è difficile con le canzoni, soprattutto perché sono tantissime, io ci ho provato fissando quelle principali, ma sai quante ancora ne avrei avuto...

Barbara Businaro ha detto...

Stavo per scrivere che non ascolto tanta musica italiana (ed è vero) e che non ho canzone italiane associate alla scrittura. Poi mi sono presa a sberle da sola, ricordando che il mio primo vero tentativo di scrittura (il proseguo di "Tre metri sopra il cielo" di cui non m'era piaciuto il finale...che se una la chiami Babi è possibile che io mi ci senta presa in mezzo :D ) era accompagnato da questa canzone dei Subsonica, Incantevole, che divenne il mio earworm per almeno tre mesi!
https://www.youtube.com/watch?v=ac94WvNmRsM

Giulia Lu Mancini ha detto...

I Subsonica erano parecchio avanti, questa canzone piace molto anche a me, mi ispira tante belle immagini.
Tentare di cambiare il finale in una storia sicuramente è uno stimolo creativo non da poco. Il diminutivo Babi forse era ispirato dal più famoso Dirty Dancing, chissà. Le canzoni italiane o straniere possono ispirare oltre che con le parole, anche con l'atmosfera che riesce a donare con il suo sound...ma poi la storia o il racconto l'hai scritto?

Barbara Businaro ha detto...

Oh si. Data 2005 pensa. L'ho riportato in webnauta, lo trovi qui: http://www.webnauta.it/wordpress/io-e-te-e-nessunaltro/
Non è un granché, migliorabile certo. Ricordo che lo scrissi con rabbia e frenesia (tutt'ora avrei anche ben presente come continuarlo, che direzione fargli prendere, se non che è appena uscito il terzo libro, conclusivo, e poi col tempo ho capito che voglio protagonisti miei, non "prestati"). Lo diedi da leggere a mia sorella che me lo restituì con un post-it: "Bello! Cambia professione che ti conviene!" :D

Giulia Lu Mancini ha detto...

Vado a leggere, poi ti lascio il commento!